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Autore: KatDam    21/02/2010    1 recensioni
[Paring: Luca e Sara.] Sara cerca di conquistare lo zio 33enne, soffredo e affrontando un sacco di problemi, cosa succederà..se un giorno Luca capisce di amarla?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                           » Le novità non mancano mai.



«Grazie della bella serata, sei stato dolcissimo..» Dico sorridendo. Effettivamente Tito, è stato davvero carino, al cinema si è occupato dei pop-corn e delle bevande, mi chiedeva in continuazione se avevo bisogno si qualcosa e al "ristorante" mi ha guardato con un aria così dolce e sognate, che per un pò mi ha fatto dimenticare Luca.
«Per me è stato un piacere.» Sorridi imbarazzato. «Bhè adesso devo andare sennò papà farà storie..» «Ah sì certo..bhè notte Sara..» E ti avvicini lentamente.
Ma appena sfiori le mie labbra mi ritiro. «Scusa..» Sussurro. «No scusami tu..non dovevo..» Guardi verso terra. «Non è come pensi è solo che non è il momento, non voglio illuderti..»
Continui a non parlare. «Tito sono stata bene con te, davvero, ma adesso sono innamorata di un altro..» «Possiamo rifarlo?» Mi chiedi spiazzandomi, che cosa intende?
«Cosa?» «Uscire.» «Oh si certo quando vuoi..» Dico sorridendo, e vedo spuntare un sorrisino anche a te. «Notte allora.» Mi dai un bacio sulla guancia e salgo le scale.
Eppure mi basta essere un attimo sola per sentire il peso di tutto di nuovo addosso, continuo a camminare fino al terrazzino. «Sara aspetta..» voltandomi trovo Tito davanti a me affannato. «Ei che è successo?» «Volevo chiederti una cosa..» «Dimmi..»
E dietro di me sento una porta aprirsi, una ventata trasporta una scia di profumo. Quale profumo? Il suo.
«Luca..» Sussurro ancor prima di girarmi. E quando lo faccio Mi passi accanto, senza guardare me o lui. Freddo come il ghiaccio.
«Allora va bene?» La voce squillante di Tito mi riporta alla realtà. «Cosa?» Ma i miei occhi vanno veloci su lui e poi su Luca. Che ancora più indifferente scende.
«Ma mi hai ascoltato..?» «Ehm no scusa stavo pensando..» Scuote la testa. «Ti va di venire da me a pranzo domani?» Annuisco e faccio un sorriso.
Tito dopo poco va via; mi appoggio al balcone, l'aria fredda e pungente sfiora le mie guance, respiro a pieni polmone il bellissimo odore di terra bagnata mescolato con il suo.
Chiudo gli occhi cercando di immaginare un futuro diverso da quello che stavo rincorrendo da anni. Inutile.
Qualcosa mi sfiora la spalla. Mi volto insicura. E davanti a me c'è l'angelo più bello.
Provare ad andare avanti? Fatica sprecata.
I suoi occhi mi guardano dolci, pieni di amore.
Ma ancor prima che possa aprire bocca, va via.
Entro in casa. Non riesco più a sopportare questa situazione, vederlo tutti i giorni mi ammazzerà.
Eppure se credevo che quella fosse la cosa più difficile ancora non avevo fatto i conti con la nuova realtà.
I due giorni seguenti passarono così, 2o ore su 24 le passavo con Tito, che in un modo o in un altro riusciva a farmi sorride.
«Sara stasera c'è una sorpresa.» Dice mamma sorridendo. «Quale? Cosa succede?» Domando cercando di avere informazioni in più.
«Tra un pò vedrai, ma adesso metti questi piatti a tavola.» Annuisco e poggio piano sul tavolo.
Qualche piatto in più, allora arriverà qualcuno, ma chi? Zia? No, è partita da poco. Sarà qualche altro parente.
Pochi sencondi dopo bussando alla porta, corro ad aprire e trovo papà e Luca. Dò un bacio a papà e abbasso lo guardo.
«Ciao Luca..» Sussurro. «Ciao..» Saluta a sua volta.
«Ei siete arrivati.. sedetevi sedetevi che stai per arrivare una sorpresa..» I due si guardano sorpresi. Ovviamente non sapevano nulla neanche loro.
Il mio solito posto è quello di fronte a Corsari, ma stasera proprio non mi va, e scalo qualche sedia più in là.
