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Autore: redcokehobos    11/02/2010    17 recensioni
“Che c’è?” mi chiese, con fare innocente.
“Robert” dissi, cercando di reprimere la mia voglia di staccargli la testa “... mi spieghi perché il latte della bambina è marrone?”
“Beh, i biscotti per neonati sono finiti così ho messo quelli al caffè” mi spiegò “sai quelli che mi piacciono tanto, con le gocce di cioccolato...”
Sospirai, rassegnata. “Signore, perché l’hai fatto così idiota?”

Momenti di serenità in un roseo futuro Robsten: Robert e Kristen alle prese con la loro piccola Joy.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui - ancora! direte - con una one shot mooooooolto speciale (:
Un momento di serenità in un roseo futuro Robsten...  - e il termine roseo  non è casuale :D -
La posto per la gioia di qualcuno *fischietta evasiva*
e la dedico a tutte le pazze che mi riempiono il pomeriggio di sclero e la cronologia di msn (:
Buona lettura!

Love, Live and Joy

 

“E chi c’è qui? E chi c’è qui?” continuava a ripetere con una vocina stupida, facendo il solletico sul pancino della bambina “... C’è Joy! Joy? Joy? Ciao Joy!” ripeteva battendo le mani - mi sembrava tanto mia madre! -  ma la bambina lo fissava, immobile, con un’espressione indecifrabile.
“Secondo me ti sta mandando a quel paese...” commentai, seduta sul divano a godermi la scena.
“Invece no” ribatté Rob, facendomi una smorfia “...non lo farebbe mai perché lei ama il suo papino... vero Joy?” disse, rivolgendosi alla bambina di nuovo con quel tono... stupido.
“Invece sì, perché è mia figlia, ed io da piccola odiavo chi faceva così con me, li mandavo tutti a quel paese...” dissi, alzandomi dal divano e andando a liberare la piccola da quella tortura psicologica. La alzai in aria e la portai all’altezza del mio viso “... non è vero, amore di mamma?”
“Ma dillo alla mamma che le sue zie brutte, vecchie e antipatiche non sono il tuo bel papà!” le disse, dandole un bacio sulla guancia. Guardai l’orologio: era ora di mangiare.
“Bel papà, vai a preparare un po’ di latte per sfamare questa boccuccia!”
Fece un piccolo inchino. “Al vostro servizio, mie belle fanciulle!” poi sparì dietro la porta della cucina.
“Ribadisco: è mia figlia, non te la caverai incantandola come con il resto delle donne!” gli dissi a voce alta per farmi sentire fino in cucina, poi, con la piccola in braccio, lo raggiunsi. Stava armeggiando con tutti gli attrezzi e quando ebbe finito, mi passò il biberon, ma lo guardai sconcertata.
“Che c’è?” mi chiese, con fare innocente.
“Robert” dissi, cercando di reprimere la mia voglia di staccargli la testa “... mi spieghi perché il latte della bambina è marrone?”
“Beh, i biscotti per neonati sono finiti così ho messo quelli al caffè” mi spiegò “sai quelli che mi piacciono tanto, con le gocce di cioccolato...”
Sospirai, rassegnata. “Signore, perché l’hai fatto così idiota?” Gli passai la bambina in  braccio, che fece cominciare a volare in aria, sempre parlandole con la vocina stupida, e aprii l’anta di un pensile. “I biscotti sono qui!” gli dissi, indicandoli.
“Ma quelli hanno la confezione blu!”
“E’ solo cambiata la grafica!”
“Ah...” disse stupito. Continuai a preparare l’altro biberon, quando ad un certo punto disse “Scusa, ma facciamole provare quelli al caffè!”
“Vuoi davvero dare i biscotti al caffè con il cioccolato ad una bambina di 8 mesi?” gli chiesi scioccata.
“Beh, che c’è di male, deve cominciare a cambiare sapori, non solo pastina, formaggino, latte e biscotti...”
Mi girai a guardarlo. “Guarda, per una volta nella tua vita hai detto una cosa giusta... ma non il caffè e il cioccolato!  Ci manca solo che viene su come te, per giunta con la diarrea!” dissi, ridendo.
“Cosa?” disse Robert, avvicinando la boccuccia della bambina al suo orecchio “Come hai detto, amore? Ci vuoi un po’ di caffè?” le chiese, facendomi ridere “... e che caffellatte sia!” acconsentì. “Visto? Lo dice pure lei!” Scossi la testa, ridendo, mentre mettevo i biscotti – quelli giusti! – nel biberon, poi mi sedetti ad una sedia e mi misi Joy seduta sulle gambe, per darle da mangiare. Robert si sedette a terra, di fronte a noi, per arrivare all’altezza della bambina. “La prossima volta lo correggiamo con un po’ di scotch!” mormorò, con fare da complotto, a Joy che intanto beveva il latte, completamente incantata dal padre.
Okay, come non detto: le ammaliava tutte!
Ma anche Robert non era da meno. Lui era praticamente devoto a sua figlia. Dicevo sempre che, quando sarebbe cresciuta, lo avrebbe convinto a farle fare qualunque cosa. Anche se era tremendamente geloso. E paranoico. Appena nata cercava tutte le scuse possibili ed immaginabili per non farla prendere in braccio dai parenti per troppo tempo, come se potessero consumarla.

