Aveva
vissuto per combatterlo. L'unica cosa che per tutti quegli anni era
rimasta viva nel suo cuore era stata la vendetta, a guidarlo, a
spronarlo per migliorare. Il suo unico pensiero fisso, come un tarlo
insediato nella sua mente, era Itachi Uchiha.
O, più
precisamente, uccidere Itachi Uchiha.
Aveva
passato la vita a pensare che fosse un traditore, una persona da
uccidere, feccia, un assassino senza eguali che gli aveva portato via
la cosa che aveva di più caro.
Aveva pensato che
Itachi stesso avesse ucciso, quella notte, il suo fratellone.
Aveva vissuto nella menzogna.
Itachi voleva solo proteggerti.
Era
come se un kunai gli si fosse impiantato nel petto – il cuore
gli
batteva così forte, facendogli un male intenso, da fargli
girare la
testa.
Konoha gli
aveva assegnato una missione.
E la casa, la sua casa, quella in cui era cresciuto, in cui aveva
riposto il suo cuore, si era trasformata in una trappola.
E quella
missione era sterminare il clan Uchiha.
La sua casa lo aveva sempre
voluto morto.
Ha ucciso
il suo amore, il suo migliore amico, sua madre, suo padre... ma non
è riuscito a uccidere il suo fratellino.
E l'unica persona
che doveva ringraziare per essere ancora in vita...
Ora capisci, Sasuke?
Era la stessa che
aveva ucciso.
Forse era il suo destino, essere guidato da quel
sentimento che mai lo aveva abbandonato, ma ora più che mai
cercava vendetta.
Distruggerò
Konoha, vendicherò Itachi e vendicherò il mio
Clan.
E non importava chi doveva uccidere.
Erano tutti ostacoli che intralciavano il suo cammino.
Note dell'autrice: In questi giorni ho perso la voglia di scrivere, è un periodo un po' buio e quindi le fic stanno andando un po' a rilento. Appena trovo il tempo di finire di betare il terzo capitolo di “Highschool days” lo posto. Gomen.