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Autore: LyraB    15/02/2010    2 recensioni
Arrivati in una nuova città, Ash, Misty e Brock si preparano ad affrontare la Capopalestra. Ma tra agguati del Team Rocket, ragazzi misteriosi e albe sul molo di Brillopoli, la vicenda sarà piena di soprese!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Visita A Brillopoli

Cassiopea aprì la porta esclamando:
- Mamma, sono io! Ho ospiti, salgo a preparare l'altra stanza! -
- D'accordo cara. - Disse la madre, avvicinandosi. - Tra cinque minuti è pronto il pranzo. -
Era una donna esile, minuta, bruna e con gli occhi castani, niente a che vedere con la figlia.
Cassiopea accompagnò i tre al piano di sopra, lasciando Ash e Brock in una stanza di legno con un letto a castello e portando Misty nella propria, dove il divano azzurro e rosa divenne un grazioso letto singolo dalla trapunta turchese.
- Ragazzi, è pronto! - Chiamò la madre di Cassiopea.
I quattro scesero e si sedettero al tavolo rotondo del salotto. La donna entrò seguita da una ragazza davvero molto avvenente.
- Lei è la mia sorellina, Andromeda. - Disse Cassiopea.
- L'abbiamo già vista, davanti alla Palestra! - Disse Ash.
- Lo sapevo che le nostre strade si sarebbero incontrate, è destino per noi due stare assieme... - Iniziò Brock.
Ma Andromeda lo ignorò categoricamente, sedendosi al suo posto e iniziando a mangiare.
Nel pomeriggio Cassiopea propose di andare a fare un giro per Brillopoli prima della sfida tra in Palestra. I tre si mostrarono entusiasti, e quindi uscirono assieme.
- Brillopoli si chiama così perchè di sera la spiaggia scintilla come fosse d'oro, è davvero uno spettacolo unico al mondo. - Disse Cassiopea, mentre camminavano sulla riva.
- Dev'essere davvero bellissima! - Disse Misty.
- Se volete vedere un posto molto romantico dovreste andare alla darsena del porto. La sera si accendono i lampioni, e le onde cantano tra gli scogli. Gli innamorati si danno spesso appuntamento lì. - Disse poi Cassiopea, mentre i suoi occhi si perdevano in chissà quali ricordi.
Continuando a camminare raggiunsero il punto dove si erano incontrati quella mattina, e c'erano ancora tutti i bambini, con costumini e ciambelle, pronti a fare il bagno.
Le due ragazze si fermarono su due lettini a prendere il sole chiacchierando, mentre Brock e Ash giocavano a calcio con alcuni dei bambini del Mini Club.
Cassiopea trovava Misty meravigliosa, e aveva davvero molto in comune con lei, per quanto la ragazza dai capelli rossi fosse un tipo aggressivo e Cassiopea la personificazione della dolcezza. Ash si era dimostrato un ragazzo davvero in gamba, spiritoso e divertente, e con una grinta invidiabile. Cassiopea l'aveva già promosso a suo amico.
Brock - anche se l'aveva spaventata con quella reazione con Andromeda - era un tipo a posto... a suo modo era serio e posato, e tutto sommato le piaceva anche lui.
- Potremmo fare uscire i nostri pokèmon, che ne pensi? - Propose Cassiopea ad un certo punto.
- Ottima idea! - Esclamò Misty.
Cassiopea chiamò i suoi Pokèmon, e Misty fece lo stesso. Corsola, Totodile, Squirtle, Azurill si misero a giocare assieme a Staryu, Starmie e Poliwag, mentre Finneon si tuffava in mare assieme all'Horsea di Misty.
Cassiopea teneva tra le mani un'ultima sfera pokè.
- Ti meriti anche tu un po' di divertimento. - Mormorò.
Poi posò un piccolo bacio sulla Pokèball e quella si aprì.
Un delizioso Riolu saltellò felice vicino a Cassiopea e poi si precipitò a giocare con gli altri.
- Un Riolu? Ma non è un pokèmon d'acqua, vero? - Disse Misty stupita.
- No... È un pokèmon di lotta. -
- E come mai l'hai catturato? -
- Non l'ho catturato. È una lunga storia... di cui non mi va molto di parlare. - Replicò Cassiopea, con gli occhi bassi.
