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Autore: 883    03/02/2010    3 recensioni
Un paesino tranquillo, maghi, streghe, re, un tempo da fiaba.
Peccato che la vita per Antonella non è per niente una favola.
Intrighi, complotti, romanticismo e altro ancora.
[pairing: Bruno/Antonella, e tutte le altre coppie.]
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"C'era una volta...3° capitolo!"



" Ogni fiaba è uno specchio magico
che riflette alcuni aspetti del nostro mondo interiore
e i passi necessari per la nostra evoluzione
dalla immaturità alla maturità."
Bruno Bettelheim



Mi si illuminano gli occhi. Un ballo? Ho sempre sognato di parteciparvi. Vestiti eleganti, musica, balli, gente cool. Deve essere un sogno.
-Un ballo?- domando incuriosita.
-Si, in maschera e naturalmente la nostra famiglia è stata invitata.- dice fiera la mia matrigna.
-Posso venire anch'io?- domando educatamente, anche se mi costa molto, se non fosse perchè devono mantenermi e pagarmi gli studi le avrei già mollate.
-Certo cara.- dice col tono falso e mi sale un attacco di bile impressionante, ma mando giù e sorrido fingendomi riconoscente.
-Mamma, io non ce la voglio Antonella al ballo.- eccola qua la guastafeste, la mia sorellastra Babi, una ragazza di un anno più piccola di me, mora e molto ma molto vanitosa, forse anche più di me.
-Paura di fare brutta figura vicino a me?- esclamo, non riuscendo a trattenermi.
-Antonella, non parlare così alla mia bambina. Domani naturalmente salterete scuola, dobbiamo prepararci a dovere, dobbiamo essere perfette, sopprattutto tu bambina mia.- va a strizzare le guanciotte a mia sorella.
Roteo gli occhi, si come se un pò di trucco potesse coprire quell'oscenità di pelle che si ritrova o tutte quelle doppie punte, non ci siamo proprio. Mi avvio verso la lavanderia per lavare i loro vestiti e mi rendo conto di una cosa importantissima.
Non ho un vestito!
Poco male, la matrigna sembrava di buon umore, me ne presterà uno lei. Sono emozionatissima, non vedo l'ora che sia domani sera, anzi dato che domani stiamo a casa da scuola penso che stasera andrò a trovare mia madre, così le racconto del ballo, sono troppo emozionata.

