Caro Edward,
che
stupido modo per dirci addio, o, forse, arrivederci. Ma è l’unico modo che ho
per contattarti. Naturalmente qui non esistono ancora i cellulari, quindi ti
dovrai accontentare di questa lettera.
Quando
sono arrivata, tutti mi guardavano come se fossi una selvaggia. In effetti, a mi
sono fatta notare. Come sai, quando ti ho lasciato avevo ancora i jeans. Comunque,
credo che non mi farà male restare qui ancora un po’, dato che anche tu sei
nato in questo periodo. Credo che ti cercherò prima o poi e ti raggiungerò. Ma
prima dovrò abituarmi a questa strana cultura. Le gonne ed i vestiti non mi
sono mai piaciuti ma, guardandomi in giro, credo che mi ci abituerò presto. In fondo,
la moda cambia nel corso degli anni e talvolta, dei mesi.
Ora,
spero che questa lettera arrivi a destinazione. Del mio passato ho dimenticato
quasi tutto, ho qualche vago ricordo di voi e dei Volturi, ma sinceramente non
saprei dire dove vi ho incontrato la prima volta. Il mio potere non si è
conservato, ma inizio ad avere delle specie di visioni, ancora troppo sfuocate
per capire di cosa si tratta. Sono comunque vampira, ma credo che continuerò lo
stile di vita “vegetariano”.
Salutami
tutti, soprattutto Alice, ringraziala di avermi aiutato. Spero di averla
aiutata a scoprire qualcosa del suo passato, ma anche del suo futuro.
Con
affetto,
Mary Alice Brandon