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Autore: FrogWriter    27/01/2010    2 recensioni
Leah Cleawater è veloce, il lupo più veloce del branco, imbattibile; e fa di questa sua abilità il trampolino per il suo riscatto, per la sua risalita, dopo tanto tempo passato nel dolore e nella sofferenza. Ma se un giorno giungesse a Leah una notizia capace di farla sprofondare di nuovo nel dolore, cosa potrebbe succedere? Sarà capace di rialzarsi ancora una volta o resterà bloccata in questa condizione?
Una storia di dolori, lacrime, sorrisi, risate, colpi di scena, cadute, risalite e, ovviamente, tanto tanto amore!
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Leah Clearweater, Quileute
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le sembrava fossero passati giorni, mesi interi addirittura. Invece era già tanto che fossero passate a malapena tre ore. Non le era mai sembrato che il tempo potesse passare così lentamente.
Camminava distrattamente tra gli alberi, anzi per l’esattezza più che camminare si limitava a strisciare i piedi, che solcavano il terreno pesantemente, per il solo scopo di non restare ferma. Le sembrava che stando ferma i pensieri avessero più tempo per annidarsi nel suo cervello e torturarla più in profondità.
Camminando invece le sembrava di poter scrollare, ad ogni passo, i suoi problemi. In realtà sapeva che si trattava soltanto di una stupida illusione ma in quel momento preferiva quell’illusione all’amara verità.

Cercava di fissare il terreno, trattenendo le lacrime. Per quelle ci sarebbe stato tanto tempo ma lì, in quel momento, in quel luogo, non poteva permetterselo. Non voleva, per nessuna ragione al mondo, la compassione di suo fratello e, ancora meno, quella di Jacob, i quali, nel momento in cui avevano appreso la notizia, non avevano avuto il coraggio di lasciarla da sola, temendo che potesse commettere qualche gesto sconsiderato. Così si limitavano a guardarla, attenti e vigili a ogni suo gesto, temendo sempre il peggio.

Leah era particolarmente irritata da quella situazione ma al momento la sua attenzione era troppo concentrata su un altro dettaglio ben più significativo per preoccuparsi di quei due e delle loro stupide preoccupazioni. Le importava solo di non mostrarsi debole. La solita, orgogliosa Leah.

Continuava a muoversi avanti e indietro sul terreno, ogni tanto invertendo il senso di marcia, provando a ogni spostamento un leggero giramento di testa che sembrava farla deconcentrare da quell’immagine. Perciò invertiva il giro il più velocemente e frequentemente possibile. Ringraziava la sua natura da lupo in quel momento viva: se fosse stata umana avrebbe già vomitato da un pezzo con tutto quel girare e rigirare.

