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Autore: Clef    11/07/2005    0 recensioni
Draco e Hermione hanno scoperto di essere innamorati ma, con la partecipazione ad una competizione in Italia, le cose tra loro diventano inaspettatamente complicate, anche a causa di Harry, Ron, Ginny, Vicktor Krum e altri personaggi...
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo tre – Don't trust anybody, because that someone of which you faithful sooner or later it will betray you

Capitolo tre – Don't trust anybody, because that someone of which you faithful sooner or later it will betray you...

 

Nevalitna, Stanza dei Prefetti di Hogwarts nei dormitori dei Delfinoblu, 5 ottobre 2006, 18.48

Hermione era seduta a una delle due scrivanie della stanza nella torre dei Delfinoblu che era stata adibita a Stanza dei Prefetti di Hogwarts. Quella stanza era stata concessa ai Prefetti inglesi solo dalla fine di settembre, perché era stata appositamente creata. Di quelle stanze ve ne erano 4, una per ogni Casata, in quanto, stranamente, erano stati Smistati due Prefetti in ogni Casa di Nevalitna.

Hermione pensava a lei, a Draco, a come tutto si era complicato in quel solo mese di permanenza a Nevalitna. Quando erano arrivati andava tutto bene, poi avevano scoperto che anche Angela e Dario erano maghi, e quello era stato un po’ l’inizio di tutti i problemi. Non per quanto riguardava Angela, perché lei e la Grifondoro erano diventate subito ottime amiche, ma per quanto riguardava Dario che continuava a provarci con Hermione e a tentare di cacciare nei guai Draco. Fortunatamente, Draco rivestiva questo ruolo ad Hogwarts da ben sei anni, e non era proprio uno sprovveduto in quanto a guai, quindi riusciva a non finirci molto facilmente. Insomma, in materia Dario era un novellino, Draco era il maestro.

Poi c’era Ron. Cavolo, quando Ron aveva scoperto tutto Hermione credeva che sarebbe morto. Si sarebbe aspettata che lui, nonostante la sua richiesta di tacere su tutto, spiattellasse ogni minima cosa a Harry, invece…aveva mantenuto il silenzio, salvando la relazione della mora con il bel biondino.

Un altro problema, appena sorto, era Ginny: ultimamente era diventata parecchio strana nei confronti di un certo Serpeverde: non appena questi entrava nella Sala Comune degli italiani, la rossa avvampava e diventava improvvisamente balbuziente; inoltre quando il diciassettenne rivolgeva la parola alla sua ragazza, fingendo di doverle parlare di questioni di Hogwarts, Ginny si paralizzava, mancava solo la bava alla bocca ed era il quadro perfetto di una vittima del fascino di Draco Malfoy. E questa cotta di Ginny per Draco complicava ulteriormente l’amicizia tra le due Grifondoro, oltre a far crescere a dismisura i sensi di colpa della brunetta.

Assorta nei suoi pensieri, Hermione non si accorse dell’irrompere di un furente Serpeverde nella stanza.

“Dico, ma c’è qualcuno più C-R-E-T-I-N-O di Potter?!”

“Eh?” esclamò Hermione, discostata dai suoi pensieri.

“Si ok Granger, vuoi un the coi pasticcini prima di andare a dormire?” fece, come al solito sarcastico, Draco.

“Mah, veramente vorrei qualcos’altro…” mormorò maliziosa la Grifondoro, avvicinandosi provocante al biondino e baciandolo a fior di labbra.

“Ok, scusa, ma io direi che questo qualcos’altro era un po’ pochino, guarda, voglio essere generoso, ti concedo un qualcos’altro di un po’ più profondo, che ne dici?”

“Ma signor Malfoy, davvero, è stato davvero molto, molto gentile, non vorrei importunarla oltre, l’ho già disturbata sin troppo, anzi, ora la lascio sola così può fare quello che intendeva fare quando è entrato qui dentro.”

“Ma Granger, se te ne vai non posso più fare quello che intendevo sai…avevo in mente di fare una certa cosa che alla qui presente…ehm…signorina, per modo di dire più che per altro, - e qui Hermione gli assestò un bel calcio là dove non batte il sole, facendo gemere dal dolore il ragazzo – di certo piacerà…” continuò il bel Serpeverde, avvicinandosi alla sua ragazza e baciandola appassionatamente.

Questo piccolo scambio di baci fu interrotto dalla Prefetto dei Delfinoblu che irruppe nella stanza.

