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Autore: mafalda    13/07/2005    1 recensioni
ho volato con la fantasia, ma ero in astinenza da potter, è una storia decisamente lunga che ancora non ha un finale, ma ci sto lavorando... tante novità, alcune poco gradite sconvolgono la vita di Harry
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ritrovarsi

Ritrovarsi.

Elioxe si alzò dal letto e si guardò allo specchio, erano anni che non sognava quella donna, aveva smesso 15 anni prima, una notte si era svegliata in lacrime aveva sentito che quella persona che l’aveva accompagnata nei suoi sogni per tutta la vita se ne era andata per sempre;era morta per salvare un bambino in fasce dopo aver visto l’uomo della sua vita cadere sotto un incantesimo di Voldemort. Elioxe sapeva che quelli non erano sogni normali, riguardavano una persona reale, erano frammenti della sua vita che per un oscuro motivo lei poteva vedere. Chiuse gli occhi e li riaprì sperando che il suo riflesso nello specchio le dicesse qualcosa di più, le spiegasse chi fosse Lily e perché tutti quelli che l’avevano incontrata nella scuola la squadravano come se avessero visto un fantasma, Lupin non riusciva a guardarla negli occhi e la evitava in tutti i modi, Piton si bloccava ogni volta che provava ad avvicinarsi, anche Hagrid e qualche alunno si comportava in modo strano. Soprattutto Potter, quando le capitava di osservarlo nelle sue lezioni si stupiva di come avesse sempre voglia di scomparire sotto il suo sguardo, eppure era bravo nelle sue lezioni, il migliore studente, superava anche la Granger, non  riusciva a capire. Aveva provato a chiedere a Silente, ma lui si era limitato a dirle che quelle erano solo sue fissazioni, che nessuno si comportava in modo strano quando era con lei. Mentiva, lo sapeva e si chiedeva il motivo. Scese nelle cucine, voleva fare uno spuntino, l’agitazione le metteva sempre una gran fame. Quando entrò nei locali delle cucine della scuola si stupì nel vedere che un elfo domestico stava preparando un piatto di toast. Quando l’esserino la  vide le si avvicinò felice e le chiese

-         Dobby è felice di avere persone nella sua cucina, lui ora dice a professore che non è più solo. Vuole che Dobby prepara qualcosa per la professoressa?

-         Io… grazie Dobby, vorrei un toast e una burrobirra.

Si sedette su una sedia, solo allora si accorse dell’uomo seduto in un angolo della cucina, accanto al fuoco. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e l’aria triste e stanca di uno che non dormisse da settimane. Ci mise un po’ per capire chi fosse, ma poi lo riconobbe.

-         Lupin, anche lei non riesce a dormire?

-         Professoressa Notable- disse l’uomo girandosi di scatto e abbassando immediatamente gli occhi – cosa ci fa qui?-

-         Brutti sogni, e poi mi è venuta fame, lei invece?

-         Cercavo un posto per dimenticare.

-         Sono indiscreta se le chiedo cosa dovrebbe dimenticare?

-         Il mio migliore amico è morto l’anno passato, un altro 15 anni fa e l’ultimo nemmeno mi considera un essere umano. Sono solo e devo combattere una battaglia che non vincerò.

Detto questo prese il bicchiere che aveva in mano e lo lanciò nel caminetto con tutta la violenza che poteva. Stava soffrendo molto, solo una settimana prima a casa di Petunia aveva letto il diario di Lily e aveva saputo cose che non immaginava, Draco era il figlio di Sirius… e lui era morto senza saperlo, senza sapere che Narcissa continuava ad amarlo nonostante Malfoy.., era morto credendosi solo e senza di lei e invece lei aveva continuato a volerle bene… Piton lo sapeva…

 Elioxe lo distolse dai suoi pensieri.

-         Lupin, sta bene?

