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Autore: Ardespuffy    07/02/2010    2 recensioni
The Resistance. È da lì che è cominciato tutto.
Viziato dalla frizione morbida della spugna insaponata, Brian rovescia il capo contro le piastrelle velate di condensa, poi sospira.
Il peggio è dover ammettere che è stata anche colpa sua.
[MB * BM]
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Muse, Placebo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Backstage.'
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5. A Guiding Light through massive brainstorm.

 

 

 

 

 

 

 

C’è stato, come Brian ama dimenticare, un periodo. Un periodo particolarmente patetico, va detto, di quella pallida relazione ectoplasmatica che lo tiene unito a Matthew Bellamy senza alcuna ragione apparente. E tuttavia.

Quel periodo, è ora noto col nome de –

 

 

 

 

  l’innamoramento. Fase d’acutissima sofferenza, come qualsiasi dizionario che sia degno di tal nome dovrebbe aver cura di riportare.

Non, sia chiaro, per il soggetto attivo. A farne le spese è sempre e indubitabilmente quel trascurato oggetto letterario che è la vittima d’amore.

 

 

 

 

Fattore aggravante: prevedibilmente, essendo Bellamy parte in causa, allo sbocciare del malessere ha fatto seguito il più offensivo grado d’esagerazione romantica.

 

 

 

 

“Brian?”

Nh.”

“… niente.”

 

 

 

 

“Brian.”

Che vuoi?”

“… non ti capita mai di… a volte… pensare…?”

“Sì, ed è una buona abitudine. Dovresti provare, ogni tanto!”  

 

 

 

 

“Brian?”

“…”

“Brian? Stai dormendo?”

“No, Bellamy. Sto cercando di morire per non essere costretto ad ascoltare te.

“Oh.”

 

 

 

 

“… sei ancora vivo?”

Nnngghkfka.”

 

 

 

 

Bri – ”

“Cristo santo, Matt. Su quanto ho di più caro, non ricominciare con quei cazzo di mezzi discorsi che iniziano con l’invocazione della musa e si perdono nel tuo essere te.

 

 

 

 

“Brian. Ci siamo quasi, eh?”

“Di che stai parlando?”

“Come sarebbe a dire, di che sto parlando?! Non ricordi più che giorno è mercoledì?!

“Mercoledì è mercoledì. E allora?”

 

 

 

 

Bri – ”

Matt. Sono stanco. La gola mi sta uccidendo. Puoi farla finita e lasciarmi andare a dormire?”

“… scusa tanto. Ci sentiamo domani.”

 

 

 

 

Che vuol dire che non torni?”

“Vuol dire quello che ho detto. Stef ha non so quale incontro galante nel fine settimana, quindi abbiamo deciso di restare qui prima della prossima data, senza passare da Londra come avevamo previsto.”

“… domani è mercoledì.”

“Lo so. Perché stai contando i giorni? Non è il compleanno di una tua chitarra o roba del genere, giusto? Nessuna è del Sagittario!”

 

 

 

 

“Cielo. Che ti sei fatto, ragazzino?”

“Brian! Sei tornato prima!”

“Questo lo so. Non toccarmi con quelle mani, sei – che diavolo stai mangiando? Ai tuoi amici abbraccia-alberi verrebbe un colpo se… ti vedessero adesso… ugh! Ma che hai?!

“Niente. Oh, niente. Sono solo contento che tu sia, ehm. Ops. Penso ti sia andata un po’ di salsa chili sui…”

 

 

 

 

“Brian.”

“Eh.”

“Brian.”

Matt?”

“Oggi è il quinto. Quinto mese. Quinto che, sai.

“… siamo incinti?”

 

 

 

 

Quando ha appreso delle tragedie consumatesi durante la sua assenza nel piccolo universo emozionale di Matthew, Brian non ha saputo smettere di ridere quel tanto che bastasse per distinguere il melenso orrore della circostanza.

Col senno di poi, ci sarebbe stato infinitamente più attento.

“Tu… hai scritto… una canzone… su di noi?!

Piantala di fare così! Non la leggerai mai.”

“Voglio sperare! Santo dio. Perché mai avresti fatto una cosa tanto schifosamente sentimentale e patetica?!

 

 

 

 

E l’ha detto. Tac.

 

 

 

 

“… non mi prendere per il culo, Bellamy.”

“È la verità. Mi dispiace che tu ne sia tanto ripugnato, ma non ritratterò solo perché non hai voglia di affrontarlo.

