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Autore: moonlightriver    20/02/2010    14 recensioni
"...Avemamo otto anni e io decisi di imparare a pattinare solo per rivedere i tuoi occhi..." Dedicata a rayanforever.
Genere: Malinconico, Sportivo, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Tango Amor 

Rating: verde

pairing: Sasu/Naru

Note: dopo aver passato due notti insonni a tifare per lo Zar Evgeni Plushenko, mio unico amore non che miglior pattinatore di figura al mondo, e aver visto la medaglia d’oro olimpica sfuggirgli nonostante un programma da paura, a favore di uno stupidissimo Yankee spilungone, ho deciso di scrivere qualcosa in suo onore. Io adoro il pattinaggio di figura e ho sempre sognato di scrivere una storia dove fosse presente.  In più dedico questa shottina a ryanforever, che mi aveva chiesto una storia malinconica, con la neve (penso che il ghiaccio vada bene lo stesso ^///^) e in cui Sasuke ricorda un fatto tragico (mi aveva detto il massacro degli Uchiha in verità, ma io non sono molto brava con le storie canon ç_ç... spero vada bene lo stesso^^’’).

 

Tango Amor

Combinazione 4 Toeloop- 3 Toeloop* giudicato con un punteggio di 14.60

 

Non riesco a ricordare di quasi nulla della mia infanzia. Tutto è sfocato nella mia mente, tranne il giorno in cui mio fratello mi portò a vedere gli allenamenti della squadra di hockey cittadina. Personalmente, non m’importava nulla di quello strano sport giocato da scimmioni esagitati armati mazze e armature strane, ma Itachi trovava che fossi troppo svogliato per la mia età, in più ha sempre avuto la tendenza a ignorare le mie lamentele. Forse oggi dovrei ringraziarlo per avermi portato in quel palazzetto o maledirlo, non saprei, comunque fu lì che t’incontrai per la prima volta.

Gli allenamenti della scuola di pattinaggio non si erano ancora conclusi, c’erano un mucchio di ragazzine che volteggiavano in body colorato, aggraziate come farfalle, e poi c’eri tu, l’unico bambino in quell’universo femminile.

Catalizzasti immediatamente la mia attenzione con il tuo faccino concentrato, leggermente arrossato per il freddo e lo sforzo, e quei capelli biondi, eredità di qualche parente occidentale. Provavi e riprovavi un salto, credo fosse un salto base, tipo salto del tre**, non ricordo con precisione. Continuavi a cadere e a rialzarti, senza mai arrenderti anche se le altre allieve ridevano di te.

A un certo punto cadesti proprio di fronte allo spalto da dove io e Itachi osservavamo i tuoi i tentativi, ero sul punto di ridere per la tua goffaggine, quando alzasti gli occhi su di me incrociando il mio sguardo.

I tuoi occhi azzurro brillante mi osservarono per qualche secondo, pieni di determinazione e passione, e m’incantarono. A conti fatti, credo di essermi innamorato di te quel giorno.

Avevamo otto anni ed io decisi di imparare a pattinare solo per rivedere i tuoi occhi azzurri.

 

Triplo Axel*** giudicato con un punteggio di 9.60

 

Non ti dico che casino piantai una volta tornato a casa; diedi il tormento a mia madre, a Itachi e persino a mio padre, di cui avevo sempre avuto timore, pur di convincerli a iscrivermi a un corso di pattinaggio di figura. Alla fine i miei cedettero, un po’ per sfinimento, un po’ perché non mi avevano mai visto tanto accanito quanto in quei giorni.

Sai, se chiudo gli occhi, riesco ancora a sentire l’odore degli stivaletti nuovi che mi comprò mia madre, il freddo pungente del palazzetto sgangherato di Konoha, la voce di Iruka sensei che mi presenta alla classe e ti raccomanda di prenderti cura di me, e più di ogni altra cosa il calore della tua mano che stringe la mia mentre ti presenti sorridendo luminoso.

“Ciao Sas’ke! Io sono Naruto, da oggi sarò tuo amico!”

E lo sei stato.

Sei stato il miglior amico che potessi desiderare, capendo, accettando e accogliendo il mio modo di fare scostante, freddo e a volte antipatico, senza giudicare. Spesso mi sono chiesto come un tipo solare e allegro come te, potesse essere amico di uno come me.

