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Autore: Memento_B    21/02/2010    1 recensioni
Dominique per la prima volta nella sua vita aveva osato qualcosa. Non poteva temere nulla, perfino l’idea di un rifiuto era totalmente irrazionale. Mentre si rivestiva, pensava all’audacia che aveva avuto quel pomeriggio, quando aveva dato una svolta straordinaria alla sua vita.
Lei. Dominique Weasley, quinto anno, riservata e amante dell'arte. Lui. James Potter, settimo anno, popolare ed esuberante. Stessa storia, stessa famiglia, stesso sentimento.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Missing moments'
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                Forbidden kisses

 

<< James, apri. Sono io, Dominique. >>

<< Cosa vuoi? >>

<< Aprimi, ti devo parlare. Urgentemente. >>

<< Senti, adesso… adesso non mi va, ne riparliamo domani, okay? >>

Dominique alzò gli occhi al cielo e sospirò. Quell’atteggiamento non era da James, negli ultimi giorni si comportava in maniera strana, non da lui. Nell’ultima settimana l’aveva palesemente evitata, ed ogni volta che provava ad avvicinarlo inventava mille impegni. Ma quella volta non sarebbe accaduta la stessa cosa. Aveva finalmente trovato il coraggio di parlargli, non l’avrebbe di certo fermata una stupida porta.

<< James Sirius Potter, ti do cinque secondi per aprire questa porta. Se non l’aprirai, la sfonderò, capito? >>

James si alzò malvolentieri dal suo letto. Ma che diamine le prendeva? Non si era mai rivolta così a qualcuno, tantomeno a lui. Era a dir poco assurdo e strano sentirla parlare con quel tono quasi di minaccia. In quel momento, era l’ultima persona che desiderava vedere. Che si amavano era chiaro, ma mai come in quel periodo James aveva sofferto per quel suo amore. In genere si comportava allegramente, come se nulla fosse, trattando Dominique esattamente come tutti gli altri cugini ed amici. In pubblico, Dominique era solo una delle tante persone che conosceva, una delle tante amiche e cugine che aveva. In realtà, Dominique era la ragazza che amava.

<< Che c’è? >>

<< Non mi fai entrare? >> gli chiese Dominique, spingendolo ed entrando nella stanza.

<< Dominique, senti, spero per te che sia una cosa importante perché… perché ho da fare >> James tentò di far sembrare il suo tono di voce il più irritato e scocciato possibile. Non ce la faceva davvero a comportarsi come sempre, ad essere allegro e sorridente. Voleva stare da solo, per sempre. Era un desiderio strano, non aveva mai pensato di arrivare ad odiare la sua popolarità. Voleva essere uno dei tanti studenti per potersi rinchiudere in camera per il weekend senza che qualcuno se ne accorgesse. Eppure non gli era concesso.

Dominique chiuse con un calcio la porta e si avvicinò al cugino. << Oh, è importantissimo >> gli sussurrò, afferrandolo per la camicia.

<< Dominique, che stai…? >>

In un primo momento, per una frazione di secondo, James accarezzò l’idea di respingere la ragazza. Insomma, erano cugini, non potevano. La famiglia non avrebbe mai approvato, non avrebbe mai avuto il coraggio di dirlo a qualcuno. Ma poi capì che se l’avesse fatto, non gli sarebbe mai più capitata una situazione del genere. Così non finì nemmeno la domanda e strinse a sé la cugina, baciandola.

 

<< E adesso? >>

Dominique si abbandonò nuovamente sul letto, appoggiandosi con la schiena sulla testata ed accarezzando i capelli del cugino.

<< Non lo so >> rispose James << Immagino che prima o poi dovremmo rendere nota la… mh… notizia >>.

<< Di certo non sarà peggio di quando Rose portò in casa Scorpius >> ridacchiò Dominique.

<< Ho i miei dubbi… >> rispose James, sorridendo.

<< Beh, poco m’importa >> sospirò Dominique, alzandosi. Era felice. Felice come mai lo era stata in vita sua. Finalmente aveva espresso il suo sentimento più profondo, svelato il suo segreto più grande, aveva avuto il coraggio di fare qualcosa di simile. Forse si sarebbe dovuta sentire in colpa, forse si sarebbe dovuta disprezzare, non era un comportamento consono quello, ma in realtà non se ne importava nulla. Come poteva importarle del pensiero degli altri ora che aveva James?

<< Dici che è il caso di nascondere la cosa per un po’? O almeno di preparare gli altri psicologicamente prima? >>

<< Ma fammi il piacere, Weasley >> ridacchiò James << Pensi davvero che mi freghi qualcosa di stupide parole dette da chi forse non capisce nulla di come va la vita? Non nasconderei al mondo il mio amore per te nemmeno ne andasse della mia vita. >>

Si alzò e raggiunse la cugina, baciandola per l’ennesima volta.

Non si sarebbe mai stancato di baciarla, del suo sapore, del suo odore, di lei. Quel pomeriggio con lei era stato il più bello della sua vita, il sentimento che nutriva nei suoi confronti era sincero. Era euforico, al mondo non esisteva nient’altro all’infuori di Dominique.