“Ehm…” mormorò, abbastanza imbarazzata, avendo trovato la coppia mentre si baciava a dir poco in modo passionale. Wow, che scoop ho fatto. Chissà cosa diranno tutti…ho beccato i due più desiderati inglesi a baciarsi in modo a dir poco equivoco…mi immagino già la faccia delle altre! Pensò la Delfinoblu.

I due si staccarono velocemente, mentre Draco assumeva nuovamente il suo solito sguardo ghiacciato.

“Beh?” proruppe, scocciato.

“Beh…un prefetto degli Aquilareale mi ha detto di riferirvi che un alunno di Hogwarts della nostra Casata è stato colto in atteggiamenti sconvenienti ed…ehm…equivoci…negli spogliatoi del campo da Quidditch con un appartenente agli Aquilareale…” rispose timidamente la povera ragazza, sottoposta allo sguardo più ghiacciato, penetrante e inceneritore del Serpeverde, scrutandosi attentamente, quanto mai interessata, le sue scarpe.

“Quali…atteggiamenti?” Draco pronunciò la frase appositamente per imbarazzare la già imbarazzatissima Delfinoblu.

“Beh…insomma…”

“Quali?”

“STAVANO FACENDO LA DOCCIA INSIEME MENTRE FACEVANO SESSO!” Urlò la povera Delfinoblu correndo fuori dalla stanza.

“Sei proprio uno stronzo quando fai cosi…” sussurrò ridendo la Grifondoro.

“Gliela dovevo far pagare per averci…interrotto…” mormorò malizioso il Serpeverde, uscendo poi dalla stanza per recarsi alla riunione dei Prefetti.

 

Nevalitna, Sala Comune dei Delfinoblu, 5 ottobre 2006, 21.17

“Ragazze!” urlò Rebecca, all’indirizzo delle due altre pettegole di Delfinoblu. “Ragazze, indovinate che scoop! Me l’ha detto la Harper, la Prefetta…indovinate cosa facevano Malfoy e la Granger nella stanza dei Prefetti oggi pomeriggio?”

 

Nevalitna, Campo da Quidditch, 5 ottobre 2006, 21.43

“Herm! Herm!” Ron, al campo di Quidditch, corse verso la Grifondoro seduta sugli spalti.

“Dimmi Ron, che c’è?” Strano quel che era successo negli ultimi quattro mesi tra i due: per tre mesi si erano allontanati parecchio, poi, quando Ron aveva scoperto di Draco i due amici si erano di nuovo ravvicinati.

“Senti, ti conviene prepararti…non è che per caso ti hanno sorpreso mentre baciavi Malfoy oggi, eh? Perché sai, una Delfinoblu ha detto a tutta la scuola che vi ha visti baciarvi…”

“Oh merda! Ma perché la mia vita è così incasinata?!”

 

Nevalitna, Stanza dei Prefetti di Hogwarts nel dormitorio dei Delfinoblu, 5 ottobre 2006, 22.09

Draco, ancora accaldato dopo l’allenamento (era entrato molto facilmente nella squadra della sua Casa di Quidditch), entrò nella stanza, accomodandosi su una poltrona.

“Buonasera eh?”

“No.” Rispose Draco, con la solita ironia. “Malasera”

“…Senti, abbiamo un problema.” In pochi minuti Hermione raccontò al suo ragazzo quello che Ron le aveva narrato.

“Oh merda”

“Già. Che facciamo adesso?”

“Mah…per me potremmo anche dirlo sai, data la reputazione che ho di playboy la prenderebbero come una solita delle mie avventure…solo che tu non ci faresti proprio una bella figura…e poi quei deficienti dei tuoi amici chi li sente…”

“Di dirlo apertamente non se ne parla: a) sai che non mi piace essere sulla bocca di tutti, b) non ho intenzione di essere considerata una delle tue sciacquette, c) Harry chi lo sente poi…quindi passiamo al piano b.”

“Sarebbe?”

“E io che ne so?”

“…”

“E piantala!”

“Ok…allora l’unica è far finta che io sto con una qualsiasi, tu con uno qualsiasi e quella là ha detto solo un sacco di balle…”

“Non mi soddisfa molto come proposta, ma se non abbiamo altro…”

“Granger, trov”

“Hermione.”

“Sì, sì, come ti pare, trovala tu un’altra idea in quattro e quattr’otto!”

“Come come mi pare? Scusa, ma io sono ancora ‘la Mezzosangue’ o sono la tua ragazza?” fece Hermione fintamente indignata.

“Mah, io propenderei per la Mezzosangue…”

Hermione si avvicinò seducente e provocante al bel biondino, baciandolo poi con passione.

“E adesso?”

