Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: MelCullen    28/02/2010    1 recensioni
Uno di loro sarà il mio nutrimento. Preferisco chiamarlo così, ma la verità è un’altra. La mia preda. Sarà la mia preda. La protagonista di questa storia si chiama Vivianne, giovane demone orfana di genitori. Da tempo tra i Demoni e un altra razza, i Vampiri, c'è una contesa che al momento sembra che si sia tramutata in tregua. Cosa può accadere quando si mischia la tristezza, il dolore per aver perso delle persone care, la bramosia di una vendetta e una strana attrazione per un altro essere? Son tornata con le solite follie!=P Se leggete mi farebbero piacere dei commenti =) ma non pretendo troppo u.u - Ps non ci sono Angeli!! Solo Demoni e Vampiri..-
Genere: Romantico, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok, forse ho chiesto troppo chiedendo delle recensioni.. ç_ç Suvvia, non vi mangio eh!! Comunquee.. rieccomi qua! Alla fine troverete delle immagini, alias i visi dei cari protagonisti..u.u
Un bacio a tutti!!Spero che leggiate con piacere questo capitolo e che lo recensirete!:D
Ps con il sole vi ho fatto spaventare eh? xD




The verde.




Mi ritrovo nel vecchio studio di mio padre; il profumo di antico e la musica del carrion di mamma che risuona nella stanza dai mobili scuri, illuminata dalle candele e dal fuoco scoppiettante nel camino. Inspiro profondamente, e ritrovo anche il profumo del the verde che adora mamma... O meglio adorava. Vedo le due figure che tanto amavo sedute sulle poltrone antiche rivolte verso il fuoco. Mia madre, la splendida demone dai capelli biondi scintillanti e mio padre, il demone dolce con la sua famiglia e attraente come nessuno potrebbe mai esserlo...
È un sogno, può essere solo questo. Ma ad un tratto mi torna alla mente Connor e il suo gesto sconsiderato, la luce del sole, i suoi raggi di fuoco che mi bruciavano la pelle...
Sono... Morta?
< Tesoro, che ci fai qui?>vedo mia madre che mi guarda confusa e ansiosa. Riesco a fare un sorriso, e si gira anche mio padre.
< Piccola!>
Mamma, papà... Sento un groppo in gola e le lacrime inumidire i miei occhi. Mi avvicino e sfioro il viso di mamma; i suoi lineamenti dolci ma perfetti, i suoi occhi brillanti come i miei... E guardo papà, con i suoi caratteristici lineamenti duri ma stupendi... Ma il suo sguardo è perplesso. Gli sorrido e sfioro anche il suo viso, non credendo a ciò che stà accadendo; i miei genitori...
< Vivì..>mi richiama mia madre, e io rido e piango buttandomi tra le sue braccia. Lei mi stringe e mi coccola, accarezzandomi i capelli. Sento anche le carezze di mio padre, dolci e vellutate... I miei genitori.
< Mi siete mancati così tanto! Voi non potete capire...>piagnucolo e alzo lo sguardo per rivederli, sorridendo felice. < Ma ora siamo insieme... Di nuovo insieme... E non ci lasceremo, giusto?>mia madre sussulta e guarda mio padre, che mi osserva in modo triste accarezzandomi il viso. Il suo tocco... Quanto mi era mancato...
< Tesoro mio.. Noi siamo morti..>mormora. Io mi mordo il labbro.
< Ma ora sono qui con voi! Sono stata investita da quel raggio di luce e sono morta!!>vedo mio padre scuotere tristemente la testa, e mia madre sospirare riprendendo a accarezzarmi i capelli. Sgrano gli occhi che non smettono di lacrimare. < Che vuol dire no?!>
< No amore, non sei morta..>sorride e mi dà un buffetto sulla guancia. Guardo mia madre, che annuisce.
< Vero amore.. Poi tu hai Stefan.. Ti stà aspettando..>
< Ma io voglio stare con voi!>sbraito, guardandoli quasi supplicante. Lei fa un sorriso dolce.
< Oh tesoro.. Mi spiace.. Ma tu devi tornare nel mondo mortale.. Devi vivere la tua vita.. E devi proteggere il tuo fratellino, che io e tuo padre non abbiamo potuto crescere..>gli si spezza la voce, battendo le palpebre veloce in modo da frenare le lacrime. Mio padre le stringe una mano guardandola come per dire “ti capisco cara”. Li guardo pregante.
< No.. Io non ce la faccio.. Non c’è un modo per tornare tutti insieme?>
< Vivì..>prova a bloccarmi papà, con al sua voce vellutata e seria.
