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Autore: chaplin    02/02/2010    4 recensioni
“Sei un deficiente. Ora andiamo a Londra, Parigi, Liverpool o dove cazzo vivono e lo lasciamo in stazione.”
“Un corno, Pennuzza!” fece Tyler, rialzandosi. Sembrava allegro.
“E' l'occasione della nostra vita! Saremo famosi!”
“Si', famosi per aver rapito il chitarrista dei Beatles?” fece Penny, “Ridicolo, vai a fanculo. Me ne torno a casa.”
La storia di una cricca - della oramai famosa generazione della gioventu' del '67 - e il suo sogno di acquisire fama.. rapendo il malcapitato George Harrison, chitarra solista dei Beatles. Ma nelle loro losche intenzioni si intromettera' qualcosa..
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Ok, io vado a Los Angeles, cretini!”
Il castano si lecco' i baffi e chiuse la valigia.
Il moro e l'altro, che aveva ancora le bacchette in mano, lo guardavano come se fosse impazzito. Ma avevano ragione, John Lennon era davvero impazzito. Nessuno riusciva a capire se avesse la seria intenzione di lasciare gli studios per andare in America, cosi', lasciando gli altri due poveretti nelle loro mani, oppure stesse semplicemente scherzando.
Fantastico: prima perdevano la loro chitarra solista, ora dovevano pure lasciarsi andare la chitarra di supporto?
“JOHN! Resta fermo dove sei!” ordino' – o almeno, ci provo' – Paul.
“E.. con Cyn? Con quella ragazza del bar? E.. e..” chiese Ringo.
Era strano nominare tutte le donne che in quel periodo tenevano occupato Lennon. Lo metteva a disagio.
Il chitarrista assicuro' la valigia con dello scotch per pacchi, per la fretta, e si volto' con un gran sorrisone, tipico alla John.
“Vi porgo gli ultimi salutoni da parte mia.. vado in California per cercare George!” disse.
Nooo. Non si era capito. Pensarono Paul e Ringo, anche se con parole differenti.
“Grandioso, Jo. Quindi, fammi capire.. io e Ringo dovremmo rimanere qui mentre tu sei in California, fingendo di cercare George, mentre invece ti stai sollazzando con delle bionde? No, io non te lo permetto!” disse Paul, tutto d'un fiato. Ma sembrava preoccuparsi di piu' per le bionde.
Ringo non sapeva che dire, quindi esordi' con un: “..
quoto!”
“Eddai, mica mi sollazzo con le bionde.. anche se lo farei volentieri!” disse John, per poi aggiungere, prima che Paul gli saltasse sul collo, “Dai, senza George non possiamo continuare.. poi, poverino, in quella enorme landa desolata chiamati Stati Uniti..”
“..landa desolata un corno! Lo sai che la Citta' del Messico e' una delle piu' popolose di tutto il mondo? E lo sai che ci sono un sacco di uomini malintenzionati, laggiu'?! Ci sono pure
le bionde!” grido', con rabbia, Paul.
“Povero Geo.. Le bionde se le merita, a questo punto.” Ringo inizio' a pensare.
John sbuffo'. “Paul.. studia la geografia politica: la Citta' del Messico si trova in Messico, non negli Stati Uniti,” prima che l'altro potesse aggiungere altro in sua difesa: “No, non si trova nel New Mexico, si trova in Messico, che e' una cosa diversa!” si guardo' alle spalle. “Okay, ora io devo proprio andare! L'aereo parte tra dieci minuti!”
Paul e Ringo rimasero basiti. Nel frattempo, involontariamente, avevano seguito John e lo avevano automaticamente condotto verso l'uscita dall'edificio. Dovevano ammettere che a volte,
a volte, John Lennon era un genio del male.
Tutto sorridente, John scappo' via sotto i loro occhi scioccati, a bordo di un taxi che compari' dal nulla.
Quel maledetto aveva persino prenotato un taxi..
“Ringo..” mormoro' Paul. “Ci ha.. fregati.”

 

Penelope parcheggio' la macchina con noncuranza, dietro un palo, e scese dal veicolo.
Jim spalanco' la portiera e salto' letteralmente giu', facendo un saltino in posa, degno dei Beatles.
Stan cerco' di scendere senza fare troppe scene, ma fini' a sbattere la fronte contro la finestra. Si era dimenticato di aprire.
“Sti cazzi! Penn, fa un male cane! Sanguino!” grido'.
George trasali' e mise un piede fuori dal veicolo – poi, in quel momento, passo' una macchina ad un palmo dal suo naso, a tutta velocita'.
“C'e` molto traffico, qui.” riusci' a dire, tra se e se. Jim lo senti'.
“Oh si', Rabbi. E noi siamo nel bel mezzo della mischia, a quanto pare!” sghignazzo'.

