Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: HHS_892    19/02/2010    2 recensioni
La realtà molto spesso è sadica e crudele, immaginate gli spensierati personaggi di One Piece in una realtà crudele dove fare i prati sono solo fantasie per allocchi.
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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5.
-Ahia! Ma sei scemo?!-
Genzo rimase immobile fissando il ragazzo che imprecava contro di lui, dopo almeno un minuto pieno si girò verso Nojiko stupito – e questi..? –
-Storia lunga…-
-* *-
-Non si doveva disturbare.-
-Oh, non si preoccupi infondo è il mio mestiere.- il biondo porse l’ultimo piatto fumante sulla tavola –e poi è il minimo che possiamo fare per ricambiare l’ospitalità. – aggiunse ammiccando a Nojiko.
-più che ospitalità è un abuso.- pensò lei.
-ANGFORA FANFI!!!- urlò ancora il tizio dai capelli neri allungando con insistenza il piatto vuoto verso il compagno.
-Scusi…-  qualcosa strattonò delicatamente la camicia di Genzo – scusi, signore… dov’è il bagno? – era una vocina che proveniente dal basso –sono qui… -, quando Genzo abbassò lo sguardo vide lo strano peluche guardarlo con imbarazzo dritto negli occhi, l’uomo stupito indicò con l’indice il corridoio.
-ma… ma… cos’è?! – esclamò balzando dalla sedia.
-Cosa..?- anche Nojiko abbassò lo sguardo – ODDIO!- esclamò anche lei.
La renna, udendo, non poté fare altro che stare in un angolino.
-è molto sensibile…- bisbigliò il nasone.
-Ah.- aggiunsero i due.
-Genzo…- dal salotto provenì la voce sottile di Nami –dove sei? Che succede?-
-Nami! – Nojiko si precipitò da lei.
-Nojiko… stai bene… grazia al cielo.- sospirò lei di sollievo, poi si ricordò di un particolare indimenticabile – la banda di Arlong..?-
-tranquilla, diciamo che un imprevisto li ha bloccati, non si faranno vedere per un po’.- Nojiko accarezzò i capelli alla sorella.
-imprevisto..?-
-ciao!- il ragazzo dai capelli neri assistette alla scena incuriosito.
-ecco, vedi, l’imprevisto è lui...-
Nami sbuffò sospettosa –fino a che punto possiamo fidarci? – era debole, ma l’arroganza  non le mancava.
-Di chi?- domandò con espressione da ebete il ragazzo.
-di te.- ribatté lei sedendosi.
-OH! Cosa udiscono le mie orecchie! Questa voce può appartenere solo ad una dea! – il biondo, seguito dal resto del gruppo incuriosito, si catapultò innanzi alla donna.
-che diamine vai blaterando ricciolo?! – lo spadaccino diede una spallata al biondo che ricambiò con una seconda.
-Insomma! Vi pare il modo di comportarvi nella dimora di due splendide donzelle?!- il tizio con la maschera da scheletro divise i due, poi si rivolse alle donne –potreste farmi il piacere di farmi vere le mutandine?- domandò con serietà.
-…- Nojiko e Nami lanciarono le prime cose che le capitarono a tiro – COL CAVOLO! – urlarono.
In quel momento Nami ricominciò a barcollare.
La piccola renna si avvicinò – se non ti senti bene posso visitarti. – propose con timidezza.
-tu puoi? – domandò stupito Genzo.
-Si, certo, sono un dottore. –
Genzo soffocò una risata nervosa, tutto ciò era assurdo.
-* *-
Dopo aver trascinato la donna in camera la renna cominciò a visitarla, non ci volle molto per capire una cosa ovvia – non tocca cibo da mesi.- riferì a Nojiko e Genzo –è impossibile che non ve ne siate accorti- provò a rimproverarli.
I due parenti cominciarono a discutere sulle loro colpe, menzionando più volte il nome di un certo “Arlong” affermando di essersi preoccupati solo di proteggerla da quel tizio che da se stessa.
-chi è questo Arlong? – si intromise la renna.
-è il boss di un organizzazione criminale di uomini-pesce, è un tipo spregevole che si occupa di sciacallaggio e di tratte di donne e sirene.- rispose l’uomo, nella sua voce c’era una nota di disprezzo molto marcata.
 -Sirene?! DOVE? DOVE?!- il biondo si catapultò dai tre saltellando come una ragazzina in un concerto.
La renna si girò distrattamente verso la camera, spalancò il muso e gli occhi gli uscirono fuori dalle orbite – NON C’E’!!!- urlò nel panico.
-CHE COSA?!-
La finestra era spalancata, e di Nami neanche l’ombra.
-*-*-
Fine quinto capitolo.
 
Ringrazio brevemente, ma di cuore, chiunque legga questa storia.

  
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