31/01/2010
5 recensioniBehind White Walls
Dedicato con affetto a Eyly e yaya.
"Winry Rockbell. La vostra amica di infanzia, anche una costruttrice di auto-mail. Nata a Resembool. Lei è la cosa più vicino ad una famiglia per voi due; Adesso sta lavorando a Rush Valley... E' proprio una brava ragazza."
Edward Elric camminava per il lungo corridoio bianco, - o almeno, il bianco era l'unico colore che vedeva, data la sua rabbia.- si malediva.
Le parole di Bradley gli risuonavano nella testa, non riusciva a scacciarle nemmeno per un secondo. Alphonse camminava accanto a lui, ma in
questo momento per Ed non esisteva nessuno, se non i suoi insulti per se stesso.
"Non provateci a farle del male! E questo vale anche per chi le sta intorno!"
Le parole che aveva urlato a Bradley gli sembravano distanti, ma nitide. Che bravo idiota! Si era detto. Così aveva fatto capire che lei è il suo punto debole, dannazione!
Però... che altro poteva fare? Non poteva non reagire.
Come avevano osato a utilizzare Winry contro di lui? Era solo una ragazza, cavolo! Sorrise. E lui cos'era?...
Ma dannazione, perchè lei?
C'erano tante persone nel suo passato, Win non era l'unica.
Aveva fatto di tutto per tenerla al sicuro da lui, dalla sua vita; Non le raccontava mai niente dei suoi viaggi o progressi, e dei pericoli che correvano.
Era sempre freddo, distaccato e indifferente nei suoi confronti. La trattava anche male, -molto male- e parlava di lei raramente, abbinandola agli
auto-mail, quindi a roba di affari. Faceva di tutto per non far capire agli altri quanto realmente lei contasse per lui.
In cambio riceveva lacrime da lei, per quel suo comportamento freddo. Il cuore dell'Alchimista moriva ogni volta, ma non poteva fare diversamente.
E ora... E ora l'avevano minacciato usando Winry! Questo non poteva sopportarlo, no, non poteva!
Si sentiva vulnerabile. Se le fosse capitato qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato, mai.
"Bastardi..." Imprecò tra i denti, mentre continuava a camminare.
"Che cosa?" La voce gracchiante di Alphonse lo fece balzare, si era dimenticato che era ancora al suo fianco.
Scosse il capo, affrettando il passo, nervoso. "No, niente."
Erano dentro una cabina telefonica, in mezzo ad un parco.
O meglio, lui era dentro, suo fratello cercava di non distruggere il mezzo pubblico e teneva metà corpo al di fuori.
In fretta e furia fece il numero dell'officina dove lavorava Winry.
Aveva paura... Si, il grande Alchimista D'acciaio aveva paura. E se non rispondeva? E se le era già successa qualcosa? E se non fosse in tempo?
Se quel bastardo di Bradley l'aveva solo fatta sfiorare da qualcuno l'avrebbe ucciso, pezzo per pezzo.
Stava già cominciando a fremere, quando sentì un rumore di cornetta sollevata:
"Pronto, Officina Garfiel."
Una voce femminile rispose. Un sospiro.
Un unico sospiro uscì dalle labbra dell'Alchimista che stava a dimostrare tutta la felicità, che non poteva gridare.
"Winry!" Non trattenendosi, il suo nome uscì come un grido dalle sue labbra.
"Fratellone, è Winry?" Sentì Al al suo fianco domandare impaziente.
"Ed?! Che c'è? L'hai rotto ancora?"
Sentì la voce della ragazza preoccupata. Ora aveva voglia di sbuffare. Possibile pensasse solo a quello? Al suo auto-mail?
Non gli era mai passato per la mente che lui fosse in pensiero per lei?
"No!" Disse poco acido. E ora... come andare avanti, senza essere troppo esplicito e non farla preoccupare?
Assunse un espressione strana, sudando freddo.
"Emh... Umh...Ecco, diciamo che... Sai..." Balbettò incerto.
"Ed, ma che c'è?" Sentì la sua voce esitante, non le era mai piaciuto aspettare. Eppure era dolce e rosea...
"Hai visto qualche persona sospetta seguirti? E tutto okay, Winry?" Chiese disperato. Dannazione, questa era la domanda che gli premeva.
