Spero possa piacervi!
Devo dire che se una certa persona non avesse insistito tanto, non sarebbe mai venuta alla luce.
Quindi, se vi farà sorridere almeno un po', ringraziate lei!
Buona lettura! (:
Happy
(pink)
Bday!
“Papà?” chiamai, cantilenando, Robert,
da
camera della piccola “vieni a vedere come siamo
belle!” continuai, aggiustando
il fiocco del vestitino di Joy.
“Arrivo!”
gridò lui dalla cucina.
“Papààààà?”
lo chiamò di nuovo Joy, con la sua
vocina squillante.
“Eccomi,
eccomi...” disse, comparendo vicino
alla porta e facendo il finto stupito quando vide la bambina.
“Oh! Chi è questa
bella bambina?” le chiese, con la voce riservata solo a Joy
– sì, un’evoluzione
della tipica vocina stupida -.
“E’
Joy!” rispose, ridendo divertita.
“Joy?”
chiese Rob, fingendo di non capire.
“E chi è Joy?”
“Io!”
gridò lei, facendo una giravolta e
facendo svolazzare la gonnellina del vestito.
“Davvero?”
chiese lui, stupito. La piccola
annuì,
sorridente. “Ma oggi Joy non compie gli anni?”
continuò, sempre con quella voce
da deficiente.
“Sì,
sì” rispose lei,
annuendo di nuovo.
“E quanti ne
compie?”
“Così!”
disse lei, allungando il
braccino verso
il padre e facendo tre con la manina.
“Non
è possibile, Joy è la mia bambina
piccolina! Non può avere già tre anni!”
“Papà...”
sbuffò lei
“Io sono grande ormai! E
poi...” continuò, portandosi un ditino al mento,
mentre pensava “...oggi faccio
così...” riprese seria, facendo di nuovo tre con
le dita “...basta la vocina
stupida!” Robert rimase di stucco e mi guardò
stupito, mentre io cercai in tutti i modi non scoppiare a ridere.
Era il compleanno di
Joy: tre anni. La mia
piccola peste compieva già
tre
anni. Ovviamente, la principessina
di casa non
aveva chiesto, ma aveva PRETESO una festa, con “tanti
palloncini rosa, la torta
grande grande, e poi tutti i cuginetti, gli zii, i nonni, gli altri
bimbi e
tanti, tanti, tanti regali!”, come aveva ordinato sua
maestà. Poteva Robert
rimanere inerme dinanzi ad una richiesta della sua principessina?
“No, è tuo dovere non renderla viziata!”
lo corressi, mentre
sparecchiavo.
“Ma dai, organizzare una festa per il suo compleanno non
è
viziarla!” insistette “Lo fanno tutti...”
“Con le principesse Disney viventi?” gli chiesi
ironica, con un
sopracciglio alzato.
“Beh...” si bloccò un attimo
“Dai, solo Cenerentola!” mi supplicò. Lo
guardai seria.
“Robert, le faremo una festa, ma non con la casa di Barbie
gonfiabile con tanto di mobili e giocolieri vestiti da ballerine! Una
normale
festa di compleanno... o vogliamo anche fare un red carpet e chiamare i
fotografi?” gli chiesi, un po’ acida.
“Mmm... magari un pink-carpet...” disse lui,
facendo finta di
pensarci. Gli lanciai un’occhiata glaciale, poi mi girai
verso il lavandino e,
sbuffando, aprii il rubinetto. Robert allungò la mano e lo
chiuse, poi mi
abbracciò da dietro, poggiando il mento sulla mia spalla.
“Dai, mamma...” mi
supplicò, facendo la vocina da bambino triste.
“Robert, lo sai perché non voglio...”
gli dissi, seria “se cominciamo
fin da ora a cedere, quando crescerà, non la fermeremo
più. Non voglio che
diventi una piccola diva superficiale solo perché
è nostra figlia. Deve
crescere come tutte le altre bambine, deve avere una vita normale! Io
ci sono
cresciuta qui, so com’è...”
