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Autore: ross_ana    08/02/2010    18 recensioni
-Professor Piton... che cos'è il cancro?
Mi accorsi che la mia voce suonò diversa, quasi supplice, e questo lo costrinse ad alzare lo sguardo. Non so cosa vide, ma qualunque cosa fosse, lo convinse a parlare.
-È una malattia babbana, Draco.
-E ce l'ha la Granger?
-Si.
-E perchè non si può curare?
-Perchè non è ancora stata scoperta nessuna cura in grado di fermare questa malattia.
-Neanche con la magia, allora...?
-No.
-Quindi la Granger morirà?
Non rispose, e capii che era troppo anche per lui rispondere a quella domanda.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo Uno.
Buona lettura! :)



Hermione POV


Avevo saputo della mia malattia qualche giorno dopo essere tornata da Hogwarts per le vacanze estive.
Com'era abitudine dei miei genitori, non appena tornavo dalla scuola di magia e stregoneria, mi portavano in ospedale a fare delle visite di routine, tanto per assicurarsi che stessi bene e completamente in forma. Ma quell'anno, il dottore che mi seguiva sin da quando ero piccola, uscì dal suo studio con un'espressione tetra sul viso.
-Signori Granger accomodatevi, vi devo parlare.
Era la prima volta che succedeva, e io capii immediatamente che c'era qualcosa che non andava.
Dopo un infinito giro di parole, mi disse che avevo il cancro. Un maledettissimo cancro al cervello. Le parole che usò per descriverlo furono tante, ma solo alcune rimasero impresse nella mia testa.
Maligno.
Stadio avanzato.
Inoperabile.
Conseguenza di tutto ciò? La morte.
Passai due intere giornate nella mia stanza a piangere, perchè era l'unico modo innocuo che conoscessi per sfogare il mio dolore. Poi iniziai il mio conto alla rovescia. Mi restavano solo quindici settimane di vita.
I miei genitori avevano i visi deformati dal dolore, io dallo stupore. Non avevo mai sofferto di nulla, né avevo provato dolori che mi potessero spingere a prendere in considerazione anche l'uso di una semplice aspirina. Il mio cervello aveva sempre funzionato correttamente... anche troppo correttamente, ero la strega più intelligente di tutta Hogwarts.
Perchè era successo? Perchè a me?
Incontrai vari specialisti, mi sottoposi a varie analisi, ma alla fine il risultato era sempre lo stesso: quindici, quattordici, tredici settimane. E poi sarei morta.
Morta. Morta. Morta. Morta.
Quella parola echeggiava nella mia mente come uno spettro. Uno spettro che portava tristezza, infelicità... paura. E vedere i miei genitori soffrire per me mi lacerava l'anima ancora più profondamente. Da qui la mia decisione indiscutibile e irremovibile di non dire nulla a nessuno, di non dire nulla ai miei amici. Perchè non avrei mai voluto vedere sulle loro facce quelle smorfie di dolore che già vedevo sui visi di mamma e papà.
Avrei vissuto fino all'ultimo giorno della mia ormai breve vita come se niente fosse cambiato, come se non sapessi che stavo per morire. Solo... dovevo dirlo a Silente.
Gli mandai un gufo per chiedergli se potevamo parlare, da soli, il più presto possibile.
La sua risposta non tardò ad arrivare.
Era una semplice pergamena bianca, arrotolata e sigillata con il timbro di Hogwarts, la mia scuola, la mia casa.

Signorina Granger, sono restato molto sorpreso dalla sua missiva, ma presumo sia una cosa veramente urgente se l'ha spinta a cercarmi appena pochi giorni dopo il suo ritorno a casa, per questo motivo, mi recherò presso il suo attuale indirizzo, domani all'ora di cena, se non è un problema. Aspettando una sua risposta, le mando i miei più sinceri e cordiali saluti.

