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Autore: Leslie and Lalla    01/02/2010    2 recensioni
[Ispirata a L'Amore non va in Vacanza]
Loredana è vivace, affettuosa e disordinata, adora cantare, è circondata da amici e famiglia, vive sulla costa, ma sogna la montagna.
Cleo è un'artista riservata, timida e ancora un po' bambina, che vive tra i monti ma preferisce il mare cupo e gelido in inverno, alla neve fangosa delle sue parti.
Si incontrano per caso su facebook e decidono di scambiarsi le case per un periodo.
Fin qui, insomma, tutto bene, sempre se non calcoliamo Michele, l'affascinante fratello di Cleo, e Davide, il fotografo che somiglia terribilmente a Leo DiCaprio...
[Scritta a quattro mani, con due punti di vista diversi: quello di Lori e quello di Cleo]
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'All of Drawing a Song and Sequels'
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capitolo 19 epilogo

20. Epilogue




Giovedì 25 dicembre

«Tesoro, che bicchieri metto?» grida Michele, dal salotto.
«Non so, io direi quelli per il vino» gli risponde Lori, corrugando la fronte, dubbiosa. «Sei sicuro che gli piaccia il pollo, a tua sorella?» chiede, dopo una piccola pausa.
«Sicurissimo» dice Michele, annuendo con convinzione.
Dopo qualche minuto Michele entra in cucina, orgoglioso della tavola che ha appena preparato.
«Ho messo pure una candela al centro» annuncia, dando un dolce bacio sul collo a Loredana.
Lei sorride leggermente, attenta a non far bruciare le patatine fritte che ha davanti. «Bravo il mio uomo di casa.»
Il suono acuto del campanello li interrompe, bruscamente.
«Sono già qui?!» esclama Michele, dando una veloce occhiata all'orologio.
«Beh, è mezzogiorno e mezzo, siamo noi quelli in ritardo» osserva Loredana.
Michele sorride e le dà un ultimo bacio, per poi raggiungere praticamente correndo la porta d'ingresso. Lui e Lori hanno passato la mattina a decorare la casa, e ora l'atmosfera è indescrivibile, a completare il tutto, i candidi fiocchi di neve che cadono dal cielo, come a voler rendere quel giorno ancora più speciale di quello che già è.
Apre la porta e fa appena in tempo a vedere gli occhi azzurri di sua sorella che quella gli si getta letteralmente addosso, rischiando di farlo cadere, con uno strillo acuto. Lui chiude gli occhi e la stringe forte a sé, mentre lei si aggrappa alle sue spalle per non cadere.
«Mi sei mancato tantissimo» sussurra, con le lacrime agli occhi.
Michele sorride, affettuoso, e le accarezza i capelli biondi. «Mi sei mancata anche tu.»
Cleo sorride e scioglie l'abbraccio, Michele nota solo allora il ragazzo che, dietro di lei, sta portando sulla soglia le valige. Lo osserva guardingo finché Cleo non si rende conto che non ha fatto alcuna presentazione.
«Michele, lui è Davide, il cugino di Lori... Davide, lui è mio fratello Michele» esclama, allegramente.
I due si stringono la mano, leggermente a disagio.
«Ti aiuto a portare dentro i bagagli» propone Michele, dopodiché si avviano insieme verso la macchina.
A questo punto Lori esce dalla cucina e si avvicina all'entrata, con un sorriso raggiante sul volto. «Dov'è la famosa Cleo?!»
Cleo si volta di scatto verso il punto dal quale proviene la voce con un sorriso che va da orecchio a orecchio.
«Lori!» esclama, rischiando quasi di inciampare nella valigia.
Loredana scoppia a ridere. «Attenta a non ucciderti!» esclama, e quando è a pochi metri da lei, le da un bacio affettuoso sulla guancia, come se si conoscessero da una vita. Le sembra così strano vederla in quel momento lì, davanti a lei. «Come stai? Com'è andato il viaggio?» chiede poi, guardandola, sempre sorridendo.
Cleo sospira e si scosta i capelli dal viso. «Tutto bene, non c'era un filo di traffico e non siamo arrivati due ore fa solo perché ci siamo fermati lungo la strada...» lascia la frase in sospeso e lancia una breve occhiata maliziosa a Davide, che sta trascinando a fatica una valigia, mentre sospira, esausto. Poi si concentra sull'amica. Era merito suo tutto quello che era successo, solo merito suo, e non riusciva a credere di parlare di persona.
Loredana annuisce, piano. Poi si sposta un pochino con la testa, guardando Davide. «Ehi, salutare la propria cugina è diventato un opzional ora?!» protesta poi.
Davide mostra un sorriso, più o meno imbarazzato. «Ciao Lori» dice, avvicinandosi a lei. Subito dopo i due si abbracciano velocemente. «Cos'hai preparato per pranzo?» chiede subito Davide.
Loredana alza gli occhi al cielo, poi esclama, rivolta a Cleo: «'Sti maschi! Sempre solo a mangiare, pensano!»
Quest'ultima sogghigna. «Non dirlo a me!»
Lori non smette di sorride, è talmente felice e di buonumore che quel sorriso sembra inciso.
«Allora? Si mangia?» chiede Michele, entrando in casa con l'ultima valigia.
«Eccolo, l'altro maschio!» dice Lori, ridendo con gusto.
Cleo scoppia a ridere. «Mi sa che dovrete aspettare entrambi, cari... non mangio se prima non mi sono fatta almeno una doccia, puzzo di automobile» annuncia, con una piccola smorfia.
Loredana la guarda, comprensiva. «Fai come se fossi a casa tua» dice, ironicamente.
«Okay, grazie» ride Cleo «Uso il bagno della camera» aggiunge, afferrando il suo zaino e avviandosi su per le scale.
Lori annuisce, poi volta lo sguardo verso Davide. «Allora?» domanda, alzando le sopracciglia.
«Cosa?» finge lui. A questo punto Lori si ricorda della presenza di Michele, che potrebbe mettere in imbarazzo Davide.
«Ehm» si affretta ad aggiungere «Tutto bene il viaggio?»
«Sì, sì, benissimo» risponde Davide, arrossendo.
«Okay, allora io torno in cucina, non ho ancora finito» annuncia, subito dopo.
Michele fa un vago cenno di assenso con il capo. Dopodiché i due si siedono sul divano, sentendosi non esattamente a proprio agio.