< Si può fare! Se vi vedo ora vuol dire che non siete proprio morti no? O lo sarei anche io!>
< Vivianne..>mormora mia madre triste. Osservo i visi dei miei genitori, e affondo il mio nelle gambe di mia madre, piangendo muta. < Amore mio, ormai non si può fare nulla.. Ma tu puoi vivere, puoi continuare la tua esistenza..>
< Senza voi?? Siete degli egoisti!!>sbraito alzando il viso. < Ve ne siete andati così, lasciandomi da sola col mio dolore e con Stefan da crescere! Ci avete lasciato soli, e ora siete qua a parlare tranquilli e a bere stupido the verde!!>urlo piena d’ira, ma mi fermo alla vista di mia madre che abbassa il viso e lascia scivolare una lacrima sulla sua guancia. Mio padre guarda basso sospirando stanco.
< Credi davvero che non abbiamo sofferto tesoro? Lasciarvi soli è stata la cosa più terribile da sopportare per noi.. Non siamo egoisti, e mi dispiace se tu la pensi così..>sussurra mio padre.
< Volevo veder crescere il mio piccolo Stefan amor mio.. Vedere te trovare la tua strada e la tua anima gemella.. Vivere ogni vostro attimo come una madre fiera degli insegnamenti che ha dato ai suoi figli.. Tu.. Tu tesoro hai avuto la possibilità di crescere con noi.. Ma Stefan? No..>si copre il viso continuando a piangere, mentre sento il mio cuore spezzarsi in due. Come ho potuto dire cose così dure..
< Scusa mamma.. Scusa scusa scusa..>mormoro prendendole le mani e baciargliele. Lei tenta di fare un sorriso. Accenno un sorrisetto e riguardo papà.
< Ci spiace che tu abbia questo grande peso.. Ma sappiamo puoi farcela.. Anche se avresti dovuto avere tanta libertà ora..>vedo i suoi occhi lucidi, ma non piange. Annuisco piano e riappoggio la testa sulle gambe di mamma.
< Stefan mi chiede spesso di voi.. è tanto dolce quel bimbo..>a mia madre scappa un singhiozzo, ma sorride; mio padre fa un sorriso fiero.
< Tutto la madre e il padre.. E la sorella.>mi scompiglia i capelli, e io faccio un sorriso. < Sono fiero di te e di lui.. Ma anche delle tue cugine e di Connor..>
< Sono buoni anche loro.. Ma.. Perché vi hanno ucciso i vampiri? Che avete fatto tutti voi?>mia madre si lascia scappare un gemito, e mio padre si fa serio.
< Amore, non possiamo dirti niente..>
< Ma sei in pericolo tesoro.. Tu e Stefan!>dice mia madre. Mio padre la guarda di scatto.
< Helen!>
< Dobbiamo dirglielo Vladimir!>lui la guarda combattuto, e io li fisso spaventata.
< Cosa dovete dirmi?>
< Che non siamo stati uccisi per caso amore, e tu e Stefan siete in pericolo!>guardo papà per cercare conferma alle sue parole, e lui annuisce piano.
< Ha ragione tua madre.. Non possiamo dirti nient’altro, ma posso solo darti un consiglio.. Attenta a chi ti fidi. Non essere mai troppo precipitosa nel fidarti di una persona..> annuisco stordita. Mia madre riprende ad accarezzarmi i capelli, mentre uno strano torpore inizia ad invadermi..
< Ti vogliamo tanto, tanto bene piccola Vì.. E anche a Stefan..>cerco di tenere gli occhi aperti, ma le palpebre si fanno così pesanti..
< Mamma..>
< Vi adoriamo, vi amiamo e vi guardiamo da qui..>l’ennesima lacrima scorre per la mia guancia.
< Papà..>piagnucolo, capendo che è l’ultima volta che li vedrò. Sento le loro carezze, i loro baci, ma il torpore mi rende così pesante da non permettermi di poter ricambiare queste attenzioni..
< Voglio stare qui con voi, no..>le palpebre si chiudono, e l’oscurità mi avvolge.
No, no, no, no..

< NOOOO!!! MAMMAAA!! PAPàà!!!>urlo forte con tutto il fiato che ho sedendomi di soprassalto, lacrimante, e ansimante. Vedo il mio letto, la mia camera Kelly che mi sorride.. Scoppio a piangere, e lei mi abbraccia.
< Ehi Vivì.. Sei qui, tranquilla..>singhiozzo abbracciandola forte.
< Li ho visti Kelly, li ho visti.. Li ho trattati male, li ho accusati di essere egoisti.. E ora ce l’avranno con me per sempre!>piagnucolo senza contegno, e lei mi stringe più forte.
< è tutto passato tesoro.. è tutto passato.. Era solo un sogno..>tiro su col naso e mi stacco da lei chiudendo gli occhi.. Inspiro forte, e il profumo che ho addosso mi fa capire che non era solo un sogno..
Il profumo del the di mamma.
Mi copro il viso con le mani riprendendo a piangere, e Kelly mi ri-abbraccia tentando di calmarmi.
Mamma, mamma.. Papà, papà..

Mi guardo nello specchio che mi ha dato Kelly dopo essermi calmata; un po’ rossa, anzi, un bel pò.. Sfioro il mio viso quasi ustionato.