Si sentiva stremata eppure non aveva alcuna intenzione di fermarsi. Voleva soltanto muoversi, muoversi per ancora ore, giorni, mesi se fosse servito… qualunque cosa pur di non affrontare quella situazione.
Aveva già sofferto e sopportato tanto, ma quello era troppo. Il mondo si divertiva forse a volerla abbattere? A voler rovinare ogni suo tentativo di risalita? C’era qualcosa che non andava bene in lei? Forse doveva solo pagare la colpa di quella sua natura così anomala? Pagare la colpa per qualcosa che non dipendeva da lei? Forse se avesse represso quella sua natura avrebbe potuto essere libera?
Oh, Leah, smettila, nessuno vuole punirti.
Era la voce di Jacob, che aveva trovato il coraggio di rompere quel silenzio che regnava da qualche ora.
Facile parlare quando si è dalla parte del giusto, del normale, del moralmente accettabile.
I pensieri di Leah diventavano sempre più duri, aspri, acidi, man mano che l’immagine che aveva intasato la sua mente tornava nitida.
Dai, Leah, perché devi essere sempre così pessimista? Insomma, pensavo che ormai, soprattutto dopo il matrimonio, ti fossi abituata all’idea… e un fatto del genere, beh, era da mettere in conto.
Seth non tradiva alcuna cattiveria nelle sue parole e la sorella lo sapeva bene; tuttavia quelle frasi le suonarono come un affronto e non riuscì a fare altro che fare un enorme balzo in avanti, diretta alla gola del fratello. Se non ci fosse stato Jacob che, con uno scatto celere, si era interposto tra i due, respingendo l’attacco della ragazza, Leah avrebbe avuto parecchi problemi con Sue quella sera, non appena avesse visto il figlio ridotto in chissà quali condizioni.
Jacob ringhiò più volte contro Leah, spingendola all’indietro con il muso e lei, nonostante i tentativi di resistenza, dovette alla fine cedere. Indietreggiò di qualche passo, guardando in cagnesco il fratello.
Seth, credo che sia meglio che torni a casa.
Suggerì Jacob, consapevole del fatto che l’indole solitamente suscettibile e in quel momento totalmente intrattabile di Leah non avrebbe tardato a farsi risentire nei confronti nell’innocenza del fratello.
Non ci penso proprio! Ogni volta mi devi sempre cacciare… come se fossi l’unico che può farla ragionare. Ma io sono suo fratello!,
urlò mentalmente Seth, cominciando a infuriarsi.
Un mugolio provenne da Leah, che davanti a quei pensieri del fratello sembrò dimenticare momentaneamente la sua sofferenza. In quel momento, per la prima volta dopo tanto tempo, riusciva a percepire distintamente il dolore di qualcun altro. Il dolore di suo fratello. Un dolore di cui si sentiva fin troppo responsabile. Un nodo di senso di colpa cominciò a diffondersi nel suo stomaco.
Seth, mi dispiace, io…
Oh, Leah, se ti dispiacesse davvero reagiresti! Ma tu stai fin troppo bene nel tuo mondo di dolore e rancore e che te ne importa di quello che possono provare gli altri davanti a tutto questo? Niente, perché tu sei la povera vittima che soffre in continuazione! Hai fatto una casino enorme per il matrimonio di Sam ed Emily, perché per te era la dimostrazione del fatto che a loro non importi niente di te. Ma ai tuoi atteggiamenti ci pensi mai, Leah? Almeno i loro gesti sono stati dettati da qualcosa più forte di loro, qualcosa che non potevano controllare. I tuoi gesti e le tue parole, invece, sono perfettamente controllabili ma sei tu che non vuoi che succeda. Quindi il male che fai tu con i tuoi atteggiamenti è decisamente più grave del loro.
Seth era ormai partito in quarta. Il ragazzino sempre allegro e gioioso, pronto a portare la pace e a mettere una buona parola su tutto, aveva tirato fuori gli artigli e proprio contro la persona più improbabile: sua sorella. Aveva difeso i suoi succhiasangue e ora assaliva sua sorella.
Seth, calmati, è tutto apposto… tua sorella ha solo bisogno di calmarsi.
Jacob gli girava attorno tenendolo sotto controllo e intanto si malediceva: possibile che dovesse sempre trovarsi nel bel mezzo delle discussioni familiari dei fratelli Clearwater?
Tutto apposto? Tu pensi davvero che sia tutto apposto, Jake? Dai, sii sincero… finché non si deciderà a crescere, niente sarà apposto.
Le parole di Seth avevano ormai preso il pieno controllo del cervello di Leah, che non riusciva a far altro che guaire debolmente, cercando di ottenere un perdono che però, ne era consapevole, si sarebbe dovuta guadagnare in maniera diversa.
La cosa più brutta sai qual è, Leah? Che te ne rendi perfettamente conto di quanto stai sbagliando, ma non fai niente per migliorare la situazione
.
Non è facile come credi tu, Seth.
Non è neanche difficile come pensi tu, sorellina.
Pensò l’ultima parola in tono decisamente sprezzante e un ennesima fitta colpì il cuore di Leah.
Seth è facile parlare quando… quando si è ragazzini e il mondo è fatto di amici e divertimento. Quando si incappa nell’amore però, tutto si complica…
Istintivamente Leah cercò lo sguardo di approvazione di Jacob, che si limitò a guardarla per qualche secondo, per poi tornare a fissare intensamente  Seth.
Quando si ha una sorella che soffre continuamente e ci si sente impotenti nell’aiutarla il mondo non è più così tanto facile, credimi. Perché non provi mai a guardare le cose da un’altra prospettiva?.
Seth, più deciso che mai, continuava ad incalzarla, spiazzandola ogni istante che passava. Jacob, intanto, cercava di sviare il più possibile il discorso nella sua mente: trovava decisamente indelicato inserirsi perfino in quella discussione fraterna.
Hai ragione, Seth, dovrei affrontare il tutto da un’altra prospettiva. Ed è quello che ho provato a fare finora e ci stavo pure riuscendo, lo sai bene. Ma ora questo avvenimento… insomma, sembra un complotto contro di me.
Leah non sapeva più a che ramo appigliarsi.
Un… complotto? Ti rendo conto di quello che dici? Ne hai affrontate tante e ne hai superate molte. Stavi riuscendo a superare la sofferenza…  sei riuscita ad affrontare il loro matrimonio.
Seth guardò Jacob: ancora si chiedeva come avesse fatto l’amico a convincere Leah a presenziare alla cerimonia; probabilmente, però, avrebbe continuato a chiederselo per sempre. E ora ti vuoi fare abbattere da questo? Era prevedibile, anzi scontato che avessero… che avessero un bambino. Pensò le ultime parole titubante, ma deciso a non farsi scalfire dalla dolcezza. In quel momento Leah aveva bisogno della durezza che nessuno aveva mai avuto il coraggio di usare realmente contro di lei. Leah annuì; in fondo era grata al fratello per quella strigliata e si sentiva come mai si era sentita: terribilmente stupida e incredibilmente immatura davanti quel fratello che sembrava essere cresciuto improvvisamente. Un brivido le percorse il corpo, mentre le lacrime cominciarono a sgorgarle dagli occhi. Sapeva che non era il momento adatto per piangere, che avrebbe dovuto in quel momento più che mai stringere i denti e affrontare la situazione. Ma tutto quello le sembrava ancora troppo da affrontare tutto insieme.

