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Autore: sweetnight    25/02/2010    1 recensioni
La città di Seattle è minacciata da una serie di misteriose uccisioni ad opera di un pericoloso killer. Bella è una poliziotta molto brillante, una donna temeraria e intelligente che riesce sempre a scovare il colpevole. Ma sembra che in questo caso abbia bisogno dell’aiuto di qualcuno che se ne intende parecchio, proprio come lei; peccato che i loro punti di vista siano sempre completamente differenti…. Ma del resto l’unione fa la forza. Come si metteranno le cose allora?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salveeeeeeeeeeeee Raga!!!!!!!!!! Dopo tanto, tanto tempo, eccomi qui con il quarto capitolo! Cercherò di postare più in fretta, promesso!!

Mi raccomando recensiteeeeeeeeeeeeeee!

Alla prossima!

Mega kiss

 

 

 

 

Mattina, ore 08.10. ero pronta per recarmi a lavoro. Già vestita di tutto punto con la mia uniforme, stavo preparando la colazione: quel giorno mi ero data da fare più del solito, non mi andava di fare brutta figura con il mio “ospite meraviglioso”, quindi avevo messo in tavola un po’ di tutto.

Mentre toglievo il caffè dal fuoco, sentii dei passi, sicuramente era lui. Mi voltai e lo vidi:

“buongiorno!” esclamai

“oh, buongiorno” rispose freddo

“dormito bene?”

“un sogno, direi!” affermò sarcasticamente

Mi voltai verso la cucina, incapace di trattenere un sorriso. Uno a zero per me!

“credo che tu non abbia una macchinetta per il cappuccino, vero?” mi aveva preso per un bar?

“no, mi dispiace; ma ho fatto del caffè e questa torta alle more…”

“ok, mi sa che ogni mattina andrò a fare colazione al bar”

“bene, così risparmio” ma tu guarda questo! Seh…

 

Dopo il nostro battibecco mattutino, ci rechiamo alla centrale di polizia, (prima però fermandoci ad un bar perché Mr. Simpatia doveva far colazione).

Appena arrivati, andammo nel mio ufficio e con mia somma gioia troviamo Janny e Tyler ad aspettarci:

“ciao, ragazzi!” li salutai

“ehilà Bella” dissero in coro Janny e Tyler

“Vi presento il nostro nuovo collega: il detective Edward Cullen”

“salve Edward!” lo salutò Tyler

“benvenuto al dipartimento di Seattle!” aggiunse Janny

“grazie ragazzi!” rispose Edward

“Bella ti ha già ragguagliato sul caso?” domando Tyler, Edward mi guardò sogghignando, poi rispose a Tyler: “no, non l’ha fatto”

Poverino!

“bene, allora noi andiamo, dopo chiamaci Bella, così potremmo metterci d’accordo sul da farsi!” disse Janny

“ok…” risposi

“ci vediamo dopo, ragazzi. È stato un piacere conoscervi!” li salutò Edward cordialmente

“anche per noi, a dopo!” fecero in coro Janny e Tyler

Ah! Così Mr. Simpatia faceva il gentile con i miei colleghi! Ma che bravo! Possibile che solo con me facesse il difficile?

Poi lo vidi che faceva il giro della scrivania e si andava a sedere sulla mia poltrona, distendendosi comodamente, accavallando le gambe.

“è comodo signor Cullen?”

“non mi lamento…” rispose Edward placidamente

“possiamo iniziare o questo la disturba?”

“proceda pure” che gran voglia di ribaltare quella sedia per farlo cadere per terra! Calma Bella, sii superiore…

“be-ne… dunque il caso riguarda un uomo di nome James Bright, 35 anni, che è stato ritrovato assassinato nella sua abitazione, sul corpo presentava diverse ferite probabilmente inferte dopo la morte, mentre la causa del decesso può essere attribuita da una profonda ferita alla gola che l’ha ucciso sul colpo. Stiamo aspettando i risultati della scientifica e il referto del medico legale. Per ora abbiamo fatto ricerche sulla vita di Bright ma non è emerso nulla di sospettoso. Un buon lavoratore, mai infranto la legge, un uomo tranquillo quindi.”
“chi ha scoperto il cadavere” chiese Edward concentrato

“la donna delle pulizie, quando siamo arrivati sul luogo del delitto l’abbiamo interrogata, ma non siamo riusciti ad appurare nulla. Tra loro c’era solo un buon rapporto di lavoro e nient’altro. Abbiamo fatto anche ricerche su di lei, senza trovare niente di niente. Era ancora sconvolta, così le ho lasciato il mio recapito, nel caso le venissero in mente altri dettagli”

“capisco. E il luogo di lavoro? Dovremmo interrogare i suoi colleghi”

“si, di questo si è occupata Janny, ha già fatto una lista, dobbiamo solo recarci sul posto per parlare e accordarci con il capo dell’azienda. Intanto ti mostro le foto scattate sulla scena del crimine” e gliele feci vedere

“sembra che le ferite seguano uno schema, non credo siano casuali, l’assassino già aveva in mente di compiere il delitto, già sapeva quello che doveva fare” commentò Edward

“sono del tuo stesso parere...”

“ovvio, io ho sempre ragione”

Ignorai il suo commentino e continuai

“… tuttavia, non abbiamo trovato impronte di nessun genere sul corpo o su altri oggetti presenti in casa, neanche l’arma del delitto”

“probabilmente l’assassino deve averla portata con se dopo aver lasciato l’appartamento” suppose Edward

“secondo te si tratta di un uomo o una donna?” chiesi

“credo che si tratti di una donna”

“da cosa lo deduci?”

