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Autore: Iris of Goodbye    27/02/2010    2 recensioni
"Voglio essere Libera, Libera da questa germania, Libera da tutti i pensieri che ogni giorno, continuamente mi assillano. Voglio essere Libera. Libera da Te" AmyLee Northfeel
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Grazie come Sempre a MakeSomeNoise ( la mia musa ispiratrice <3) e SuperEle46! Ovviamente anche tutti coloro che leggono =))
Eccovi il ventesimo capitolo ;)

capitolo Ventesimo

Quando il sole picchiò incessante attraverso la finestra, illuminando completamente la mia camera decisi che, forse, era arrivato il momento di alzarmi.
Sbattei le palpebre un paio di volte mettendo a fuoco le immagini di fronte a me. Ricordavo perfettamente cosa era successo la scorsa sera; Bill era entrato
in camera e avevamo dormito tutta la notte abbracciati coccolandoci a vicenda. Sorrisi voltando automaticamente il capo dall'altra parte del letto, ma non vi
trovai un cavaliere azzurro che dormiva con il viso angelico e un dolce sorriso sulle labbra, bensì un biglietto richiuso in malomodo appoggiato al cuscino.
Lo presi senza esitare, e subito una folata di buonissimo profumo mi colpì facendomi risvegliare ancora di più.
Lo aprii scorgendone una caligrafia, sicuramente mascolina, arronzata ma elegante


"buongiorno principessa,
Io e i ragazzi siamo andati a fare un paio di interviste sta mattina.
Appena leggerai il messaggio probabilmente saremo gia sulla strada del ritorno.
Non mi andava di svegliarti, sembri quasi dolce quando dormi!
Sta notte ho riposato benissimo... ah prima di andare ti ho preparato la colazione..
Mi ringrazierai a dovere più tardi!
Bacio
                    Bill"