“E sei cresciuta magnificamente, visto?” mi fece
notare,
interrompendomi. Sospirai. “Kris...” mi
sussurrò, facendomi girare verso di lui
“Joy non sarà mai una piccola diva superficiale,
come dici tu...” disse serio,
guardandomi dritta negl’occhi “Come potrebbe
esserlo con una madre come te?”
“Non fare il cretino...” mi lamentai, distogliendo
lo sguardo dal
suo e concentrandomi sui bottoni della sua camicia.
“Non sto facendo il cretino! È la pura
verità! Kris, sei la madre
migliore che una figlia possa avere! Certo, a volte sembri
più un
maresciallo...” precisò, strappandomi un sorriso
“ma... è così e basta.”
concluse, facendo spallucce. Sospirai, indecisa, quando mi
alzò il mento con un
dito e mi diede un bacio, che finì troppo presto,
così mi alzai sulla punta dei
piedi e prolungai quel contatto. “La bambina?” mi
chiese preoccupato,
staccandosi un attimo.
“Da mia madre” lo rassicurai.
“Perfetto!” esclamò, prima di prendermi
per i fianchi, farmi sedere
sul piano della cucina e ricominciare a pensare un po’ a noi.
“Nonna!” gridò lei, saltando in braccio
a mia
madre appena la vide.
“Amore mio!” disse mia madre, stampandole un
bacio sulla guancia. “Auguri! Oddio, Joy, stai crescendo
troppo in fretta!” La
piccola rise, sporgendosi verso mio padre appena
entrò.
“Ciao Nonno!” gridò, facendosi prendere
tra le
braccia di mio padre per salutarlo. Mia madre, libera da quella peste,
mi venne
incontro.
“Ciao Kris, ciao Robert!” ci salutò con
un
abbraccio. “Come va?”
“Bene, grazie...” risposi io.
“Bene per niente!” disse invece Robert,
contrariato. “Mia figlia mi ha appena detto di non parlarle
con la vocina stupida!”
“Ah, non ti preoccupare...” lo rassicurò
mia
madre “anche Kris la odiava!”
“Lo avevo intuito!” commentò, sarcastico.
“Ziaaaa!” sentimmo strillare Joy, quando vidi
entrare Ashley accompagnata da Kellan.
“Ciao piccolina! Auguri!” rispose Ash, dolce
come sempre, abbassandosi all’altezza della piccola e
allargando le braccia per
accoglierla. “Ma come siamo belle!” Joy rise, poi
Kellan la prese in braccio
per salutarla.
“Ciao caramellina!” disse, dandole un bacio
sulla guancia “Dove sono quei vecchi bacucchi dei tuoi
genitori?”
Mi avvicinai a loro. “Ti ho sentito, eh?” dissi
a Kellan, fingendo di essere seria. “Ashley, ciao!”
“Ciao tesoro!” mi salutò.
“Ciao Robert!” disse
con voce più alta per farsi sentire da Robert, che stava
parlando con i miei
genitori.
“Zia!” la chiamò Joy, tirandole la gonna
per
avere l'attenzione “vieni fuori? È tutto
rosa!” disse allegra, prendendola per
mano e tirandola verso la vetrata che portava al giardino.
“Allora alla zia piace sicuramente!” disse
Kellan, ridendo. “Devo dire che anche dentro non si scherza,
eh...” aggiunse
guardando tutte le decorazioni intorno a noi. “Ma se a te non
piace, la
passione per il rosa alla bambina chi l’ha trasmessa?
Rob?” mi chiese,
facendomi ridere.
“Oh, sì, certo Kellan, io adoro il
rosa!” disse
Rob, facendo la voce da ragazzina.
“Scusate, è colpa nostra se è venuto su
così!”
Una voce alle nostre spalle ci fece voltare di scatto. Due teste bionde
erano
appena entrate, chiudendo la porta d’ingresso. “Da
piccole lo vestivamo da
bambina e lo chiamavamo Claudia!” Rimasi scioccata.