Certo, quello che facevano era eticamente e moralmente vietato. Ma forse era proprio quel divieto ad aggiungere un po’ più di sapore a quella situazione. L’idea di quel che sarebbe successo dopo non spaventava James, anzi rafforzava il suo sentimento. Amava il pericolo, amava infrangere le regole. Se poi quel che otteneva contravvenendo ai divieti imposti era Dominique, ne valeva davvero la pena.

Fino a quel momento, in sette anni di scuola, James aveva avuto decine e decine di ragazze, molte delle quali nemmeno se le ricordava, gli era perfino difficile ricordarsi il nome della prima ragazza che aveva baciato. Fino a quel momento le ragazze erano state solo dei passatempi, nulla di più, non aveva mai provato nulla per nessuna di quelle stupide ochette che gli morivano ai piedi, per lui bastava che respirassero.

Poi aveva iniziato a vedere Dominique sotto una luce diversa. All’improvviso, la bionda non era più una semplice amica o cugina, era diventata la sua ossessione, la sua ragione di vita. James aveva conosciuto l’amore, per la prima volta aveva provato un sentimento. Si rese conto di come era stata vuota la sua vita, di come era stato stupido. Abituato ad avere qualsiasi ragazza stimasse degna di nota, fu davvero difficile per lui reprimere i suoi impulsi, specialmente perché era consapevole che Dominique corrispondeva il suo sentimento. Aveva così represso il suo vero primo sentimento fino a quel bacio proibito.

Dominique, al contrario, non aveva mai avuto un ragazzo. Non aveva mai nemmeno desiderato averne uno, a dir la verità. Aveva un dono straordinario e raro, riusciva a conoscere qualsiasi persona solamente sentendola parlare per pochi secondi. Le bastava qualche parola per capire che tipo di persona aveva davanti, riusciva a conoscere le persone solamente osservando il loro comportamento. E con tanti, troppi di quei ragazzini che erano a scuola non aveva nulla in comune, non voleva conoscerli. Non lo faceva per superbia, ma per coscienza della realtà. Quei tipi non l’avrebbero mai capita, né voleva farsi capire da loro, che la ritenevano inferiore solo ed unicamente perché diversa. Forse non era la ragazza più intelligente della scuola o la più popolare, ma non era suo interesse esserlo. Lei aveva il suo mondo, che non avrebbe mai e poi mai lasciato.

Dall’interno del suo mondo Dominique vedeva la gente correre ed affannarsi, ingigantire ogni problema, odiare gente perché aveva un pensiero diverso e tradire i propri amici solo per raggiungere qualcosa, che magari non era nemmeno strettamente necessario. Nel suo mondo immaginario, il tempo scorreva più lentamente e tutto era più semplice ed ovvio. Dominique trascorreva la sua vita con calma, senza affrettarsi o porsi dei limiti, ogni problema aveva una soluzione ovvia che agli occhi dei frettolosi sfuggiva e credeva che la vita fosse troppo breve e preziosa per poterla passare ad odiare o a tradire le persone che amava.

Il capire di amare suo cugino scombussolò Dominique. Non aveva mai pensato che lei fosse capace di innamorarsi di qualcuno. Certamente era legatissima al ragazzo, ma mai e poi mai avrebbe immaginato che un giorno sarebbe arrivata ad amarlo. Tuttavia, aveva accettato la cosa facilmente. Anche questo “problema”  -se così poteva definire il suo sentimento- aveva una soluzione ovvia, ma era troppo rischiosa e lei non amava rischiare, così come non amava le sfide o infrangere le regole. Non era una codarda o una vigliacca, ma non trovava il senso del comportamento che ostentavano la sorella o lo stesso cugino. Se esistevano delle regole c’era un perché, e l’infrangerle portava solo squilibrio. Alla fine, però, si era rassegnata ed aveva capito che non avrebbe sopportato ancora a lungo l’idea di amare qualcuno e non poter finalmente esprimere il suo sentimento. Non era sicura di essere pronta a rendere pubblica la sua relazione col cugino, nonostante tutto temeva la reazione dei parenti e pensava che magari per i primi tempi fosse meglio tenere la cosa per sé. Ma James pareva fin troppo sicuro di sé e di quel che faceva che non poteva fare a meno di seguirlo nelle sue scelte.

<< Andiamo? >> le chiese James, stringendole la mano.

Dopo qualche secondo, Dominique annuì ed aprì la porta.

 

***

Non c'entra nulla, ma volevo solo farvi vedere qualche cosa su Rose che feci un po' di tempo fa, così, giusto per. (Una persona adatta a Dominique devo ancora trovarla però...)

Rose

Rose 2 (questo è vecchissimo poi, risale al 2008!)

 

 

Angy1234: Ecco qui il primo capitolo, spero che ti piaccia :)

 

Ombrosa: Ciao :D Felice di rivederti anche qui! Domi non riesco ad immaginarmela diversamente ormai, forse è il suo stesso nome che... boh... mi da l'idea di una artista :)

  
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