 “Non tenerla troppo tempo così vicino a te...” disse a sua sorella Lizzie, che stava cullando Joy.
“Perché?” chiese lei, stupita.
“Potresti avere dei virus!”
“Stai scherzando, vero?” gli chiese, con un’occhiataccia.
“No... e alzale la testa, se no si fa male!”
“La sto tenendo alzata, Robert!” rispose seccata lei.
“Allora alzala di più!” insistette.
Lizzie sbuffò. “Credo di avere un po’ più istinto materno di te, sai com’è... sei un uomo!”
“Ma vedi! Non si prende così... le potrebbe venire un trauma cranico!” la riproverò.
“Sei leggermente paranoico!” disse lei, ironica.
“Robert...” lo rimproverai, con un’occhiata del tipo NON ROMPERE LE SCATOLE.
“Kristen, questa è capace di smontarle la testa, io ho visto che fine hanno fatto tutti i suoi bambolotti!” mi disse, togliendole la bambina dalle braccia e accoccolandosela a lui. “Vieni da papà, amore...”
Lizzie mi guardò sconcertata ed io non potei fare altro che ridere.

“La incanti, Robert...” gli sussurrai.
Scosse la testa. “No, è lei che incanta me: per quegl’occhi potrei uccidere...” mormorò “che poi, guarda caso, sono gli stessi della mamma...” aggiunse, sorridendomi. Abbassai lo sguardo, un po’ in imbarazzo, sulla bambina, che nel frattempo aveva finito il latte. “Vieni un po’ da papà, che tra un po’ deve andare a lavoro” le disse, alzandosi e prendendola in braccio, mentre io andai a lavare il biberon. “Ricordati, principessina: non fare mai l’attrice” cominciò, con tono da padre serio “se no poi mi diventi famosa e incontri brutta gente, come la mamma...”
“Hey!” protestai, ma continuò, senza darmi retta.
“Non fare la cantante country, se no muori di fame come zia Lizzie... non ti fidanzare mai con un vampiro, o una scimmia... diventa ragioniera, o medico, o insegnante, scegli tu...”
“Soprattutto, non ti far mai abbindolare dall’uomo più sexy dell’anno” aggiunsi “perché alla fine è sempre stupido come il tuo papà!”
“Te lo sta dicendo una che fa l’attrice ed è stata sia con un vampiro che con una scimmia: a te la scelta di chi fidarti tra i due!” Joy rispose con un risolino allegro che fece illuminare il volto di Robert. “Ottima scelta piccolina! Quando torno ti porto qualcosa...”
“No, no, la stai corrompendo, non vale!” dissi, con finto disappunto, poi guardai l’orologio. “Rob tra un po’ devi andare, vai a prepararti...”
Ci pensò un attimo. “E se... non ci andassi?”
“Robert...” lo rimproverai. Era sempre la solita storia: non si voleva separare dalla figlia neanche per andare a lavoro.
“Allora mi porto Joy insieme sul set...”
“Rob!”
“Okay, okay... non ti incavolare...” si arrese, dandomi la piccola in braccio che, appena il padre si allontanò di un passo, cominciò a piagnucolare, agitandosi con le braccia verso di lui. La cosa era reciproca. “No, amore, non cominciare a piangere!” cercò di consolarla lui, avvicinandosi di nuovo, ma Joy non voleva saperne: stava quasi per scoppiare a piangere.
“Papà torna presto, tesoro...” le sussurrai, cullandola un po’ per calmarla, ma continuava a lamentarsi, sporgendosi dalle mie braccia verso Robert. Sospirai. “Dai, vai, si sta facendo tardi, tanto tra un po’ si calma...”
“Non la lascio mentre piange!”
“Sai com’è: senza protagonista, sul set di un film, non girano!” gli ricordai, ironica.
“Appunto, aspetteranno...” mi rispose, tranquillamente.
Sospirai. “Robert...”
“No...”
“Ecco da chi ha preso Joy la testardaggine... Robert...” lo rimproverai, per l’ennesima volta.
“Non mi schiodo da qui finché non si calma” mi disse, deciso, mentre Joy continuava a dimenarsi. “Su, la prendo io...” sussurrò, allungando le braccia.
“ROOOOB!” Un grido ci fece rimanere congelati sul posto. Non ero stata io a parlare, e neanche lui. Una vocina lo aveva chiamato, anzi strillato quasi come una pretesa, anche se la R si era a malapena sentita. Ci guardammo negl’occhi e poi abbassammo lo sguardo su Joy, che ora si era calmata un po’, visto che suo padre le stava dando attenzione. Ma non era possibile...
“Che hai detto, amore?” le chiese, tutto emozionato, quasi sull’orlo delle lacrime. “Hai detto Rob?”