“Oh mio Dio! Vicky, Lizzie!” esclamai, correndo
ad abbracciarle “Che ci fate qui?”
“Non potevamo mica perderci il compleanno della
nostra nipotina!” disse Lizzie, come se fosse scontato.
Scossi la testa,
incredula.
“Voi siete fuori di testa! Siete venute da
Londra! Ma quando siete arrivate?”
“Mmm... un paio d’ore fa, circa...”
rispose
Victoria. “Ma non importa! Dov’è Joy?
Non la vedo dall’anno scorso!” disse, tutta
emozionata. Qualcuno alle mie spalle tossì. Ovviamente era
Robert, che era stato completamente ignorato dalle sorelle: gelosone.
“No, sapete com’è... ci sono pure
io!” disse
alle sorelle, acido. “Ciao, eh!”
“Oh, giusto! Ciao Claudia! Scusaci...” lo
salutò Lizzie “Dov’è
tua figlia?” gli chiese, lasciandolo di nuovo di stucco. Un
broncio da
bambinone comparì sul suo viso.
“Che schifo. Nessuno mi vuole bene...” disse,
scuotendo la testa, ed uscendo fuori a prendere la bambina "Vado ad
acchiappare l'unica donna che mi ama!"
"Anche mamma ti ama!" gridò Lizzie, facendoci ridere. Dopo
poco, Robert ritornò
con Joy tra le braccia che, imbarazzata per la presenza delle zie
che non
vedeva quasi da un anno, nascondeva la testolina nel collo del padre.
“Ehi,
saluta le zie!” le disse lui, dolce.
“Joy! Come sei cresciuta! Ti ricordi di noi?”
disse Victoria, avvicinandosi alla piccola. Joy fece sì con
la testolina, anche
se si accoccolò sempre più al padre.
“Ehi, non fare la timidona!” gli
sussurrò
Robert, dandogli un bacio sulla fronte. Mi avvicinai a loro e la presi
in
braccio.
“Joy, sai che anche alle zie piace Barbie?” le
dissi, per rompere un po’ il ghiaccio. “A casa loro
hanno tutta la collezione...”
Infondo era la verità: Lizzie e Victoria avevano messo su
nel tempo un esercito
di Barbie da far invidia a qualunque collezionista, finché
poi non erano
passati a torturare il loro bambolotto vivente, Robert. A quella
notizia, Joy
alzò la testa di scatto verso le zie.
“Fuori è tutto rosa!” disse orgogliosa,
con un
sorrisone.
“Perché non porti le zie a far vedere?”
la
convinsi. Lei mi annuì sorridente così, una volta
scesa dalle mie braccia,
cominciò a fare da guida turistica alle zie londinesi,
attaccando poi a parlare
di tutte le sue bambole, bambolotti, ville con piscina, salotti per il
trucco,
castelli con draghi, dvd dei cartoni animati... Sì: Robert
la viziava,
decisamente.
Pian piano la casa cominciò a riempirsi:
arrivarono i miei fratelli con le rispettive consorti e i loro figli;
ci
raggiunsero Peter, sua moglie e le loro bambine, con le quali Joy aveva
un legame
bellissimo; non potevano mancare gli amici di Robert, quelli che si
trovavano in America,
con le loro ragazze; i miei suoceri, di certo non temerari come le loro
figlie,
chiamarono Joy per farle gli auguri, promettendole che, la prossima
volta che
saremmo andati a Londra, avrebbe trovato un regalo enorme – e
rosa – tutto per
lei: ovviamente Joy aveva cominciato a saltare per tutta casa, e ad
assillarci
con “ma mi portate a Londra? E quando? Domani?”.
“Vi ricordate quando Kristen ci ha detto di
essere incinta?” disse Ashley “Eravamo sul
set...”
“Oh mio dio, è vero!” esclamò
Kellan “Rob,
appena arrivato, aveva un sorriso ebete stampato in faccia, e lo ha
tenuto su
per tutto il giorno! Io chiesi a Kristen “Ma che
ha?” e lei “Reazione alle
belle notizie!””
