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Autore: Mavala    08/02/2010    0 recensioni
SOSPESA.
Bella neo-laureta,in cerca di lavoro approda a New York.è il destino vuole farla trovare un posto di lavoro come seconda assistente di Anna Wintour,ossia la direttrice dell'olimpo di "vogue".Non le manca il talento ma lei aspira a diventare giornalista . Viene assunta ma le sue intenzioni sono quelle di rimanere un anno per poi passare alla redazione .Ma Bella non ha fatto i conti con la concorrenza e la malignità di coloro che reputano una forma d'arte la moda.Ma soprattutto non aveva fatto i conti con lui,ossia Edward Cullen!Redattore della rivista sportiva ,stronzo per eccelenza e narciso fino alla nausea.Finchè un congresso fà cambiare l'opinione di lui da Bella, facendo cadere la maschera.Nel fraattempo misteri si confondono con la vita lavorativa.Finchè a Parigi nella settimana della moda si scoprirà tutto .
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Sera a tutti , come avrete capito la storia è ispirata al film “ IL DIAVOLO VESTE PRADA” ma ci saranno  punti in cui si distanzierà molto dal film.

Vi auguro una buona lettura, un bacio Mony.

 

 

1 CAPITOLO

 

 

Arrivata!

Dopo un lungo viaggio in aereo ,sono arrivata , destinazione: New York. Com’ è strana la vita ,il giorno prima abiti con i tuoi in un paese dimenticato da Dio e il giorno dopo ti ritrovi da sola nella città più caotica che ci sia. Un via vai di persone affollano l’aeroporto,chi ritorna ,chi parte ,chi accoglie un parente.  È io sono una di quelle che aspetta il benvenuto . Ma possibile che non trovi mio cugino ,grosso com’è ??Si , possibile. Avviandomi fuori ,mi trascino l’enorme valigia e il borsone che ho sulle spalle e mi guardo intorno ,ma niente non lo vedo. Che se ne sia dimenticato???Per me niente è impossibile… Ormai convivo con la sfiga da ben 24 anni cosa posso farci se non prenderla a braccetto !!!Un movimento strano nella tasca del pantalone cattura la mia attenzione ,continua insistentemente …Ah dimenticavo la vibrazione del cellulare….

-Pronto?

Tipica domanda di quando si svolge una conversazione a telefono

-Bella sono Emmett…

Finalmente  ma dov’è??

- Em ma dove sei ?? non ti vedo.

-  Bellina mi meraviglio di te grande e grosso come sono non mi vedi???basta che ti giri.

Come mi giro intravedo la figura del mio cuginone con un sorriso stampato sulla faccia ,non mi resta che corrergli incontro. Mi fiondo subito tra le sue braccia per ricevere uno dei suoi strangolatori abbracci cosa che lui non mi nega. È  un armadio  portatile, grosso com’è ed è  difficile non notarlo . A prima vista  sembra un duro,colui che cerca guai ma l’apparenza inganna , è dolce come lo zucchero filato che si scioglie in bocca ma mai farlo arrabbiare senno diventa duro come il torrone . È sempre stato così fin da bambino lui era il fratello maggiore che non ho mai avuto pronto a  difendermi da tutto e da tutti come un principe fa con la sua principessa in fondo da piccoli chi è che non ha desiderato averne uno ???Bè lui per me lo era.

Staccandomi  con non poca fatica ci troviamo a ridere come due bambini che non si vedono da tempo…infatti è così,l’ultima volta che ci siamo visti risale il giorno prima della partenza per  la grande mela da parte sua e adesso mi ritrovo nella sua stessa situazione,ossia cercare di realizzare i miei sogni .Mi è mancato tanto il mio teddy-bear.Da bravo gentiluomo prende i miei bagagli  mentre ci dirigiamo verso la sua macchina .Chiacchieriamo del più e del meno informandomi che ha cambiato coinquilino e che di mestiere fa l’artista e che purtroppo mi devo arrangiare visto che di bagno c’è ne uno e mi tocca condividerlo con loro.

Ci siamo fermati dopo una buona oretta di fronte ad un edificio semplice ,tipico americano formato da vari piani .

-Ti sei incantata????Non è una villa ma è pur sempre un tetto!!

