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Autore: Le Streghe    04/02/2010    3 recensioni
Inevitabile. Una parola per descrivere il destino che li unisce e che li condurrà tutti insieme verso una meta comune.
Una storia dove troverete amore, magia, puro angst, yaoi, graditi (o sgraditi) ritorni.
Con "Intrecci" si apre (ahinoi) l'ultimo arco narrativo di questa lunghissima storia.
Il promesso yaoi è finalmente alle porte, siete pronti/e a beccarvi le conseguenze?
Scritta in collaborazione da Le streghe, ovvero Lay e Harianne.
Capitolo 49: ‘In altri tempi, forse, una simile scena lo avrebbe fatto infuriare al punto da spingerlo ad urlare contro Doumeki, ora invece…’
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Destino Inevitabile - Connessioni
Capitolo 30
Tra sogno e realtà.


Stava ancora sognando, immerso in immagini cariche di sensazioni piacevoli, dalle quali si ridestò a causa di un'emozione se possibile più forte di quelle provate nel sonno.
"Shizuka..?" Pensò, riaprendo gli occhi e trovandosi a guardare i rami dell'albero sotto il quale si era addormentato. «Eh?»
Poco lontano, Doumeki stava ancora pensando a quanto udito da quelle labbra, le parole che, ormai vive, sembravano urlare nella sua testa. Un eco assordante che riuscì a controllare a fatica.
Nel vederlo così teso, Watanuki si mosse appena, allungando un braccio per sfiorare quello dell'altro. «Doumeki, cos'hai?» Domandò preoccupato.
In un primo momento, l'arciere non sembrò neppure sentirlo, troppo preso dai pensieri che continuavano ad affollargli la mente.
Fu solo al secondo richiamo del più piccolo che, finalmente, si destò, guardandolo con espressione ferita. «Si è fatto tardi.» Esclamò, alzandosi.
Travolto dalle emozioni dell'altro, forti e alquanto dolorose, Watanuki si irrigidì. «Stai bene?» Chiese, senza ancora alzarsi. «È successo qualcosa?»
L'altro non si voltò, muovendo ancora un paio di passi. «Sbrigati.» Dichiarò poi.
«Hey!» Sbottò l'altro, recuperando la cartella per poi alzarsi. «Vuoi dirmi cos'è successo? Lo sento da lontano che hai qualcosa, lo sai!» Esclamò, raggiungendolo.
Consapevole di aver fatto passare fin troppe emozioni, l'arciere tornò ad ergere un muro tra loro. «Non ho nulla.» Replicò, senza smettere di avanzare.
Non contento, Watanuki lo afferrò per un braccio. «Non ti credo.» Rispose, fissandolo seriamente. «Non capisci che in questo modo fai preoccupare chi ti circonda?»
«Di certo, chi mi odia non rientra nella categoria.» Ribatté l'altro, senza neppure guardarlo.
Parole che a Watanuki fecero male. In fondo era a causa del suo atteggiamento se le cose tra loro avevano iniziato a regredire. Una cosa che Watanuki sapeva bene e che lo spinse a spiegarsi.
«Senti...» Tentò, lasciando la presa dal braccio dell'arciere. «So che può suonare ipocrita ma... Anche io mi preoccupo, sai..?»
«Non farlo.» Replicò l'altro, senza ancora guardarlo. Le emozioni che, miste a quelle di Watanuki, erano fin troppo forti da sopportare. «Non ne hai motivo.» Aggiunse in tono basso ma fermo.
«Lo so...» Ribatté il più piccolo. «In genere sono io quello che fa preoccupare tutti, no?» Commentò poi, in tono amaro. Avrebbe voluto dirgli tante cose in quel particolare momento. Il bisogno di saperlo al sicuro, però, lo spinse a rincunciare. Si mosse così più rapidamente, anticipandolo di diversi passi, creando una distanza simbolica tra sé e l'altro.
Un gesto che l'arciere osservò con espressione triste, i pugni stretti. Avrebbe voluto dirgli qualcosa, fermarlo, chiedergli chi fosse la persona cui aveva bisbigliato parole così preziose. Un desiderio che accantonò, consapevole di rischiare di dire troppo, di rovinare quel poco che ancora li legava. Quel poco che a lui era estremamente caro.


