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Autore: fabyd    29/01/2010    2 recensioni
Miho Mouri, ragazza solare e dal passato difficile si trasferisce per un tempo indeterminato a casa dello zio, il detective dormiente Kogoro. Inseme a Conan risolverà i casi più disparati e farà battere il cuore a una persona considerata irraggiungibile.
Genere: Triste, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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cap ii


 Ed ecco qui il secondo capitolo^^ devo dire che mi ha fatto piacere vedere in quanti avete  letto la mia ff. ma mi farebbe ancora più piacere sapere cosa ne pensate. Critiche e consigli sono bene acetti(ma non siate troppo cattivi)

Bene adesso vi auguro buona lettura alla prossima                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              Capitolo II



Era passato più di un mese dal trasferimento di Miho a casa dello zio,e la ragazza si era adattata più che bene al cambiamento di vita. Era stata iscritta all’istituto Teitan , lo stesso che frequentava Ran ,ma  era stata assegnata ad una classe diversa .Ovviamente lei, per come era fatta, non si perse d’animo.

Appena messo piede nella sua nuova classe era stata presa in antipatia dalle sue compagne di classe, mentre i maschi l’avevano guardata con grande ammirazione. Miho,infatti, aveva ereditato le fattezze della madre, di origine americana. Il suo fisico, slanciato e  snello,veniva  a messo in risaltava  dall’uniforme scolastica . I capelli, che teneva legati in una morbida coda di cavallo, le arrivavano fino alle spalle ed erano di un insolito colore miele. Infine la pelle nivea era messa in risalto da due occhi verde smeraldo. Sebbene fosse una bella ragazza, Miho non ne dava importanza e grazie al suo carattere eccentrico e solare aveva eliminato l’odio dal cuore delle sue compagne e le aveva conquistate entrando in perfetta sintonia con esse.

  Era proprio questa sua gradevole qualità che spinse Akemi Yokohama, ragazza timida e introversa, a rivolgersi a Miho per una questione della massima importanza.

Era successo durante l’ora del pranzo di un martedì . Miho era in classe intenta a parlare con le sue compagne sulla lezione che si era svolta l’ora precedente, quando Akemi, racimolato tutto il coraggio che aveva, si intromise nella conversazione tra Miho e le altre.

-“Scusa Mouri se ti disturbo, ma avrei bisogno di parlarti in privato” disse imbarazzata fissandosi le punte dei piedi.

La biondina non mostrò il minimo fastidio per il disturbo,anzi sfoggiò uno splendido sorriso che fece arrossire la ragazza.

-“Ma certo ” disse  allontanando la sedia dal banco e alzandosi -“Scusate ragazze torno subito”

-“Va bene Miho ti aspettiamo” risposero all’unisono le amiche.

 

                                               o-o-o-o-o-o-o-o-o

 

Quando la campana che annunciava la fine delle lezioni iniziò a suonare, il cielo stava  già iniziando a tingersi degli tenui e brillanti  colori del crepuscolo. Tra quella baraonda di ragazzi che correvano e urlavano per la fine della lezione  tre ragazze si allontanavano lentamente dall’edificio.

-“Ah finalmente anche questa giornata è finita u.u” sospirò Sonoko tendendo le braccia al cielo e striracchiandosi.

-“Già infatti, sono sfinita, gli allenamenti di karate sono diventati davvero estenuanti” replicò Ran accarezzandosi la spalla dolorante.

Ran e Sonoko continuarono a chiacchierare del più e del meno per gran parte del tragitto di rientro. Miho invece si estraniò completamente dalla situazione. Nella  testa le frullava ancora il colloquio avuto con Akemi quella mattina. Istintivamente aggrottò la fronte ricordando la richiesta dell’amica, cose che non sfuggì all’occhio vigile della cugina che la riscosse dai suoi pensieri

-“Ehi Miho va tutto bene?” domandò Ran con una nota di preoccupazione nella voce, attirando l’attenzione di Sonoko.

