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Autore: Danielle_Lady of Blue Roses    20/02/2010    2 recensioni
Cosa succederebbe se Franziska, poco dopo il suo ritorno dall'America, scoprisse di avere una cuginetta geniale? E se la suddetta cugina fosse appena rimasta orfana e lei fosse l'unica parente?
" Mentre le due donne discutevano la bambina si era avvicinata al tavolino e osservato attentamente i documenti sparsi, In pochi minuti aveva letto e memorizzato tutto: referto, prove, pianta del luogo del delitto, testimoni e deposizioni.
Si voltò verso la più giovane delle due donne: -Signorina Von Karma, il colpevole dell'omicidio è quest'uomo, vero?- chiese in tedesco impeccabile, indicando una foto[...]
-Come hai fatto a capire tutte queste cose? Ricostruire un delitto non è semplice...-
-Con la mamma, quando era a casa, facevamo un gioco: lei mi sfidava a riconoscere tutti i dettagli delle immagini, o ad imparare a memoria tutto leggendolo solo una volta, poi nascondeva le cose e mi faceva delle domande, e poi ancora mi spiegava cosa succedeva nell'immagine. Dopo un po' sono diventata brava e potevo dirlo io a lei cos'era successo. E parlavamo sempre in tedesco!- aggiunse orgogliosa, quasi avesse capito l'importanza che aveva per la cugina conoscere quelle cose."
La storia parte dopo la fine di Justice for All e non tiene conto degli avvenimenti successivi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franziska von Karma, Miles Edgeworth, Nuovo Personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A2 26 Giugno, ore 14.00, Residenza Von Karma (USA).
-E' questa, Franzy? Avevi detto che era più piccola di quella in Germania!- commentò Alessandra entrando.
-Ti assicuro che è più piccola. Ho fatto sistemare le stanze, la tua è a nord-est, nell'angolo più luminoso- le comunicò guidandola. Quella stanza era stata la sua per quel poco tempo che era stata in America ma ora andava di diritto al piccolo genie, quello vero. L'aveva fatta riarredare secondo i gusti della mädchen da Amalia, una delle migliori domestiche che le aveva precedute nell'arrivo.
Quando aprì la porta bianca della camera Alessandra rimase sbalordita: i toni tenui dell'azzurro del letto a baldacchino, dei paralumi, delle tende e del pavimento si accordavano perfettamente a quelli bianchi delle pareti e dei mobili di legno verniciato dando una sensazione di pace. Alessandra si voltò verso la cugina -E' stupenda! Grazie- esclamò abbracciandola ma staccandosi subito. Sapeva che la sua emotività avrebbe potuto urtare la cugina ma non aveva potuto trattenersi.
-Mi fa piacere. La mia è la porta a fianco così se avrai bisogno di qualcosa saremo vicine-
Per "bisogno di qualcosa" Franziska alludeva gli incubi di Alessandra. Mai aveva voluto raccontarle cosa la spaventava tanto ma di certo era legato alla perdita dei suoi genitori.
La bambina annuì ancora e sorrise -Grazie-
-Vado a sistemare le mie cose nello studio, tu riposati un po', va bene?-
Alessandra la guardò corrucciata -Avevi detto che i primi giorni avremmo fatto vacanza, invece ti sei già portata il lavoro dietro- commentò incrociando le braccia.
Era la verità, erano partite con l'idea di fare un po' di vacanza solo che poi era saltato fuori che Franziska era stata in America e Alessandra era curiosa di vedere i luoghi che aveva visto, ma soprattutto conoscere le persone da lei a malapena citate se non come "sciocchi" o "odiati". Beh, spesso entrambe le cose...
Riposo avrebbe dovuto essere la parola d'ordine per i primi giorni, poi si sarebbero prese la rivincita per la perfezione perduta. Non che ad Alessandra premesse granché, ma lo doveva alla cugina.

