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Autore: Thumbelina    27/02/2010    3 recensioni
Questa ff è tratta dall'omonimo film. Draco Malfoy è un ricchissimo politico conservatore e don Giovanni, con la vita che ogni uomo al mondo sogna di avere. L'incontro con una sua ex compagna di scuola permetterà a quest'ultima di cambiare la sua vita, facendogli vedere cosa sarebbe successo se, vent'anni prima,...
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Hermione Granger, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Elfi domestici e doccia fredda

L’immagine di lei lì in piedi che aggiungeva sale al sugo doveva essere l’immagine doveva essere la più strana e suggestiva che gli fosse mai capitata di vedere negli ultimi dieci anni.
Era molto che l’osservava.
Hermione Granger, madre dei suoi figli, stava preparando la cena, e lui, Draco Malfoy, suo marito, sembrava provare un piacere sadico nel guardarla.
Stava cucinando per lui. La mezzosangue stava cucinando per lui. Indossava anche una parannanza a quadri che le copriva il vestitino azzurro, e portava i capelli raccolti in modo scomposto e disordinato con un mollettone bianco. Sebbene le finestre fossero aperte ed il ventilatore acceso, ciò sembrava non bastare ad alleviare il caldo in quel giugno così afoso, e la pelle abbronzata della donna era unta di sudore da tutte le parti. Malfoy, ridendo fra i denti, pensò che la donna gli ricordava terribilmente il suo elfo domestico. Stava cucinando per lui. Hermione Granger stava cucinando per lui. Hermione Granger era diventata la sua serva! Sì, lo so, sulla carta era sua moglie ma in sostanza…
E se la immaginava già, il nostro Draco, mentre in ginocchio gli lucidava le scarpe prima che lui uscisse per andare al lavoro, mentre stirava le sue camicie, mentre, ginocchioni a terra, lavava i pavimenti che lui un momento prima le aveva scordato.
Quella situazione cominciava a farsi alquanto divertente.
- che cosa fai?
La voce di Hermione fece riemergere Draco dai propri pensieri.
- nulla – le rispose lui, - pensavo
- davvero? – fece lei prestando più attenzione alla pentola della pasta che a suo marito – e a che cosa?
- Hum… a nulla – si limitò a rispondere Draco, e poi mise in pratica ciò il cui pensiero lo aveva così tanto divertito – però sai, domani ho una causa importante e non ho nemmeno una giacca stirata ed in più oggi non mi va la pasta con il sugo, preferirei un pollo alle mandorle e qui, qui sul pavimento – e ciò dicendo indicò un punto nel vuoto – beh qui credo che ci sia una macchia di sporco.
La donna si girò a guardarlo e mantenne un’espressione alquanto interdetta per qualche secondo, prima di scoppiare in una fragorosa risata.
- che cosa c’è? cos’hai da ridere tanto? – le chiese il marito
- “pollo alle mandorle”? – chiese la donna ridendo ancora – e da dove me lo dovrei tirare fuori io un pollo alle mandorle alle sette di sera?!? Che idea assurda! Comunque se proprio ne hai voglia va’ a comprarlo al ristorante cinese qui vicino, così evito di cucinare cosa che, come tu ben sai, odio terribilmente, e credo che ciò si noti dato che sono una pessima cuoca. Spero che questo sugo sia almeno commestibile… - e mentre sua moglie pronunciava quest’ultima frase Draco ebbe l’impressione che Hermione stesse parlando più a se stessa che a lui – comunque, se devi stirarti la giacca il ferro sta lì, e lo straccio per il pavimento è fuori alla finestra, vicino alla scopa.
- Ma… - fece Draco alquanto stupita – cosa intendi con “se devi stirarti la giacca”? Vuoi dire che di solito le giacche me le stiro da solo?
- No! Assolutamente no! – rispose lui Hermione – di solito quando hai una camicia stropicciata o una giacca da stirare ci pensa Cenerentola, ma sai, la settimana scorsa si è sposata con il principe azzurro, ed ora sono in viaggio di nozze nel paese di molto molto lontano, quindi non può venire, ma non preoccuparti: mi ha dato il numero della sua amica Biancaneve!