-“Ah, si si Ran va tutto bene^^”

-“Sarà, è da quando siamo uscite da scuola che mi sembri strana, è successo qualcosa che ti preoccupa? Con me puoi parlarne lo sai”

-“M-ma no Ran che vai a pensare, va tutto bene ti dico”

-“Ehi guardate la” trillò eccitata Sonoko interrompendo la discussione tra le due cugine e puntando il dito dall’altra parte della strada.

Le due ragazze volsero di scatto la testa verso la direzione indicata dall’amica.

Di fronte a loro all’interno di una piccola e stretta traversa, seduto su un consunto sgabelletto di legno, c’ era un anziano signore, magro  dalla lunga barba grigia e da sopraciglia foltissime, del medesimo colore, che gli coprivano gli occhi spioventi. Il suo corpo magro,  nascosto da  abiti pomposi ed e dai colori appariscenti, era inarcato in avanti e poggiava su un traballante tavolinetto verde. Intorno a lui stava un gruppo di ragazze  della loro stessa scuola che osservavano eccitate il vecchio mentre mescolava dei tarocchi consunti, mentre una ragazzetta dinnanzi a lui attendeva preoccupata il responso.

-“Cosa c’è di così eccitante?”domandò indifferente Miho lanciando uno sguardo a Ran, la quale aveva assunto un’espressione altrettanto sconcertata.

-“Ma come non lo conoscete? Quel signore è il mago Yamato” rispose  Sonoko intrecciando le dita e lanciando dagli occhi  stelline multicolore.

-“Chi?” domandarono in coro le due.

-“Ma insomma è possibile che vi devo spiegare sempre tutto! Il mago Yamato è il più grande indovino di Tokyo, molte ragazze innamorate vanno da lui per sapere come andranno a finire le  loro storie d’amore” rispose Sonoko

–“Ran che ne dici se andiamo a farci predire il futuro” propose  Sonoko prendendo le mani dell’amica e continuando a lanciare stelline dagli occhi.

-“Bè ecco…non saprei, il fatto è che sono già le cinque e dovrei preparare la cena” disse la moretta guardando l’orologio da polso.

-“Ma che dici Ran  ..non sei curiosa di sapere se tu Shinichi siete destinati a stare insieme”

-“Ma cosa dici Sonoko… 0//-//0”                      

-“Ok allora è decisoooo andiamo a sentire cosa ci riserva il futuro, Miho vieni anche tu vero?”

-“Se proprio devo -.-” replicò sconsolata la biondina.

Sonoko per la contentezza prese le due cugine sotto braccio e , dopo che il semaforo divenne verde, attraversarono la strada dirigendosi verso l’anziano. Attesero pazientemente il loro turno e quando la moltitudine di ragazze fu smaltita Sonoko si precipitò dal mago.

-”Buon pomeriggio, signor Yamato, vorremo che ci leggesse il futuro” ululò Sonoko con voce così squillante che Miho fu costretta a tapparsi le orecchie.

Il vecchio non si scompose minimamente dall’atteggiamento esuberante della ragazza, si limitò solo a indicare con la mano rinsecchita una minuscola seggiola sulla quale Sonoko di lanciò.

-“Deve essere abituato a questo genere di cose ” pensò Miho

Il mago predisse un roseo destino amoroso per Sonoko, cosicché la ragazza soddisfatta per il responso si alzò euforica dalla sedia cedendo il posto a Ran.

La moretta rimase tesa e immobile con lo sguardo fisso sui tarocchi che il vecchio mescolava con maestria. A Miho sembrò che stesse trattenendo il respiro mentre volgeva a pancia in su le cinque carte che aveva posto ordinatamente sul tavolino.

-“Mmm interessante, vedo che sei innamorata di un ragazzo che al momento è distante da te” affermò l’anziano senza distogliere lo sguardo dalle carte.

-“Ma come fa a saperlo” domandò incredula Ran diventando paonazza.

-“Te l’avevo detto che era un grande mago” le sussurrò soddisfatta Sonoko.

