Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: sophiakaulitz    08/02/2010    3 recensioni
Lei è Arwyn, una bellissima vampira...Lui è Tom, un bellissimo umano...cosa accadrà?
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Sicuro? Poi non dire che non ti ho avvisato!-
-Su avanti, non ho paura, fammi vedere come scopano i vampiri!- Disse provocante Tom leccandosi i canini ancora rossi con la lingua
Sul bellissimo viso di Arwyn comparve un sorriso sinistro si chinò a baciare Tom prima era un bacio dolce, semplice poi quando sentì la sua lingua premere contro i denti aprì la bocca e lasciò che le loro lingue si incontrassero e cominciarono a muoversi sempre più frenetiche.
Con la mano cominciò a fargli un sega e lo sentì gemere contro la sua bocca.
Andò avanti così per un po' poi all'improvviso si alzò e indossò la lunga vestaglia di seta color blu notte.
-Ehi! Ehi ma che fai?- Le domandò Tom alquanto stizzito
-Vado a mangiare- Rispose lei tranquillamente
-E mi lasci qui così?!-
-Se vuoi puoi indossare la vestaglia di mio fratello. Rimane a dormire da me ogni tanto e non penso gli scoccerà se la usi-
-Non fare la finta tonta lo sai benissimo a cosa mi riferisco!-
-Senti ragazzino non riesco a scopare bene quando sono affamata! Se qualcuno di mia conoscenza non mi avesse mezza dissanguata perchè è rimasto a digiuno per un mese avrei anche potuto continuare ma dato che così non è finisci pure, infondo voi maschi avete sempre le mani nelle mutande- Disse prima di chiudersi la porta alle spalle.
-Che due maroni! Ci sono almeno dei fazzolettini?- Si domandò mentre cominciò la sua battaglia 5 contro 1.
Quando poi la raggiunse in cucina Arwyn aveva appena tirato fuori 2 tazze dal forno a microonde
-Che strano, pensavo che ai vampiri non servissero le cucine-
-Infatti, ce l'ho giusto perchè era inclusa nella casa-
A differenza dell'arredamento del resto della casa, in perfetto stile gotico la cucina era una di quelle di ultima generazione, con il piano americano tutta bianca con i piani in marmo nero. Davanti al bancone c'erano 6 sgabelli . Il frigorifero era enorme, di quelli con la macchina del ghiaccio incorporato.
-E cosa te ne fai di un frigo tanto grande?-
-Che domande? Ci tengo il sangue. Tieni direi che adesso un po' di sangue puoi berlo- Disse dandogli una tazza fumante
-Il sangue?- Chiese perplesso guardando il liquido scuro
-Certo! Più il mondo va avanti ed evolve meglio riusciamo a vivere noi vampiri. Non bisogna far altro che imbottigliarlo e tenerlo al fresco, poi basta riscaldarlo nel forno a microonde o berlo a temperatura ambiente.-
-Caspita e dove lo prendi così tanto sangue?-
-Oh non è difficile, un po' qua, un po' là- Sghignazzando lo superò ed uscì dalla stanza -Vieni, andiamo ad ascoltare un po' di musica-
Si recarono nel salotto in cui la vita di Tom fu completamente stravolta, niente era cambiato era tutto come se lo ricordava, le fiamme che ardevano nel grande camino illuminavano la stanza di un colore caldissimo.
Arwyn accese un grande stereo posto alla sinistra del camino e la stanza fu invasa dalle note di Mozart poi si andò a posizionare davanti ad esso, si perse come ogni volta a guardare il fuoco.
Tom si sedette sul divano in pelle nera e prese a sorseggiare quello che sarebbe stato la sua unica fonte di nutrimento da lì all'eternità, guardò Arwyn, sembrava una ragazza tanto normale, chi l'avrebbe mai detto che in realtà era una creatura immortale?
Dentro di lui sentiva nascere qualcosa, qualcosa di strano, non sapeva ancora bene cosa ma in qualche modo si sentiva legato a lei, non era amore, no avrebbe avuto tutt'altra sensazione, era piuttosto come se tra di loro ci fosse un contatto, un legame, in modo quasi impercettibile sentì che era tranquilla, rilassata.
Si stravaccò un po' e finì di bere il sangue ormai tiepido, proprio in quel momento qualcosa attirò la sua attenzione, posto sopra il camino c'era un grande quadro, in esso vi era ritratta una ragazza, una bellissima ragazza mora con 2 grandi e chiari occhi, i capelli erano acconciati in modo particolarissimo e aveva delle perle tra di essi, come la graziosa collana che portava al collo. Sorrideva, il sorriso tipico di una giovane donna.
-Che bellissimo ritratto- Sussurrò avvicinandosi a lei che dopo un breve scatto sorpreso guardò in alto.
-Ti piace davvero?-
-Sì, moltissimo, è una tua antenata?- Sorrise.