xXx

Quel pomeriggio il negozio sembrava avvolto da un silenzio tetro, recante la firma dei due ragazzi, giunti da poco.
«Che allegria...» Commentò la strega, dopo averli osservati per diversi secondi.
«Kimiro-kun!» Esordì Eriol, entrando con tanto di grembiule legato in vita. «Hai totalmente cambiato la disposizione della cucina, eh?»
«Chi ti dice che sia stato lui?» Domandò Yuuko, punta sul vivo.
«Il fatto che tu non hai mai cucinato, Yuuko-chan...» Ribatté l'uomo in tono scherzoso, posando sul tavolino una torta appena sfornata.
«Tu! Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio!» Lo intimò l'altra.
Eriol si limitò a sorriderle ironico, avvicinandosi subito dopo ai due ragazzi ancora in silenzio. «Tutto bene, voi due?»
«Già...» Aggiunse la strega, facendosi improvvisamente sospettosa. «Non avrete litigato?»
Quella domanda colpì il più piccolo tra i due. «Eh? No! Perchè avremmo dovuto.»
«Perchè lo fate sempre, no?» Rispose l'altra, prendendo una fetta della torta preparata da Eriol.
«Sapete...» Continuò l'uomo, rivolgendo ad entrambi uno sguardo quasi malinconico. «Un tempo anche io e Yuuko-chan litigavamo... "spesso", proprio come voi.»
«Già!» Fece l'altra, gustando con evidente piacere la torta. «Solo perché eri un bastardo occhialuto.» Asserì. «Proprio come ora!»
«Mi spiace contraddirti Yuuko-chan, ma anche quella volta che mi obbligasti a provare quel prototipo di lenti a contatto della Piffle, litigammo.»
«Già...» Commentò la donna con aria pensierosa. «Ad ogni modo...» Continuò, cambiando argomento. «Sicuri di non avere nulla?»
All'ennesimo riferimento a quanto accaduto poco prima, l'arciere si limitò ad annuire, sperando di cancellare così ogni dubbio e, di conseguenza, ogni domanda.
«Bene allora!» Dichiarò la donna, alzandosi. «Tu e tu!» Esclamò indicando i due ragazzi. «Sedetevi uno di fronte all'altro. Oggi si medita!»
«Perfetto!» Replicò Watanuki. «Un'altra cosa che io non so fare e che quello...» Disse, lanciando un'occhiataccia a Doumeki. «Fa ogni giorno!»
«Vedi Watanuki...» Intervenne Eriol facendosi più serio. «Meditare ti serve per imparare a gestire la tua mente, conoscerti ed evitare di combinare guai.» Disse facendosi via via più scherzoso.
Il ragazzo si limitò ad un cenno d'assenso, accigliandosi nel vedere la strega annuire. «In poche parole cosa devo fare quindi, starmene seduto e non pensare a nulla fino ad addormetarmi?» Domandò sarcastico.
«Stupido!» Fece Yuuko, alzandosi e colpendolo in testa con la bacchetta. «Fossi in te eviterei di dormire, sai? Potresti finire col rivelare quello che sogni...» Dichiarò poi, guardandolo con aria allusiva.
Quelle parole fecero sussultare Watanuki. «Quello che... sogno..?» Domandò, improvvisamente allarmato.
A quello la strega lo ignorò, volgendo uno sguardo rassegnato in direzione di Eriol. «Dubito abbia capito.» Bisbigliò poi in direzione dello stregone.
«Già...» Asserì lui con fare pensoso. «D'altro canto non si può certo pretendere che tutti i miei discendenti siano dei geni...» Decretò a bassa voce.
«Come se ce ne fossero, di geni.» Ribattè Yuuko, fissando i due ragazzi. «Forza voi due. Chiudete gli occhi ed iniziate.» Esclamò un attimo dopo, osservandoli mentre con poca voglia andavano a sedersi uno di fronte all'altro, chiudendo gli occhi per poi concentrarsi.