Cleo ripone il phon e si ravviva i capelli con le dita, per poi finire di truccarsi. Una volta in camera, osserva con occhio critico la sua immagine riflessa nello specchio intero. Indossa un vestito di velluto aderente, rosso fuoco e dalla scollatura quadrata, che le arriva una quindicina di centimetri sopra il ginocchio. Una volta essersi assicurata di essere carina da ogni punto di vista, scende veloce le scale e, ignorando Michele e Davide che si scrutano in silenzio nel soggiorno, raggiunge Lori in cucina.
«Io sono pronta, ti serve una mano?» domanda, appoggiandosi al tavolo.
Lori alza di scatto lo sguardo, sorpresa. «Come sei bella!» si complimenta, sorridendo. Cleo la ringrazia, arrossendo un poco.
«Non preoccuparti, ho quasi finito» la rassicura.
«Se devi cambiarti vai pure, comunque... so stare dietro ad un arrosto» scherza Cleo, divertita.
Lori le sorride, riconoscente. «Grazie» mormora, prima di correre in camera sua.
Appena entra in bagno, si da una fugace occhiata allo specchio, dopodiché si sciacqua il viso, sperando che l'acqua fresca le faccia passare quell'espressione da zombie dalla faccia.
Si passa rapidamente un filo di matita per gli occhi, poi aggiunge il mascara nero e un leggero strato di rossetto.
Infine si dirige in camera, per togliersi quei vestiti che aveva scelto all'ultimo secondo.
La gonna nera abbinata con la maglia a scollo a V argento è perfetta, valuta tra sé e sé, mentre guarda i capi dentro l'armadio.
Se li infila dopo poco, e per ultima cosa indossa le scarpe con il tacco. Quando compare in salotto, nota che Michele e Davide si sono già accomodati al tavolo.
Quando Michele la vede, allarga le palpebre. «Sei bellissima, amore!» esclama.
Loredana sorride, poi si avvicina a lui e gli stampa un bacio sulle labbra. Dopodiché entra in cucina, annusando l'aria. «Che buon profumo!» commenta, avvicinandosi a Cleo.
«E' merito tuo» ride Cleo, attorcigliandosi una ciocca di capelli attorno alle dita. «Porto il vino in tavola» annuncia subito dopo, afferrando la bottiglia di rosso sul tavolo.
Raggiunge il tavolo apparecchiato in soggiorno e la sistema nel contenitore pieno di ghiaccio, per poi sedersi accanto a Davide.
«Sei uno schianto» le sussurra lui, a pochi centimetri dal suo orecchio, accarezzandole una ciocca di capelli.
Cleo arrossisce e gli lancia un'occhiata dolce. «Anche tu» risponde, accarezzandogli il braccio e ignorando completamente le occhiate torve che Michele lancia in direzione della mano di Davide sulla sua spalla.
Finalmente li raggiunge anche Lori, con in mano il pollo arrosto. «E' pronta!» annuncia, appoggiando il piatto di portata in mezzo al tavolo, con una punta di orgoglio.
Cleo batte le mani, affamata, e Michele sembra rilassarsi all'improvviso, mentre guarda la sua Lori. Davide ne approfitta per intrecciare le dita tra quelle della sua ragazza e Cleo sorride.
«Ha un aspetto terribilmente invitante» commenta Michele, mentre combatte per non accanirsi su quella carne che sembra dirgli “mangiami!”.
Lori ride leggermente, divertita. «Passatemi i piatti» dice, mentre è ancora in piedi. Michele le passa il suo, e poi uno alla volta li serve tutti. Quando ha terminato, si siede al proprio posto, accanto al fidanzato.
«Beh, buon appetito» esclama Davide, afferrando le sue posate.
Tutti rispondono con un veloce “Buon appetito”, dopodiché iniziano a mangiare, con gusto.
Il pranzo prosegue velocemente, tra chiacchiere e risate, finché Cleo non si alza e non si sfrega le mani con aria maliziosa.
«Bene, direi che è ora del panettone» esclama, con un sorriso. «Vado a prenderlo, voi non divertitevi troppo, senza di me» aggiunge, allontanandosi.
Davide la guarda con un sorriso finché non sente gli occhi severi di Michele su di lui, allora abbassa lo sguardo e si porta una mano sulla nuca.
Loredana molla un calcio sotto il tavolo alla gamba di Michele, facendogli capire che non deve esagerare.
«Allora, Lori, hai conosciuto qualche persona interessante?» domanda Davide, cercando di alleggerire la tensione.
«A parte il mio Michele?!» esclama lei, sorridendo leggermente.
Davide ride e beve un sorso di vino. Cleo torna dopo pochi minuti, una pila di piatti da dessert sui quali è in bilico il panettone in una mano e il cellulare nell'altra.
«Papà ci augura buon Natale» annuncia, posando il dolce sul tavolo e cominciando a distribuire i piatti.
«Che gentile» osserva Lori, mentre afferra il piatto che le porge Cleo.
«Lo hai conosciuto?» domanda quest'ultima incuriosita, porgendo un coltello al fratello con il chiaro intento di fargli tagliare il dolce.
Mentre Michele lo afferra, Lori risponde a Cleo, annuendo: «Domenica scorsa sono andata da lui a pranzo.»
