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Autore: a r i e l    31/01/2010    2 recensioni
'Lasciate che duri per sempre. E vorrei sottolineare il per sempre'
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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'Martina, non lasciarmi, ti prego, stai sveglia, non lasciarmi'
'Alice, non combinare casini quando non ci sarò più'
'Martina..'
"MARTINA!"
Mi alzai di colpo, ansimando e asciugandomi il sudore dalla fronte.
Era solo un sogno, uno stupido incubo, uno dei tanti da quando.. lei era morta.
Martina...
Martina è stata una delle mie più grandi amiche, una grande grande. Ci siamo conosciute all'asilo e da quel giorno non ci siamo più lasciate.
Eravamo sempre assieme, se c'era lei c'ero io, se non c'ero io non c'era lei e viceversa.
Io mi sono iscritta a danza per stare con lei e Martina a un corso di recitazione per stare con me.
Ma assieme siamo finite anche in un bel guaio: abbiamo incominciato a fumare, a bere abitualmente e mano a mano abbiamo perso anche la concezione della realtà;
dormivamo tutto il giorno, stavamo sveglie tutta la notte. Eppure tutto quello ci sembrava l'ideale, noi eravamo felici.
Un giorno abbiamo deciso di scappare, di realizzare i nostri sogni; io volevo recitare, lei fare la ballerina di lap dance.
Volevamo una vita diversa, una piena di 'sballi', come quelle che si vedevano nel film.
Per di più, a casa la situazione era insopportabile: papà mi guardava deluso, mamma preoccupata, il mio piccolo fratellino non si accorgeva di niente e io vivevo in un mondo tutto mio, costantemente persa nei miei pensieri.
Ma in un attimo i nostri sogni, quelli miei e di Martina, si sono frantumati.
Una macchina ci è venuta improvvisamente addosso, e un'altra volta, e un'altra volta ancora, e siamo andate fuori strada.
La macchina ha preso fuoco, il fumo non ci faceva respirare, lottavamo con tutte le forze per uscire, sanguinando copiosamente.
Stavamo per arrenderci quando ad un tratto il finestrino si è frantumato.
Affaticate, ci siamo allontanate il più possibile dalla macchina: io stavo bene, qualche ferita, ma bene; Martina, invece, perdeva molto sangue.
'Non preoccuparti per me, vattene' mi ripeteva.
'Come posso andarmene, se tu stai male?Chiamo l'ambulanza'
'Non arriverranno mai in tempo'
'Allora ti porto io in braccio'
'Ma per favore, non riesci neanche ad alzare il tuo cane'
sussurrava, accennando un sorriso.
'Ospedale San Matteo?Una mia amica sta perdendo molto sangue, abbiamo fatto un incidente, venite... dove caspita siamo?Ah sì, vicino ai campi del vecchio Ciompi, presto!'
'La solita, stupida testona'
'Io non ti lascio'
'Ho freddo, Alice.. Ho tanto freddo'
'Martina, non lasciarmi, ti prego, stai sveglia, non lasciarmi'
'Alice, non combinare casini quando non ci sarò più'
'Martina...'
'Migliora la tua vita, fallo per me, diventa una persona migliore'
'Martina..'
'Promettimelo. Io sarò sempre con te, qualunque cosa succeda, io ci sarò'


Pochi secondi dopo è morta.
La sua mano non stringeva più la mia.
Se n'era andata e con lei una parte di me.

Appoggiai i piedi sul pavimento freddo, stringendo il ciondolo che avevo attorno al collo.
Ricordare faceva male, riapriva le ferite, ma i ricordi erano tutto quello che avevo.
Dopo l'incidente, i miei genitori decisero di cambiare aria e io non li biasimai affatto.
Vivevo come in trance, sempre con i flash di quella sera maledetta in testa, ma sentivo nel cuore che quella era la cosa giusta da fare.
'Migliora la tua vita, fallo per me, diventa una persona migliore'
Gliel'avevo promesso.
E l'avrei fatto.
Scesi in cucina e, sospirando, mi preparai a voltare pagina.
  
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