“Ma no, dai...” cercai di convincerlo, anche se anche a me era sembrato di sentirlo “sarà stata la nostra immaginazione! È troppo piccola per parlare...”
“Kris, ha detto Rob, l’ho sentita!” ribatté convinto, poi tornò a rivolgersi alla bambina “Dillo di nuovo, amore... Rob... Rob... Rob!” Ecco che riattaccava con la vocina stupida.
“Ma non ha detto ROB! Era più un ooob... poteva essere qualsiasi cosa... un semplice lamento come gli altri... oppure Bob... Tob... Sob... bombolone alla crema...” Robert mi guardò con un sopracciglio alzato. “Che c’è?”
“Certo, perché è più ragionevole che volesse dire bombolone alla crema invece che Rob...”
Feci spallucce. “L’hai detto anche tu: magari vuole conoscere nuovi sapori...”
“...OOOBEEEEERT!” gridò di nuovo la piccola, richiamando di nuovo l’attenzione del padre su di sé. Rimasi di stucco, senza parole. Mia figlia aveva detto la sua prima parola, ed era stata Robert. Quel Robert che, ovviamente, me la strappò dalle braccia e se la strapazzò tutta, saltando come un bambino che aveva trovato il regalo che desiderava sotto l’albero di Natale. Ma Joy era troppo piccola per parlare, o per lo meno, per parlare così. Le uniche cose che aveva detto fino ad allora erano suoni senza senso, ma ora avrebbe dovuto continuare con cose tipo bau bau, pappa... o per esempio...
“Ma la prima parola non dovrebbe essere mamma?!” chiesi, indignata.
“Mi dispiace amore, nostra figlia è l’eccezione che conferma la regola! È troppo intelligente per semplici parole come mamma!” mi rispose, tutto orgoglioso. Almeno, ora che era in braccio a lui, Joy aveva smesso completamente di lamentarsi e aveva cominciato a ridere. Sbuffai: dovevo ammetterlo, ero un po’ gelosa.
“Robert, ora è veramente tardi... e voglio proprio vedere come convincerai tua figlia a staccarsi da te senza aprire le dighe!” dissi, lanciandogli un’occhiata di sfida, poiché sapevo benissimo che era un’impresa impossibile.
“Guarda il maestro all’opera!” mi rispose, prima di avvicinarsi al seggiolone e far sedere dentro Joy. Si avvicinò all’orecchio della piccola e le sussurrò qualcosa, la guardò dritta negl’occhi e Joy fece un risolino, al quale ovviamente anche Robert si mise a ridere, poi le diede un bacio sulla fronte. Quando si allontanò, Joy non si mise a piangere, ma cominciò a giocare tranquillamente con un pupazzo che c’era sul tavolino del seggiolone. Lo guardai stupita mentre si avvicinava a me.
“Come cavolo hai fatto?” gli chiesi, sconvolta.
“L’hai detto tu prima: è pur sempre tua figlia” mi sussurrò all’orecchio, poi mi stampò un bacio prima di indossare la giacca che era sul divano. “Io vado, mie donne: ci vediamo domani mattina!”
“Che girate stasera?” gli chiesi, risvegliandomi dal mio stato confusionale in un attimo – se c’era una persona a cui tenevo quanto a Joy, e di cui ero gelosa marcia, quello era Robert - e avvicinandomi a nostra figlia.
“Esterni... un appuntamento che, ovviamente, finisce con del sesso sfrenato!” disse, prendendomi in giro.
Gli risposi con una linguaccia. “Non lasciarne troppe incinte!”
“Starò attento... ciao!”  Vidi Robert chiudere la porta e poi mi voltai verso Joy. “Perché non ne vogliamo altri bimbi, vero?” le chiesi mentre la prendevo in braccio, ma la piccola mi fissò sorridente, completamente indifferente a ciò che stavo dicendo. “Oppure lo vorresti un fratellino?”, ma Joy continuava a giocare con il suo pupazzo. “Non te ne può fregar di meno...” conclusi. Guardai l’orologio: si era fatto tardi. “Beh, andiamo a dormire, piccolina...” dissi, portandola nella culla, ma appena la poggiai dentro, cominciò a lamentarsi: non voleva dormire. “Dai, Joy, pensa che quando ti sveglierai ci sarà papà...” cercai di convincerla “su, dormi, amore di mamma!” Le diedi un bacio e rimboccai la copertina, ma appena mi allontanai di poco, sentì un urletto provenire dalla culla. “Ma... maaaa... mam-maaaa!”Aveva detto mamma. Più balbettato, che detto, ma lo aveva detto. Finalmente lo aveva detto. Mi avvicinai di nuovo alla culla, e lei ricominciò a ridere, con uno sguardo furbetto. La guardai, cercando di trattenere un sorriso, ma non ci riuscii.
“Si sbaglia tuo padre, tu non sei intelligente... tu sei paracula!”