Non persi tempo nel rimandare indietro il gufo con la mia risposta, e restai inquieta per tutta la giornata successiva, fino alla fatidica ora da lui designata. Certa che non avrebbe fatto nemmeno un minuto di ritardo, mi avvicinai alla porta proprio pochi secondi prima che lui bussasse, e senza indugiare oltre, la aprii e lo invitai ad entrare.
-Complimenti per il gusto, signori Granger, la vostra è veramente una bellissima casa.
-La ringrazio, professore.
I miei genitori erano in piedi appoggiati al ripiano della cucina, e dopo avergli stretto la mano, tornarono nella posizione che ormai da giorni mantenevano: l'uno stretto tra le braccia dell'altro.
Silente notò subito l'alone di tristezza che ci avvolgeva tutti quanti, e senza perdere altro tempo in stupidi convenevoli, si sedette e mi prese le mani.
-Cosa succede Hermione?
Prima che potessi rispondere, scoppiai in un pianto irrefrenabile, e mi gettai d'impeto tra le sue braccia forti, tra le sue braccia magiche, con la speranza improvvisa che lui potesse guarirmi.
Non mi mise fretta, e lasciò che sfogassi tutte le mie lacrime prima di parlare. Poi gli spiegai cos'era successo, cos'avevo, e fu lui a stringermi nuovamente nelle sue braccia forti, nelle sue braccia magiche, sperando improvvisamente che potessi guarire.
-Andiamo al San Mungo, magari con la magia riusciremo laddove la medicina ha fallito.
Vidi un'ombra di speranza illuminare il viso dei miei genitori, e come per magia, anch'io mi sentii un po' meglio. Ma la speranza durò il tempo di un battito di ciglia.
Non esistevano medicine in grado di curare il cancro, e non esistevano incantesimi in grado di curare il cancro. Undici settimane era quello che i medimaghi che mi avevano visitato mi concedevano.
I miei genitori tornarono a disperarsi, io tornai a disperarmi, Silente cominciò a disperarsi, anche se non lo diede a vedere. Non davanti ai miei genitori almeno, ma io ero in grado di cogliere i cambiamenti che i suoi occhi sempre dolci e pronti a dare una mano avevano subito: erano maledettamente tristi.
-Professore, mi scusi se prima a casa non le ho offerto da bere.
Non so perchè me ne uscii con quella sparata, ma fu il modo migliore per dare inizio a una conversazione che lui voleva cominciare.
-Non ti preoccupare cara, non avevo sete.
Sorrisi della sua gentilezza, poi mi oscurai di nuovo quando tornò a parlare.
-Il signor Weasley e il signor Potter...
-No. No professore, la prego. Loro non... la prego.
-Non vuoi dirglielo?
-No. Non voglio che comincino a soffrire già da ora. Io...
-Non puoi affrontare tutto questo da sola.
-Non sono sola. Ci sono i miei genitori, e c'è lei. Tanto basta. Ma la prego, i miei amici no...
Mi asciugò le lacrime che avevano ricominciato a bagnarmi le guance pallide e smunte, e poi mi diede un lieve bacio sulla fronte.
-Come desideri, Hermione.


Per la prima volta da quando avevo scoperto di essere una strega, non andai alla Tana nelle vacanze, ma trascorsi tutta l'estate con i miei genitori che avevano accettato senza obiettare il mio desiderio di tornare a Hogwarts per l'anno seguente.
-Voglio vivere il più normale possibile il tempo che mi resta. E poi sarà più facile anche per voi.
-Certo tesoro. Hai ragione.
Sapevo che lo avevano detto più per accontentarmi che per aver avuto ragione... d'altronde, come avrebbe potuto essere facile per loro? Ero figlia unica, il loro amore era unicamente riservato a me. No, non sarebbe stato facile per niente... ma l'uno settembre mi accompagnarono alla stazione di Londra, e poi al binario nove e tre quarti, dove ad attendermi trovai i miei amici di sempre.
-Hermione, finalmente... mi sei mancata tanto.
-Harry... anche tu mi sei mancato.
Mi persi in quell'abbraccio caldo, ricco di affetto e di stima reciproca, e poi salutai Ron, con la stessa avvenenza e lo stesso entusiasmo. Infine toccò a Ginny, e poi fummo costretti a salire sul treno che stava per partire. Neville, Luna, Seamus, Dean... e tutti gli altri. Fu meraviglioso rivederli tutti. E dopo aver stretto in un abbraccio ognuno di loro, andai con Ron nel vagone dei prefetti.
Fu quasi bello vedere anche Malfoy, ma poi bastò una sua piccola frase a farmi ricredere e a farmi cadere nella sconsolazione più tetra.
-Mezzosangue ci sei ancora? Speravo tanto fossi morta durante l'estate.
-Va all'inferno Malfoy.
Ma nessuno sapeva che all'inferno c'ero io già da un po' di tempo.
Le prime due settimane di scuola scorsero a un ritmo impressionante, un ritmo che mi faceva paura... e poi un gufo atterrò davanti al mio bicchiere pieno di succo di zucca una mattina a colazione. Slegai la pergamena che era arrotolata alla sua zampetta e non feci in tempo a fargli neanche una carezza che volò via.

Signorina Granger, l'aspetto oggi all'ora di pranzo nel mio ufficio, devo dirle una cosa importantissima. Buona mattinata,
Albus Silente.
PS Può portare con sé un po' di cioccolata?