Quando tutti hanno la propria fetta di panettone, Loredana annuncia, alzando il proprio bicchiere contenente il vino, allegramente: «Allora buon Natale a tutti!»
«Buon Natale!» rispondono gli altri tre, allegri, facendo tintinnare i propri bicchieri gli uni contro gli altri.
Dopo pochi minuti, vengono interrotti dal suono insistente del campanello.
«Chi è?» chiede Lori, sospettosa.
«Bho, vai a vedere» le consiglia Michele, sorridendole.
Lei annuisce, dopodiché si alza e corre ad aprire la porta. Appena vede che sulla soglia c'è una scatola marrone con un fiocco rosso, strabuzza gli occhi.
Quando la prende in mano, si accorge che contiene qualcosa di abbastanza pesante. La porta dentro, richiudendosi alle spalle la porta.
Confusa, alza il coperchio, sentendo crescere l'agitazione dentro di sé.
Quando vede cosa c'è dentro, lancia un urlo del tutto eccitato, gridando: «Oh mio Dio!»
E' Boo, il cane che aveva visto l'altra settimana a casa di Anna. E' lì, davanti a lei, che la fissa scodinzolando.
Lori non resiste un secondo di più, la prende tra le braccia e le da un bacio sulla testa.
Poco dopo, Michele compare alla sua vista, con un sorriso a trentadue denti sul volto.
Loredana lo guarda, con gli occhi lucidi. «Amore» mormora, avvicinandosi a lui. «Grazie, è il regalo più bello che abbia mai ricevuto!»
Lui l'abbraccia, dolcemente. «Di niente, è solo uno dei tanti modi per dimostrarti quanto ti amo.»
Loredana lo guarda negli occhi, dopodiché appoggia con delicatezza Boo ai loro piedi e lo bacia sulla bocca, accarezzandogli i capelli.
Intanto Boo annusa il nuovo ambiente, e ben presto si ritrova in salotto.
«Uh, guarda, un cagnolino!» esclama Davide, osservano il cucciolo.
Cleo fa un sorriso, a disagio, e sposta leggermente la sedia verso di lui, mordicchiandosi il labbro. Davide scoppia a ridere.
«Paura?» domanda, divertito.
«Io? Stai scherzando, spero... sono sopravvissuta ad un tentativo di stupro da parte del mio ex, non posso avere paura di un cucciolo» gli fa notare, seppur non molto convincente.
Davide torna serio all'improvviso: non si è ancora abituato al modo in cui Cleo scherza sulla sua "esperienza". Non riesce comunque a trattenersi, quando la vede sollevare i piedi di scatto con un piccolo sussulto, quando il cagnolino prende ad annusarle le scarpe. Scoppia a ridere e lo prende in braccio.
«Andiamo, è un cucciolo! Non ti fa nulla» la rassicura, accarezzando le orecchie del cane.
Cleo stringe le labbra. «E' più forte di me...» ammette, imbarazzata.
Davide le sorride e le bacia la fronte, per poi raggiungere il soggiorno.
«Chi si è perso questo batuffolo peloso?» domanda, ridacchiando.
Si blocca, quando vede la cugina avvinghiata al fratello di Cleo.
«Beh, io torno di là!» annuncia, a disagio, con un sorriso imbarazzatissimo.
Dopo qualche istante, Lori si stacca da Michele, passandosi con soddisfazione la lingua sulle labbra.
Insieme tornano in salotto, arrossendo un poco.
«Non è tenerissima?» chiede poi Lori, prendendo nuovamente in braccio Boo.
Cleo, che nel frattempo si era seduta sulle ginocchia di Davide, consolandolo dopo la figuraccia, fa un sorriso.
«Sì, è molto carina» ammette, leggermente a disagio.
Davide sorride e le pizzica il braccio, divertito. Lei gli lancia un occhiataccia.
Lori allarga un poco le palpebre. «Hai paura dei cani?!»
Michele e Davide scoppiano a ridere e Cleo si prende un attimo, prima di rispondere.
«Beh, non proprio... ho solo avuto qualche brutta esperienza» borbotta, a disagio.
Michele si piega in due dalle risate. «Ah sì, me lo ricordo» dice, asciugandosi le lacrime. «Quando volevi fare da dog-sitter, a nove anni...»
Cleo gli lancia un'occhiataccia e incrocia le braccia, offesa.
«Questa ancora non l'ho sentita» le fa notare Davide, continuando a ridacchiare.
«Non è niente di che... io Luca e Alex ci siamo messi in testa di guadagnare qualche spicciolo come dog-sitter e io mi sono ritrovata a dover scappare inseguita da un San Bernardo di una tonnellata» spiega, secca.
Il sorriso di Davide vacilla appena, sentendo il nome di Luca, ma scoppia a ridere comunque.
Anche Lori scoppia a ridere, del tutto divertita. «Ma questo non è un San Bernardo» replica poi, facendo sfregare il suo naso con quello di Boo.
Cleo non risponde, si limita a rabbrividire.
«E' un regalo?» chiede interessato Davide.
Loredana annuisce, entusiasta. «Di Michele.»
Davide le mostra un piccolo sorriso, dopodiché tornano al tavolo, a finire il panettone.
«Sono sazia» sospira Cleo dopo un po', abbandonandosi contro lo schienale della sua sedia.
«Ci credo... quante ne hai mangiate? Tre?» ride Michele, dopo aver finito la sua fetta.
«Due e mezza» risponde lei, colpevole.