«Come mai ti metti lì amore?» Chiede papà. Non gli scappa proprio nulla, eh? Ah sì, il mio amore per Luca, ma giustamente in confronto ad un cambio si sedia è meno importante.
«Ho freddo..preferisco mettermi più lontana dalla finestra..» Mento.
«Eccoli eccoli..» Urla mamma dalla cucina, e corre ad aprire la porta.
«Siamo qui. Venite, buona seraaa!»
Entrano un signore e un signore, marito e moglie forse. Non sembrano neanche italiani. Ma chi sono?
«Bruno questo è Andrea Rampetti e sua moglie Giulia.» Presenta mamma. Intuizione giusta.
Guardo il tavolo e trovo Luca a fissarmi. Lo guardo anch'io un attimo ma mia mamma chiama. «Sara vieni a salutare.»
Mi alzo scocciata e stampatomi un sorriso idota in faccia li saluto.
«Ah cara Rosì mia figlia arriverà più tardi, ci sono problemi?» «Nono anzi sedetevi, Bruno porta le valigie in camera nostra.»
«In camera nostra? Ma Rosì..» Protesta papà ma un'occhiatacci di mamma lo zittisce. «Luca dammi un mano và..».
Finalmente ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare, i "grandi" chiacchierano e io non gli do peso, ogni tanto mi fanno qualche domanda e io accenno un "sì" con la testa.
«Ah sta arrivando, le apro la porta.» Dice Andrea alzandosi.
Vedo Luca guardare l'uscio imbambolato, fissare qualcosa.
Mi volto e vedo entrare una ragazza; alta, magra con le forme al posto giusto, boccoli nocciola le cadono sulle spalle, praticamente bellissima. Mi rigiro verso lui e lo trovo ancora a guardarla.
Lo stomaco mi si chiude in una morsa infernale, mentre sento che potrei spaccare tutto.
«Vieni cara accomodati.» «Lei è Sara, la figlia di Rosì, lei è mia figlia Elisabetta.» La ragazza mi porge la mano e sorride. Cos'hai da sorridere, eh?
«Piacere..» Rispondo acida. «Lui, invece, è Bruno Miranda, e Lui Luca l'ex marito della sorella di Rosì.» I due si scambiano uno sguardo inteso.
Non li sopporto. Cosa fa Luca?
«Ecco a te!» Le "getto" un piatto facendo finire il loro "momento".
«Sara..che ti prende?» Mi rimprovera mamma scioccata. «Nulla.» La zittisco.
Per tutto il resto della cena, Luca e Elisabetta si sono scambiati guardi di fuoco e hanno chiacchierato allegramente.
Li ho odiati? sì.
«Accompangna Elisa in camera tua, dormirà con te.» Perfetto. Mi sorride felice e torna a guardare Corsari.
Forse tenerla in camera con me non è poi un brutta idea, posso tenerla meglio sotto controllo.
«Andiamo?» Le domando sfoderando un sorriso convincente. «Certo, Buonanotte a tutti, a domani Lù.»
A quell'affermazione faccio cadera la borsa che ho in mano a terra. "Lù"? è cos'è un cagnolino?
Lo conosce da meno di un'ora e lo chiama Lù?
«Lo prendo io asp..» Dice gentile, ma una gentilezza che mi fa saltare i nervi.
«Faccio io.» Tuono prendendola da terra.
In camera la lascio fare ciò che vuole, l'importante è che non esca da qui senza me.
Infilo il pigiama, che non sopporto, ma stasera fa tremendamente freddo e mi stendo nel letto.
Pensa, pensa, pensa. Non posso permettere che questa nuova "papera" porti via il Mio Luca. Eppure ciò che fa più male, è vederlo sempre più distante da me.
Sempre più freddo, ma l'amore non può sparire così, no? Chi ama, ama per sempre. E invece adesso tutte quelle sue paroline dolci sembrano lame taglienti che infilzano il mio cuore già debole. Ma prima di arrendermi lotterò, lotterò con tutte le mie forze, finchè non cadrò a terra sfinita o almeno finchè tu non verrai da me e mi dirai "Io non sono innamorato di te" guardandomi negli occhi.
E solo allora, mio caro Luca Corsari, tu lascerò andare; cercando di incollare nuovamente i pezzi infranti del mio cuore.
Ma per adesso la prima cosa da fare è scoprire il più possibile su di lei.

  
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