Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: 883    28/01/2010    4 recensioni
Un paesino tranquillo, maghi, streghe, re, un tempo da fiaba.
Peccato che la vita per Antonella non è per niente una favola.
Intrighi, complotti, romanticismo e altro ancora.
[pairing: Bruno/Antonella, e tutte le altre coppie.]
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta... C'era una volta, perso in mezzo a prati e boschi di un mondo fantastico, un tranquilo paesino, dove tutti vivevano felici e contenti.
Ok, meglio se mi fermo e lascio perdere questi inizi da favola. Naturalmente non stavo scherzando quando parlavo del mondo fantastico e del paesino tranquillo, ma del vivere tutti felici e contenti avrei qualche dubbio. Perchè se è vero che è in mondi come questi che si avverano le favole, bè posso sapere quando arriva il lieto fine della mia favola?
Sono Antonella Lamsa Bernardi e vivo a Buona Aria, un paesino di una grande contea. A circondare il grande paesino vi è un lungo fiume a sud che ne segna il confine e che collega la strada che porta agli altri paesi con un ponte. Ai lati vi sono campi e prati immensi e a nord un'immensa foresta che mai nessuno è riuscito ad attraversare per intero e si dice porti alle altissime montagne che segnano il confine del mondo. La zona nord è costeggiata da altissime mura ed in quella zona vi sta il castello dove vive il re di Buona Aria, con il principe ed i vari nobili. Il resto del paese è composto da poveri contadini o artigiani, ridotti alla fame, che per vivere devono lavorare duramente tutto il giorno. é triste vedere il paese ridotto in questo stato, un tempo non era così, quando vi era al trono un re Buono e saggio, ma ora dopo l'inspiegabile morte sua e della moglie è salito al potere Edward, un cugino del defunto sovrano, che fa solo i suoi interessi e se ne frega altamente del popolo. Si dice però che il re defunto avesse un fratello gemello che fu abbandonato alla nascita e se si riuscisse a trovare la "tavola dell'albero genealogico reale" finalmente Edward sarebbe cacciato dal trono e il legittimo re potrebbe prendere il suo posto, ma nessuno sa chi sia e nessuno sa dove sta nascosta questa misteriosa tavola.
Sinceramente non mi interessa neanche granchè, sono problemi di chi sta al potere, se anche cambiassero re la mia vita non cambierebbe per niente.
Vivo vicino al centro, in una graziosa villetta, con attorno un bel giardino. Adoravo questo posto, lo sentivo il mio piccolo regno, mi sentivo una principessa, prima naturalmente che arrivasse lei. La mia vita è cambiata quando la mia attuale matrigna, Francisca, una strega, ha fatto un incantesimo a mia madre, l'incantesimo dell'ubbidienza e l'ha costretta a farle fare tutto quello che le ordinava per 24 ore e da brava strega malvagia, le ha fatto compiere un reato e così mia madre è stata arrestata. In poco tempo ha conquistato l'amore di mio padre, non so se per davvero o con un filtro, fatto sta che lei e sua figlia Barbie si sono trasferite da noi, prendendo quindi anche i nostri soldi. Non sa che io so cosa ha fatto a mia madre, avevo più o meno dieci anni e nascosta in un angolino ho visto tutto con i miei occhi, ma nessuno ha creduto ad una bambina di dieci anni. L'ho sempre guardata e trattata male, ma tutto procedeva bene fino a che il mio magnifico papà viveva con noi. Un giorno mio fratello Fabio è partito per andare a studiare in un altro paese e qualche mese dopo papà è morto per una brutta malattia. Questo è successo circa due anni fa, i giorni più brutti della mia vita, adoravo mio padre, era il mio punto di riferimento e se ne è andato così. Ancora adesso ripensarci mi fa male e probabilmente mi avrebbe fatto ancora più male se avessi saputo cosa sarebbe diventata la mia vita dopo. Mi confinarono su in soffitta a vivere e da allora devo fare tutto quello che mi ordina se voglio che mi paghi gli studi dopo la scuola per continuare a studiare canto. Ora ho 17 anni, lavoro come una serva, vado a scuola e ogni pomeriggio vado di nascosto a trovare mia madre che sta in prigione. Naturalmente a scuola nessuno sa della mia situazione, sono la leader di un gruppo all'interno dell'istituto: le divine. Non posso mostrarmi debole, perchè io non lo sono!