-Noi andiamo a letto che domani dobbiamo essere in gran forma, quando sali a dormire ricordati di buttare legna nel camino. Buonanotte.-
Osservo le due streghe che fanno parte della mia vita salire le scale e poi cercando di fare poco rumore esco di casa. La mia matrigna non sa e non deve sapere che vado a trovare mia madre. Percorro il paese poco illuminato, sono le dieci di sera, ma è un venerdì sera e non c'è molto movimento, se non dentro le osterie, dove si canta e si balla, e qualche finestra illuminata di gente che si sta preparando per andare a dormire, stremata dalla dura giornata di lavoro, che poi le servirà solo per comprarsi un pezzo di pane perchè i prezzi e le tasse imposte da Edward sono troppo alte. Fortuantamente i soldi dei miei genitori più quelli della mia famiglia ci permettono di vivere bene e siamo tra le famiglie più ricche del paese. Svolto in una via per niente illuminata, una specia di scorciatoia per arrivare prima al castello. Ad un certo punto mi sento leggermente sprofondare nel terreno, guardo per terra.
Oh cavolo ho preso una pozzanghera e ho macchiato il mio bel vestito rosa. Uffa.
Inizio a lamentarmi, quando sento delle voci dietro un muro. Mi zittisco e mi appiattisco contro di questo per non farmi vedere.
-Insomma Gonzalo, basta! Mi dispiace ma è così. Tra di noi è finita.-
-Sei proprio una sgualdrina Josefina.-
Mi tranquilizzo un attimo quando riconosco le voci, Gonzalo e Jose si stanno lasciando, e procedo per la mia strada, ma...
-Aaaaaaaah.-
Sbatto contro qualcuno e mi ritrovo per terra, macchiando ancora di più il vestito.
-Ma si può sapere dove guardi?- domando io urlando.
-Antonella, ma cosa ci fai in giro a quest'ora?- mi domanda l'altra persona che riconosco essere Jose.
-Affari miei, tu piuttosto?-
-Ero uscita con Gonzalo.- mi risponde, non sembra per niente triste di averlo mollato.
-Si, peccato sia stata la vostra ultima uscita, come mai l'hai lasciato?- domando curiosa.
-E secondo te lo vengo a raccontare a te?- mi domanda riluttante.
-Si, in effetti noi ci odiamo. Dai se tu mi dic perchè vi siete lasciati io ti dico dove vado.- le dico, figuriamoci se poi gli vado a spifferare tutto. Lei sembra pensarci un attimo su.
-Oh e va bene. Mi ero stancata perchè stava diventando troppo pesante, e poi tra noi non c'era feeling, sai com'è quella specie di scintilla, di complicità che provi quando sei con una persona che ti piace.-
-Si, lo so.- dico senza pensare, vedendo nella mia mente il volto sorridente di Bruno.
-Lo sai? Ma andiamo va, non ti sei mai innamorata di nessuno a scuola, sei stata solo con mio fratello, però non credo proprio ne fossi innamorata.- mi dice Jose.
-No non ero innamorata, bè scusami ma ora devo andare, mi ha fatto piacere la chiaccherata con te, o forse anche no. Ci vediamo.- dico salutando con la manina e faccio per incamminarmi ma me la ritrovo dietro.
-Non mi hai ancora detto dove vai cara mia.- mi dice con tono duro.
-Allora honey, cara mia tu a me non lo dici, e se anche non te lo voglio dire, sono affari miei.-
-Vorrà dire che mi toccherà seguirti.-
-Scusa?- mi giro sconvolta a questa affermazione.
-Hai capito bene, o impari a mantenere quello che dici o ne paghi le conseguenze.- mi dice decisa.
-Va bene, come vuoi te.- dico abbassando lo sguardo e prendendo un secondo di pausa prima di mettermi a correre come una furia, non la voglio questa impicciona tra i piedi.
-Tontonella, aspettami.- dice standomi dietro.
Mi infilo nel buco del muro e attraverso i giardini andando verso il muro dove stanno le prigioni. Mi volto indietro, Jose sta uscendo ora dal buco e si sta guardando intorno un pò spiazzata e incredula. Mi nascondo dietro un albero per gustarmi la scena, chissà come reagirà ora capendo dove si trova. Invece mantiene il suo sangue freddo guardandosi intorno e così faccio anch'io. Però, sono proprio belli i giardini di sera, hanno un che di magico. Specialmente la fontana sembra illuminarsi e tante lucciole brillano nel buio della notte, posandosi sui fiori e illuminando i loro petali. A un certo punto mi volto di scatto, qualcuno si sta avvicinando a Jose. Che tonta, si è fatta beccare, sto per intervenire, quando mi accorgo che si tratta di Guido, l'amico di Bruno. Posa una mano sulla spalla di Jose e lei girandosi di scatto gli molla un'altra sberla sulla guancia. Scoppio a ridere e vorrei andare, ma vedo Jose prenderlo più benevolmente questa volta quindi rimango qua a guardarli, nascosta dietro l'albero.
-Lo sai che non si spiano le persone?-
Prendo uno spavento pazzesco e mi volto di colpo. Sorrido.
-Bruno, mi hai fatto fare un colpo.-
-Cosa ci fa la tua amica Jose qua?- mi domanda.
-Mi ha voluta seguire e poi ha incontrato il tuo amico Guido.- dico tranquillamente.
-E tu cosa ci fai qua?- mi domanda nuovamente.
-Che noioso, sempre con le solite domande.- esclamo io, mi sa che la visita a mia madre stasera è saltata.
Lui scuote la testa e poi si ferma a fissarmi. I suoi occhi risplendono con la luna, quanto è bello.
-Vieni, ti porto in un posto speciale.- dice prendendomi la mano e trascinandomi con lui. Mi volto un attimo a guardare cosa sta combinando Jose. Si è seduta sulla fontana con Guido a parlare, bene, posso stare tranquilla e lasciarmi trascinare dal mio principe azzurro.
Passiamo in una piccola apertura attraverso due siepi ed entro in un posto meraviglioso. Intorno, a farne da confine a forma di cerchio vi è una siepe. tagliata in modo ordinato. Al centro un laghetto con delle ninfee che galleggiano donandogli un aria molto romantica. in una zona, vicino alla siepe vi sono due alberi che tengono su una specia di dondolo in legno.
-Uao.- dico dando voce alle mie emozioni.
-Ti piace?- mi domanda Bruno.
-é divino!- dico sorridendo.
Andiamo a sederci sul dondolo, da cui si possono vedere le stelle.
-Sai, speravo proprio di vederti prima di domani sera.- mi dice una volta che ci siamo seduti.
-Ah si? Come mai?- gli domando.
-C'è un ballo al castello, mi stavo domandando se tu partecipavi.-
Mi manca il respiro per un attimo, mi sta chiedendo di andare al ballo con lui?
-Si, credo proprio che parteciperò.- dico sorridendo come non mai.
-Bè allora spero mi concederai un ballo.- mi dice con la domanda sottointesa.
-Può essere.- dico restando sul vago.
-Ma è in maschera, come farò a riconoscerti?- mi domanda.
-Guarda il mio collo, indosserò questa, come sempre, è di mia madre.- tiro fuori dal vestito una collana con la catenina bianca e una stella dorata come ciondolo, l'ho sempre al collo, mi fa sentire mia madre vicina.
-Ok, verrò io da te. Non vedo l'ora sia domani sera.- mi dice e il mio cuore sembra scoppiare di gioia, perchè mi fa questo effetto?
-Anch'io, adoro ballare, e farlo domani a palazzo sarà fantastico.- dico mostrando il mio entusiasmo.
-Non mi hai ancora mostrato come balli.- mi dice voltandosi verso di me.
-Bè, domani sera lo vedrai.-
-Voglio un'anteprima, anzi no, voglio sentirti cantare una tua canzone.-
-Una mia canzone?- gli domando.
-Si, mi hai detto che componi canzoni, ma non me ne hai neancora fatta ascoltare una.- mi dice.
-Ma le mie canzoni non sono adatte a una serata come questa, te ne canto una della mia migliore amica se vuoi.- dico io, decidendo di cantare la canzone che più mi piace di Patty.
-Ok.- mi dice lui sorridendo.

