Capitolo 16
Ester se ne va da quella casa ,da quel luogo pieno di mistero. Si trova confusa, sempre più che mai, non bastava Samuel, anche con Mark ha fatto lo stesso errore.
Quando arriva a Chicago, non ce la fa andare da Meredith, si siede su degli scalini di una casa e piange e pensa perché la sua vita sta andando in pezzi con le sue stesse mani.
E proprio in quel momento che non si sarebbe aspettata, giunge una voce:
“ Ester!” Ester alza lo sguardo, non ci può credere, è Samuel, non vuole che la veda in quello stato.
“ Che fai qui? Perché piangi?”
Ester continua a piangere senza a dire niente e Samuel sta lì sorpreso, che tornava a casa dagli allenamenti.
Quando Ester si riprende, dice:
“ Ho rovinato tutto Samuel! E non so per cosa.”
“ Ester, non dire così…”
“ Anzi lo so…ho preso una cotta per il professore Spice e non so come ci siamo ritrovati a letto insieme.”
Samuel si alza di scatto.
“ lo sapevo.”
“ che cosa?”
“ Il tuo professore, l’avevo capito,…però sono molto arrabbiato Ester.”
“ Non credevo che fossi così debole, hai studiato tanto per cosa?”
“ Samuel…”
“ Ester, non sono un tuo amico, ormai non più, e cosa volevi fare, vuoi dirmi che sei stata al letto con il tuo professore per scaricarti la coscienza, hai 24 anni, non sei più una bambina, assumiti le tue responsabilità, non te le posso sempre risolvere. Ti volevo sposare Ester.”
“ E se io ti dicessi che ho fatto un enorme sbaglio che voglio stare con te e ti vorrei sposare.”
“ Dopo avermi lasciato e tradito, non so Ester. E se poi ricadi nello stesso errore.”
“ Tu mi ami Samuel?” Samuel non risponde.
Poi.” Sì…e ne soffro ancora, ti amo e vederti qui che piangi,mi fa soffrire.”
“Samuel, non so che cosa mi sta accadendo, sto perdendo il controllo, aiutami. Sto male, non so più che cosa fare.”
“ Perché non vai stare da tua madre? Ti farebbe bene, se io ti sto vicino . Ester s succederebbe che non riuscirei più a separarmi da te. Che cosa credi? Ci ho provato a vedermi con qualcuna, ma ogni volta la mandavo via, perché non eri te ed ogni cosa mi sembrava stupida e inutile. I miei amici dicevano che ero uno stupido, perché sto perdendo la mia vita per stare dietro a te.”
“ Mi dispiace Samuel per tutto,sai anche i migliori possono sbagliare.”
“ Io credevo che il nostro amore fosse forte su tutto,ma mi sbagliavo.”
“ Samuel…” Samuel si avvicina e le porge un candido bacio sula fronte, anche se fa fatica .
“ Ciao Ester.”
Samuel si allontana da lei, come lo vede incamminarsi Ester sente un nodo alla gola. Ester urla il suo nome, lo rincorre e lo riempie di baci. Si fa travolgere.
“ Non ce la faccio, Samuel, ho fatto un grande errore, stupido errore, ti amo Samuel, ti ho sempre amato, non ci sarebbe libro, musica o fuoco che possa tenermi lontano da te. “
Samuel l’ascolta incredulo da quelle parole,ma si sa, quando si ama si è disposti a tutto, a credere a quello che vorremmo sentire.
“ Sposami Samuel….”
Ester e Samuel sono come una barca nell’oceano, il loro mare è calmo, caldo, poi ha le tempeste ed ha un arcobaleno.