“Scusate, Kristen me lo aveva appena detto! Ero
felice!” si giustificò lui.
“Dimmi” disse affacciandosi alla porta. Mi morsi il
labbro,
nervosamente: come cavolo dovevo fare?
“Ti puoi sedere un attimo?” gli chiesi indicando
una sedia. Sedersi:
il 50% degli uomini sveniva, per cui farlo sedere mi sembrò
perfetto. “Ti devo
parlare...”
“Okay...” disse tranquillo, sedendosi sulla sedia
accanto a me e
prendendomi i fianchi. “Dimmi tutto!” Mi torturai
un attimo le mani non sapendo
come cominciare.
“Ascolta...” dissi nervosa “ma... tu mi
ami?” mi venne di
getto da chiedergli.
“Mi sto per preoccupare...” disse.
Sospirai.
“Sì, lo so, è che...” mi
bloccai. Non ce la facevo, cazzo. Mi coprii
gli occhi con una mano: trova
il coraggio, Kris,
tanto accadrà lo stesso e tra nove mesi si
accorgerà che stai per partorire!
“Kris...”
mi chiamò.
“Okay” dissi decisa “Partendo dal
presupposto che io ti amo e tu mia
ami...”
“Supponi bene” confermò.
“E che sei troppo giovane per avere un infarto” e
anche un figlio, ma va beh... aggiunsi
mentalmente “te lo faccio vedere perché non... non
l’ho ancora...
metabolizzato, ecco!” conclusi, andando poi in camera a
prendere gli esami, e
tornando da lui. “Tieni” gli dissi dandogli i fogli
in mano.
“Cosa
sono?” disse accigliato “Perché sei
andata dal medico? Stai
male?” mi chiese allarmato.
Quello
che starà male tra i due sarai tu, dammi
retta... “Leggi meglio!”
“Amore,
non ci capisco un tubo di medicina, dimmi che cavolo hai!”
chiese, cominciando ad agitarsi sul serio. Uomini! pensai. Alzai gli occhi al cielo,
sbuffando.
“Robert,
calmati... cioè, non tanto...” mi corressi
“Dipende dai
punti di vista...”
“ESPLICITA KRISTEN!”
“Okay, okay... sono...” dissi, piuttosto agitata
“Sono...” e feci
segno con la mano, come se fosse ovvio.
“Sei...?” domandò, in attesa.
“Oddio!” esclamai, sedendomi su una sedia
“Robert, sono in...
incinta!” dissi tutto d’un fiato.
“Tu... tu co... cosa?” mi disse, anzi
balbettò, dopo quel minuto di
trance.
“Sono incinta” ripetei di nuovo.
“Con me? Cioè... di me?” mi chiese
stupito.
“No, del vicino!” sbottai acida “Certo
che di te!”
“Siamo incinti?” disse incredulo, facendomi ridere.
Annuii, non
riuscendo a dire altro perché la sua faccia era...
fantastica! Un sorriso
enorme si stampò sul suo viso e – come al solito
– cominciò a gioire come una
bambino di cinque anni. “Avremo un bambino!” Mi
alzai, più sollevata: l’aveva
presa bene... forse anche troppo! Mi prese improvvisamente per i
fianchi e mi fece
fare un giro su noi stessi, poi mi poggiò a terra,
stampandomi un bacio e cominciando quasi a piangere
per la gioia “Non ci credo!” continuava a ripetere,
felice. Mi avvicinai di nuovo
e lo abbracciai fortissimo: avevo bisogno di lui, ora più
che mai: infondo
eravamo ancora “piccoli” per avere un figlio.
“Kris, ma tu sei sicura?” mi
chiese, ricambiando l’abbraccio.
“Mi ami?” chiesi di nuovo. Annuì
convinto. “Allora andrà tutto
bene... papà!” dissi, facendo scoppiare a ridere
entrambi, come due scemi...
“Dimmi, tesoro...”