Arwyn scoppiò a ridere -No, no non è una mia antenata. Sono io-
-TU?-
-E sì-
-Ma...ma quanti anni hai?- Chiese sconvolto
-Più di quanto immagini!-
-Ti va di raccontarmi la tua storia? A parte il tuo nome non so niente di te-
-Sei il primo che me lo chiede.-
-Se non ti va non fa niente, sono molto curioso ma non voglio se non vuoi-
-No, nessun problema- Gli sorrise e tornò a guardare il fuco, inclinò un po' la testa a sinistra in cerca di ricordi lontani.
-Sono nata il primo Novembre del 1769 a Copenaghen, mio padre era un Conte, migliore amico del Re, mia madre una nobildonna celtica, da cui deriva il mio nome. La mia era una famiglia molto potente e sono cresciuta in un lusso che neanche immagini. La mia vita era davvero perfetta, a 18 anni mi innamorai di quello che grazie all'influenza di mio padre divenne il mio futuro sposo, ci saremmo dovuti sposare la Vigilia di Natale del 1789. Proprio in quell'anno mio fratello si recò a Parigi per un viaggio di piacere, era ospite a casa della regina Maria Antonietta, era l'alba della rivoluzione francese e i nobili stentavano a farsi vedere in pubblico. Una sera, mentre usciva da un locale fu rapito da un gruppo di popolani, lo portarono fuori città e lì lo pestarono a sangue, se ne andarono lasciandolo lì, a morire nel mezzo del nulla. Caso vuole che un vampiro sentì l'odore del suo sangue e lo raggiunse, non so nemmeno io come successe, mi fratello non me l'ha mai voluto dire ma in qualche modo convinse il vampiro a salvargli la vita.
Quando tornò a casa mi raccontò tutto e insistette per trasformare anche me. Avevo 19 anni, rimanemmo a casa dei nostri genitori ancora per altri 5 anni ma poi, quando ormai era evidente che eravamo troppo giovani per la nostra età scappammo, lasciammo tutto senza dire niente a nessuno. Da allora abbiamo girato tutto il mondo e adesso viviamo qui- Quando finì di raccontare la sua storia guardò Tom che la guardava a occhi aperti.
-Caspita...E con il tuo promesso com'è finita?-
Alzò le spalle -Siamo stati felici, per lo meno fino a quando non sono sparita-
-E come mai non è qui con te? Perchè non l'hai trasformato? Avreste potuto vivere insieme per sempre-
Ennesima alzata di spalle -L'amavo all'epoca ma la mentalità di un tempo era davvero diversa da ora e ti posso garantire che non ne sono per niente pentita! Era manesco, come tutti gli altri, mi picchiava e mi tradiva di continuo, ma sai non c'ho mai dato peso perchè era normalissimo, ogni uomo tradiva la moglie e quindi ho continuato ad amarlo come una ragazzina scema ma poi quando ho realizzato come sarebbe stata la mia vita sono partita alla ricerca del mio compagno. Ne vampirizzai uno circa 200 anni fa ma me ne liberai presto.-
-Uhm, interessante. E quindi...adesso sarebbe il mio turno?- Chiese flirtando con lo sguardo
Arwyn gli si avvicinò e mentre si specchiava nei suo occhi nocciola gli slacciò la cintura e una volta caduti i jeans si inginocchio e rimase faccia a faccia con i boxer firmati Calvin Klane, che stavano diventando un po' troppo stretti.
Abbassò anche quelli, si leccò una mano e poi strinse il grande e duro pene di Tom, comincò a farla scorrere avanti e indietro poi sostituì la mano con la bocca. A quel punto Tom inclinò la testa all'indietro, chiuse gli occhi e cominciò a godersi a pieno quel momento, una vampira gli stava succhiando il cazzo! Se l'avesse detto non gli avrebbe creduto nessuno!
Le mise una mano tra i capelli e l'accompagnò nei movimenti fino a quando non gemette estasiato per l'orgasmo, riversò tutto il suo piacere nella bocca di Arwyn che deglutii orgogliosa del suo bel lavoro.
-Però, ci sai fare di bocca- Si complimentò con il fiato corto
-Oh ti ringrazio- Gli mise una mano sul petto muscoloso al punto giusto e lo fece sedere sul divano.
Ferma davanti a lui si tolse la vestaglia rimanendo completamente nuda
-Wow, che spettacolo-
Sensuale si avvicinò a lui, si inchinò a baciarlo, Tom la cinse per i fianchi e con poche e precise mosse la fece sedere cavalcioni su di lui, penetrandola.
Guadare il suo prosperoso e sodo seno muoversi, sentire i gemiti di piacere di Arwyn gli diedero alla testa, si lasciò andare a quel meraviglioso piacere lasciando il comando a lei che si muoveva divinamente su di lui.
Con un dito sfiorò i lunghi e affilati canini di Tom che la guardava con passione
-Sei così sexy-
Ricevette un mezzo grugnito per risposta poi la prese per i fianchi e comincò a spingerla più velocemente, vennero insieme e ansimanti e appagati in pieno si baciarono ardentemente.
-Scopare con te è il massimo-
-E tu sei la ragazza più arrapante che abbia mai incontrato-
E un'altra volta la lingua di Tom si incontrò con quella di Arwyn...

CONTINUA...




















  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: sophiakaulitz