Non sapevo neppure reggermi in equilibrio, eppure mi atteggiavo a genio della situazione irritando gli allievi più grandi, ma non te. Tu eri sempre pronto a incoraggiarmi dopo ogni caduta, ad aiutarmi nei fondamentali, a difendermi a spada tratta quando mi accusavano di essere un ragazzino arrogante. La tua mano stringeva la mia paziente, aiutandomi nel cammino senza pretendere nulla, offrendomi calore e dolcezza. Ho imparato ad amare il nostro sport grazie a te, insieme siamo cresciuti un passo per volta; i primi salti, le prime gare e quelle medagliette di latta che eravamo tanto fieri di ricevere.

“Staremo insieme per sempre” ci promettevamo piroettando uniti sul ghiaccio.

Sono stati gli anni più belli della mia vita.

Poi il mondo si è messo in mezzo.

 

Combinazione 3 Axel 2 Toeloop giudicato con un punteggio di 10.50

 

Senza neppure capire come ci siamo ritrovati immersi nel pattinaggio agonistico. Improvvisamente non eravamo più Naruto e Sasuke, che si rincorrevano sulla pista di un palazzetto di periferia. Eravamo diventati le nuove promesse del pattinaggio giapponese; non avevamo più tempo per giocare, dovevamo ambire al podio, possibilmente all’oro.

Circondato da tecnici, allenatori, giornalisti ti ho perso di vista, troppo occupato ad appagare il mio ego per ricordarmi delle nostre promesse. Ti ho abbandonato, facendoti credere che non eri importante, che per me non eri niente. Ho cominciato a schernirti durante le gare, a dirti che non eri all’altezza, incurante del fatto che ogni mia parola era una pugnalata per il tuo cuore.

Volevo farti male, desideravo ferirti per mascherare il morso allo stomaco che provavo ogni volta che vedevo una tua esibizione.

Tu così goffo e maldestro normalmente, sulla pista ti trasformi. Sembri essere un tutt’uno con la musica e scivoli sul ghiaccio fluido, appassionato, splendente di vita. E sei lontano in un altro mondo, un luogo dove solo a te è concesso l’ingresso, preso da un ritmo tutto tuo, perso nell’estasi della tua danza.

Sei di una bellezza tanto straziante da far sanguinare il cuore.

Ti ho odiato per questo.

Ti ho odiato perché a me quel mondo è precluso.

Sì, sono veloce, elegante, magnetico, mi chiamano il Principe. Riesco persino a fare una combinazione con due salti quadrupli, ma non riuscirò mai a far vibrare il ghiaccio come te.

Mi sono accanito su quel legame che tanto avevo voluto, riversandoti addosso le mie frustrazioni e la mia gelosia, tentando di spezzarlo senza successo. Non me lo lasciavi fare, continuavi a rincorrermi, a urlare che eravamo amici nonostante tutto, che mi volevi bene.

“Te lo dirò finché non ti entrerà in quella testaccia dura”.

 

Triplo Loop**** giudicato con un punteggio di 6.40

 

È successo due settimane prima dei campionati giapponesi, nei quali ci giocavamo l’ingresso all’olimpiade.

Ti sei presentato a casa mia in piena notte, scarmigliato, i pantaloni del pigiama e i piedi nudi. Ho pensato fossi impazzito, ero pronto a sbatterti la porta in faccia ma tu mi hai baciato.

Avrei dovuto capirlo da quel bacio quello che provavo per te.

Avrei dovuto immaginare il motivo per cui ti sei concesso a me quella notte.

Invece il mattino dopo ti ho insultato, ti ho detto che non ero come te, che mi facevi schifo.

Non ho capito neppure quando te ne sei andato in silenzio piangendo e ho sentito qualcosa dentro rompersi.

Sono proprio un idiota.

 

Doppio Lutz***** giudicato con un punteggio di 1.66 (leggermente degradato perchè solo doppio invece che triplo)

 

Non ti ho rivisto fino all’inizio delle gare.

Ci siamo parlati appena per mantenere le apparenze. Vedendo le occhiaie che circondavano i tuoi bellissimi occhi, avrei voluto chiederti come stavi, ma non ne ho avuto il coraggio.