“Voglio la torta!” mi disse allegra, facendo gli
occhietti dolci.
“Certo, piccola! Andiamo!” le risposo, alzandomi
dal divano e prendendola in braccio. Concludemmo la serata nel
più tradizionale
dei modi, non mancò niente: la torta, che era più
grande di Joy, la canzoncina “tanti
auguri”, il soffio delle candeline con tanto di desiderio
– in cui, conoscendo mia figlia, sicuramente
c'entrava una Barbie -, le foto con tutti gli invitati, e poi la parte
che di
certo Joy ha preferito: lo scarto dei regali.
“Nooo! Barbie principessa delle nevi!”
gridò
allegra, quando Lizzie e Victoria le diedero il loro regalo.
“Grazie zie!”
“Prego, tesoro!” risposero loro,
abbracciandola.
“Mica fessa, ora le chiama anche zie!” mi
sussurrò all’orecchio Robert, facendomi sorridere.
“E’ una paracula... come te!” gli
risposi,
beccandomi un bacio sulla guancia al posto di qualche insulto.
Quando la festa terminò, Joy era stanchissima:
neanche il tempo di salutare tutti, che si addormentò sul
divano nel soggiorno,
in braccio a Robert. Portammo Joy in
camera sua, mettendola nel lettino, insieme all’enorme
peluche a forma di panda
che Ashley e Kellan le avevano regalato, e rimboccandole le coperte.
Robert le diede una bacio sulla fronte
ed uscì dalla stanza, ed anch’io lo stavo seguendo
quando, prima di spegnere la
luce, la piccola vocina mi bloccò.
“Mamma?” mormorò, con il dito in bocca e
gli
occhietti chiusi: probabilmente sognava.
“Dimmi, piccolina” le chiesi, sussurrando.
Fece un piccolo sbadiglio, poi mi rispose piano,
facendomi sorridere. “Londra...”
Spazio tutto mio *____*
Risposta alle recensioni della scorsa puntata :D
@Fiorels: Tesoroooooo *_* sono contenta che ti sia piaciuta! Eccone sfornata un'altra su Joy! E se esiste, sai chi devi ringraziare XD Spero ti piaccia anche questa, però non ci sono le gocciole XD Un bacio, cess#1!
@_rose_red_: Manuuu! Beh, mi fa piacere che proprio con la mia hai trovato la volontà di recensire (: Sperò ti piaccia anche questa *_* Un bacio!
@crazyfred: Ecco fatto! Ne ho postata un'altra sulla Robsten family! Anche a noi piace, tanto tanto *_* Grazie mille per i complementi, Fede! Un bacio!
@cloe cullen: Claudiettaaaa!! Se mi avessi eliminata, poi come svresti fatto a vivere senza me? u_u eh? u_u Sono strafelice che ti sia piaciuta *_* Spero sia lo stesso per questa *_* Un bacio dalla cess#2!
@dot: *lacrima, emozionata* Grazie Leti *_* Spero ti piaccia anche questa *_* Che dici, non è che sto diventando troppo dolce? O.o Un bacio!
@yesido: Meeeeel! Sì, la bambina ha capito tutto della vita già a 8 mesi XD Voglio dire, con due genitori così! Un bacio!
@Broken Heart: Grazie mille *me arrossisce* e alla fine ho scritto di nuovo! Spero ti piaccia! P.s.: comunque NESSUNO si staccherebbe mai da Rob u_u
@SeaOfLove: Oriiiiiii (: Già, mica scema la bambina! Sono contenta che ti sia piaciuta, davvero! Spero di aver fatto un buon lavoro anche con questa! Un bacio!
@Crazy_La: Laaaaaaa, grazie *_* non me lo aspettavo *_* ecco, ne ho sfornata un'altra! Sperò ti piaccia (: Un bacio!
@Anto_Pattz: Ed ecco che, sempre sotto stretto "consiglio" della Queen, Rossana ne scrisse un'altra! Spero ti piaccia anche questa, Anto! Un bacio!