                                                                               


Spazio tutto mio *____*
Okay, ora rispondo a tutte le recensioni della scorsa cazzata drabble su Robsten, "Il primo amore non si scorda mai"... Povera chitarra ç_ç
@Broken Heart: Ciao! No, purtroppo non la continuo, la lascio così: una piccola drabble solitaria in questo universo. Per ora ho altre idee in testa, ma non si sa mai (: Sono contenta che ti sia piaciuta! Comunque l' "entrambe" era riferito a Kris e alla chitarra: lo sappiamo che Robert è innamorato anche della musica *_* grazie per aver letto e recensito (:
@mokky: Ciao! Come ho già detto, lascierò la drabble così, senza un seguito per ora ma... mai dire mai :D Sono contenta che ti sia piaciuta a tal punto di metterla nelle preferite *me arrossisce*... grazie mille!!
@Fiorels: Fiòòòòòòòò... e non hai capito XD Vedi? Invece questa volta, di mia completa e spontanea volontà *tosse*, ne ho scritta una su di lei *__* su Joy *__* sono contenta che ti sia piaciuta :D Spero ti piaccia anche questa, ed aspetto la tuaaaaa (: Un bacio!
@julietta__: Ciao Julietta! E anche tu poi non avevi capito che era la chitarra ç___ç vabbè, fa niente (: Ora eccone una sulla piccolina... spero ti piaccia! Ciao!!
@cloe cullen: Cloooooe :) Ma sììììì ribattezziamo anche la chitarra Joy! Ahahah... sono contenta che ti sia piaciuta *__* Ed ora invece tocca davvero alla piccolina *___* spero che ti piaccia un po' anche questa e vale anche per te, aspetto la tua... un bacio!
@SeaOfLove: Oriiiiiii (: Che bello, ti è piaciuta! No, non credo di continuarla, ma poi... chi può saperlo! Mi potrebbe venire qualche "botta di crisi" delle mie XD Spero ti piaccia anche questa su Joy *___* Un bacio!
@ledyang: "alla prossima, parlerà di Joy vero?" Eh, tu chiedi, io eseguo u_u Visto? Comunque sono felice che la drabble ti sia piaciuta... ora goditi la tua piccolina Un bacio dalla cess number two XD
@Struppi: Ciao! Non ti preoccupare, non sei la sola che non ha colto XD E comunque i film mentali su quei due ce li facciamo tutti XD Grazie per aver letto e recensito (:
@dot: nooooooooo, se è piacuta ad Hamtaro, posso morire felice u_u Grazie mille Letì, sono davvero davvero contenta che ti sia piaciuta *___* Ora tocca alla mia Joy... spero ti piaccia almeno la metà di quanto mi è piaciuta la tua *___* Un bacio.

  
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