-         No, ma mi passerà, da quando sono morti Lily e James non ricordo di aver passato un Natale felice…

-         Lily… chi è? Mi chiamano tutti in questo modo… io non capisco, Silente mi ha detto che è solo una mia impressione, ma so che sta mentendo. Mi ha detto che dovevo chiedere a chi lo fa, quindi visto che lei è uno di quelli mi chiedevo se potesse dirmi qualcosa, ma forse non è una buona idea visto lo stato in cui è… mi scusi…

-         Non si deve scusare, credo che abbia il diritto di sapere quello che succede. Lei assomiglia in maniera prodigiosa ad una nostra vecchia amica: la madre di Potter, è identica a lei. Solo che Lily è morta 15 anni fa, colpita da una anatema di Voldemort, era la mia migliore amica, l’ex ragazza di Piton e una gran bella persona, era amata da tutti, per questo quando siamo nella stessa stanza con lei ci sentiamo a disagio, è come se lei fosse ancora con noi.

-         Capisco, la cosa è molto strana, perché la donna che mi ha appena descritto è la protagonista dei miei sogni da quando sono molto piccola. Per questo questa notte sono qui, l’ho sognata di nuovo, ho sognato la sua vita.

-         Non è possibile,cosa vuol dire che la sogna da quando è piccola, lei non la conosceva?

-         No, ma è la verità, io la sogno da sempre e credo che anche lei sognasse me… lei è morta per salvare Harry?

-         Sì, ma anche per un altro motivo che io non conosco, lo conosce solo Piton, ho provato a farmelo dire, ma è stato inutile. Non credo che se glielo chiedesse lei sarebbe diverso. Se c’è qualcuno, a parte Harry , che ha sofferto terribilmente per la morte di Lily è stato lui, si sente in colpa perché secondo lui poteva salvarla… salvarli.

-         Ecco perché mi evita e tratta in quel modo Harry…

-         Sì. Ora mi scusi, ma vorrei restare solo.

-         Io non so cosa dirle, ma sappia che io non sono lei…

Detto questo si allontanò dalla cucina per dirigersi nella sua camera, ma per la strada  incontrò Piton. Egli la sorpassò e le augurò buona notte e si infilò a sua volta nella grande cucina.

 

Severus si accorse che c’era anche Lupin, si sedette accanto a lui. Stettero in silenzio a fissare il fuoco che schioppettata. Erano immersi nei loro pensieri, tutti e due stavano pensando alla scuola a quando per evitare che gli altri se la prendessero con Lily si rifugiavano in cucina a chiacchierare. Avevano passato tante di quelle sere lì davanti al fuoco a parlare che non le ricordavano tutte. Lily era l’unica che riusciva a cancellare con il suo sorriso tutto il dolore per la guerra che causava tante morti e che aveva portato via molti loro amici e parenti, la madre di Piton era morta uccisa dal padre di Malfoy e i genitori di Remus erano stati torturati fino alla pazzia, Lily riusciva a far dimenticare loro tutto quanto, si facevano un sacco di risate insieme, le volevano bene e ne sentivano più che mai la sua mancanza.

-         Ho parlato con Elioxe, le ho detto di Lily…

-         Tu cosa?!! – disse Piton allarmato – perché glielo hai detto?

-         Perché era confusa, non capisce perché tutti si comportano in modo strano quando sono con lei. E poi mi ha detto una cosa strana, mi ha confessato che da quando è molto piccola che sogna la vita di Lily, sapeva che è morta per salvare Harry e mi ha detto che l’ha vista morire.

-         Co..cosa… ma non è possibile, io non credo che…

-         Questo lei mi ha raccontato e mi ha detto anche che lei non è Lily… io  credo che le dovresti parlare.

-         Perché io? Era anche amica tua…

-         Sì, ma con te è stata insieme e vi siete amati molto; era la tua migliore amica e ti ha sempre confidato tutto, anche che Sirius è il padre di Draco.

-         Tu come lo sai?

-         Me lo ha detto Petunia, io credo che avresti dovuto dirglielo.

