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Autore: Starfantasy    22/02/2010    1 recensioni
Ormai i tasselli si stanno ordinando e stanno svelando un quadro poco confortante: la Spirale sta prendendo possesso dei poteri più antichi e potenti mai esistiti. La Fondazione sta intervenendo, coinvolgendo ovviamente la squadra di Dante. Ma questa volta le missioni non saranno così facili da portare a termine e divideranno il gruppo... e in mezzo a tutto questo c'è il destino dell'umanità.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fanfiction su Huntik'
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1^ Parte

 

 

 

Era passata più di una settimana dall’ultima missione e, come promesso, la Fondazione non aveva più affidato nessuna missione a Dante e agli altri. I giorni erano trascorsi piuttosto tranquilli nelle calle di Venezia. Lok e Sophie avevano ricominciato ad andare a scuola dopo qualche giorno dal loro ritorno, ma la ragazzina aveva deciso di assumere un insegnante privato per evitare di rimanere indietro con il programma anche quando andavano in missione.

- Significa che ci toccherà studiare fra uno scontro e l’altro?!

- Non essere ingenuo, Lok! Significa soltanto che quando torneremo a Venezia dovremo impegnarci il doppio sui libri, nonostante questo per te voglia dire passarci sopra neanche dieci minuti.

“Piuttosto tranquilli”, però, era un termine relativo se ci si riferiva alla vita di un Cercatore. I ragazzini avevano notato che Guggenheim aveva chiamato più volte senza mai affidare missioni, lo stesso aveva fatto Metz, ed entrambi avevano sempre voluto parlare solo con Dante. E con Zhalia, se si trovava nei paraggi. Iniziarono a preoccuparsi quando, origliando da una porta, sentirono il detective dire, o meglio, urlare, che “non voleva trascinarli in questa storia, era troppo pericoloso.”  Senza dubbio parlava di loro due. Li stava tenendo all’oscuro da qualcosa che preoccupava la Fondazione in ogni suo settore, ed entrambi erano consapevoli che c’erano comunque già dentro. Non vollero insistere e cercarono di far finta di nulla, tanto prima o poi avrebbero scoperto tutto. Sperarono solo che quando quel momento fosse arrivato non fosse stato già troppo tardi.

Finalmente dopo una noiosa decina di giorni arrivò una missione. Dante si recò a casa di Sophie, sapendo che vi avrebbe trovato anche Lok. Venne accolto da LeBlanche e si guadò intorno cercando Santiago, intuendo che non fosse lontano. Proprio mentre entrava in soggiorno vide una ragazzina uscire sbattendo la porta, infuriata.

- Chi era? - chiese perplesso, notando lo sguardo divertito di Sophie e quello infastidito di Lok.

- La nostra terza insegnante privata. - ridacchiò la ragazzina. - Lok ha fatto scappare anche lei! Non riesce proprio a farsi piacere storia…

- Strano… dovrebbe, essendo un Cercatore. - tornò sul discorso per il quale era lì. - Cercatori, abbiamo una missione.

Il ragazzino quasi cadde dalla sedia per l’emozione: - Finalmente! Di cosa si tratta?

- Un Titano da recuperare. Una missione molto comoda da potare a termine. Avete presente il Leone Alato di Piazza San Marco?

Seguì un attimo di silenzio.

- Ho capito, mi toccherà continuare ad andare a scuola…

 

Il gruppo si incontrò alle cinque con Zhalia in piazza. Il sole stava tramontando e l’aria della laguna era piuttosto fredda, ma agire col buio era meglio e quella luce creava dei riflessi strani e ombre strane che potevano confondersi con l’energia di un Augerfrost o di un Boltflare ed evitare che qualcuno si insospettisse.

Si diressero immediatamente verso la colonna che gli interessava.

- Ho sempre sospettato si trattasse di un Titano. - commentò Sophie guardando la statua con occhio critico. - Perché nessuno ti ha mai chiesto di andare a prenderlo anche se era così vicino, Dante?

- E’ stato inutilizzato per secoli, la Fondazione non pensava fosse il caso di dedicare attenzioni a un Titano “inattivo”.

- Ed ora cos’è cambiato? - chiese Lok con aria vagamente infastidita, cercando di mantenere la calma. L’uomo lo ignorò e si avvicinò al bordo dell’acqua. Si guardò intorno e, senza farsi problemi, saltò giù. Gli altri accorsero subito, con aria allarmata, poi lo seguirono. Sott’acqua Dante fece loro segno di seguirlo. Si avvicinarono ad una specie di botola subacquea che il detective aprì con l’aiuto di Dragonfist. L’acqua non entrava all’interno siccome era protetto da un incantesimo simile a quello di Atlantide. Una volta dentro, il gruppo riprese fiato.

Si trovavano di nuovo sottoterra. Anche in quello stretto cunicolo si sentiva l’odore di alghe e inquinamento tipico di Venezia. Le pareti erano coperte da disegni rappresentanti San Marco e il suo Titano. In fondo al tunnel si scorgeva una porta.

   
 
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