Lori scoppia in una fragorosa risata, seguita da Davide e Michele.
Dopo qualche minuto, Michele propone, illuminandosi: «Apriamo i regali?»
«Michele, questa è una delle cose più intelligenti che hai mai detto in vita tua» scherza Cleo, ridendo. «Vado a prendere quelli che ho nella valigia» aggiunge subito dopo, alzandosi.
«Oh, anche io ne ho un po' di sopra» osserva Davide, poco dopo l'uscita di Cleo.
Si alza e la raggiunge in camera da letto. La vede china sulla sua valigia e non riesce a resistere, le si avvicina e le circonda la vita con le braccia, posando il mento sulla sua spalla.
«Ehi, non posso stare via cinque minuti che senti già la mia mancanza?» scherza lei, voltandosi e ritrovandosi tra le sue braccia.
Lui sorride e posa la fronte contro la sua. «E' così anche per te» osserva.
Cleo sorride e si lascia scostare una ciocca di capelli dal volto, felice come forse non è mai stata; ha tutto quello che potrebbe mai desiderare: suo fratello, tanti amici, la neve a Natale e il suo Davide. Chissà come, pochi secondi dopo lo sta baciando, e come le succede sempre, quando lo bacia, sente il cervello scollegarsi dal corpo e smette di pensare.
Il bacio si fa più coinvolgente e, prima che possa rendersene conto, è sdraiata sul letto e sbottona la camicia di Davide, sopra di lei, che lascia vagare le mani sul suo corpo. Nessuno dei due sembra ricordarsi che al piano di sotto ci sono altre due persone, almeno finché la porta non si apre e appare Michele.
«Quanto vi ci vuole per...» la frase gli si congela sulle labbra vedendo la sorella in atteggiamenti nei quali avrebbe sperato di non vederla mai.
Davide sussulta e, nella fretta di togliersi da quella situazione incresciosa, finisce per cadere sul pavimento, mentre Cleo scatta seduta maledicendo il vestito slacciato e il rossetto sbavato.
«COSA DIAVOLO...!»
Cleo lancia uno sguardo allarmato a Davide, che ha la faccia di uno che vorrebbe scomparire da un momento all'altro. Si preme una mano sulle labbra, rossa dalla punta dei piedi a quella dei capelli.
«Michele, non è come sembra» annuncia, cercando di darsi un contegno.
«Ah no? Quindi questo tizio non ti stava palpando sul mio letto» replica, sarcastico.
Cleo apre e richiude la bocca più volte, senza sapere cosa dire.
Opta alla fine per un "Beh, sì, ma anche io lo palpavo..." che probabilmente è la cosa più sbagliata da dire in quel momento.
Michele assume un colorito vagamente bordeaux che parla da solo.
In quell'istante Lori, che aveva sentito tutto dal corridoio, compare sulla soglia. «Ahah, che carini, si stavano palpando!» esclama, ridendo. Quando però poi nota la faccia di Michele, scoppia a ridere ancora più forte di prima e gli accarezza ironicamente la guancia. «Suvvia, sono fidanzati anche loro!» replica, dopo una lieve pausa.
Michele, lentamente, cambia espressione. Sulle sue labbra si accentua un sorriso. «Hai ragione» ammette, leggermente imbarazzato.
«Bene» conclude Loredana, stampandogli un veloce bacio sulla bocca «Torniamo in salotto, noi» dice, prendendogli la mano.
Michele all'inizio non la segue, poi però Loredana gli tira il braccio, insistentemente.
Quando sono usciti dalla stanza, Loredana gli sussurra, attenta a non farsi sentire: «E' normale che tu abbia questa reazione, però anche lei ha ventisette anni, non ti sembra?»
Lui annuisce, piano. «Sì, ma vederla che... ehm...»
«Lo so» lo interrompe lei, sorridendogli, comprensiva «Ma anche lei ha una vita. Lasciagliela vivere! E comunque ti posso assicurare che Davide ha la testa a posto» dice, alzando un poco il mento, leggermente offesa.
Michele le accarezza i capelli, con dolcezza. «Ti credo.»
Nel frattempo, al piano di sopra, Davide si sta riabbottonando la camicia, ancora a disagio. Cleo si morde il labbro, osservandolo.
«Tutto okay?» domanda, sedendosi sul pavimento accanto a lui.
Davide resta in silenzio per un po', poi fa un sorriso forzato. «Sì... solo, credi mi ammazzerà?» domanda, forse in un tentativo di sciogliere la tensione.
Cleo sorride, rassicurante. «Oh, non credo proprio... Michele non è capace di uccidere nemmeno una zanzara» ammette.
Davide fa un sospiro e posa la mano su quella di lei, che la stringe sperando di farlo sentire un pochino meglio.
«Michele è fatto così... probabilmente è colpa mia, credo di dare l'impressione di essere troppo emotivamente fragile per superare un qualsiasi tipo di trauma.»
Davide ride piano. «Sì, in effetti è vero» ammette.
Lei sorride. «Mi sono sempre appoggiata a Michele per qualsiasi cosa, lui mi ha sempre protetta da tutto e da tutti, quando eravamo bambini e papà doveva lavorare per mantenerci non mi perdeva d'occhio un attimo, e odiava con tutto il cuore Luca, quando mi sono messa assieme a lui e sono diventata quella che sai...» Fa una piccola pausa. «Probabilmente ha paura che mi possa cacciare di nuovo in una situazione simile.»