“Mah, ho ancora qualche dubbio…” sorrise a sua volta provocante il biondino, prima di tornare a baciare le labbra della Grifondoro.

 

Nevalitna, Sala Comune dei DelfinoBlu, 6 ottobre 2006, 15.55

Quella mattina Ginny non era andata a scuola. Non se la sentiva proprio dopo quello che aveva saputo il giorno prima.

Rebecca, con cui aveva legato molto, le aveva raccontato ciò che aveva appreso dalla Prefetta…all’inizio lei non le aveva creduto, insomma, quella Prefetta aveva la fama di una grande racconta frottole e Rebecca…beh, lei spesso distorceva un tantino i fatti. Ma poi aveva saputo la stessa cosa da parecchie sue compagne di Casa, fonti decisamente più attendibili, che le raccontavano maliziose di particolari che, così, non sapendo nulla, sembravano insignificanti, ma che, se osservati alla luce dei fatti, erano significativi e facevano quadrare ogni pezzo di quel rebus…e Ginny aveva dovuto credere a tutto. Ginevra era però ancora decisamente sbigottita: Hermione, Hermione Granger, la ‘secchiona’, miss ‘so-tutto-io’, la ‘Mezzosangue’, la ‘Zannuta’, per usare anche gli appellativi che spesso le rivolgeva Malfoy, che se la faceva con un Serpeverde. Soltanto a pensarci la cosa sembrava improbabile, se non impossibile: andiamo, un Grifondoro con un Serpeverde, era surreale solo a dirlo. E poi i due soggetti…due persone totalmente opposte, l’una amica intima di Harry Potter, il bambino sopravvissuto, l’altro con il padre Mangiamorte, intimo di Voldemort. Ma se era vero che gli opposti si attraggono…

Ginny, superata l’incredulità iniziale, era passata alla fase ricostruzione, in cui si era accorta che così tutte le piccole stranezze di Hermione, quei piccoli atteggiamenti che sembravano insignificanti quadravano. Era tutto vero…

Superata ancora la fase ‘ricostruzione’, Ginevra era passata a quella lunga e dolorosa della disperazione: Hermione, la sua migliore amica, se n’era fregata altamente dei suoi sentimenti e si era messa comunque con Malfoy, cui lei andava dietro da un bel po’ di tempo, e di cui era totalmente, completamente cotta. Si sentiva tradita, tradita dal pilastro su cui poggiava la sua esistenza: anche se sapeva che per la diciassettenne non era lo stesso, Ginny confidava completamente in Hermione, sapeva che lei ci sarebbe stata sempre, che le sarebbe sempre stata amica, che sarebbe sempre stata leale, che non l’avrebbe mai tradita, che lei sarebbe stata sempre lì con lei, a sostenerla e a spingerla ad andare avanti nei momenti di sconforto. Invece così non era stato, e ora il mondo le stava crollando addosso.

A parte questa sensazione d’essere stata tradita, la delusione del tradimento, Ginevra nei confronti dell’ormai ex-amica provava rabbia per il gesto che lei aveva compiuto, per l’egoismo che secondo lei la Grifondoro aveva dimostrato. Ma la cosa che più la colpiva era stato che Hermione non le aveva mai parlato di lei e Malfoy: sapeva in fondo che lei con Malfoy aveva -100000 possibilità a causa delle sue origini, del suo carattere, insomma, con Malfoy sapeva che non avrebbe mai potuto esserci nulla, e lei in fondo si era rassegnata a tutto ciò. Ma si sarebbe aspettata che l’amica le parlasse di quel suo amore, di quella sua storia, invece di tenerla completamente all’oscuro dei fatti.

Quella situazione le ricordava una frase che aveva una volta letto in un libro tragico: ‘Non fidarti di nessuno, perché quel qualcuno di cui ti fidi prima o poi ti tradirà…’ è proprio vero, pensò.

Ginny insomma, era sommersa dal dolore: il pilastro della sua esistenza, la cosa che le sorreggeva il mondo, era crollato, e per di più erano crollate anche quelle minime speranze che una persona innamorata, anche se sa di non avere possibilità con l’amato/a, nutre. Questa mancanza di speranza e di appigli stava cominciando già a mutarla: fino al giorno prima Ginny, in un caso del genere, avrebbe saltato le lezioni per disperarsi, struggersi sul suo malcapitato destino, mentre ora impiegava quel tempo in un modo molto più costruttivo, e cioè rimuginando su come fare pagare alla ora ex-amica ciò che le aveva fatto, su come distruggerle l’esistenza come lei aveva fatto con la sua vita.

 

  
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