“Tu non sei innamorato di me! Io sono… io sono il tuo peggior nemico! Sono… sono la cosa che popola i tuoi incubi alla notte! Sono le sbarre della tua cella di mediocrità, sono l’arma del tuo colpo di grazia, sono – ”

“Sei l’unica cosa che è sempre lì, perché vi tenda quando è morto tutto il resto. Può non piacerti, ma io ti cerco.”

Bell – ”

“No, Brian. Lascia stare.”

 

 

 

 

Matt.”

“Sì?”

“… Matt.”

No. Ti avevo chiesto di lasciar stare.”

Be’, non puoi! Non hai scelta.”

“Che altro vuoi sentirti dire?!”

Non ha saputo dare una risposta per moltissimo tempo.

 

 

 

 

“Voglio quel pezzo.”

Pfffrego? Nmmgph.

Smettila d’ingozzarti in questo modo, diventerai virile. E sai di cosa parlo.”

(Matthew ripone la fetta di pizza nel cartone unticcio, Brian non può a meno di notare.)

“Quale pezzo? La pizza? Che?”

“Oh dio, dammi la forza. La canzone, Matthew! Quella che hai lì da parte e non vuoi tirare fuori.

“… c’è un buon motivo per cui la tengo da parte, no?”

“No, non c’è. Voglio sentirla, adesso.”

 

 

 

 

Matt?”

“No!”

 

 

 

 

 

Matt?”

“Non voglio! È roba vecchia, non mi piace, e in più non è completa.

E allora finiscila.”

Cosa?”

Finiscila, poi mettila nel disco. Conosco le altre, la riconoscerò.”

“… sei diventato matto.”

“Ma tu mi ami, non è così?!

 

 

 

 

“Brian!”

Nnngh.”

“Brian?”

Matt, dormi.

“Volevo solo farti sapere che ho finito. Domani la porto agli studi per rendere l’idea ai ragazzi.

Mmmh. Meraviglioso. ‘notte notte!”

“… Brian?”

“Non ti bado più. Sto sbaciucchiando Morfeo in questo stesso istante, se vuoi saperlo.

“Ascolta l’ultima parte, dopo il bridge. Il resto era, ehm. Scritto sull’onda del momento.

“… non suona rassicurante. Matt, come si intitola?”

Aher. Non ti piacerebbe. Torniamo a dormire, ti va?”

 

 

 

 

 

“Fuori. Il. Nome.”

“…”

Bells!”

 

 

 

 

“… COME l’hai chiamata?!”

“Sapevo che l’avresti presa per il verso sbagliato! Senti, è solo un nome come un altro, non – ”

Slackerbitch è un MIO pezzo! È stato scritto secoli prima che tu prendessi anche solo in mano una chitarra!”

(Iperbole enfatica, Brian ammetterà.)

“Questa è una balla, e comunque non è così che si chiama. Crackerbitch è, in realtà, un modo per complimentare la tua bellezza, oltre al tuo buon carattere.

Matt. Hai mezzo quarto di secondo per cambiare il nome a quella cosa prima di farla ascoltare al tuo gruppetto di disperati, sono stato chiaro? Chiaro?!”

È troppo arrabbiato per notare il luccichio birbante negli occhi del compagno, e troppo stanco per insospettirsi all’arrendevole capitolazione.

 

 

 

 

Dopo Guiding Light, Brian ha mandato la sua copia di The Resistance in mille pezzi di policarbonato e furia omicida.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Avevo fretta di postare e ho finito con lo scegliere un momento di gran frenesia, per cui non ho tempo di soffermarmi sulle comunicazioni a chi ha avuto il buon cuore di leggere e recensire anche l’ultimo capitolo – grazie, grazie, grazie ragazze.

Una sola precisazione: Slackerbitch è una b-side dei Placebo cui Matthew fa bonariamente il verso col termine Crackerbitch. Quando dice che con una canzone del genere omaggerebbe la bellezza di Brian, il piccolo Meffiu si riferisce al fatto che ‘cracker’, nello slang inglese, vuol dire ‘persona affascinante’.

La reazione di Brian al pezzo, che non si chiamerà ovviamente Crackerbitch ma Guiding Light, è di rabbia per essersi fatto beffare, oltre che d’imbarazzo per il testo della canzone, che voi tutte conoscete J .

 

Chiudo bruscamente, scusatemi. A presto con l’ultimo capitolo di .:Second Sight:. (commentino d’incoraggiamento per la conclusione? :3) e, ovviamente, il capitolo Unnatural Selection =D!

  
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