Cooooosa? Kaitou Kid ha
intenzione di fare un colpo??
-“Shh abbassa la voce Sonoko,
la faccenda deve rimanere top secret i media non devono essere assolutamente
informati, altrimenti si scatenerebbe il putiferio” soffiò Ran a bassa voce guardandosi nervosamente intorno per
assicurarsi che nessuno avesse sentito l’amica. Per fortuna la caffetteria
Makoto, una delle più famose caffetterie della zona, dove quel pomeriggio lei Sonoko e Miho avevano
deciso di andare per rilassarsi dopo la
pesante giornata scolastica ,era abbastanza gremita e la voce altisonante di
Sonoko era stata coperta dal forte brusio.
-“Si si scusami tanto” riprese
euforica la ragazza abbassando la voce -“Ma
dimmi di più, e non tralasciare il minimo dettaglio”
Ran raccontò all’amica
dell’incontro avvenuto la sera prima, chiedendo spesso conferma a Miho che era
stata presente durante il colloquio.
In realtà Miho non le stava ad ascoltare,
occupata com’era ad ammirare, e mangiare, il perfetto triangolo di torta al
cioccolata con tanto di ciliegina che aveva d’avanti agli occhi, e si limitava
a fare un cenno di assenso ogni volta che la cugina che chiedeva conferma.
-“Adesso mio padre si è recato
al museo per rendersi conto della
situazione e già da ieri ha cercato di risolvere l’enigma senza venirne a capo,
purtroppo”
-“Non ti preoccupare Ran” intervenne
Miho infilandosi un pezzo di torta in bocca -” lo zio è in gamba e risolverà in
breve tempo l’enigma”
-“Speriamo bene” disse Ran
lanciando uno sguardo a Sonoko che era rimasta in silenzio, lo sguardo basso e
le mani tremanti posate sulle gambe.
-“Ehi Sonoko tutto bene”
domandò Ran.
La brunetta fece un profondo
respiro dopodiché congiunse la mani assumendo un atteggiamento sognante mentre
dietro di lei si veniva a creare uno sfondo rosato pieno di cuorinici pulsanti e stelle .
-“Oh no ecco che ricomincia -.-” pensò sconsolata Miho poggiando la testa
sulla mano e mordicchiando la forchettina .
-“Ahh, il mio Kid è sempre il
migliore, Ran noi andremo il giorno che verrà per il colpo. Non vedo l’ora, magari
riuscirò a dichiarargli il mio amore e a diventare la sua ragazza.” Disse più a
se stessa che all’amica Sonoko mentre immaginava il suo bello che la teneva
stretta tra le braccia .Ran che ormai era abituata alle stranezze di Sonoko si
limitò a sorridere un po’ imbarazzata mentre Miho sbuffò scetticamente disgustata e senza
rendersene conto si ritrovo a commentare un po’ troppo ad alta voce
-“Che assurdità” commentò
cacciandosi la forchettina dalla bocca e rigirandosela fra le dita
-“Come scusa?” chiese subito
irritata Sonoko ritornando alla realtà e
lanciando uno sguardo furente a Miho, che accortasi di aver dato fiato ai suoi
pensieri si era messa una mano d’avanti alla bocca sussultando.
-“No, no niente Sonoko” replicò
Miho impacciata agitando le mani.
-“Ti ho sentito sai, hai detto
che sono assurda vero? Chi ti credi di essere mocciosa per insultare le
persone?” Miho non si trattenne più. Di norma lei non adorava i litigi, anzi
era sempre la prima a cercare di mettere pace durante una lite ma sinceramente Sonoko non la reggeva. Se
la brunetta avesse lasciato sorvolare la questione sarebbe finita li, ma visto
come si erano messe le cose, Miho non voleva passare dalla parte della
ragazzetta spaventata che si fa sottomettere. Conficcò aspramente la forchettina
sulla ciliegina rimasta sul piatto e assunse un’espressione glaciale che però
non spaventò minimamente Sonoko –
“Non sto dicendo che sei
assurda” rispose con fare risoluto Miho “Sto
solo dicendo che la tua cotta, e quella
dell’intera popolazione femminile, verso un fuorilegge è assurda”
-“Ma come ti permetti mocciosa”
l’aggredì furiosa Sonoko alzandosi di
scatto dalla sedia facendola rumorosamente strisciare con il lastricato di
ceramica e sbattendo pesantemente la mano sulla tavolino di ferro facendo
tintinnare le stoviglie. Questa volta la
voce della ragazza era riuscita a sopraffare il chiacchiericcio all’interno del
locare ed ad attirare gli sguardi dei curiosi
-“Su su basta così” intervenì
Ran un po’ imbarazzata cercando di
riappacificare le due.
