“And
I’d give up forever to touch you
Cause I know that you feel me somehow
You’re the closest to Heaven that I’ll ever be
And I don’t want to go home right now.
And all I can taste is
this moment
And all I can breathe is your life
Cause sooner or later it’s over
I just don’t want to miss you tonight.”
(Iris, Goo Goo Dolls)
Mi giro sul fianco e ti guardo
dormire.
Sei calmo,
rilassato
Una mano a farti da cuscino,
l’altra mollemente adagiata sul petto. Il respiro lento, regolare.
Non c’è traccia di
tensione sul tuo viso; persino gli occhi al di sotto delle palpebre sono
completamente immobili. Non stai sognando, non posso permettertelo. Di notte, i
tuoi pensieri tornano sempre a lui, trasformandosi in orrendi incubi.
Neppure dopo l’Inferno la
tua anima era tanto orribilmente lacerata: disperazione, rabbia, senso di
colpa. Odio.
Mi faresti a pezzi se sapessi
quello che faccio; non vedresti qualcuno che cerca di aiutarti, ma un nemico
pronto ad indebolirti. Penseresti che anch’io ti ho
tradito, esattamente come tutti gli altri. E a poco varrebbero scuse e
giustificazioni, non accetti più né le une né le altre.
Non hai bisogno di un amico, mai
più ti renderesti vulnerabile a tal punto; non cerchi un amante, ormai
incapace di sentimenti tanto profondi. Vuoi solo un corpo in cui annegare per
pochi impagabili minuti di oblio e io ci sono, anche per questo.
Cosa vuoi che cambi la
consapevolezza che persino in quei momenti non è a me che appartieni?
Divori la mia bocca con disperata
passione, ma i tuoi occhi sono distanti; è me che violi in affondi
sempre più violenti e convulsi, ma è il suo nome che ti sfugge
dalle labbra quando vieni. Ormai non te ne scusi neppure più…
A volte mi chiedo perché
ti resti accanto, quando sei ormai solo un pallido fantasma della persona che
ho salvato anni fa. Le tue risate, le tue attenzioni, tutto è scomparso
insieme a tuo fratello.
Eppure, non posso abbandonarti.
Non potrò preservare la
tua umanità, posso però provare a proteggere la tua vita: devo
prendermi cura di te, nessuno ti ha insegnato a farlo da solo.
E se questo significa usare i
miei deboli poteri per regalarti qualche ora di sonno sereno, beh, non mi
sentirò di certo colpevole. Non sei né solo né
vulnerabile, non più.
Mi chino a rubarti un casto bacio
e mi rimetto in piedi. Dormi pure tranquillo, Dean, veglierò su di te.
Note: La dedico ad Elens. Anche se questa dovesse non piacerti, fino al tuo compleanno c’è tempo XD
Tvb <3