Come quasi ogni giorno ho appena finito scuola e ho ancora addosso la divisa, un vestito rosso lungo fino al ginocchio a maniche lunghe, con lo stemma della scuola. Arrivo davanti alla grande recinzione del castello del re, faccio il giro e quasi appresso alla foresta trovo il solito buco che ho scoperto qualche anno fa, sorrido ed entro. Faccio attenzione come al solito a passare per il giardino, ma non vi è mai nessuno. I giardinieri lo tengono sempre perfettamente in ordine, ma lavorano la mattina presto e tutti quelli snob dell'alta nobiltà non hanno di certo tempo da sprecare a farsi una passeggiata in giardino, quindi passo tranquilla.
Mi siedo nell'erba, davanti a me ho un grande muro e proprio in basso una piccola finestrella che dà sulla cella di mia madre.
-Mammaaa, sono arrivata.-
Mia madre arriva ad affacciarsi.
-Oh pulcino, come stai? Ma sai che diventi sempre più bella? Fortuna che oggi sei venuta, ci sono anche i miei simpaticissimi compagni di stanza, ti ricordi di Paolo, Dorina e Andres?-
Sorrido con una smorfia, ma annuisco, e come potrei dimenticarmi quei tre vestiti da pazzi che si comportano da pazzi, finiti in galera per avere cercato di rubare una galina? Che gente!
-Allora, com'è andata a scuola? E Fabio, l'hai sentito?-
-A scuola tutto alla grande, è arrivata una lettera di Fabio proprio ieri, dice che sta bene e che appena può ci raggiunge.-
In realtà da una parte sono contenta se ci raggiunge, dall'altra no. Non voglio che nessuno, neanche la mia famiglia, sappia cosa sto passando in quella casa, non mi piace fare pena alla gente.
-Con quella strega di Francisca come va?-
-Come pensi che vada? La odio, ma ci sopportiamo, io mi faccio i miei affari e lei i suoi.-
Bugie, quante bugie sono costretta a dire.
-Mamma ora vado, che devo fare i compiti, se riesco vengo domani.-
-Va bene pulcino, vai tranquilla, e ricordati che per qualsiasi cosa la mamma è qua.-
Saluto e me ne vado, si, la mamma è qua, voglio un bene dell'anima a mia madre, ma non può uscirmi con queste frasi, dato che è chiusa in una prigione e che se ho qualche problema, come me lo può risolvere?
Sono quasi a metà prato quando sento qualcosa sulla gamba. Guardo verso il basso.
-Ah, toglietemi questo cane pulcioso di dosso, aiuto!- mi metto a urlare, non pensando che sono nei giardini del castello, ma sono troppo infastidita da questo grande sacco di pulci bianco alto fino alla mia vita che mi annusa.
-Ehi, tu cosa ci fai qua?-
Oh mamma, scoperta! Mi volto e vedo un bellissimo ragazzo dai capelli castani venirmi incontro, quando si avvicina posso notare che ha due occhi veramente stupendi, verde chiaro. Non mi devo preoccupare di lui, penso.
-Dai Birillo, stai giù.- dice al cane che ubbidiente si stacca da me.
-Mamma mia, non oso pensare quante pulci mi avrà attaccato.- dico stizzita.
-Gli ho fatto il bagno prima se proprio vuoi saperlo, ma tu cosa ci fai qua?- mi domanda mezzo arrabbiato e mezzo divertito.
-Affari miei, ma tu chi sei?-
-Affari tuoi? Veramente sei nel mio giardino, io sono Bruno, il principe.- dice sorridendo in modo ovvio, ma questo è tutto scemo.
-Si, il principe, e io allora sono mago Merlino.- dico in tono canzonatorio.
-Guarda l'ho appena visto salire le scale, sai com'è alloggia nella torre centrale, se vuoi te lo presento dato che credi di essere lui.- mi dice sorridendo beffardo.