«Ma io non sarò mai come Luca...» ribatte Davide, per poi guardarla, allarmato. «Tu lo sai, vero?»
Cleo sente il cuore gonfiarsi di tenerezza, vedendolo così preoccupato per lei e - soprattutto - per loro. Capisce all'improvviso quanto la loro storia non sia fondamentale solo per lei, ma anche per lui, e avverte gli occhi pizzicare.
«Certo che lo so, per chi mi hai presa?» ribatte, divertita, cercando di nascondere le lacrime nei suoi occhi. «E lo capirà anche Michele, non appena ti conoscerà un po' meglio» aggiunge.
Davide sorride. «Perciò niente storie alla "Romeo e Giulietta"?» domanda, sollevato.
Cleo scoppia a ridere. «Promesso» sussurra, prima di rintanarsi tra le sue braccia.
Restano così per un tempo che sembra infinito, poi Davide scioglie l'abbraccio.
«Meglio scendere, non vorrei che tuo fratello pensasse che stiamo concludendo quello che abbiamo cominciato prima» scherza, ironico.
Cleo scoppia a ridere e si alza. «Devo ammettere, che non mi dispiacerebbe affatto...» commenta, divertita.
«Ah, neanche a me, ma per oggi direi che ho subito abbastanza le occhiate di fuoco di Michele, e non mi va di fare il bis di quello che è successo poco fa.»
Lei gli sorride e gli porge il sacchetto con i regali.
«Però è stato divertente» ridacchia, avviandosi verso le scale.
«Credimi, per me nient affatto» sbotta lui.
«Un giorno ripensandoci rideremo» ribatte Cleo, continuando a sorridere.
«Già, soprattutto a quella tua battuta... com'era? "Anche io lo sto palpando"?» replica lui, sarcastico.
Lei ride. «Geniale, eh?» gongola.
«Certo, tanto sarebbe stata comunque la mia, di testa, a finire sul ceppo» replica lui, ironico.
Quando Cleo e Davide fanno il loro ingresso in salotto, Loredana, che era seduta sul divano con Michele, si gira ed esclama, alzandosi: «Eccoli qui i piccioncini!» Appena è vicina a loro due, sussurra, facendo attenzione a non farsi sentire da Michele: «La prossima volta che volete fare qualcosa, basta che me lo diciate e lo tengo occupato io, il gigante cattivo!»
Questa volta è Cleo a diventare bordeaux, ma per l'imbarazzo. Stringe la mano di Davide e gli lancia un'occhiata divertita, che lui ricambia.
«Buono a sapersi» risponde, a mezza voce.
Ridendo, Cleo lo trascina sul divano, per poi sistemare i regali che hanno appena portato assieme agli altri sotto l'albero.
«Posso avere l'onore di fare da Babbo Natale?» domanda, divertita.
«E' una specie di tradizione di famiglia, fin da quando aveva due anni Cleo si incarica di distribuire i regali a tutti» informa Michele, ridacchiando.
Loredana annuisce, con entusiasmo. «Certo, fai pure!» esclama.
«Bene bene bene» sospira Cleo, prendendo a caso uno dei pacchetti. Legge il nome sul biglietto e sorride.
«Michele, questo è per te!» esclama, lanciandoglielo. «Da parte di me e di Davide» aggiunge subito dopo.
Lo osserva strappare la carta con la coda dell'occhio e sorride divertita quando guarda interrogativo la scatola rettangolare e prova a scuoterla per intuirne il contenuto. Quando finalmente la apre, fa un sorriso che va da orecchio a orecchio. «Oddio, è bellissima!» esclama, rigirandosi la penna stilografica tra le mani.
Cleo sorride a sua volta. «L'abbiamo comprata in un negozio che vende ogni genere di cosa per scrivere, del tipo: dalla carta pregiatissima alla cera per chiudere le buste, quella che si usava un secolo fa...» spiega.
Lui sorride. «Grazie mille» sussurra, aprendo il tappo per rimirare il pennino «Ad entrambi» aggiunge poco dopo, sorridendo a Davide, che in tutta risposta si stringe nelle spalle, imbarazzato.
Cleo afferra un secondo pacchetto, un po' più grande, e lo rigira fino a trovare il bigliettino di auguri con il suo nome.
«Uh, questo è per me!» esclama, eccitata.
Strappa la carta senza tanti complimenti e solleva un maglioncino lilla delizioso.
«Dio, che bello...» sussurra, sfiorando la stoffa morbida con le mani, per poi alzare lo sguardo su Lori con un sorriso a trentadue denti. «E' bellissimo, lo adoro!» esclama.
Loredana per tutta risposta le mostra un sorriso soddisfatto sul volto.
Poi Cleo si china di nuovo e prende il pacchetto contenente il regalo che lei ha fatto a Lori e glielo consegna, sorridendo.
Loredana lo afferra, cinque secondi dopo lo ha già scartato: odia aspettare troppo. E' un CD.
«Uau, una compilation delle canzoni di Natale» dice, appena legge di cosa si tratta «Grazie!»
Cleo le sorride «Figurati» risponde, allegra.
Pesca un altro pacchetto dal mucchio. «Per Davide da Cleo» legge ad alta voce. Con un sorriso, si alza e lo consegna a Davide, assieme ad un bacio sulle labbra.