Ron era intento a ingozzarsi di cibo e non si accorse del sorrisino che era spuntato sulle mie labbra. Harry, d'altro canto, era più più attento visto che ero seduta vicino a Ginny, così distolse lo sguardo da lei e si rivolse a me.
-Buone notizie?
-Credo di si.
Non domandò altro, tornando a guardare con occhi innamorati Ginny, e io non dissi altro.
A dispetto del tempo che fino a quella mattina era praticamente volato, le ore che separavano la colazione dal pranzo furono interminabilmente lunghe. Quando poi, finalmente, la campanella di fine lezione suonò, senza dare spiegazioni a nessuno mi catapultai fuori dall'aula come una furia e arrivai trafelata davanti ai gargoile di pietra che sorvegliavano l'ingresso dell'ufficio del preside.
-Cioccolata.
-Piacere che c'è negato di assaggiare. Avanti.
Le scale a chiocciola mi portarono su fino alla porta dell'ufficio, e quando alzai il pugno della mano per bussare, mi scoprii molto emozionata.
-Entra pure, Hermione cara.
-Professore, buongiorno.
-Spero non ti dispiacerà pranzare qui con me, oggi.
-Certo che no, professore.
-Bene, accomodati.
Ma prima che potessi sedermi, di nuovo la porta dello studio si aprii, e ad entrare fu il professor Piton. L'emozione si trasformò in speranza.
-Ci rivediamo, Granger.
-Salve professore.
-Accomodati, Severus.
Prendemmo posto tutti e tre, a quel tavolo apparso unicamente per l'occasione, che subito venne riempito di deliziose pietanze. Ma nessuno di noi mosse un muscolo per mangiare. Io avevo perso l'appetito, ed evidentemente anche loro due non erano affamati.
-Va bene, arriviamo subito al dunque...
Alzai lo sguardo verso il professor Silente, e il sorriso che mi rivolse mi fece sorridere di rimando.
-Hermione... mi sono permesso di parlare del tuo problema con il professor Piton – spero non ti dispiaccia – e lui si è messo subito al lavoro, scovando una pozione che può decellerare il percorso della malattia, dandoti così più tempo per...
Ma non finì la frase. Cosa avrebbe potuto dire? Più tempo per... cosa?
-Quando dice più tempo, intende ore, giorni, settimane?
Allora il suo sorriso si allargò, e poi indicò con il capo il professor Piton.
-Intende mesi, signorina Granger. Più precisamente un anno.
-Lo so che un anno non è molto, Hermione, ma...
Interruppi la sua frase a metà. Mi alzai e lo abbracciai. Poi feci il giro del tavolo e abbracciai il professor Piton, che sorprendentemente, non si scostò da quel contatto così intimo, ma ricambiò la stretta con vigore.
-Un anno? Un anno! Non so come ringraziarvi... io... un anno! Devo dirlo subito ai miei genitori. Saranno così felici di saperlo...
Forse chiunque avrebbe pensato che la mia gioia era sproporzionata, ma nessuno può immaginare cosa significa sapere che le nove settimane che sarebbero passate non rappresentavano più una scadenza, e che io potevo rallegrarmi perchè avrei potuto vivere ancora molti più giorni.
-Grazie, grazie, grazie. Grazie davvero.
Anche Piton sorrise, e il mio cuore scoppiò di gioia.
Prese una valigetta, e poi l'aprì delicatamente. Dentro vi erano almeno trenta boccettine sigillate contenenti un liquido verde acido.
-Dovrai prendere questa pozione ogni sera Granger. Sempre alla stessa ora. Inizierai oggi, e ogni mese io ti fornirò una valigetta piena, va bene?
-Certo professore. Va benissimo. La ringrazio ancora. Non smetterò mai di ringraziarla.
-Sono certo che non ci sia bisogno di ripeterlo più di una volta, ma bada bene Granger... devi essere precisa e costante. Basta sbagliare di qualche minuto, o dimenticartene un solo giorno, e gli effetti saranno vani.
-Professore... non credo che possa mai dimenticare una cosa del genere. Sarò precisa al secondo.
Piton annuii. Silente sorrise. Io scattai in piedi.
Volevo correre fuori da quello studio e mettermi a gridare come una pazza. Volevo correre su alla guferia per spedire un messaggio ai miei genitori. Volevo andare dai miei amici e dir loro quanto gli volessi bene... ma prima che potessi anche solo pensare seriamente ad una di queste idee, il professor Silente mi fermò.
-C'è un'altra cosa che devi sapere Hermione...
Il tono della sua voce però era ambiguo, e non sapevo cosa dovevo aspettarmi... ma qualunque cosa fosse stata, ero certa che l'avrei accettata volentieri, perchè avevo davanti a me la prospettiva di poter vivere ancora per un anno intero.