26 Giugno, ore 16.15, Lordly Taylor.
-Maya, mi spiegheresti di nuovo cosa siamo venuti a fare?-
Una giovane sui diciannove anni, abbigliata con uno stranissimo abito viola guardò con il capo piegato l'uomo carico di pacchetti di vario genere -Che razza di domande, Nick! Facciamo compere per il pic-nic, no?-
-E perché il "facciamo compere" comprende che porti tutto io?- borbottò.
-E dai, non fare il guastafeste! Per una volta che siamo riuniti con gran parte delle persone che conosciamo. Verrà perfino Edgeworth!-
-Obiezione! E' stata un'idea tua, dovresti occuparti da sola di questa faccenda!-
-Mi lasceresti davvero fare tutto da sola? Senza aiutarmi nemmeno un pochino? Non ti facevo così insensibile, Nick!- lo rimproverò sbuffando e incrociando le braccia.
-Co...cosa? Io...- niente da fare, combattere per la giustizia in un tribunale era moolto più facile che contro la propria neo-fidanzata in procinto di organizzare una festa.
-La mistica Maya ha ragione, signor Nick- si intromise una bambina che oltre allo stesso tipo di abito aveva anche un'acconciatura ad anelli a renderla più strana.
-(Uff, se ci si mette anche Pearl)...cosa dobbiamo prendere ancora?- si arrese.
-Siii. Lo sapevo che non potevi deludermi così!- esclamò Maya perdendo tutta l'aria arrabbiata e saltando al collo di Phoenix. Idea non molto intelligente perché incluse il relativo crollo di parte dei pacchetti...oltre che degli stessi Maya e Phoenix!
-Ops!-
-Ooh! Quanto siete carini!- commentò Pearl con gli occhi sbrilluccicanti.
Recuperati i pacchetti si mossero verso il successivo negozio quando Pearl si bloccò di colpo fissando qualcosa.
-Tutto bene, Pearly?- chiese Maya preoccupata. La bambina corrugò la fronte -Mi era sembrato di vedere la signorina Von Karma...solo che non sembrava lei...-
-Forse perché non lo era, no?-
-Però lo sembrava...solo che sorrideva!- aggiunse.
-Allora è sicuro che non era lei- concluse Phoenix interrompendole e costringendole ad andare avanti.
In effetti Pearl aveva visto Franziska, ed effettivamente questa sorrideva per via del buffo abbinamento cromatico blu-arancio che Alessandra le aveva proposto.
Per riconciliarsi, dopo essersi riposate dal viaggio ovviamente, erano andate a fare l'universalmente chiamato (e amato) shopping, anche per riempire l'enorme armadio vuoto della mädchen.
-Guarda Franzy! Non trovi che questo sia bellissimo?- esclamò indicando un abito blu scuro, senza spalline stretto alla vittoriana, stretto e fasciante con un drappeggio sui fianchi e a svasare in fondo.
-Non è da bambina, e poi non avresti occasione di usarlo...-
-Oh, ma non per me! Per te! Anzi, perché non lo provi?- chiese entusiasta.
Alla fine, non solo l'abito le donava molto ma c'era anche un modello un po' diverso a giromanica rosso con la gonna a petali che Alessandra volle acquistare insieme all'altro e un bel po' di altri capi più quotidiani, molti dei quali semi-formali in vista dei processi cui avrebbe assistito.


Eccomi di nuovo!
Cercherò di mantenere un giorno stabile per i post, dato che devo scriverli quando ho tempo libero (e di solito si riduce ad essere tardo pomeriggio o sera...)
Solar74: pensa che ci ho messo un pezzo a decidermi a postare, sono tremendamente incerta a volte, mi fa piacere avere un appoggio! Mi sono accorta della svista nel nome, ma l'ho corretta, meno male che me l'hai detto!
Ma sono già dentro, sai? Miles è un mito, anche se non scriverò subito su di lui avrà tutto il suo ruolo da svolgere. Ad essere sincera ho un fifa folle di interpretarlo male, terrò le dita incrociate per sapere la tua opinione.
Ale è un tesoro ma voglio renderla abbastanza tremenda (in senso buono, ovviamente), tanto per spiegare il  "l'avrebbe fatta impazzire, prima o poi"  del primo cap.
Kirlia: Niente forzature, se c'è una cosa che già avevo deciso era questa. Non sono al tuo livello, non aspettarti niente di eccezionale quindi, ma posso dirti con certezza che Alessandra capirà qualcosa e ci si metterà d'impegno per avvicinarli, non per niente è un genio, no?
Grazie a entrambe per le recensioni, a presto
                                                                                                                        Danielle

P.S. Questi sono i due abiti, giusto per farveli vedere (bisogna fare copia-incolla, non so come mettere i link...):
Franziska: http://abiticerimoniamilanoloveperdonneditutteleeta.fotoblog.it/archive/2009/07/27/l-abito-da-cerimonia-a-milano-vestito-di-love.html
Alessandra: http://i14.ebayimg.com/01/i/001/6f/4d/6450_1_sbol.JPG




   
 
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