-         Lo credevo colpevole della morte di James e Lily, non me la sono sentita. Poi i nostri rapporti sono peggiorati e non ho voluto che Draco fosse messo in mezzo. Lui mi ha sempre creduto un mangiamorte, poi ce l’aveva come me per via di James e Lily, mi riteneva responsabile, come la maggior parte di voi… lo so che lo pensi anche tu… io dovevo salvarli, dovevo avvertirli, loro erano più importanti di tutto, più importanti di me e della mia vita.

-         Se ci fosse stata Lily ti avrebbe dato una sberla sai?! Non le devi nemmeno pensare certe cose; la colpa è solo di Peter e di Chi sai tu…  Sirius non ha mai pensato che fosse stata colpa tua, se mai incolpava se stesso. Nemmeno io e Petunia abbiamo mai pensato che tu avessi qualche colpa, sapevamo quale fosse la tua missione e quella era davvero l’unica cosa importante.

-         Potter ha visto un altro mio ricordo… la volta che sono venuto da te a dirti che James e Lily..

-         Ricordo, quello è stato uno dei giorni più brutti della mia vita. Loro erano anche la mia  famiglia, mi sono stati vicino quando nessuno mi voleva e mi hanno permesso di volere bene a loro figlio… ma in assoluto il momento peggiore è stato vedere Sirius cadere dietro al velo e dover dire a Harry che era morto… il giorno più brutto della mia vita.

-         La morte di Sirius è stata veramente colpa mia, non dovevo smettere di dare lezioni di occlumanzia a Harry, tu hai anche provato a dirmelo, ma lo sai come sono fatto, mi sono sentito scoperto, lui mi aveva visto con gli occhi di suo padre e …

-         E cosa, Severus; Harry ti rispetta, è vero non gli sei molto simpatico, forse perché dal primo giorno di scuola non fai altro che denigrarlo o offenderlo, ma non è James, non è geloso di te perché hai Lily, lo sai che Ramoso faceva così solo perché era invidioso. E per l’ennesima volta la colpa non è stata tua, Bellatrix lo ha ucciso, solo lei ne è responsabile.

-         Dici sul serio? Io pensavo che non mi parlassi per questo motivo?!

-         No, il fatto è che tu mi hai mentito troppe volte. Quando ti ho visto da Petunia questa estate mi sono sentito messo di nuovo da parte. Tu hai sempre avuto le ragazze che volevi, Lily, Petunia. Io sono destinato a stare da solo, il mio migliore amico è morto e tu non mi consideri nemmeno un essere umano. Pensi che io sia solo una bestia.

Detto questo si alzò e si avviò nel suo ufficio, si buttò sul letto e chiuse gli occhi. Sognò di nuovo lei, Elioxe, gli piaceva e non perché sembrava Lily, gli piaceva perché per la prima volta dopo tanto tempo una donna gli si era avvicinata senza provare ribrezzo. Piton si avviò nel suo ufficio e si sedette sulla poltrona dietro la scrivania. Odiava quel posto, odiava quel ruolo, voleva solo essere se stesso senza la paura delle conseguenze. Avrebbe voluto prendere carta e penna per scrivere a Petunia e dirle che passare con lei le vacanze estive gli aveva fatto capire che non era cambiato un bel niente e che l’amava ancora. Ma era passato talmente tanto tempo, lei era sposata e aveva un figlio nonché un marito odioso, non era solo Lupin ad essere solo. Non si era mai sentito così solo… avrebbe voluto dire tutto quello che sapeva a tutti, a Silente, a Remus e soprattutto a Petunia. Si addormentò con la testa sulla scrivania.

La mattina successiva Lupin andò nuovamente a parlargli. Conosceva molto bene Severus e sapeva che tutto quello che si erano detti la sera precedente non era che l’inizio di una serie di chiarimenti necessari. Lo svegliò e gli fece una tazza di caffè molto forte, poi si sedette dall’altro lato della scrivania. Disse al professore di pozioni che era arrivato il momento di vuotare il sacco una volta per tutte, di smettere di nascondere la testa sotto la sabbia e per una volta dire la verità sui suoi pensieri. Piton all’inizio non aveva molta voglia di riaprire il cassetto nel quale aveva chiuso a chiave il suo cuore, ignorandolo e sperando che smettesse di farlo soffrire, ma alla fine si decise a parlare.

