Come si può uccidere Bambi?
Io e il
mio angelo siamo seduti sul divano della sua stanza.
Lui, loro,
non dormono mai. Non solo vivono per sempre, ma devono stare svegli
24 ore su 24.
Mi ha spiegato anche che sono vampiri "vegetariani",
non si nutrono di sangue umano. L'ha fatto per non spaventarmi, ne
sono certa, anche se non ha fatto altro che far nascere domande su
domande. Non gliene ho posta nessuna, sia perché non mi
sembra il
momento sia perché mi ha subito posto un'altra domanda,ha
voluto
spiegato perché non sono scappata via urlando a gambe
levate. Gli ho
raccontato del sogno, si è messo a ridere, chissà
quale brillante
deduzione si aspettava!
Ora sono seduta in braccio a lui a
raccontargli di come a cinque anni sono caduta dalla bicicletta.
Poi
un'improvvisa folgorazione -Tu quanti hai,
Edward?-
-Diciassette.-
-Per lo stato di Washington hai 17
anni, ma qual'è la tua vera età?-
-Sono nato nel 1901 a
Chicago.-
-Guarda un po' se dovevo innamorarmi di un nonnetto
centenario!-
Mi pento
subito di ciò che ho detto; sono innamorata di lui? E se
anche
fosse, dovevo proprio dirlo?
-Ehi non sono un nonnetto!- Sono
diventata rossa, e tengo gli occhi bassi, eppure mi sforzo di alzarli
per rispondergli a tono, e per evitare che prenda l'argomento.
-Si
che lo sei!- e gli faccio una linguaccia, lui ride, voglio fargli
un'ultima domanda, sono troppo curiosa -Come sei diventato un
vampiro?- gli chiedo.
-Mi ha trasformato Carlisle, stavo morendo
di spagnola.-
-È stato...doloroso?-
-Incredibilmente; è
l'unico particolare della mia vecchia vita ancora vivo nella mia
mente.-
Un brivido mi percorre la schiena.
Non mi sono neanche
accorta del tempo che è passato: sono già le
otto. Io non ho ancora
mangiato ma mi sembra male chiedere a loro, a dei vampiri se hanno
del cibo, anche perché non credo ce l'abbiano, loro si
nutrono di
tutt'altro.
-A cosa pensi?-
-La mia mente è off-limits!-
-Nel
vero senso della parola!-
-Come?-
-Niente.-
Ripenso alle
ultime ore, a quello che sono i Cullen. Eppure non mi fanno paura.
Dovrebbero, lo so, però non li temo, sembrano
così umani, sono così
gentili, soprattutto Esme, poi anche Edward...un nonno centenario che
dissangua Bambi! Rido da sola, dandomi della stupida per il pensiero
appena elaborato.
-Perché ridi?-
-Perché sei un nonnetto centenario che dissangua Bambi e coniglietti!-
Lui mi
stringe forte e mi accarezza i capelli, come farebbe a una bambina.
In effetti se si proporziona la mia età alla sua, io sono
l'equivalente di una bambina per lui. Una bambina. I bambini si
accudiscono. Se mi vedesse come una bambina e non come altro? Se si
stesse solo prendendo cura di me, come farebbe con una bambina?
-Ti
prego non scappare da me...io non sono un mostro, o almeno mi sforzo
di non esserlo. Non avere paura, non ti voglio fare del male.-
Probabilmente il mio viso si è incupito e lui vi ha letto
tutt'altro.
Comunque sembra voler convincere più se stesso che
me. Anche perché ora come ora anche se mi presentassero un
licantropo lo accoglierei come qualcosa di normale. La mia mente
funziona al contrario, almeno al momento, dopo spero elabori in modo
più efficace e accurato.
-Non ho paura di te.- E non sto
mentendo.
-Hai fame?-
-Non preoccuparti.-
-Ti brontola lo
stomaco. Hai fame.-
Non è una domanda è un'affermazione.
Peraltro corretta.
-Si, però se non avete nulla non
preoccuparti.-
-Certo che mi preoccupo. Tu sei umana, devi
mangiare!- Una bambina Bella, una bambina.
-Si..ma
voi..insomma...-
-Alice è andata a prendere qualcosa dalla tavola
calda, tornerà a momenti. Nel mentre possiamo scendere.-
Ma
quanto è bello? Lui e quel sorriso mi uccideranno qualche
volta.
-Si, andiamo.-
Mangiare con loro è estremamente
imbarazzante. Io mangio, loro mi guardano, soprattutto Edward, lui
studia con attenzione ogni mio movimento, è snervante.
Grazie alle due persone che hanno recensito, a chi mi ha aggiunto tra i preferiti e le segiuite e a chi legge solamente.
Fatemi sapeeere!!!