Mi indica le parole con un gesto della testa mentre recupera i bagagli.

-Non mi sono incantata è che tutto così assurdo….Cerco  di spiegargli.

-Cosa è assurdo??

Mi guarda con un sopracciglio alzato mentre tenta di aprire il portone.

Sospiro  - Tutto questo è assurdo –e mi indico- è assurdo che io sia qui ,non mi sarei mai aspettata un giorno di mollare tutto a Forks e trasferirmi qui.

Se ne esce con un ‘alzata di spalle- Tu sei assurda quando parli così.

Scoppiando a ridere .Facendomi strada verso l’ascensore noto che pigia il tasto 2 vuol dire che siamo diretti al secondo piano. Giunti dinanzi ad una porta con su scritto “3b”,Em tira fuori un mazzo di chiavi

- Bè pronta???...Dicendo questo spalanca la porta  e io mi affretto ad entrare.

Colorata . Ecco la prima  parola che penso nel vedere l’interno. I colori che predominano sono i l rosso e il verde ,strano accoppiamento ma pari che funzioni.  Da un lato dov’ è situato il divano rosso ,il muro è come se fosse ricoperto da un giungla per tutti gli alberi e gli animali disegnati .

S’ intrecciano tra di loro creando una  fusione con il resto, un’ unico elemento dove c’è il mondo selvaggio. Invece la parte che predomina il rosso è la cucina. Il mobilio di un caldo bianco e le pareti pieni di schizzi rossi ,sembra che la stanza si stia sciogliendo.

A spezzare il mio breve momento di riflessione e Em che con un colpo ti tosse mi fa girare verso di lui.

-Allora che te ne pare???Mi chiede con un sorriso.

- Bè che dire hai gusto ,non ti facevo così sofisticato!! Gli rispondo sghignazzando .

- Non tutto è opera mia, per i mobili  mi sono fatta aiutare dalla mia ragazza Rose mentre per disegni bè lì c’è lo zampino del mio coinquilino Jasper.

Em trascina le mie valigie dove mi fa segno di raggiungerlo

-Questa sarà la tua camera ,mentre la prima è mia e la seconda è di Jas.

Accompagna tutto con il gesto della mano. – è la infondo c’è il bagno.

- bè penso che vorrai disfare i bagagli e farti una doccia perciò ti lascio,mi raccomando tieniti alla larga dai guai!!Mi dice ridendo ,ricevendo così una linguaccia da parte mia .Ha ragione non vedo l’ora di fare una doccia rinfrescante .

- Ah Bella dimenticavo benvenuta a New York!!! 

 

 

Paura. Paura. Paura.

È questo quello che provo mentre scendo dal taxi e guardo l’imponente facciata della struttura che ho di fronte. Questo sarà il posto dove imparerò a confrontarmi con altre presone . Ecco da dove proviene la mia paura , paura di non essere all’altezza delle aspettative altrui.

Faccio un bel respiro ed entro ,all’interno c’è un gran tram tram di gente ognuna persa nei propri pensieri. Mi dirigo verso il centro dove noto una receptionist seduta comodamente e  intenta a guardarsi le unghie con un elevato interesse.

- Salve ho un appuntamento con Jessica Stanley.

Cerco di parlare in maniera  professionale.

-Salve ,lei sarebbe??

Mi chiede con quell’aria incuriosita.

-Isabella Swan??

Non è stata lei a parlare ma bensì un’altra ragazza che sbuca da una porta alla mia sinistra.

-Si, sono io .

-Seguimi!!

Cosa che io non mi faccio ripetere due volte.

È una ragazza di media statura ,capelli biondo cenere ,occhi celesti e un naso con una linea non dritta. La cosa che mi colpisce di lei è che sembra appena uscita da un servizio fotografico . Si vede che la moda è di casa almeno una  cosa  in comune c’è l’abbiamo.

- Sono Jessica Stanley, come avrai capito. Io ero la seconda assistente , ma la sua prima ha avuto una promozione ed ora sono diventata io la prima e adesso eccomi qui che cerco una nuova seconda assistente .

Con questo discorso mi ha trascinata in un altro piano dove il caos regna sovrano : abiti che vengono trasportati a destra e sinistra,  fogli che svolazzano  tra le mani di persone e un mormorio che fa da sottofondo.