Lui sorride e strappa delicatamente la carta, per poi farne scivolare fuori una cartelletta di pelle nera.
«Aprila» gli sussurra Cleo, eccitata.
Lui obbedisce e sfila l'elastico, per poi guardare i fogli all'interno con gli occhi che brillano. Disegni, tutti i disegni che Cleo ha fatto ispirandosi alla loro storia: alcuni ritratti di volti di persone che erano sedute al bar con loro, una natura morta rappresentante un cornetto al cioccolato e una tazza, un ritratto accurato di Davide, un sacco di vedute dell'oceano e qualche altra di Rapallo, tutti a matita, semplici e allo stesso tempo bellissimi.
Davide li sfoglia, un sorriso estasiato sulle labbra, e Cleo sorride. «Buon Natale» gli sussurra.
Lui la bacia un'altra volta, e sarebbero entrambi tentati dal salire al piano di sopra e chiudersi in camera un'altra volta, se non fosse che Michele continua a osservarli con la coda dell'occhio.
Quando si separano, Cleo torna gattonando sotto l'albero e prende uno degli ultimi pacchetti. «Anche questo è per te, Davide... da parte di Lori e Michele» esclama, tornando da lui e consegnandogli il pacchetto.
«E questo è per Lori da parte di Davide» aggiunge, passando un secondo pacchetto a Loredana.
Lori afferra il pacco, con un sorriso sulle labbra. Appena lo ha scartato, estrae la scatolina che c'era dentro ed infine la apre. Poi allarga un poco gli occhi. «Un braccialetto d'argento! Grazie Dav!» Dopodiché si affretta ad abbracciarlo, affettuosamente.
«Di niente» mormora lui «Questo ed altro per la mia adorata cuginetta che mi ha fatto conoscere il mio amore.»
Sul volto di Cleo si apre un sorriso largo, vagamente imbarazzato, mentre le sue guance si colorano di rosso. Davide scioglie l'abbraccio con Lori e la guarda, affettuoso. Cleo non resiste, si siede sulle sue ginocchia e gli da un lungo bacio sulle labbra. Questa volta, riesce a controllarsi, o meglio, si separa da lui prima di arrivare al "punto di non ritorno" e trascinarlo in camera da letto, ignorando completamente il fatto che c'è anche Michele. Si accoccola accanto a lui, lasciandosi cingere le spalle.
Dopodiché Davide apre il suo regalo e sorride, divertito. Cleo cerca si sbirciare, sorridendo, e lui le mostra una cravatta dello stesso colore dei suoi occhi.
«Oh, ma che bella!» esclama, spalancando gli occhi.
Da quando sta con Davide, il verde-azzurro è diventato il suo colore preferito. Subito dopo il viola, ovviamente.
«Lo so, ed è mia» scherza lui, poi sorride agli altri due «Grazie, ne avevo davvero bisogno» esclama, divertito.
Senza smettere di sorridere, Cleo scioglie l'abbraccio con Davide e si china sotto l'albero per prendere uno degli ultimi pacchetti. Lo rigira finché non trova il suo nome scritto a pennarello. Sorride e lo alza per farlo vedere a tutti.
«Chi me lo regala questo?» domanda, divertita.
Michele sorride e alza la mano, leggermente imbarazzato.
Cleo gli fa un gran sorriso e strappa la carta senza troppi complimenti.
«Emily Dickinson!» esclama, estasiata, rigirandosi il libro dalla copertina nera tra le mani. «Tutte le poesie!» aggiunge poco dopo, rileggendo il titolo.
Corre ad abbracciare Michele con un urletto. «Grazie grazie grazie» gli sussurra, stritolandolo.
«Cleo, mi soffochi» la ammonisce lui, con voce strozzata.
Lei allenta la presa, imbarazzata.
«Comunque prego» aggiunge Michele poco dopo.
Cleo sorride e scioglie l'abbraccio, per poi afferrare il penultimo pacchetto, grande e rettangolare.
«Uh, anche questo è per me» constata, rigirandoselo tra le mani «Da parte tua» aggiunge, sorridendo dolcemente in direzione di Davide, che ricambia e le fa cenno di sedersi accanto a lui.
Cleo obbedisce e strappa la carta, per poi ritrovarsi in grembo un album di foto dalla copertina di pelle bianca rigida, decorata da un motivo floreale delizioso. Eccitata, lo apre e osserva la foto in prima pagina. È lei, dietro ad una tazza di cioccolata e un cornetto, un album di schizzi in grembo, la fronte aggrottata e i capelli che ricadono sugli occhi. La riconosce subito: è la prima foto che Davide le ha scattato, quella mattina al bar. Per una qualche strana ragione, sente gli occhi farsi umidi, mentre gira lentamente le pagine. Ricorda perfettamente ogni fotografia, ogni sensazione che ha provato facendola o mettendosi in posa, sono tutte quelle che hanno scattato assieme, da quando si sono conosciuti. Le guarda una ad una, soffermandosi su ogni dettaglio, fino ad arrivare all'ultima. È l'unica dove sono assieme, guancia contro guancia, i nasi arrossati dal freddo e un sorriso identico sulle labbra. Sotto di essa, un breve messaggio a pennarello.