Seth e Jacob compresero la necessità di Leah e si allontanarono da lei, lasciandole il tempo di poter sfogarsi.

Quella situazione, però, durò soltanto qualche minuto; una nuova voce, nitida, si fece strada nelle loro teste. La voce di Jared.
Leah, Sam mi ha detto di cercarti e dirti che vuole parlarti. Urgentemente.

Leah si irrigidì all’istante, mentre le lacrime cessarono improvvisamente di scorrere, consapevoli che al momento non c’era più spazio per loro. Anche Seth e Jacob si irrigidirono, temendo una reazione spropositata. E per la prima volta in quel lungo pomeriggio Leah sorrise.
Tranquilli, non ho intenzione di mangiarlo, non voglio rischiare un’indigestione,
pensò Leah decisa.
Seth e Jacob si rilassarono; il tono di Leah sembrava sinceramente calmo e decisero di fidarsi di lei. Anche loro si lasciarono sfuggire una risatina.
Qualcuno mi spiega che succede?,
pensò Jared incuriosito, cercando di ricostruire i confusi pezzi del puzzle di quella giornata che vorticavano nella testa degli altri tre.
Magari possono spiegarti Jacob e Seth; io al momento ho da fare. A presto, ragazzi. Seth, avverti mamma che sono da… da Sam e che cercherò di non tardare per la cena.
Ok,
pensò dolcemente Seth, mentre osservava la sorella avventurarsi nel bosco. Istintivamente scambiò un’occhiata fugace con Jacob e annuì.
Forse una nuova Leah stava per nascere. O forse, ancora meglio, la vecchia Leah stava per tornare.

 

***

Rieccomi!! Ho scritto questo capitolo stanotte. In realtà quando ho cominciato a scriverlo qualche giorno fa doveva prendere una piega diversa, ma quando mi sono rimessa a scriverlo diciamo che Seth ha preso il sopravvento! Ho pensato fosse giusto che il fratello per una volta intervenisse direttamente per aiutare la sorella. Lo vedo molto bene nel ruolo del ragazzino improvvisamente più maturo davanti la sofferenza della sorella e che riesce a farla ragionare (si spera!). Spero di scrivere al più presto i prossimi due capitoli, perchè, salvo cambiamenti dell'ultimo minuto, ne vedremo e scopriremo delle belle :D

Passiamo ai ringraziamenti: grazie a chi ha recensito anche il secondo capitolo (Lea_91, Dreamerchan e marpy), sono contenta di essere riuscita a rendere IC il dolore di Leah davanti il matrimonio di Sam ed Emily; ho ricordato quando in Eclipse Jacob spiega a Bella ciò che è successo a Leah e le dice che sarebbe stata una delle damigelle al loro matrimonio e ho pensato "Poverina, oltre il danno la beffa!" ed è uscito fuori lo scorso capitolo. Comunque vi anticipo che ci saranno parecchi colpi di scena e che molte cose cambieranno... ihih!!

Ringrazio anche chi l'ha messa tra preferiti e seguiti... spero continuerete a seguirmi :P!

Ora vi lascio, sperando che il capitolo vi piaccia... commentino? :)

Kià

   
 
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