Il tuo volto mi ha perseguitato per tutto il tempo, anche mentre mi esibivo nel corto. Ero così deconcentrato che sono quasi caduto nel quadruplo toe-loop e il mio triplo axel si è trasformato in un doppio.

Il mio allenatore, Kakashi si è a mala pena trattenuto dal picchiarmi.

Poi in pista sei sceso tu.

Tango amor la musica del tuo programma corto.

Appena prima di cominciare mi hai lanciato uno sguardo, “Danzerò solo per te” sembravi dire.

Non so se tu l’abbia fatto sul serio, ma di certo hai pattinato come mai prima. Ogni tuo gesto, ogni tuo sguardo, ogni tuo sorriso era perfetto, incastonato in un incantevole intreccio di musica, coreografia e tecnica.

Ho capito di amarti non appena l’ultima trottola si è conclusa, chiudendo in un tripudio di applausi il tuo programma.

“Sei stato stupendo, dobe” ti ho sussurrato all’orecchio, sfiorandoti appena mentre uscivi dal Kiss&Cry1, ancora stordito e incredulo per il risultato ottenuto che superava di venti punti il tuo personale.

“Ho pensato a te ogni secondo” mi hai risposto “ma immagino tu non voglia saperlo... “.

Non sono riuscito a ribattere, stordito ed emozionato da quella dichiarazione. Tu hai sorriso debolmente e ti sei allontanato con il tuo allenatore.

Osservando la tua schiena allontanarsi, mi sono ripromesso che te l’avrei detto.

Ti avrei detto che ti amavo dopo aver conquistato il titolo nazionale, dopo averti sconfitto.

Non ho mai fatto in tempo.

 

Combinazione Triplo Lutz doppio Toeloop giudicato con un punteggio di 8.83

 

Durante il warm up2 prima del programma lungo hai sbagliato un salto, uno stupidissimo triplo loop. Ti ho visto cadere malamente e sbattere la testa, quasi la scena fosse a rallentatore. Non ho avuto il coraggio di muovermi nemmeno dopo aver visto il sangue tingere di rosso il ghiaccio intorno al tuo corpo inerme e macchiare il tuo splendido costume bianco3.

Ho pregato perché fosse un incubo. Un incubo orribile dal quale risvegliarmi.

Ti ho urlato di aprire gli occhi, di non morire, di non lasciarmi così.

Ma i tuoi occhi sono rimasti chiusi.

Ho pensato di impazzire.

L’unica cosa che riuscivo a pensare era che saresti morto ed io ti avevo insultato, deriso, ferito e non ero neppure riuscito a chiederti perdono.

Non ti avevo neppure detto che ti amavo.

I medici hanno detto che eri in coma. Non sapevano se ti saresti risvegliato.

Triplo Salcow****** giudicato con un punteggio di 5.95

Non ricordo, di preciso, cosa ho fatto a quel punto. È come se tutto fosse avvolto nella nebbia più fitta...

Quando ho ripreso coscienza di me, ero riverso sul divano del mio appartamento, puzzavo di alcool e vomito ed erano dieci giorni che non mi presentavo agli allenamenti.

Kakashi infuriato mi ha infilato sotto la doccia gelida urlando di darmi un contegno, di smettere di comportarmi come un bambino.

“Credi che Naruto vorrebbe vederti così? Dovresti prepararti per le Olimpiadi e invece stai qui a distruggere tutto quello che hai costruito! Invece di piangerti addosso lotta Sasuke! Lotta come sta facendo Naruto. Non è ancora morto! Lui è qui, è vicino a te, è dentro di te. Alzati da quel cazzo di divano e vatti a prendere quel fottutissimo oro. Vincilo per lui!”

Le parole del mio allenatore mi hanno dato una scossa.

Ero io il rappresentante del Giappone dopo il tuo infortunio. Dovevo renderti onore. Dovevo fare in modo che fossi fiero di me.

Avrei gareggiato anche per te, portando sulle spalle anche il tuo sogno. Quel sogno che ci sembrava tanto lontano da bambini, solo allora sarei stato degno di aprirti il mio cuore...