Grazie per queste emozioni... Buon Natale!
Davide
P.S. Ti ho già detto che ti amo, vero?

Cleo lascia che le lacrime le righino le guance, poi chiude l'album e si rannicchia tra le braccia di Davide.
«Ti amo anche io» sussurra, mentre lui la stringe forte.
Sente le sue labbra sui capelli e sorride, chiudendo gli occhi.
«Lo so.»
Nel frattempo, è arrivata l'ora del regalo di Michele da parte della sua compagna.
Loredana si alza in piedi, e dice ad alta voce, ma rivolta soprattutto al suo Michele: «Il mio regalo è un po' diverso dagli altri» Dopodiché si avvia a prendere la chitarra, con gli sguardi curiosi di tutti puntati su di lei. Si siede sul divano con grazia, poi si sistema lo strumento musicale sulle ginocchia. Dopo pochi secondi, inizia a suonare delle note a tutti sconosciute.
Le ripete per qualche volta, poi sussurra: «L'ho scritta per te, Michele» A questo punto inizia a cantare, con una voce del tutto intonata e assolutamente dolce: «E vivevo la mia vita ogni giorno sempre uguale, e il tempo passava ed io speravo di trovarti» Fa una piccola pausa, poi riprende sempre allo stesso ritmo di prima: «E cercavo nella gente un volto che potesse farmi capire che fosse quello giusto. E credevo di incontrarti, e credevo fossi nascosto in chissà che posto, ma io ero stupida...» Dopo questo, continua a cantare alzando la voce e assumendo un tono decisamente più acuto e deciso: «Non avrei immaginato che tu saresti stato proprio qui. Ma adesso che importa? Tu sei accanto a me! E' questo ciò che voglio, è questo che ho sempre voluto» Prima di continuare, passano alcuni secondi, in cui si sente solamente il bellissimo suono della chitarra suonata da Lori, poi riprende a cantare, sussurrando: «E ora che tu sei mio, ora che io sono tua, la vita sembra sorridermi e tutto il resto non conta. E ora che sto bene e ora che ci sei tu, ho paura di perderti. Ho paura che tutto questo possa finire, ho paura di tornare come una volta, quando facevo fatica a sorridere. Io ti prometto che non ti lascerò, che affronterò con te tutte le difficoltà nel bene e nel male. Ti prometto che ti amerò...»
Quando alza lo sguardo, il suo cuore perde un battito. Una lacrima sta scorrendo sulla guancia di Michele.
Lori appoggia la chitarra sul divano e corre verso di lui, con una voglia infrenabile di sentirlo addosso a sé. E lo abbraccia, lo stringe fortemente.
«Ti amo tanto» gli mormora all'orecchio, mentre accarezza con delicatezza i suoi capelli.
«Anche io» dice lui, in un soffio «Per sempre. Te lo prometto.»