-Molto spiritoso, ora scusami ma avrei fretta.- dico scansandolo.
-Io se fossi in te non sarei così tranquilla, potrei farti arrestare sai.-
Mi giro fulminandolo.
-Ah si? E come spiegheresti allora anche la tua presenza qua? Eh principe Bruno? E comunque non sono una ladra se ti può tranquilizzare.- dico prendendolo in giro, ma figuriamoci se questo è il principe.
Lui sorride divertito.
-Ma allora non mi credi?- dice con tono divertito. Mi sta proprio dando sui nervi, se non fosse che è così carino.
-No!- dico girandomi e andandomene.
-Aspetta, non mi hai detto chi sei.- mi urla prima che esca per il buco.
-Chiunque tu vuoi che io sia!- dico suadente.
-Non vale, questa l'hai copiata!- mi dice ridendo.
-Diciamo presa in prestito.- dico e me ne vado con un senso di leggerezza dentro e sentendo il suo sguardo addosso. Se, il principe.
Percorro la via principale e accellero, sono un pò in ritardo e non voglio sentirmi dire parole dalla mia matrigna.
-Antonella! Sei andata a trovare tua madre di nuovo? Devi stare attenta, potrebbero scoprirti prima o poi.-
Prendo uno spavento appena sento pronunciare il mio nome, ma poi mi tranquilizzo, è Patty. La mia migliore amica.
-Patty, darling, mi hai fatto prendere un colpo, eh si, sto tornando.-
Dico tranquillamente, Patty è l'unica insieme a mio fratello che sa che vado a trovare mia madre tutti i giorni, sento che è l'unica di cui mi posso fidare veramente.
-Ti accompagno se vuoi, così magari possiamo fare un pò di compiti insieme?- mi dice allegra.
-Guarda veramente ho un mal di testa, pensavo di andare un pò a letto, Patty, scusa.- invento al momento, non voglio che venga a casa mia e veda la mia situazione.
-Ah va bene tranquilla, riposati mi raccomando che non ti ammali. Ci vediamo domani, ciao Anto!-
Mi dà un abbraccio veloce e poi la vedo andare via, contenta. I suoi genitori Carmen e Leandro sono poveri, lui è il medico del paese, ma non le hanno mai fatto mancare nulla e lei ha sempre avuto molto affetto. Adesso ha addirittura un ragazzo, Matias, il ragazzo più carino della scuola. Siamo diventate amiche da pochissimo, perchè lei sta nel gruppo rivale al mio, ma col tempo abbiamo imparato a conoscerci.
Mi dirigo verso casa e in cinque minuti ci sono. Cerco di fare piano, magari non mi sente.
-Antonella, posso sapere dove sei stata finora?-
Eccola qua, Francisca, la mia matrigna e strega, una bella donna, non c'è dubbio, bionda, elegante, ma perfida e pensa solo a lei e a sua figlia. Non la posso sopportare, ha distrutto la mia famiglia praticamente.
-Sono stata a fare le prove con il mio gruppo.- rispondo freddamente.
-Fino ad adesso? Ok non voglio andare oltre, forza ci sono i piatti da lavare e i letti da rifare.- mi ordina e io senza fiatare mi dirigo verso la cucina, ormai mi sono abituata, non ho alternative.
Inizio a canticchiare la canzone del mio gruppo, somos las divinas e intanto ripenso a Bruno, il ragazzo del parco, chissà cosa ci faceva lì. E se fosse veramente...no ma cosa vado a pensare, troppo modesto per essere il principe!Impossibile.





Fine capitolo.
Ciao a tutteeee....ok se volete ridermi in faccia fate pure, non so come sia venuta fuori questa storia, un pomeriggio stavo tornando in corriera e avevo voglia di scrivere qualcosa di diverso ed è saltato fuori questo. Praticamente sarà come una fiaba, però con più intrighi, più complotti, più romanticismo e pure un pò di avventura. Vabè dai, lascio a voi il giudizio!
Un bacione.
Gaia
  
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