Il pomeriggio era volato, e il sole era scivolato sotto l'orizzonte, dietro le case.
- Oh cavolo, ci siamo dimenticati del nostro incontro! - Esclamò Cassiopea, mentre richiamava i suoi Pokèmon nelle sfere Pokè.
- Non importa, ci voleva proprio un po' di svago. - Disse Ash, sedendosi pesantemente sul lettino dov'era seduta Misty, sgocciolando dai capelli e dal costume.
- Senti, Ash, c'è una spiaggia enorme, potresti evitare di scolare su di me! -
- Uffa quanto sei permalosa! Per due goccine d'acqua! -
- Sei tu che sei un rompiscatole! Potevi trovarti un altro posto per asciugarti! -
- Certo che sei egoista, non c'è mica scritto 'Misty' su questo lettino. -
- Dai, Ash, ti lascio il mio lettino. - Disse Cassiopea alzandosi.
- Mica posso lasciarla vinta a questa testona! - Esclamò Ash.
- Certo, mica puoi farmi un favore! Ti ricordo che mi devi ancora la bicicletta! - Esclamò Misty.
- Oh, no, ti prego, non puoi tirare ancora fuori quella vecchia storia! -
Cassiopea ridacchiò, e Brock disse:
- è sempre così. Almeno una volta al giorno sentono il bisogno di litigare. -
- Si vogliono molto bene. - Sentenziò Cassiopea.
- Tu dici? - Domandò Brock.
Cassiopea guardò Misty e Ash che quasi venivano alle mani e sorrise. Lei sentiva quella specie di alchimia che si creava tra loro due... per quanto litigassero, che fossero uniti era innegabile.
Era diventata particolarmente sensibile alle persone innamorate.
- Oh, ho capito... mi alzo io. Dopotutto ai bambini capricciosi bisogna darla vinta per farli smettere di frignare! - Esclamò Misty, alzandosi e infilando la maglietta.
- Dove vai? - Domandò Ash.
- A casa, a farmi la doccia e a farmi passare i cinque minuti! - Sbottò lei.
- Andiamo tutti. - Disse Cassiopea.
Tornarono tutti a casa di Cassiopea e, dopo una bella doccia, cenarono.
Dopo la cena, Misty raggiunse Cassiopea in camera.
La ragazza aveva lasciato le Pokè Ball sulla scrivania. Misty le contò, erano cinque. Alzò gli occhi e vide Cassiopea sul balcone, mentre fissava il mare che scintillava all'orizzonte.
Misty si appoggiò alla ringhiera del balcone e guardò il mare senza dire nulla.
Fu Cassiopea a rompere il silenzio
- Tu e Ash vi conoscete da molto? -
- Qualche anno, sì. - Disse Misty.
- Brock mi diceva che litigate spesso. -
- Lui è un bambino con la testa dura. Certe volte è davvero impossibile farlo ragionare. - Disse Misty.
- Però quando parli di lui hai gli occhi che sorridono. - Notò Cassiopea.
Misty arrossì.
- Beh, che vuol dire? -
- Sei fortunata, Misty. Non sai quanto sei fortunata a potergli stare accanto. -
- Ad Ash, dici? -
- Alla persona che ami. Nel tuo caso, Ash. - Disse Cassiopea, voltandosi e rientrando.
- Ehi, ehi, aspetta, io non... - Balbettò Misty avvampando.
Ma Cassiopea era già rientrata.
Misty rimase immobile, con le guance rosse, sul balcone. Non capiva come aveva fatto Cassiopea a capire tutto in un solo giorno.
Forse era perché aveva qualche anno più di lei, forse perché era una ragazza - si sa, le donne hanno intuito per questo cose...
Ma soprattutto era rimasta colpita da come le era sembrata triste mentre rientrava.

--***--
NdA: Ed eccoci qui alle nostre note dell'autrice.. beh, che dire, spero di aver reso l'idea di questa amena cittadina di mare! Anche il litigio spero sia suonato naturale, ci tengo molto che i miei personaggi siano il più possibile simili a quelli veri!
Ringrazio davvero di cuore Misty_Pan, che ha lasciato una recensione e ha aggiunto la storia tra le seguite. Sono molto contenta che ti stia simpatica Cassiopea, ci tenevo a darle l'aria della classica "brava ragazza"... spero che la storia di Riolu ti abbia incuriosita! ^^
Grazie a tutti per avere letto!
Bacibaci!!! *Flora*
   
 
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