Era rimasto ad occhi chiusi per diverso tempo, sforzandosi di fare il vuoto nella propria mente, cercando di lasciar scorrere i pensieri, proprio come gli era stato spiegato. Si trovò ad avere in mente solo lui, ovviamente. Ricordi lontani e recenti, legati tra loro da emozioni forti.
Da quanto aveva capito di amarlo non aveva fatto altro che prenderne le distanze, evitando di dargli spiegazioni, dicendogli di odiarlo. Ciò nonostante, Doumeki aveva continuato a seguirlo. Aveva senso, quindi, allontanarlo a quel modo?
Si trovò ad aprire gli occhi, scoprendosi ancora a scuola, sdraiato sotto l'albero del quale adesso stava osservando i rami.
Si sollevò mettendosi a sedere, incapace di comprende cosa stesse accadendo. «Che succede?» Domandò poi a Doumeki, fermo a pochi metri da lui ed intento a fissarlo.
«Nel sogno... parlavi con qualcuno.» Dichiarò l'arciere, guardandolo duramente.
«Eh?» Rispose, mentre le prime immagini del sogno tornavano alla sua mente. «Cosa? No!» Mentì, arrossendo di colpo. «Non ho sognato, affatto!»
«Si invece!» Ribatté l'altro andandogli vicino. «Stavi parlando con qualcuno, e gli hai detto di amarlo.»
«Era solo un sogno.»
«Può darsi, ma voglio sapere chi stavi sognando!»
Nel sentirlo parlare con tanta decisione, Watanuki ne evitò lo sguardo, arrossendo maggiormente. «Per... perché vuoi saperlo?» Domandò. «Non ti riguarda, in fondo...»
«Questo sarò io a deciderlo!» Fece l'altro.
«Ecco, io... so... sognavo te.» Ammise il più piccolo senza guardarlo.
 A quello, l'arciere lo fissò con aria sorpresa. «Hai detto a me quelle cose?» Domandò poi, coprendo la poca distanza che li separava.
Ormai al colmo dell'imbarazzo, Watanuki si limitò ad annuire, sollevando lo sguardo solo quando sentì la fronte di Doumeki contro la propria.
«Lo pensi anche ora..?» Domandò il più grande in tono più caldo.
Watanuki lo fissò come incantato. «Da un po' in realtà.» Dichiarò con voce tremante.
Il silenzio che si frappose tra le loro voci sembrò farsi sempre più carico di tensione, interrotta infine da quella di Doumeki.
«Idiota...» Disse, andando a posare le labbra contro le sue. «Anche io ti amo...» Sussurrò, baciandolo.
Lo amava... Una realtà che gli strappò un sorriso, portandolo a riaprire gli occhi per guardarlo.
Quello che vide, però, non fu quanto si aspettava.
Tutto intorno era diventato improvvisamente scuro e Doumeki era ancora lì ma in piedi, intento a fissarlo mentre, alle sue spalle, un'ombra, tanto scura da sconfiggere l'oscurità stessa, andava avvicinandoglisi sempre più.
A quella vista, Watanuki si alzò nel tentativo di raggiungerlo, bloccandosi a causa di una lastra di vetro invisibile.
Spaventato, iniziò a battere i pugni contro quel muro invisibile, senza riuscire a farsi notare dall'altro che, in breve tempo fu avvolto dall'imponente ombra.
Sempre più agitato ed ormai tra le lacrime, continuò a colpire la lastra, vedendola scomparire di colpo.
Un battito di ciglia e si trovò a terra, in ginocchio, a tenere il corpo ormai senza vita del ragazzo che amava.
In lontananza udì solo poche parole, la voce vagamente falimiare.
«Abbatti la barriera, Kimihiro-kun...»



I punti salienti della trama sono ormai stati tracciati. Eccetto qualcuno che giungerà improvviso e a tradimento. U.U
Siete pronte a scoprire cosa si nasconde dietro i sogni di Watanuki, l'arrivo di Eriol e gli esercizi che i due protagonisti stanno facendo al negozio?
Continuate a seguirci e ne vedrete delle belle! ^_^

naco chan: Ci hai preso, come spesso succede. U.U
La visita al tempio ha un ruolo importante che si rivelerà presto.
Anzi, potremmo dire che ha già innescato la giusta serie di eventi.
Quanto al resto
visto che rispondendoti rischieremmo lo spoiler, non ci resta che salutarti, sperando che questo capitolo ti sia piaciuto. ^_^

Eiden:  Odiarvi? Assolutamente no! L'angst da sapore alla vita, rende l'attesa dello Yaoi meno noiosa oltre a fornire spunti per la trama, oltre a rendere tutto più bello ed intenso.
*Sospirano* In ogni caso, Eriol ci tiene a dire che lui non si chiama più Reed come cognome, ora come ora, ma passando ad altro... pensi davvero che sia solo quello il motivo per cui tra i nostri due le cose vanno male? ^.^ Chissà...

Nya: Doumeki si è offeso non poco nel leggere il tuo commento. U.U *coccolano l'arciere che le manda a quel paese. ;_;* 
Piccola nota, lo spirito non è rimasto intrappolato nell'incenso ma è stato esorcizzato anche grazie a questo. Al resto ci ha pensato Doumeki.^_^
E se cerchi l'angst sei giunta nel luogo giusto! XD

Witch of the Dimensions: Ah! Sapevamo che avresti apprezzato una scena del genere, e siamo molto contente che tu l'abbia definita 'clampica'!
In effetti è un risvolto della storia piuttosto sadico, ed in futuro capirai anche perché, o nostra fedele lettrice, dato che una scena molto, molto importante sta per arrivare... una delle nostre preferite, tra l'altro!
Contente che ti sia piaciuto, comunque, rinnoviamo l'invito a seguirci ^.^

sailorYuko: Grazie tante per i complimenti. Siamo davvero felici di sapere che la storia continua a piacerti. Speriamo di leggere un tuo parere anche su questo capitolo. ^^

WYWH: Carissima, ciao! ^.^  Ricambiamo col bacio e l'abbraccio anche noi, dall'alto della nostra diabolicità, e sghignazzando ti diciamo che si, prima o poi ci sarà qualcosa di buono tra i due.
Quando, però, non si sa... e nel mezzo ci sarà lo svolgersi di una lunga, complessa trama molto angstosa!
Quindi sappi che dovrai seguirci a luuuungo :P



   
 
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