- Bè deve essere una situazione assurda !

Le dico cercando di spezzare questo momento di silenzio a tale parole lei si gira e mi sorride .

-Ci sto provando .Anna nelle ultime 3 settimane ha bruciato 2 assistenti!!!!

Che bella cosa penso ironicamente tra me e me

- Dobbiamo trovare qualcuno che sappia sopravvivere .

Mica siamo su un’isola!!!

Mi fa cenno di aspettare e nel farlo mi dice

- Isabella .Anna è molto esigente.

È con quella rassicurazione  sparisce dietro quella porta bianca .Guardandomi intorno noto che tutto è bianco se non ci fossero quelle foto in bianco e nero mi sembrerebbe di stare rinchiusa  in una stanza di un manicomio. Ad arredarla ci sono due scrivanie munite entrambe di PC , lampade e  negli angoli due vasi altissimi  contenenti orchidee . Bè un fiore che a me piace.

Jessica ritorna e mi indica con un gesto della mano

- Vuole vederti.

Tum. Tum. Tum.

 Entro è la prima cosa che noto e che anche qui è tutto bianco ,forse avevano finito i fondi per comprare della pittura colorata perciò si sono dovuti accontentare ,mi sembra che come spiegazione possa andare.

La donna che è seduta dietro ad una grande scrivania mi fa cenno di accomodarmi su una della poltrone che  ironia della sorte sono bianche anch’esse.

- Chi sei?

- Salve ,sono Isabella Marie Swan ,mi sono laureata da poco,Penso di aver le referenze e le capacità di lavorare come assistente . Sono venuta a New York  con lettere di raccomandazione da parte dell’istituto  delle risorse umane dove mi hanno indicato di recarmi da lei.

Finisco la mia arringa dopodiché  il suo sguardo ricade sulla pila di fogli che ha in mano .

Ho l’occasione di guardarmi intorno oltre al colore predominante la stanza è illuminata da una grande vetrata dove splende un bellissimo sole di fine settembre . Si affaccia su dei palazzi dove si vede una accenno di strada . L’ufficio possiede una linea sofisticata dove padroneggiano mensole di vetro dove vi son appoggiate piccole statue ,ai muri sono appoggiati quadri e foto in bianco in nero che ritraggono persone . Gli unici fiori presenti nella stanza sono delle orchidee il che mi fa pensare ai due vasi che ho visto poco fa.  L’occhio mi cade sull’unica macchia nera presente ossia l’enorme tv a plasma situato anch’esso su un tavolinetto di vetro .Riporto l’attenzione sulla donna che ho di fronte ,sembra una donna combattiva ,esigente ma soprattutto determinata . Molto sofisticata e curata . Caschetto biondo scuro con frangia ,fisico esile ,indossa un vestitino bianco con stampe floreale che sfumano dal rosso al nero .Al collo ha una collana che dall’aria sembra pesantissima. D’improvviso riporta il suo sguardo su di me .

- Vai pure ,Jessica ti dirà cosa fare .

Dopo averla educatamente ringraziata e salutata  mi dirigo fuori dove mi attende un’incuriosita Jessica.

-Bene Isabella ,a quando vedo sei della squadra .

 Mi dice porgendomi un tesserino.

- Chiamami Bella . Le dico ,non mi piace essere chiamata per nome intero.

Mi guarda e mio porge un foglio dove ci sono scritti numeri ed indirizzi vari . La mia vista viene catturata da un numero in particolare .

- è  il numero di Anna ,dovrai essere disponibile a qualsiasi ora per qualsiasi cosa .

Ho capito dovrò essere la personale fattorina del capo .

-Questo è l’orario.

È mi porge un altro foglio  .

-Per quando riguarda il contratto sarà pronto lunedì e cominci nel medesimo giorno  alle 9:00 in punto. Mi raccomando Bella ,massima puntualità.

È con questo mi liquida . Sono contenta ?? No ,sono supercontenta .

Non immaginavo di avere tutto questo e tanto meno di ottenere questi risultati . Non è il lavoro dei sogni ma è quel lavoro che ti farà trovare molte porte aperte e io non vedo l’ora di entrarci.

 

  
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