 

Doppio Axel giudicato con un punteggio di 4.85

 

È buffo sai? Sono passati più di sei mesi da allora, tu non ti sei svegliato eppure sono certo che fossi con me mentre sfidavo il mondo a Vancouver. Ti ho avvertito Naruto, ho sentito le tue mani stringere le mie e guidarmi, proprio come quando eravamo bambini.

I giornali hanno scritto che Sasuke Uchiha, detto il Principe, ha danzato con uno spirito e un fuoco inaspettato, stregando il pubblico e la giuria. Ma io so la verità.

Non ero io a pattinare su quel ghiaccio canadese ma tu.

Questa medaglia ti appartiene amore mio, anche se dubito che splenda più dell’oro dei tuoi capelli.

Ora posso chiederti perdono.

Ora posso dirti che ti amo, dal primo momento in cui ti ho visto; che ho amato solo te, anche quando mi ostinavo a negarlo ferendoti.

Ovunque tu sia, se mi senti... ti prego torna da me.

 

“Ladies and Gentleman, the winner of XXI Olympics winter’s games…represents Japan: Sasuke Uchiha.”

 

 Note dell’autrice: ok, magari non è proprio un capolavoro^^… diciamo che lascio a voi l’arduo compito di giudicare. Per quanto mi riguarda posso dire che ho scelto di lasciare il finale aperto...Naruto si risveglierà? Chi lo sa...del doman non c’è certezza XD... ora alcune precisazioni (giusto per non farmi querelare XD).

La medaglia d’oro per il pattinaggio di figura maschile è stata vinta, con mio grande scorno, da Evan Lysacek (Usa), argento al mio amore Evgeni Plushenko (più splendido che mai dopo ben 4 anni di assenza!) e bronzo al giapponesino Takahashi.

Il programma di salti che descrivo nella storia altro non è che la copia fedele del Programma Libero eseguito da Plushenko, in queste Olimpiadi, sulle note di Tango Amor ( che guarda caso è la musica del programma corto del nostro Naru, chissà come mai XD).

Informazioni  ottenute dal sito ufficiale dello  Zar:

http://www.evgeniplushenko.it/index.php?option=com_content&task=view&id=154&Itemid=1

 

*Toe-loop: Insieme al Flip ed al Lutz, sono i tre salti puntati, ossia partono puntando la parte anteriore della lama, la punta, sul ghiaccio. Il Toe-loop è il più semplice di tutti, viene spesso usato per eseguire le combinazioni di salti (salti eseguiti immediatamente uno dopo l'altro).

** Salto del tre :E’ il primo salto che tutti i pattinatori imparano.

***Axel : È il salto più difficile in assoluto. Ma questa difficoltà è più psicologica che pratica. Infatti l'Axel parte in avanti, il pattinatore abituato a partire all'indietro trova un blocco psicologico nel partire dal davanti perché è come se non si sapesse dove andare a finire.

**** Loop: È il terzo salto nella gerarchia di difficoltà. Anche questo salto è usato per le combinazioni.

*****Lutz:  è un salto che agli spettatori non molto esperti di pattinaggio può sembrare identico al Flip. Ma invece non lo è. Esso è molto più difficile da eseguire perché parte dal filo sinistro esterno indietro. I pattinatori prendono una lunga rincorsa prima di eseguire questo salto.

****** Salchow: come anche il Loop e l’Axel partono direttamente dalla lama di un solo pattino.

1.       Il Kiss&Cry è la zona dove i pattinatori attendono il punteggio una volta eseguito il programma.

2.       Il Warm up è la fase di riscaldamento che precede un turno di esecuzioni in gara.

3.       Il costume di Naruto è quello di Jonny Weir nel suo programma libero (sulla musica della città degli angeli).

Note extra sul mondo del pattinaggio:

 Nel pattinaggio di figura individuale la gara è divisa in due segmenti:

 programma corto (durata 2.50 minuti):

elementi obbligatori:  3 salti

2 sequenze di passi (una a cerchio e l'altra a serpentina o linea retta)

 3 trottole

 programma libero( uomini 4.30 minuti; donne 4.00 minuti):

come sopra ma con 8 elementi di salto.

I salti:
Ogni salto è costituito da quattro fasi: la preparazione, la partenza, la rotazione in volo, l'atterraggio. A seconda delle rotazioni che il pattinatore fa in aria, i salti vengono chiamati singoli, doppi, tripli, quadrupli

  
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