Sentì un minuto di silenzio dall'altra parte. Il suo cuore cominciò a battere folle, e se non andava tutto come doveva? E se davvero qualcuno la
stava minacciando?
"Ed, mi fai paura!" Un grido di lei, costrinse Edward a scansare la cornetta da vicino all'orecchio... Ma cos'era impazzita?
"Già il fatto che mi hai chiamata è molto strano, una persona senza nessuna delicatezza come te che si fa avanti e mi cerca perchè è preoccupata!
Credo che domani nevicherà!" La vena sulla tempia dell'alchimista cominciò a pulsare per le parole della ragazza.
"Brutta sce..." Cominciò col dire, incavolato nero. Lui stava morendo di paura per lei, e quell'idiota senza cervello di una meccanica, gli diceva
questo?!
"Hai la minima idea di quanto ero preoccupato?" Gli urlò con tutto il fiato in gola, mentre sentiva un flebile e deciso sopriro, uscire dalle
labbra di Win, fino ad arrivare gracchiante alla cornetta, e quindi al suo orecchio.
"Grazie, Ed." Mormorò lei, la voce rilassata. Restò di stucco, che cosa aveva detto quello scema?
"Sono contenta... Che tu mi abbia telefonato. Grazie a tutti e due." Continuò, la voce seria e calma. Lo stava ringraziando?
Sentì il suo cuore accelerare, ma no si scompose come sempre. "Eh?" Sussurrò spaesato.
Dopo le ultime raccomandazioni si scambiarono gli ultimi saluti, non troppo amichevoli e confidenziali, come erano soliti fare.
Per lui sapere che era al sicuro per ora, bastava.
Tornò in albergo. La stanza non era confortante, ma non gli importava.
Al era andato da Lan-Fan a dargli un messaggio da parte di Ling che ci aveva consegnato Greed, e lui era tornato in albergo a riposare.
I pensieri gli offuscavano la mente mentre guardava le pareti bianche della camera d'albergo.
Si lasciò sfuggire un sospiro; oggi aveva avuto paura di non poter più sentire la chiave inglese della sua migliore amica sul cranio,
o la sua risata cristallina quando tornavano a casa. La sua decisione negli occhi cobalto quando gli diceva qualcosa, o il suo sorriso sereno e radioso
illuminarle le labbra carnose. Sorrise piano al ricordo.
Lui non lo dimostrava, è vero. Sinceramente faticava ad ammetterlo anche a se stesso, gli sembrava... stano, ecco.
Sapeva che Winry provava qualcosa per lui, cosa fosse era un mistero. Sperava qualcosa di più della semplice amicizia.
Si sentiva un verme a fare certi pensieri. Lui amava la sua amica di infanzia, lo sapeva ormai, sapeva anche che però non poteva permettersi il lusso
di amarla come vorrebbe, non ora. Eppure sperava con tutto se stesso che anche lei ricambiasse, anche se sapeva che l'avrebbe fatta soffire.
Egoista.
Sorrise piano e cinico, e arrossì poco sulle gote. "La amo?" Sembrava una domanda, più che un affermazione.
Si guardò intorno, nessuno in vista. Che stupido, era da solo nella sua stanza, chi voleva ci fosse oltre le pareti bianche dell'hotel dove alloggiava?
Pareti... Quelle pareti, quei muri... Loro sapevano che lui amava Winry.
Attraverso i muri bianchi poteva sentire riecheggiare la sua frase; e sarebbe rimasta lì nascosta e al sicuro. Per ora.
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Angolo dell'autrice *sclero v.v* :
Oh, saaaalve ^__^ Si, si lo so... Non è il meglio che potevo fare, eheh ^^''
Bhe, che ci posso fare se mi è venuta questa ispirazione dal mio nick name da msn? o.O Posto strano, eh xD
Come ho detto la storia è dedicata alla mia Nii-san, Eyly e alla mia grande amica yaya ^_^
Adoro quelle due, si u.ù Vi voglio tanto bene *________*
Spero che vi sia piaciuta almeno un pò! Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno commemtato l'altra mia shot; grazie di cuore!
Un bacione a tutti, alla prossima ;)
-Konny.