-“Ma l’hai sentita Ran?”
-“Su Sonoko non fare così, Miho
non aveva intenzione di offenderti, non è vero Miho?” chiese la moretta lanciandole uno sguardo severo alla cugina
che non si era minimamente scomposta.
-“Certo che no, perdonami
Sonoko per quello che ho detto” disse mantenendo
un atteggiamento strafottente e alzandosi dalla sedia.
-“Ora se non vi dispiace avrei
una cosa urgente da fare, ci vediamo” mentre si infilava la giacca.
-“Sai tua cugina e abbastanza
strana”osservò indispettita Sonoko incrociando le braccia mentre la ragazza usciva dal locale. Ran era
rimasta ancora una volta di sasso. Sin da piccola Miho era stata una ragazza
dolce e tranquilla, non aveva mai litigato con nessuno neanche per le cose serie,
mentre adesso non faceva altro che infuriarsi per ogni minima sciocchezza.
Ran abbassò leggermente la
testa dispiaciuta per il comportamento della biondina.
“Miho
perché ti comporti così”
o-o-o-o
Miho camminò
con passo spedito per le strade della città. Molto spesso aveva urtato
pesantemente delle persone che le avevano urlato contro e che per tutta
risposta aveva ignorato . Voleva arrivare prima possibile a casa e farsi una
bella doccia per levarsi le tracce di rabbia che le appesantivano l’animo. Sonoko
non le era mai stata particolarmente simpatica la riteneva una ragazza frivola
e arrogante ma non aveva mai voluto
darlo a vedere, ma questa volta Miho non era più riuscita a trattenersi e le
aveva sputato in faccia tutto quello che pensava.
“Quella
stupida oca di Sonoko “magari riuscirò a dichiarargli il mio amore e a diventare
la sua ragazza” ma si può essere più sceme. Cosa ci sarà di bello ad avere a
che fare con un tipo come lui poi, non lo capirò mai” questi pensieri l’accompagnarono durante la
sua marcia fin quando non fu di fronte al portone d’ingresso. Infilò malamente
la chiave nella toppa e la le girò facendo scattare la serratura. Improvvisamente
una voce infantile la chiamò da lontano.
-“Ehi Miho”
La
biondina volto la testa biondina verso
il piccolo Conan che si avvicinava correndo verso di lei, seguito a ruota da quattro bambini.
-“Ehila ciao
Conan” disse Miho eliminando completamente dal viso le traccia di rabbia e
mostrando un sorriso dolcissimo.
-“Ma dov’è
Ran?”domandò con finta ingenuità il piccolo detective notando l’assenza di Ran.
-“Ah, è
rimasta con Sonoko ma tra poco tornerà a casa” rispose facendosi per un attimo
cupa ricordando il battibecco avuto con Sonoko -” Ma chi sono questi bambini, i
tuoi compagni di classe?” domandò curiosa
guardando i quattro bambini che riprendevano fiato per la pesante corsa.
-“Ah si loro
sono Mitsuiko Ayumi, Genta e Ai” la
informò Conan indicandoli.
-“Piacere di
conoscerla ” cantilenarono in i tre bambini facendo un educato inchino alla
ragazza, mentre Ai si limitò a incrociare le braccia e a soffiare un semplice
salve.
-“Il piacere
è tutto mio bambini^^, senti Conan perché non invitiamo i tuoi amici a prendere
una bella tazza di cioccolata calda?” gli propose Miho sorridendo
-“Bè ecco…
perché no, a voi va ragazzi” chiese educatamente Conan voltandosi verso i suoi
amici che avevano assunto un atteggiamento trasognato alla parola cioccolato.
-“Siiii”
Rieccomi qui si lo so il
capitolo è un po’ corto ma purtroppo al momento non ho molto tempo e fantasia
per scivere.. ringrazio molto tutti voi che leggete e commentante la mia storia
alla prossima^^