Quiero que me lleves de la mano
Donde pueda ver atardecer
Siento que me estoy enamorando
Por primera vez, por primera vez

Inizio a cantare questa dolce canzone che Patty ha dedicato a Matias, il suo ragazzo. Lo guardo dritto negli occhi e sorrido mentre canto. Ad un certo punto Bruno mi prende la mano e mi fa alzare.

Es hermoso lo que esta pasando
Tengo miedo y yo se por qué
Tanto tiempo te estuve esperando
y hoy me besarás, por primera vez

Mi fa fare una giravolta, poi unisce le sue mani alle mie e balliamo, come due stupidi, tra le note e le parole che escono dalla mia voce.

Un beso para mí
Es abrir de par en par mi corazón
Es llegar hasta la puerta del amor
Con mi ilusión, con mi ilusión

Mi fa fare un'ultima giravolta e poi posando un braccio dietro la mia schiena mi attirra a sè, vedo i suoi occhi farsi vicini, sempre di più, io gli chiudo, per vivere meglio questo momento...
-Antonella, stanno arrivando le guardie.- arriva Jose correndo, e ti pareva che doveva rovinarmi il momento.
Mi prende per un braccio e mi trascina via, faccio appena in tempo a girarmi verso Bruno che mi urla.
-Ti aspetto domani.-
Faccio segno di si con la testa, ma poi un dubbio mi prende, lui non scappa mica? Boh, sarà abituato.
Usciamo dai giardini del palazzo reale e continuiamo a correre ridendo come due bambine.
-Ho conosciuto un ragazzo dolcissimo.- mi urla Jose.
-E io ho quasi baciato un ragazzo fantastico.- gli urlo di risposta.
-Ci vediamo domani Tontonella.- mi urla svoltando per tornarsene a casa e io prendo la strada che mi porta a casa. Entro lentamente, senza farmi sentire, e stranamente ce la faccio, mi va tutto bene. Ancora emozionata corro a mettermi sotto le coperte, sognando già la serata di domani e gli occhi verdi di Bruno.

Mi sveglio di colpo, sentendo male a un fianco, sono caduta dal letto, ahia. Poi guardo verso l'alto, no, non sono caduta, mi hanno buttato giù dal letto, Francisca è in piedi che mi guarda.
-Ehi, un pò di gentilezza.- dico io.
Mi arriva una sberla sulla guancia fortissima, che mi fa traballare. La fulmino con gli occhi.
-Ho trovato tracce di fango giù in salotto, non mi piace che esci senza il mio permesso Antonellina, ma sarò buona, puoi venire al ballo, certo prima devi trovarti un vestito e fare tutte queste faccende di casa, dalla prima all'ultima, le ho raddoppiate, come punizione.- mi dice sorridendo.
Tira fuori due fogli lunghissimi di cose da fare e se ne va ridendo.
Non ce la farò mai ad andare al ballo.





Fine capitolo.
CIao a tutteee, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, metà scritto con la febbre quindi perdonatemi se ci sono errori di ortografia. Un bacione, alla prossima. Grazie mille a girlstar e sam05.
Gaia
  
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