Ragazze... mi inchino di fronte alla vostra fiducia nei confronti miei e di questa storia. Grazie. Grazie. Grazie. Infinitamente grazie.
Spero di non deludere le vostre aspettative.


delichan123 La prima recensione a questa storia... :) Ti ringrazio moltissimo per i complimenti. Spero che questo delirio continui a piacerti! A presto.
Adhara Ciao cara! :) Sono contenta che quest'idea ti intrighi... spero che continui a farlo fino alla fine! :)
TakeMeAway Grazie per aver recensito. Spero che questa storia possa piacerti, e che la trama non ti deluda. :)
anna96 Ciao Anna... non ti dico nulla sulla trama altrimenti non troverai gusto a leggere la storia, ma spero che la persona che tu conosci possa avere il suo lieto fine. :) Grazie mille per aver recensito.
andromeda malfoy Spero che la tua ansia sia stata momentaneamente messa a tacere da questo capitolo :) Grazie per aver recensito.
Sweet_Nightmares Non ti dico se Herm guarirà, altrimenti non troverai gusto a leggere la storia... e poi Draco è già innamorato di Hermione... anche se lei non lo sa, e lui non l'ha ancora ammesso... capirai meglio nei prossimi capitoli, prometto! Inoltre... questa fanfic non è comica, è una commedia (per definizione, la commedia, al contrario della tragedia, inizia male e finisce bene). Spero di aver risposto alle tue domande... se ne hai altre da fare, non esitare ;)
For ever cullen Sono contentissima di aver destato il tuo interesse... spero di mantenerlo vivo per tutta la durata della fanfic! :)
ForgottenSnow Grazie mille per i complimenti. Mi sento davvero lusingata dalle tue parole. Capirai meglio nei prossimi capitoli il sentimento di Draco, che qui, ancora tratta Hermione nel suo solito modo ingiurioso. A presto! :)
erigre Greta cara... grazie mille per i complimenti... è sempre un piacere leggere certe cose! :) Grazie anche per la fiducia, spero di non deluderti! :)
Neera Sharim Mi inchino. Mi inchino. E mi riinchino. Leggere il tuo nome mi ha fatto gongolare dalla felicità, e poi leggere la tua recensione... grazie! È davvero un onore per me sapere che la mia storia abbia incuriosito te, che in questo fandom sei una delle migliori scrittrici che abbia letto! Spero di non deludere la fiducia che mi hai dato... e se avrai qualche critica da farmi, ti prego, non esitare! Da te posso solo imparare! :)
Sana1991 Ciao Sana! Grazie per aver recensito, e grazie per i complimenti! Spero che la storia continui a piacerti! :)
lasimo77 Tesoro miooooooooooooo :) Scusa se sono scomparsa, ma ho avuto problemi con l'adsl e non sono riuscita a connettermi in questi giorni! Ma se non avessi trovato il tuo commento ti avrei sicuramente avvisata! Sai quanto è importante per me il tuo giudizio! :) Allora spero vivamente che il “mio” Draco possa diventarti simpatico! :D
Tanny Ciao Tanny, grazie per la recensione. Non posterò con troppo ritardo perchè i capitoli sono già scritti, devo solo correggerli e rivederli, ma il grosso del lavoro è fatto! :) Spero che la mia storia possa incuriosirti abbastanza per portarti a seguirla fino alla fine! :)
Mirya Ad essere sincera, avevo il terrore di quello che avresti potuto scrivere se avessi recensito... non per chissà quale motivo, ma perchè tu rappresenti il clou del clou per me in questo fandom (e a dirla tutta anche in quello Twilight, non per niente ti ho inserito tra i miei autori preferiti)... Se mi sono buttata a scrivere questa storia, e anche l'altra oneshot, è solo grazie a te, che sei stata fonte di ispirazione! Quindi, per favore, non farti nessun tipo di problema a dirmi quello che ne pensi di questo delirio. Apprezzerò senza ombra di dubbio le tue critiche e i tuoi consigli. Grazie mille per la recensione! :)




Nota:(Giuro che poi vi lascio in pace) Vi consiglio vivamente di andare a leggere, se non l'avete fatto, le storie di Mirya e quelle di Neera Sharim.
Valgono davvero MOLTO.

Detto questo, spero di trovarvi ancora qui la prossima volta!:)
Un bacione immenso.
   
 
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