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CONVERSAZIONE CON SESSHOMARU E PARTENZA
Il provino
è
andato bene. Fin troppo bene. Così bene che hanno deciso di
prendermi nel cast.
Non riuscivo
a crederci quando me lo hanno detto.
La
felicità
era incredibile, avrei potuto toccare il cielo con un dito.
Anche se
dopo mi sono sentita stranamente triste. Forse il termine stranamente
non è
proprio il più azzeccato, so benissimo cosa significa questa
cosa.
Dovrò
lasciare il Giappone e andare in America.
Per quanto
riguarda l’età non è un problema ormai
ho diciotto anni e poi e mia zia vuole
venire con me, dice che tenterà di aprire uno studio
lì. Nemmeno mia madre,
anche perché quando gliel’ho detto non ha battuto
ciglio, ormai i rapporti con
lei sono insanabili. Mi ha fatto molto male vederla così
indifferente, tanto
che me ne sono andata via da casa piangendo.
L’unica
persona da cui non voglio separarmi è Sesshomaru. Non so
come posso fare, mi
sembra di non riuscire a trovare le parole giuste , anche se non
è così
complicato dirgli “Vado in America”.
Ora sono
sotto casa sua, citofono e lui mi apre.
Speravo
tanto che non ci fosse, avrei rimandato volentieri questo incontro.
Però è
inutile scappare , più aspetto e peggio è!
Non devo
nemmeno suonare il campanello, perché lui mi apre la porta
ancora prima del mio
arrivo.
-Ciao- mi
dice lui, come sempre.
Io rispondo
abbassando il capo. Guardarlo mi fa malissimo.
-Entra e
togliti la giacca- dice facendomi cenno di entrare e chiudendo la porta
alle
mie spalle.
Ed io
eseguo.
L’ho
sempre
fatto, ci sono abituata.
Mi scappa un
sorriso mentre ripenso alla prima volta che l’ho visto.
L’avevo soprannominato
Pitbull per quel suo modo di fare da dittatore e a volte un
po’ scortese.
Mi giro
verso di lui, che impaziente
aspetta che
io gli porga la mia giacca, e lo guardo negli occhi. Anche questa volta
sorrido.
-Cosa
c’è?
Come mai sorridi?- mi domanda.
Io abbasso
il capo leggermente imbarazzata.
-La prima
volta che mi hai guardato negli occhi è stato per farmi
capire che stavo
disturbando te e i tuoi attori-
Anche lui
sorride con me.
Poi mi
abbraccia. Forte!
Sento il suo
cuore che batte… strano, fa lo stesso suono del mio,
tu-tum… tu-tum! Inalo
anche il suo profumo, voglio ricordarlo sempre, voglio che non si
cancelli mai
dalla mia mente.
Oddio,
quanto mi mancherai Sesshomaru!
-Sesshomaru…
io devo dirti una cosa importante- dico con la voce spezzata.
Lui si
stacca leggermente. Sto facendo di tutto per non piangere ma non ci
riesco! È
più forte di me.
-Sediamoci-
ordina sempre lui.
Una volta
sistemati sul divano del salotto, io mi posiziono di fronte a lui. Lui
mi
guarda fisso, impassibile come sempre.
È
arrivato
il momento.
-Io…
devo
andare in America… mi hanno presa a quel provino
e…-cerco di non fermarmi ma le
lacrime me lo impediscono, non lo sto nemmeno guardando negli occhi.
È davvero
difficile, direi quasi impossibile.
-Già
lo
sapevo!-
E questa
volta lo guardo.
Cosa vuol
dire che lui sapeva tutto?
Una lacrima
scende lungo la mia guancia. Ormai è impossibile fermarle.
-Cosa vuoi
dire?-
-Voglio dire
che il provino che hai sostenuto era solo una
formalità… Joe Collins voleva
solamente avere un’ulteriore conferma della tua bravura-
Ok! Adesso
sì che non posso parlare per colpa delle lacrime!
Lui lo
sapeva e nonostante questo ha fatto finta di niente!
Mi butto sul
suo petto e piango come una bambina.
-Scu-scusami…
so che a te le lacrime danno fastidio ma… anche se io voglio
andare per poter
realizzare questo sogno, una parte di me vuole restare con te! Anche se
la
nostra storia è durata poco tu per me sei stato tutto! Mi
hai ridato un po’ di
quella fiducia che ormai credevo di aver perso, mi hai fatto sentire
brava in
qualcosa e , anche se tu caratterialmente sei freddo, mi hai fatto
sentire
amata- dico alla fine, quando mi sono ripresa.
