Film > Pirati dei caraibi
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Autore: Summerbest    18/02/2010    6 recensioni
Seguito di Last Tears.
una mano coperta da un elegante guanto bianco mi coprì la bocca, interrompendo l’urlo. Dovevo avere un espressione terrorizzata sul viso, poiché l’uomo con la maschera mi diede una carezza alla guancia ferita come a rassicurarmi.
“avevo dato loro ordine di non farti del male”
mi disse. L’uomo intuì che la mia voglia di urlare e scappare era svanita per dar spazio alla curiosità, quindi lasciò libere le mie labbra da quel tessuto delicato. Attendeva forse che dicessi qualcosa?
“chi sei tu?”
optai per la più classica ed usata domanda che di solito si poneva ad uno sconosciuto. Scacciai l’altra mano che continuava a sfiorare la mia guancia, con una strana luce negli occhi che mi inquietava non poco.
“non rammenti?”
io scossi la testa. Era impossibile che quell’uomo potesse avere un nesso con la mia famiglia, o che avesse parlato con me tempo prima.
“io non ti conosco!”
esclamai. L’uomo infilò la mano in una tasca del mantello. Preoccupata misi la spada tra me e lo sconosciuto, convinta che stesse per sfoderare la sua arma. Invece quello che estrasse era una rosa, color rosso sangue. Allibita lasciai che posasse quel fiore nel palmo della mia mano priva di spada. Che cosa significava?
“lascia che questo fiore ti aiuti a ricordare”
disse, io lo avvicinai agli occhi, era davvero una rosa bellissima. Ma come poteva aiutarmi? Rialzai lo sguardo, scoprendo che dello sconosciuto non vi era più traccia.
dove sarà andato?
Genere: Commedia, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Last Tears'
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Ahoy!! Questa volta finalmente riesco ad aggiornare prima! In questo capitolo è racchiusa la scena che (mi pare) di aver pre-annunciato in qualche altro capitolo, quella che avevo in testa dall’inizio della scrittura della fic (giunta sotto consiglio di un saggio sogno u.u), il “colpo di scena” (anche se, forse, per alcuni già intuibile da altri capitoli…)
Prima di passare ai commenti però vi pongo una domanda (spero risponderanno tutti i seguaci di questa follia^^):
Volete un seguito del seguito? Un terzo Last Tears?
Non inizierebbe subito, sia perché sono impegnata sia perché prima intendo rivedere e correggere le prime due fanfic. Però ormai so che non riuscirei a non scrivere qualcosa sui pirati, e continuare con la cara Alexis non mi dispiacerebbe. Inoltre ci sono cose che rimarrebbero comunque senza conclusione e che non posso spiegare in soli due o tre capitoli, senza contare anche le idee che mi sono già venute… aspetto il vostro parere^^
ora rispondo ai commenti:

Per victoriavandort: oh grassie^^ wow una fan della coppia? Bene bene^^ felice di attirare la tua curiosità, spero ti piaccia anche questo capitolo, ciao =)

Per LadyKiki90: nuova lettrice! *corre a portare sedia e pasticcini di benvenuto* grazie per i complimenti, sei gentilissima, spero ti piaccia anche questo nuovo capitolo, ciao =)


Per Fannysparrow: oh grazie! Vero, Josh è tenerissimo** l’ho sempre visto come un timidone… fammi sapere cosa ne pensi di un seguito del seguito^^
Brava^^ Uh attenderò per la fic su Barbino, se fai una storia a più capitoli ancora meglio! Poverino sono pochissimi quelli che hanno scritto su di lui, se lo merita, è un gran Capitano u.u (ehy è.é ndJack anche tu sei un gran Capitano^^” ndMe) ciaoo(:


Per emmawh: uh brava *da la medaglia per la prima arrivata* xD mi fa piacere che apprezzi la futura coppia, è troppo bello scrivere di Gibbs/Josh da un lato un po’ romantico** tranquilla, ho capito cosa intendi per John u.u ancora grazie^^ sono curiosa di sapere cosa ne pensi di questo capitolo e se ti piacerebbe leggere di un terzo Last Tears, ciauu(:


+_Capitolo 30_+
+_E’_Iniziata_Con_Il_Sangue_E_Finirà_Con_Il_Sangue_+
(quando tutto segue il corso degli eventi)