-         La prima volta che ho visto Lily credevo che mi avrebbe tenuto alla larga come avevano fatto tutte le ragazze che mi conoscevano, ma lei non lo fece. Divenne la mia migliore amica… la nostra. Ma poi qualcosa è cambiato il secondo anno, avevo iniziato a frequentare Malfoy e lui mi parlava incessantemente di arti oscure, del potere dell’oscuro e di quanto sarebbe stato bello prendere parte alle sue opere. All’inizio ero sedotto da quel potere, ma poi mi sono reso conto che in questo modo perdevo te e lei, così decisi di parlare a Silente di quello che Lucius mi raccontava. Divenni la sua spia, una spia molto attenta, a volte mi facevo anche prendere un po’ la mano e facevo resoconti anche su te e gli altri, mi sentivo uno schifo, voi non facevate altro che denigrarmi, soprattutto Sirius, lo so che la colpa non era tutta vostra; io non facevo altro che darvi fastidio, ma credimi, non lo facevo volentieri, dovevo trovare una copertura per tutto il tempo che passavo in ufficio di Silente. Lui mi insegnava a chiudere la mia mente. Vedi, io sono nato con un dono: l’occlumanzia, Silente non ha fatto altro che potenziarla. Riuscivo a chiudere la mente e a far si che quelli che ci sbirciavano dentro vedessero quello che volevo io; solo con Harry non riesco completamente a chiudermi, forse perché inconsciamente io voglio che lui sappia. Comunque conobbi l’oscuro signore il mio secondo anno e fu dopo questo incontro che mi Silente mi disse di Sirius, non so perché lo fece, ma sta di fatto che io lo seppi; lo raccontai a Lily: avevo bisogno di parlarne con qualcuno. Non potevo dirglielo, lo avrei fatto solo soffrire, mi considerava un perdente, un fallito e uno spione. Gli anni passavano e io diventavo sempre più cosciente di quale sarebbe stata la mia missione, sarei dovuto diventare un mangiamorte, avrei dovuto rinunciare a tutti voi, ma era la cosa migliore. Solo che a dirlo era facile, ma farlo era tutta un’altra cosa. Avevo litigato con Lily perché passavo tutto il mio tempo con Malfoy e tu mi evitavi e non facevi niente per far smettere Sirius e Potter di trattarmi in quel modo…

-         Ero geloso, Lily si era innamorata di te praticamente dal secondo anno e quando avevo provato a dirle quello che provavo lei mi aveva rifiutato dicendomi che era innamorata di un altro. Non le chiesi chi fosse, lo sapevo, eri tu. Mi dicevo che tutto quello che ti facevano quei due era giusto così anche tu avresti sofferto quanto me. Ero un ragazzino stupido.

-         Lo so, ma io non riuscivo a capire. Lily mi piaceva molto, ma non potevo stare con lei perché non ne ero degno… lo so, era solo paura, ma che ci vuoi fare ero un ragazzino. Comunque il quinto anno successe quello che successe, mi avevate ridicolizzato davanti alla scuola, ma non mi importava di questo, mi avevate deriso davanti a Lily, lei mi aveva visto con i vostri occhi. Fu per questo che le dissi tu- sai –cosa. Non so come uscirono quelle parole dalla mia bocca, sta di fatto che fino a Natale dell’anno successivo lei non mi parlò. Fu Narcissa a dirmi che dovevo essere io a chiedere scusa, così la vigilia di Natale andai da lei e le dissi che ne ero innamorato. Non hai idea di quanto mi sono sentito scemo, pensavo che mi avrebbe sorriso e detto che nella sua vita c’era già qualcuno, invece mi baciò…

-         Lo so, vi vidi, e fui contento, lei era felice e anche tu, era quello che desideravo. Quando seppi di te e Sirius e di lui e Narcissa ci rimasi di stucco. Sarebbero successi un sacco di casini. Tu non  hai idea di come si sentì Sirius quando lo seppe. Avrebbe voluto chiederti scusa, ma era troppo orgoglioso e poi l’anno successivo sei diventato un mangiamorte. Io non volevo crederci e nemmeno gli altri. Lily solo sembrava non sentirsi tradita… glielo avevi detto vero?

