Autore: mikybiky
#1. Follia
#2. Rhythm and Blues (R'n'B)
#3. Travestimento
Storie terminate: 3/3
#1. Follia
#2. Rhythm and Blues (R'n'B)
#3. Travestimento
Storie terminate: 3/3
1. Follia
Arrogante, presuntuoso e amabilmente insopportabile: Artù.
Come descrivere il principe in tre parole, pensava Merlino. Ma dopotutto lui era il principe ereditario di Camelot e avrebbe anche potuto essere un prepotente altezzoso (cosa che era), alla legge non sarebbe importato.
Sbatté con violenza il moccio per terra, mentre pensava al suo padrone: che cosa lo spingeva a non andarsene e passare una vita migliore? A volte si chiedeva se la sua scelta non fosse pura follia.
Consolati, Merlino, si disse. Almeno oggi ti ha dato mezza giornata di tregua: non si è ancora presentato!
“Merlino!”
Le ultime parole famose.
Arrogante, presuntuoso e amabilmente insopportabile: Artù.
Come descrivere il principe in tre parole, pensava Merlino. Ma dopotutto lui era il principe ereditario di Camelot e avrebbe anche potuto essere un prepotente altezzoso (cosa che era), alla legge non sarebbe importato.
Sbatté con violenza il moccio per terra, mentre pensava al suo padrone: che cosa lo spingeva a non andarsene e passare una vita migliore? A volte si chiedeva se la sua scelta non fosse pura follia.
Consolati, Merlino, si disse. Almeno oggi ti ha dato mezza giornata di tregua: non si è ancora presentato!
“Merlino!”
Le ultime parole famose.
2. Rhythm and Blues
“Merlino!”
“Dite a me, Gaius?”
“Perché non la finisci di battere i mestoli sulle padelle?”
Merlino si acquietò, guardando il medico imbronciato.
“Mettevo un po’ di allegria all’atmosfera cupa.”
“Non c’è bisogno di allegria, Merlino: sto preparando un intruglio, ho bisogno di calma.”
“Come preferite.”
Il ragazzo iniziò a passare il moccio per terra, ma dopo un po’ prese a picchiettare il manico contro le sedie e il tavolo, saltellando e canticchiando a tempo una musica medievale.
“Merlino!”
“Suvvia, Gaius: siete così lento che ho pensato di dare ritmo al vostro lavoro.”
3. Travestimento
“È proprio necessario?”
Merlino barcollò nel suo abito color porpora, preso dagli armadi ormai inutilizzati di Morgana, e guardò Artù con occhi assassini.
“Sì” rispose quest’ultimo. “È proprio necessario. Come credi che riusciremo ad uscire da Camelot senza un travestimento adeguato?”
Adeguato?? Fu ciò che pensò Merlino, con una punta di ironia. A volte si chiedeva se il suo principe fosse ancora sano di mente, o se qualche botta gli avesse irreversibilmente danneggiato il cervello.
“Se è così adeguato, perché non vi vestite voi da donna?”
Artù si voltò: “Perché io sono il principe, Merlino.”