Fissai con la bocca leggermente aperta quelle poche righe appena lette. Diceva sul serio?!
- nessuno ti ha detto di prepararmi la colazione brutto maniaco!- sbuffai alzandomi dal letto.
Feci una doccia veloce indossando uno short e una magliettina a mezze maniche.
- Buongiorno- mi sorrise Lily seduta sul divano con una tazza di camomilla tra le mani
- 'giorno- risposi raggiante baciandole una guancia e dirigendomi in cucina.
E, proprio come mi aspettavo, la colazione era gia bella e pronta sul tavolo.
Ridacchiai emozionata sedendomi e ingurgitando tutto velocemente
- Come mai cosi di buon umore?- chiese la bruna sedendosi al lato opposto del tavolo
- Ho dormito bene- risposi con una scrollatina di spalle, mascherando le guance color porpora dietro una tazza di cappuccino.
Sorrise dolcemente - Anche Bill si è svegliato di buon umore..- mi guardò
- Buon per lui- feci l'indifferente, ma il solo suono del suo nome pronunciato da qualunque altra persona mi faceva venire la pelle d'oca.
- Abbiamo parlato sta mattina...e..-
-e?- la esortai a continuare
- E ci siamo lasciati.- mi guardò
- Stai bene?-
- Benissimo.- ammise - in effetti tra me e Bill non c'era più il legame che ci univa mesi e mesi fa. E poi..-
- A te piace Tom- conclusi per lei.
Mi guardò spalancando gli occhi -si..si vede?- balbettò
- Ma no. Diciamo che in casa lo sappiamo tutti. Beh dopo quello che è successo ieri nel bagno della discoteca..in effetti..- la guardai - no tranquilla, non si
nota. Io sono perspicace di mio-
La sua espressione non era cambiata di un millimetro. Gli occhi sgranati, la bocca aperta. Avevo detto qualcosa di male?!
Ridacchiai posandole un dito sulla fronte, colpendola poi leggermente
- Sveglia tesoro mio. Hai tra le mani Tom Kaulitz! non lasciartelo scappare anche tu- le sorrisi risciaquando la tazza nel lavello
- E..Sara?- domandò timorosa di una mia reazione spiacevole. Sapeva che, chiunque avesse fatto soffrire la mia amica, non l'avrebbe passata di certo liscia.
- Sara sta benissimo te lo assicuro!- Dissi facendo una buffa smorfia.
In effetti avevo sentio la mia amica proprio la sera prima e mi aveva detto che, purtroppo, le cose con Tom non si sarebbero aggiustate. Il motivo?
Diceva che il fuoco dell'amore si era spento e che aveva capito di voler essere un anima libera per il momento, nonostante un certo Tizio non le era indifferente.
Purtroppo però non mi aveva detto null'altro sul tipo. Ne il nome, ne dove lo aveva conosciuto.
Sospirai afflitta scuotando la testa e scacciando via i pensieri. Quando voleva Sara sapeva diventare estremamente cocciuta oltre che bambina.
- Comunque- mi asciugai le mani bagnate - Tom è un gran pezzo di gnocco senza quelle pezze addosso!-
Scoppiammo a ridere insieme guardandoci quasi scandalizzate quando ogniuna di noi, se ne usciva con qualcosa di poco consono.
Circa un ora e mezza più tardi, i ragazzi tornarono a casa lamentandosi, come al solito, di voler mangiare subito
- Porta pazienza!- sbuffai quando Georg tentò l'ennesimo assalto al mio sugo.
- E dai solo un po'- mugugnò con la faccia da cucciolo
- no. è quasi pronto, dunque aspetterai- girai la cucchiarella nella pentola mescolando la pasta per non farla attaccare.
- va bene- rispose afflitto dirigendosi nella sala giochi dove i ragazzi si stavano intrattenendo
Non appena la pasta fu cotta abbastanza spensi il fuoco, facendo scivolare il contenuto della pentola nello scolapasta.
Presi i piatti ed uno ad uno iniziai a riempirli.
-mmh, che buon odore..- sussurrò una voce roca alle mie spalle.
Sorrisi voltandomi -Giu le zampe!- ordinai divertita.
Alzò le mani in segno di resa fermandosi alle mie spalle e posando la testa sulla mia spalla per sentire meglio il profumo che inebriava la cucina.
Il mio cuore iniziò a battere freneticamente e, per la mia solita maldestria, rischiai anche di scottarmi.
Quando i piatti furono pronti inforcai un po di pasta rigirandomi poi tra le sue braccia
- Assaggia- dissi avvicinando la forchetta alla sua bocca.
Un po' titubante si lasciò imboccare; ma non appena la sua lingua venne a contatto con la pasta, il moro imprecò malamente cercando qualcosa di freddo per alleviare
il dolore.
Scoppiai a ridere passandogli l'acqua che sgolò in un solo sorso
- Pazza attentatrice!- urlò quasi voltandosi verso di me. Sorrisi ancora - Credevo che avessi visto il fumo che ne usciva visto che ho appena spento il fuoco.-
- Stavo rischiando di rimanere ustionato!- borbottò
- Avanti Bill non fare il drammatico ora- mi avvicinai a lui - Fa vedere..-
Cacciò la lingua fuori abbassando lo sguardo per poter osservare.
- niente di rotto o lesionato- ridacchiai allontanandomi.
Mi guardò avvicinandosi, con passo quasi felpato, facendomi corazzare dolcemente le spalle contro il mobile della cucina
- io dico che c'è bisogno di una visita più approfondita- sorrise
- e quale sarebbe?- domandai divertita prima che il mio cervello si scollegasse completamente.
Sorrise ancora avvicinandosi maggiormente al mio viso tanto che, le nostre labbra si sfiorarono quasi.
- io un idea l'avrei- sussurrò chiudendo gli occhi
- Ehi Bill!- Tom fece il suo ingresso in cucina facendo sobbalzare sia me che il moro
- To..tomi- lo guardò il vocalist allontanandosi velocemente da me.
- Ti sto chiamando da un ora! ma che stavate facendo?!- chiese malizioso
Mi girai velocemente prendendo i piatti e sgusciando fuori di li. Dio che vergogna!

  
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