Avevo ancora la mano di Adrien ferma sul mio polso, in una stretta che ben presto si sarebbe rivelata fatale. I suoi occhi attraverso la maschera rimanevano fissi su di me, in pieno disaccordo con ciò che era appena successo. Ora l’unica cosa che rimaneva da fare era temporeggiare, poiché aspettare la clemenza di Adrien era una possibilità non fattibile. Attendevo il suo rimprovero, che non giunse. Dopo qualche esitazione mi decisi ad aprir bocca per prima:
“ io… ”
Non sapevo cosa dire, giustificarmi non sarebbe servito a niente. Boccheggiai per qualche secondo. Adrien non disse nulla, ma la sua mano andò a sfiorare il tessuto della maschera e con un gesto lento ed attento levò la sua copertura. Ora il suo viso era visibile del tutto: le sopracciglia leggermente folte, gli occhi che senza la maschera apparivano in tutta la loro malinconia accumulata negli anni. Non avevo mai pensato a ciò che anche lui aveva passato, non credevo che il suo amore-ossessivo per Lisey fosse così. Non era solo un capriccio, lui l’amava davvero, lo leggevo nei suoi occhi. Si era lasciato trasportare dal potere e dal desiderio di avere di più, invece di accorgersi di ciò che già aveva: l’amore.
“ non hai seguito il nostro accordo ”
Iniziò a parlare con voce mesta. Io non risposi, i miei occhi continuavano ad assimilare i suoi gesti. Ero pronta a scattare per qualsiasi reazione potesse avere.
“ ora mi resta solo una cosa da fare… non ho altra scelta ”
Sapevo a cosa si riferisse, l’unica cosa che doveva fare era concludere il circolo e per farlo gli serviva il sangue di una vergine, il mio sangue.
Indietreggiai con il cuore a mille, mentre Adrien, con ancora una mano che mi stringeva a sé, si voltò verso il prete, appena tornato dalla sua breve fuga.
merci
Adrien ringraziò l’uomo, prendendo dalle sue mani un oggetto nascosto da un velo. Per due secondi restai libera, troppo poco tempo per poter scappare. Il prete si apprestò subito a negarmi la fuga agguantandomi entrambi i polsi.
Adrien intanto aveva appoggiato l’oggetto nascosto sull’altare, con calma ed attenzione sfilò il velo, rivelando l’arma che nascondeva.
Prese il coltello in mano, facendo riflettere le luci soffuse sulla lama. Dopo aver contemplato i particolari dettagli che caratterizzavano l’arma, Adrien tornò a prestarmi attenzione, protraendo la lama verso di me.
“ sai perché questo coltello è speciale? ”
Mi domandò, tenendo gli occhi puntati sul suo riflesso. Io scossi la testa, tremando di paura. Neppure sapevo che fosse speciale.
“ è con lui che tutto ha avuto inizio, solo questa lama può portare via la mana che è in te, solo quest’elsa può sorbire la mia mano dolente, solo questo coltello può chiudere il circolo ”
Restai ad ascoltarlo senza fiatare, le sue parole piene di soffusa ammirazione per quell’arma mi inquietavano. Ero tentata di provare a ribellarmi, ma il prete aveva una presa ferrea, ed ogni minimo tentativo finiva per fallire.
“ ora è giunto il momento ”
Il suo viso era serio, mentre la mano armata era pronta ad adempiere al suo dovere. Le mie dita, intanto, tentavano in tutti i modi di raggiungere il coltello datomi poco fa da Jack. Per mia fortuna riuscii a raggiungere la giarrettiera, sfilando l’arma con attenzione. Sentii la lama fredda accarezzare la mia pelle, mentre con uno scatto estraevo il coltello, che finì prontamente sul dorso della mano del prete che mi impediva la fuga.
Vidi l’uomo che urlava di dolore, e la mia unica arma rimanere sulla sua mano, piena di sangue. Corsi subito via, approfittando degli attimi in cui Adrien prestava un poco di attenzione al prete ferito. Abbandonai la cappella, superando l’arcata che dava per un elegante soggiorno. Neppure provava a seguirmi, nonostante la sua ultima vittima stesse fuggendo via. Perché non aveva fretta?
Scoprii subito la risposta, quando smisi di voltarmi ad ogni passo, ritrovandomi faccia a faccia con Adrien. Aveva nuovamente addosso la maschera e da lì trasparivano solo i suoi occhi fiammeggianti di rabbia. In quell’istante capii che il potere della maschera l’aveva portato a raggiungermi così facilmente, era in quel bianco tessuto che si accumulava tutto il suo potere, senza di essa era un semplice uomo distrutto dai suoi desideri, solo e privo di morale. Teneva ancora il coltello in una mano, pronto ad usarlo contro di me.
Dovevo rubargli l’arma, se era in grado di dargli potere di sicuro poteva anche negarglielo, con quel coltello sarei riuscita ad ucciderlo.
“ ora scoprirai cosa succede a chi non rispetta gli accordi ”
Mi minacciò, avvicinandosi di più. Io mi voltai, alla ricerca di un qualcosa che mi aiutasse ad impossessarmi della sua arma, mentre intanto continuavo a scappare. Mi ritrovai nuovamente faccia a faccia con la maschera, solo che questa volta non riuscii a fuggire dalla sua morsa.
Gli diedi le spalle, sentendo il suo braccio prendermi per i fianchi, stringermi lo stomaco e trattenermi contro di sé.
“ sei in trappola ”
Le sue labbra sfioravano il lobo dell’orecchio sinistro, emanando quelle flebili parole che si persero subito nell’aria.
Un rumore giunse dalla cappella, e non mi ci volle molto per gioire nel sentire la voce di Jack che urlava il mio nome. Anche Adrien venne distratto da quel trambusto, e ne approfittai per allontanare l’arma da me. La Maschera mi riprese subito, spingendomi contro il suo petto, il coltello era tenuto con la mano destra, ed il mio viso rientrava nella sua traiettoria. Con forza spinsi il suo braccio in alto, allontanandolo di più. Ci fu una lotta da entrambe le parti, io che tendevo la lama contro il viso ed Adrien, mentre quest’ultimo faceva l’esatto contrario. Mi dimenai più volte, dandogli diversi colpi. Uno di quelli andò a segno, portando via per un attimo l’attenzione per il coltello. Ne approfittai per prendere l’arma, che venne rivolta subito contro Adrien. La lama del coltello lo trafisse, ed ero io colei che gli negava la vita.
Me ne resi conto solo quando lo vidi accasciarsi a terra, in un lago di sangue. Non riuscivo ancora a credere a ciò che avevo appena fatto, venni presa da un improvvisa nausea, e non riuscii a non cadere a terra, con gli occhi sbarrati dall’orrore.
Levai la maschera dal viso di Adrien, incontrando i suoi occhi vacui che avevano appena scoperto cos’era la morte. Gettai la maschera nel suo sangue ed il bianco candido venne coperto di rosso.
Mi voltai, completamente scossa da ciò che avevo appena fatto. Poco lontano da dove mi trovavo qualcuno stava assistendo alla scena: quel qualcuno era Jack.


   
 
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