Sento le sue
grandi mani sulle mie spalle. E il mio cuore batte
all’impazzata.
È
incredibile!
Se ci
ripenso mi sembra impossibile.
È
iniziato
tutto come un sogno, un magnifico sogno , e adesso devo svegliarmi. Non
voglio.
-Rin…
Non
posso chiederti di restare, sarebbe un gesto da vero egoista! Io voglio
che tu
realizzi i tuoi sogni, che faccia ciò per cui sei portata:
recitare!-
Non è
proprio una dichiarazione d’amore ma per me queste parole
valgono più di mille “Ti
amo”. Non ho mai preteso di cambiare Sesshomaru, neanche
lontanamente. Lui mi
piace così com’è: freddo, orgoglioso,
fiero!
Alzo la
testa dal suo petto, di sicuro l’avrò bagnato
tutto!
Lo guardo,
forse per le ultime ore che mi rimangono, e mi perdo, per
l’ennesima voglia, in
quelle pozze dorate. Credo che questi occhi non li potrò mai
dimenticare,
rimarranno per sempre nella mia mente.
E poi lo
bacio.
Le parole,
ormai, non servono più. E questo lo sa bene anche lui.
***
Ed eccomi
qua, su un aereo diretto per l’ America.
Mia zia
siede al mio fianco, è eccitatissima. Sembra quasi una
bambina. Vorrei tanto
essere così anche io.
I miei amici
sono venuti tutti all’aeroporto.
Ayame, come
al solito, ha fatto delle gran scenate: piangeva come una fontana
supplicandomi
di restare in Giappone. Mi mancherà anche lei con le sue
pazzie. Kagome e Sango
piangevano anche loro ma di sicuro in modo meno teatrale rispetto a
quello di
Ayame.
I ragazzi mi
hanno abbracciata affettuosamente, dicendomi che avrebbero aspettato
delle
e-mail da parte mia.
L’unica
che
persona che mancava all’appello era Sesshomaru, ma in fondo
me lo aspettavo.
Ieri sera
è
stata la nostra ultima sera insieme.
Sapeva benissimo
che se fosse venuto io non avrei trovato il coraggio di partire.
So anche che
non possiamo avere una storia a distanza, sarebbe davvero complicato.
L’amore
senza un contatto fisico, ma basato solamente su dialoghi attraverso
computer o
cellulari non ha davvero senso. Se non ci si può sfiorare,
baciare o abbracciare
che senso ha stare insieme?
Mi sono
tenuta Tenseiga, il ciondolo che lui mi ha regalato. Lo
porterò sempre al
petto.
Il comandante
ci annuncia che l’aereo partirà a breve e di
allacciare le cinture di
sicurezza.
Io faccio
quanto detto. Poi prendo dalla mia borsa una busta che le ragazze mi
hanno dato
prima di partire.
È
piena di
nostre foto che documentano le nostre giornate al teatro.
Io con il
vestito di Giulietta, Kagome che cuce un costume, Sango e Miroku
immortalati in
una delle loro litigate, Koga e Inuyasha che si prendono in giro e
Ayame che
legge esasperata il copione.
Per ultima
hanno messo una foto mia e di Sesshomaru. Lui come al solito
è serio, io
sorrido radiosa.
E le lacrime
cadono copiose.
Sesshomaru il
sipario è calato sulla nostra storia, così come
è calato su questa piccola
parte della mia vita. Ora mi attende una nuova sfida e
l’affronterò a testa
alta.
Chissà
come
sarà la mia nuova vita, come inizierà. Forse
bene, forse male…
Non so nulla
ma di una cosa sono sicura…
Prima o poi
tornerai sul palco della mia vita e reciteremo insieme. Ne sono
convinta!
FINALMENTE POSSO TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO E METTERE LA PAROLA FINE A QUESTA STORIA! SCUSATEMI SE NON HO AGGIORNATO REGOLARMENTE MA GLI IMPEGNI SONO DAVVERO TANTI!
LA STORIA è FINITA LEGGERMENTE MALE... LO SO!
MA TRANQUILLE CI SARà UN SEGUITO!!!!
VOGLIO RINGRAZIARVI DI CUORE PER AVER AVUTO LA PAZIENZA DI LEGGERE QUESTA STORIA E PER AVERMI RESA FELICE CON I VOSTRI COMMENTI!
RAN UGAJIN92