- Che battuta fantastica, mamma! – esordì Elisa entrando nella stanza con una finta risata e tirando subito Draco via di lì – scusami, ma non riesco a finire la relazione di Pozioni e mi serve l’aiuto di papà, posso rubartelo un attimo?
- Fai pure – rispose Hermione – buon lavoro!
- Grazie – rispose Elisa, e corse via in camera trascinandosi dietro lo sventurato Draco Malfoy.
La ragazza lo trasportò in una stanza alquanto graziosa che si apriva alla fine di un corridoio. L’arredamento era semplice, i colori pastello, la luminosità spettacolare.
Elisa chiuse a chiave la porta.
- Che cosa stavi facendo con mia madre? – chiese a Draco
- Io mi stiro da solo le camicie? – le domandò Draco ancora stordito da quella notizia
- Certo che sì – rispose la figlia – cosa ti aspettavi? Che mia madre fosse una disperate housewife?!
- Io mi stiro da solo le camicie? – chiese di nuovo l’uomo i cui occhi si erano persi nel vuoto, mentre le parole uscivano da sole in un tono di voce totalmente piatto e insapore dalla sua bocca, sotto shock
- Capisco. – commentò Elisa – comunque sappi che non è così: lavorando sia tu che la mamma infatti voi due vi dividete le faccende domestiche, chiaro?
- Io mi stiro da solo le camicie?
- Sì, esatto, e di solito lavi i piatti e spesso sei tu a cucinare al posto della mamma dato che lei è totalmente negata e tu sei piuttosto bravo, anche se nulla batte le grigliate del non…
- Io mi stiro da solo le camicie?
- La cosa ti ha shockato, vero?
- Io mi stiro da solo le camice?
- Hai intenzione di finirla?
- Io mi stiro da solo le camice?
- Ok, ora basta
- Io mi stiro da solo le camice?
- Ho detto basta
- Io mi stiro da solo le camice?
- Il gioco è divertente quando dura poco e la cosa ormai ha stufato
- Io mi…
- DRACO!!!
- Ok, ok – rinvenne l’uomo – sto bene, dato acquisito, anche se non capisco ancora come mai sia potuto succedere che il sottoscritto si sia abbassato a fare le faccende domestiche. Sai, nella mia vita reale ho un sacco di servitori io, e fanno tutto loro per me. Ho due chef e sette cuoche bravissime che cucinano per me, ho governanti, parcheggiatori e cameriere che mi stirano le camicie, ho persino dei servi che mi lucidano le scarpe prima che io esca di casa la mattina
- Capisco. – commentò la ragazza – ed immagino che tu non abbia le braccia nella tua vita reale – fece osservando severa lo sguardo smarrito di Draco Malfoy – perché immagino che se ce le avessi le scarpe potresti pulirtele anche da solo.
E ciò detto, senza cancellare quell’espressione così matura e severa dal proprio viso, la sedicenne uscì dalla stanza, lasciando solo il grande Malfoy, ancora intento a mettere a fuoco le sue parole e a trovare a queste una risposta, anche se la più sensata che gli veniva in mente era un mediocre “ma io ce le avevo le braccia”…

Ciao, lettori, spero che questo mio capitolo vi sia piaciuto perchè a me piace molto. Allora, come forse avrete capito da questo capitolo io sono una grande femminista (non a caso infatti il titolo del capitolo è colorato di giallo - per chi non lo sapesse colore di rappresentanza dell'emancipazione femminile) e quindi non potevo assolutamente permettere che la nostra Hermione facesse le faccende domestiche mentre Draco segue udienze in tribunale. Spero che vi sia piaciuta la doccia fredda (da qui il motivo del titolo) che il purosangue ha avuto alla notizia che in questa vita lui non è il re del mondo servito e riverito ma che spartisce addirittura le faccende domestiche con sua moglie! Inoltre volevo avvisarvi che riguardo all'ultima frase del discorso di Elisa (quella suelle braccia) mi sono ispirata a "La bambola a transistor", novella di Gianni Rodari. Baci a tutti. Giulia.
   
 
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