Rabbi?” chiese George, e storse il naso.
Jim gli fece la linguaccia e si diresse verso la porta d'ingresso di quello che sembrava un baretto davanti alla strada.
Intorno c'erano uomini che fumavano, si scambiavano merci scadute e alcune donne stavano persino giocando a carte, sedute per terra, con attorno un paio di spettatori entusiasti. Jim si uni' a loro, per vedere che succedeva, mentre Stan si stava ancora massaggiando la testa. Penny stava poggiata sull'auto, aspettando che il suo ragazzo uscisse.
“Muoviti, Stanley.. il capo mi aspetta.”
“Scusa se la tua auto e' troppo bassa! Ma non puoi prenderti una jeep?”
“Io, Penny, meglio nota come 'la ladra
nana dell'auto di Ty', dovrei prendere una jeep? Non riuscirei neanche a salire.” disse, saccente.
“Oh, dai, ti prendo io e ti metto su.. come si fa con i cavalli!” le sorrise, ebete, Stan.
Penny era al punto di tirargli uno schiaffo in faccia, ma ritiro' in fretta la mano e sorrise, con la solita finta aria gentile.
“D'accordo, Stanley Kubrik. Ti do retta, stavolta; alla prossima cazzata, sai cosa ti succede.”
Stan sbuffo'. “Mangiauomini.” poi fece un sorriso sghembo, “Ecco perche' ti amo.”
George li osservava, accortosi che quei due si erano dimenticati della sua presenza. Tanto meglio, cosi' quel gigante non si accorgeva delle occhiate che gli lanciava alle sue spalle. Neppure la biondina se ne accorgeva. Meglio ancora.
“PICCIONCINI!” grido' Jim, dalla folla di spettatori attorno alle giocatrici di carte. “Venite! La partita si fa seria!”
“Andiamo?” chiese, allora, Penny. “Dai, devo andare a lavoro tra poco.. meglio se ci divertiamo un po'.”
Stan mise il broncio. “Uff...” poi apri' la portiera dell'auto. “Possiamo divertirci qua dentro! Peccato che non hai i sedili piegabili.”
Penny gli fece una linguaccia e, dopo avergli tirato una sonora gomitata sulla pancia, corse verso Jim.
George la segui' a ruota, senza sapere che fare, mentre Stan rimase fermo, facendo una smorfia.
Dopo dieci minuti, Penny si pettino' velocemente i capelli con le dita e entro' dentro il baretto, sistemandosi la scollatura della maglietta.
“Harrison! Vieni, ti riportiamo a casa!” disse, senza troppe scene, Stan, sedendosi a bordo.
Lui annui' e si sedette dietro, stavolta da solo.
L'angioletto col caschetto si sedette composto al suo posto, canticchiando tutto allegro, fino alla punta dei capelli; Stan mise in moto la macchina e per tutto il tragitto non disse una parola.
George, intanto, non aveva avuto la sua tanto desiderata pizza.

 

 

Grazie mille per i commenti a tutte :D questo e' un nuovo capitolo ;)
Anche questo e' stato scritto molto in fretta.. ed e' sempre moolto breve!
George non ha avuto la sua pizza (poverino.. XD), John sta andando a Los Angeles..
Che succedera'? Che combinera' il nostro Johnny? Si sollazzera' con le bionde o cerchera' il nostro chitarrista?
Ok, sono diventata ufficialmente la presentatrice delle premiere dei film XD
Ringrazio di nuovo per le recensioni e rispondo ;)

Zazar90: C'e` pure Tyler in quel film? *_* XD Ok, mi hai ufficialmente convinta, voglio guardare quel filmeee *_* mi cerco la trama, va! XD oooh sono contenta che Jimmy abbia delle fan! <3 Bravo bambino *patpat* beh, ovviamente Penny e' Penny ;)

Laban: Me n'ero accorta xDD ma questo a parte u_u chissa'... forse Georgie la vuole davve' *risata malefica* ma non la deve toccare lo stesso u.u e' una specie protetta t-t XDD comunque, si vedra' ;D oh sono felice che Jim ti piaccia *_*

Marty_youchy: Chi lo sa? Leggendo i prossimi capitoli si sapra' un po' meglio (anche se faccio schifo a mettere suspence! XD) :D e poi secondo me.. si' XD (faccio supposizioni.. e sono l'autrice XD)

Clafi: Gia', poverino, un minimo di delicatezza con Georgie? No? Anche tu, Ty! u-u e, escludendo questo inutile sclero! XD e su George.. mah, chi lo sa? si vedra'! XD e sono troppo contenta che adori Jim *_* (forse perche' lo adoro pure io? e allo stesso tempo sono l'autrice? XD)

Martina97: Grazie :D gia', poverino George! faccio fatica a scrivere le parti in cui lo trattano male.. XDDD beh, Penny fa meglio a tenersi lontana, altrimenti.. ne vedra' delle belle! xDD *Penny mi guarda male* a-hem.. volevo dire! XD

E ora, si parte per la volta degli Staaates!
(voce fuori campo, che forse appartiene o a Paul, o a Stan, o a Penny:
siamo gia' negli States! u_u)
Ma parlavo per John, mica per voi due u_u Ok, sono partita, come sempre! XD

  
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