-         Sì, lei lo ha sempre saputo e non vi ha detto niente perché non voleva tradire la mia fiducia. Vi ho lasciato credere che fossi passato dall’altra parte, vi ho lasciato pensare che avessi preso la via del male, ma non era così. Stavo malissimo, mi sentivo solo e in più vedevo voi soffrire. Non potevo dirvi niente, specialmente a Sirius e Petunia, gli avrebbero fatto del male. Poi dovetti assistere al matrimonio di Narcissa e Malfoy. Non so cosa avrei dato perché Sirius arrivasse sulla suo moto e la portasse via, ma non lo fece. Loro si sarebbero continuati a vedere anche dopo il matrimonio, lo sapevo, si amavano e niente avrebbe cambiato questo. Io potevo starle vicino e parlarle di voi. Quando rimase incinta capii che bisognava fare qualcosa affinché il bambino somigliasse a Malfoy e non a Sirius, le diedi una pozione, l’avevo fatta in modo tale che il bambino fosse identico a Lucius e per non avere sospetti lei ci dovette andare a letto. Quando la vidi il giorno dopo era sconvolta, ma sapeva che così il suo bambino sarebbe stato al sicuro. A Sirius non dicemmo niente, non potevamo, lui si sarebbe messo contro Malfoy e Bellatrix… lo sai che sono pericolosi.  Draco nacque e Narcissa disse a Lucius di non poter avere altri bambini. Sirius continuava ad andare da lei, ma quando seppe che era rimasta incinta si sentì tradito e la lasciò. Qualche mese dopo Lily e James morirono e tutti, me compreso cedettero che fosse stato lui a tradire. Per questo non dissi niente a Draco,era meglio che continuasse a credere che Malfoy fosse suo padre piuttosto che sapere che quello vero era in prigione per aver fatto sì che Colui che…

-         Severus, ha un nome: Voldemort. Chiamalo così.

-         Non posso, lui lo saprebbe e mi punirebbe.- disse sfregandosi il braccio e diventando molto pallido.

-         Allora chiamalo Tom, è il suo nome no?

-         Finiscila, lo sai che non posso. Comunque non gli dissi nulla anche dopo che fuggì, io lo ritenevo colpevole. L’anno scorso avrei potuto dirglielo, ma non ne avevo il coraggio. Dovevo dire al mio figlioccio che gli avevo mentito per 16 anni. Che la sua vita era tutta una bugia. Poi quando Sirius è morto io non l’ho proprio potuto più fare, come fai a dire ad un ragazzo che suo padre, quello vero, quello che non ha mai conosciuto è morto per colpa di sua zia? Sarebbe stato devastante.

-         Lo so. Ma almeno non si sentirebbe così tanto in colpa per i Paciok o per Harry.

-         Vorrei avere il coraggio di farlo, ma non ci riesco.

-         Se vuoi ti aiuterò io.

Si abbracciarono, erano di nuovo amici, ci avevano messo quasi 20 anni per ritornare ad esserlo. Piton era felice di avere qualcuno con cui parlare, qualcuno a cui dire quello che provava.

Intanto fuori dall’aula nascosti dal mantello dell’invisibilità tre ragazzi avevano sentito tutto.

 

Questa volta sono stata velocissima… recensite numerosi… ps ogni consiglio è ben accetto, mi sono bloccata non riesco a trovare oltre al finale, anche una spiegazione al rapporto tra Lily e Elioxe anche se un’idea mi ronza in testa. Un bacio a tutti

                                                            Mafalda

  
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