-“Vedo che questa lontananza non è destinata a durare molto, tu e questo ragazzo siete legati dal filo rosso” riprese solennemente il mago ignorando le considerazioni di Ran e Sonoko.

Gli occhi azzurri di Ran si illuminarono nel sentire quelle parole e Sonoko le diede una forte pacca sulla spalla per l’eccitazione. L’unica a guardare con occhio poco convinto la situazione era Miho.

-“Hai visto Ran te lo dicevo che tu e Shinichi siete fatti l’uno per l’altro”

-“Bene ora che siete soddisfatte possiamo andare?” domando un po’ irritata Miho incocciando le braccia e voltandosi per andare.

-“Ma come Miho tu non vuoi farti leggere il futuro?” domandò Ran

-“Io non credo a queste sciocchezze, e poi al momento non c’è nessuno nel mio cuore  quindi…”

-“Sei sicura di questa tua scelta?” la interruppe il vecchio riprendendo a mescolare le carte e tenendo lo sguardo fisso su di esse.

-“E da quando sei arrivata che percepisco delle strane onde provenire dalla tua anima, secondo me dovresti permettermi di dirti quello che ti capiterà, poiché cambierà radicalmente la tua vita”

-“Ah si?” chiese atona Miho inarcando un sopraciglio per l’irritazione. Era chiaro come la luce del sole che il suo unico scopo era quello di poter aumentare il suo guadagno. La biondina era decisamente seccata dall’atteggiamento del vecchio, in più il sole era calato da un pezzo e un vento freddo si era alzato facendole tremare le gambe scoperte.

Decise comunque di cedere alla richiesta del vecchio, anche perché sapeva che se non l’avesse fatto le due ragazze l’avrebbero  stressata per tutta la sera.

Il vecchio le regalò un sorriso mentre prendeva posto sulla sedia, dopodiché  prese a mischiare con vigore i tarocchi per poi disporli nuovamente  paralleli sul tavolo. Rimase parecchi minuti a scrutarli senza proferire parola.

-“Chissà cosa sta cercando di inventarsi ” pensò scettica Miho cominciando a muore il piede destro per il nervosismo e lanciando uno sguardo alle due amiche, che al contrario di lei, riponevano molta fiducia nei poteri divinatori del mago.

-“Bene ascolta bene le mie parole” irruppe il mago sollevando la testa e guardando la biondina. Gli occhi di Ran e Sonoko si accesero di eccitazione, mentre Miho mantenne la sua espressione scettica.

“Vedo un passato pieno di dolore e tragedie che hanno indurito il tuo animo e che celi sotto un velo di falsità. Ma  ricorda, quando la luna avrà fatto un giro completo, un angelo bianco scenderà dal cielo notturno. Solo in lui risiede il potere di guarire  le ferite che dimorano  nel tuo cuore e ….” Miho si alzò di scatto dalla sedia interrompendo il vaticinio del vecchio. Una rabbia irrazionale l’aveva presa facendola tremare da capo a piedi, gli occhi verdi pieni di ira fissarono quelli del mago che al contrario la guardava tranquillamente. Senza proferire parola aprì la borsa di scatto, ne estrasse il borsellino rosso, prese la cifra pattuita e la depose con violenza sul tavolo facendolo traballare.

-“Ma Miho” la rimproverò Ran indignata, ma la biondina si era già allontanata a grandi falcate dal gruppetto.

-“La prego di scusarla signore”  disse mortificata Ran  inchinandosi.

-“Oh non vi preoccupate sono abituato a questo genere di scene” disse sorridendo serenamente  il mago agitando le mani.

-“Piuttosto sareste così gentili da riferire alla ragazza l’ultima parte della mia profezia?”

-“Ma certamente ” dissero all’unisono Ran e Sonoko illuminandosi di gioia.

-“Molto bene, ditele che  ruberà all’angelo qualcosa di notevole importanza per lui ”

-“E cioè?”

-“Il suo cuore”

 

 

 

 

 

  
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