“bè, se l’uomo non aveva problemi o guai di nessun tipo, credo che sarebbe plausibile la vendetta da parte di una donna, forse per gelosia…”

“quindi per te, le donne per gelosia potrebbero addirittura uccidere?”

“perché no? Chi può sapere cosa passa nella testa di una donna? Bah!”

“invece se qualcuno capisce te, meriterebbe il premio nobel, perché credimi io non ci riesco proprio!”

“eh sì! Sono un uomo misterioso!”

“no, per adesso credo solo che tu sia un gran arrogante ed egocentrico!”

“sarà…ma i tuoi amici non la pensano così”

“solo perché gli hai mostrato il tuo lato migliore…”

“ah, quindi lo ammetti che c’è del buono in me!” mi lanciò un’occhiata maliziosa

“pensa quello che ti pare, sono stufa, vado a chiamare Janny” mi avviai per uscire, quando all’improvviso mi sentii afferrare il braccio e percepii la vicinanza di Edward. Non l’avevo neanche sentito alzarsi…

“vedremo chi avrà ragione alla fine, giusto…detective?” mi sussurrò all’orecchio con voce sensuale…ma perché diavolo faceva così? Ci conoscevamo solo da quasi due giorni e già mi aveva fatto impazzire!

Mi scrollai il suo braccio di dosso e uscii.

 

“quindi, ricapitolando – cominciò Janny leggendo su un foglio che teneva in mano – questi sono i 15 colleghi di lavoro di Bright”

“facendo delle ricerche su di loro, non è uscito nulla di sospetto, speriamo che parlandoci riusciremo a scoprire qualcosa sulla vittima, almeno per indirizzarci su una possibile pista…” disse Tyler

“bisogna contattare il direttore dell’azienda però…” ci ricordò Janny

“già fatto, abbiamo un appuntamento con lui per domani” rispose Edward

“caspita che efficienza!” esclamò Tyler

“giusto, ben fatto Edward!” aggiunse Janny

“troppo buoni, troppo buoni!” ringraziò Edward facendo un inchino…che attore! Ma per favore…

“tu Bella non dici nulla?” chiese Tyler

Feci una smorfia, mentre i miei colleghi sorrisero e Edward mi fece l’occhiolino. L’occhiolino? Oh dio!

Ero ancora imbambolata quando sentii squillare il mio cellulare. Mi destai di scatto e mi affrettai a rispondere:

“pronto, detective Swan”

“salve, sono Linda Howard, la domestica del signor Bright”

“oh! Signora Howard, salve come sta?”

“bene, la ringrazio. Senta ho chiamato perché ho ricordato una cosa che il signor Bright mi aveva detto, quando mi chiamò per spostare l’appuntamento settimanale per fare le pulizie a casa sua”

“sì certo, mi dica”

“bè, la settimana prima mi aveva chiesto una ricetta, perché doveva cucinare per ‘una bella donna’ così aveva detto, e poi quando mi chiamò per spostare l’appuntamento mi disse che lo attendeva una serata galante”

“quindi presume che si tratti della stessa donna?”

“sì, credo di sì”

“sa per caso il suo nome?”

“no, mi spiace”

“d’accordo. Bè la ringrazio signora, mi è stata molto utile. Per qualsiasi cosa si tenga a disposizione”

“certamente. Buona giornata.”

“grazie. Buona giornata anche a lei”

“allora, chi era?” chiese Janny

“era la signora Howard” risposi pensierosa

“la donna delle pulizie del signor Bright?” domandò Tyler

“già…” risposi

“ma cosa ti detto?” chiese Edward e così cominciai a raccontare…

“la sera dell’omicidio Bright aveva un appuntamento con quella donna” soggiunse Edward

“dobbiamo scoprire chi era e che cosa è successo quella sera” decretai

Tutti e tre annuirono.

“bene, quando interrogheremo i suoi ex colleghi di lavoro sapremo cosa chiedere” disse Tyler deciso

“bene, bene, finalmente abbiamo una traccia ed una persona sospetta” esordì Janny

“esatto Sherlok! Ora andiamo, abbiamo una marea di lavoro da fare!” e così dicendo trascinò con se Janny nel loro ufficio.

Io ero ancora accanto alla porta, riflettevo sulla telefonata appena ricevuta.

“io vado a prendermi un caffè” disse Edward

Io mi ridestai sentendo le sue parole. Passandomi accanto mise un dito sotto il mio mento in modo da alzarmi il viso verso il suo

“a quanto pare avevo ragione…te l’avevo detto: bimba io non sbaglio mai” che voce profonda! Ero rimasta a fissarlo, poi lui se ne andò, sparando oltre la soglia della porta.

Di scatto mi sporsi, e prima che potesse allontanarsi troppo nel corridoio lo chiamai

“sì?” chiese

“Edward, prenderesti un caffè anche a me?”

“perché tu non ce le hai le gambe? Muovi il tuo bel sederino e prenditelo da sola il caffè” e detto questo si voltò e riprese a camminare.

Insomma, un attimo prima fa tutto l’affascinante e un attimo dopo ritorna…arrogante e insopportabilmente irritante!!! Ma che cavolo, aveva una doppia personalità, o gli piaceva semplicemente farmi uscire dai gangheri? Molto probabilmente entrambe le cose.

Tanto prima o poi sarebbe andato via…eppure non ne ero più molto contenta se ci pensavo.

Bah…basta con le sciocchezze! Meglio ritornare al delitto. Presto avremmo scoperto chi era quella donna, e se l’intuito non m’ingannava, eravamo sulla pista giusta.

Coraggio detective Swan!

 

  
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