*** Spazio Autrici ***

Ma beene. Ho aspettato così tanto questo momento, che ora che ci siamo arrivate non so veramente da dove cominciare. Vi giuro, sono stata tipo cinque minuti a fissare la barretta che lampeggiava, battevo una parola e poi cancellavo. Sì, un po' come nei film >.< (NdLaLLa)

Dio, è la mia prima long-fic ad essere ufficialmente conclusa e potrei mettermi a piangere... beh, in effetti l'abbiamo conclusa mesi fa, ma in un certo senso è adesso che finisce, non so se mi spiego xp (NdLeslie)

E' ovvio che siamo (almeno, io sì XD) emozionate, ma neanche così tanto, perchè non è esattamente finita questa fic. Però io mi ci ero affezionata, e penso di non averlo mai fatto così tanto con nessuna fic che ho scritto e/o concluso. E' abbastanza lunga (almeno, è un record per me) e anche piuttosto carina. E onestamente non penso che faremo una continuazione (sempre se riusciamo a finirla >.<'') che "meriti" come questa. Anche se non voglio essere pessimista: si sa mai nella vita... XD (NdLaLLa)

Quoto... comunque credo che non saranno per niente uguali, già le storie sono completamente diverse.. ma questo è positivo, in fondo ;D  Sempre che riuscirò ad andare avanti... *sml (NdLeslie)

Prima di tutto ci teniamo a scusarci un milione di volte, siamo state cattiveeee ç.ç  E', che diamine!, la scuola del cavolo! Vi giuro che (almeno, io personalmente) non sono riuscita a collegarmi nemmeno a EFP, nè a leggere le fic che stavo seguendo. In più ho avuto un blocco dello "scrittore" (non esageriamo con i termini XD); diciamo che ho iniziato tipo 983279438651751 fic, scrivendo qualche pagina e poi basta. E ora sono in attesa di una bella ispirazione che non mi faccia annoiare alla seconda/terza/quarta pagina =.= Ma non divaghiamo troppo... >.<
Comunque l'epilogo mi sembra lunghettino U.U Vi basta come perdono? (: (NdLaLLa)

Idem, non riesco più a scrivere una riga da quasi un mese, e non perché non riesca effettivamente a farmi venire idee, ma perché ogni volta che mi siedo davanti al pc ogni idea svanisce... credetemi, sto cercando di uscirne... in più, nelle ultime due settimane ci hanno bombardati di compiti per i voti del primo quadrimestre (i quali spero saranno buoni (yn)).  (NdLeslie)

Per il continuo non abbiamo (scusate scusate scusate scusate >.<) scritto null'altro. Però eravamo rimaste a tre capitoli conclusi, manca il quarto della Lindù e io devo finire il quinto (c'è un buco XD) (NdLaLLa).

Sì, vi giuro appena trovo un secondo scrivo avanti, come vi ho detto sono abbastanza incriccata in questo periodo, non ho voglia di fare nulla se non di guardare Friends su youtube... insomma, non guardo nemmeno più Dawson's Creek, e questo è grave... (NdLeslie)

Inoltre pensiamo di pubblicare il primo capitolo in questi giorni (anche domani... se ci riusciamo >_____<) così non vi facciamo aspettare troppo.
Pensavo anche di fare una specie di anticipazione sul primo capitolo (che ho scritto io) del continuo, dato che non mi sembra di avervi detto molto al riguardo. Vi trascrivo qualche frase, così, per rendere l'idea (:  (NdLaLLa)


Anteprima del primo capitolo de "Drawing a song II"
Guardo mio padre con un sorriso che va da un orecchio all'altro. Lo adoro, per due principali motivi. Il primo: è praticamente uguale a me fisicamente (ho i suoi stessi capelli castani e i suoi stessi occhi verdi); e il secondo: ho il suo identico carattere e abbiamo gli stessi interessi; ad esempio sono molto protettiva nei confronti di mia sorella (come lo era lui con la zia Cleo, mi ha confessato l'anno scorso) o, come lui, mi piace da impazzire l'italiano, i libri e tutti ciò che riguarda in generale la letteratura. Mia sorella Carlotta invece è la fotocopia di mia mamma: ha il suo identico colore di capelli rosso e gli occhi nocciola; ed anche lei ha la sua medesima passione per il canto.


Okay, ora chiudiamo con i ringraziamenti.



Un  enorme
 grazie a chi ha seguito questa fic, a chi l'ha solo letta, a chi si  fatto riconoscere in qualche modo, a chi ha persino lasciato una recensione.

Le fantastiche persone che hanno aggiunto la fic ai preferiti sono in tutto 15, e sono esattamente:
1 - Chino
2 - CostanzaPalma
3 - Elly 11
4 - Envyna 95
5 - Franzeschina
6 - JustCrazy
7 - Kiky_Cullen96
8 - kyraya
9 - Marty314
10 - micino
11 - StArStArMinnie
12 - Sweet Stella
13 - Valentina78
14 - VANiTY
15 - vero15star

Quelle che l'hanno invece aggiunta alle seguite sono in tutto 33, e sono esattamente:
1 - anna_freud
2 - Charlie_me
3 - chica KM
4 - CriCri88
5 - Dark_lady88
6 - Elly 11
7 - emmetti
8 - ery_94
9 - eulalia_17
10 - io_crazy
11 - isa94_asr
12 - jazz211
13 - jesskiss85
14 - kikkiaaa
15 - koizumi
16 - Little jewel
17 - littlestar23
18 - MatsuriGil
19 - mondred
20 - PinkPrincess
21 - priscy
22 - reb
23 - renesme e jacob
24 - StArStArMinnie
25 - STEDI
26 - tartis
27 - Truelove
28 - yury_chan
29 - _Bella_Swan_
30 - _Grumpy
31 - _screps_
32 - _TiNk3r_b3LL_
33 - __piccola_stella_senza_cielo__



Un grazie speciale a vero15star che ha recensito sempre, con grande entusiasmo, parole stupende, complimenti, pareri e frasi che ci hanno fatto morire dal ridere ogni volta che le leggevamo. Spero che queste poche e forse troppo semplici parole ti bastino per ringraziarti della tua grandissima partecipazione. Sei stata mitica, veramente, e di questo non ci stancheremo mai di dirtelo <3 Un bacione, piccola stellina (LL)


A presto (speriamo) con il continuo!
LaLLa e Leslie.

Ps. Okay, ora mi stanno veramente scendendo le lacrime ç.ç (NdLaLLa)


   
 
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