< Meno male che siamo arrivati quasi subito.. Abbiamo chiuso le tende e vi abbiamo messo nel buio più completo raffreddandovi con degli asciugamani bagnati.. Avevamo paura che non vi riprendeste. Ma ora si è svegliata anche l’altra bella addormentata!>fa un sorriso sollevato, e io annuisco piano.
< Connor stà bene?>annuisce.
< Gli fa male il braccio e non si muove dal letto ma sembra stia bene. È un uomo forte!>mi fa l’occhiolino, e io sorrido. Essì..
< Stefan?>
< è fuori con Carmilla e Millarca.. Era tanto spaventato..>annuisco. Il mio fratellino.. Tento di alzarmi ma Kelly mi ferma. < Ehi scema, che vuoi fare?>
< Mi sento meglio.. Voglio andare da Connor.>dico con un tono deciso, e lei sbuffa.
< Non cambi mai..>e mi aiuta ad alzarmi, andando verso la camera di Connor, ma appena esco la luce del corridoio mi fa mugulare qualcosa di indistinto dal fastidio. Kelly ridacchia. < Eh Vivì, ti ci devi riabituare..>
Arrivo alla camera e Kelly la apre, rivelando la camera di Connor. Ordinata, come sempre, e illuminata da delle luci tenui.. E sul letto c’è sdraiato lui con un braccio coperto di garza. Alzo lo sguardo e mi vede. Fa un sorriso debole.
< Ciao Vivì..>io vado e mi siedo accanto a lui.
< Ciao stupido masochista..>gli dico in tono scherzoso, ma lui sospira.
< Mi spiace Vivianne.. Sono stato un pazzo.. Ma..>poso un dito sulle mie labbra come per zittirlo.
< Shh, non fa niente.. l’importante è che tu stia bene ora.. E che mi prometti che non lo farai mai più!>sospira un po’ triste ma sollevato e annuisce.
< Prometto.. E, grazie Vì..>scuoto la testa e gli do un pizzico nell’altro braccio, che lo fa sussultare dal dolore.
< Avresti fatto la stessa cosa per me!>ridacchia e annuisce.
< Si, ma tu non sei così stupida da fare una cosa del genere..>mormora piano e io alzo le spalle; non potrei solo perché me lo impedirebbe lui.. Si sente il campanello suonare, e mi guardo subito con Kelly perplessa. Lei sorride.
< Forse è Max! Doveva venirvi a trovare!>e và fuori dalla camera. Mi guardo con Connor, che alza gli occhi al cielo.
< Bah..>faccio un sorrisetto e osservo il mio migliore amico. Anche lui un po’ rosso, ma stà bene.. Meno male che ero seduta davanti alla sua porta, sennò sarei arrivata troppo tardi..
Sento delle voci da sotto, ma non di un uomo.. Una voce femminile, che mi suona tanto familiare.. Mi acciglio, cercando di ricordare di chi è, e guardo Connor che rimane immobile. Sento dei passi che salgono veloci per le scale, e alla porta compare lei.
Giulia. Pallida, stanca, ma appena vede Connor gli si illumina lo sguardo. Lui la fissa, senza dire una parola. Poco dopo arriva Kelly.
< Non sono riuscita a fermarla, scusa!>gli facio cenno di tacere e mi alzo raggiungendola. Giulia si avvicina piano al letto, guardando sempre Connor.
< Scusami..>sussurra triste; lui la osserva, per poi fare un mezzo sorriso e allungare una mano verso di lei, che ride allegra e si butta tra le sue braccia. A lui scappa un mugolio di dolore, e subito la ragazza fa per staccarsi. < Scusa, ti ho fatto male!>lui scuote la testa e la abbraccia forte. E lei ricambia l’abbraccio..
< Mi sei mancata da morire..>
< E tu a me.. Scusa se sono stata così stupida.. Non voglio perderti..>sussurra triste, e io trascino fuori Kelly per lasciare un po’ di privacy ai due. Andiamo insieme nella mia camera, dove mi sdraio stanca; forse i raggi del sole mi hanno indebolito più di quello che potevo immaginare..
< Tralasciando quest’ultimo fatto strano, di cui parleremo dopo.. Il tuo Gabriel ha intasato il tuo cellulare di chiamate e messaggi.>e mi porge il cellulare. Lo prendo e la prima cosa che leggo sono le 40 chiamate perse, i 50 sms e i 5 messaggi nella segreteria telefonica.. Tutti di Gabriel.
Oh. < Forse è meglio se lo chiamo..>lei mi fa l’occhiolino.
< Allora esco! Torno dopo..>si alza dal letto e esce dalla mia camera, mentre io guardo sempre il cellulare.
Lo spengo e lo poggio accanto a me, ripensando al consiglio di papà.. “Attenta a chi ti fidi. Non essere mai troppo precipitosa nel fidarti di una persona..”, e se stesse parlando di Gabriel?
Chissà che mi nasconde quel vampiro.. Guardo il soffitto, ripensando all’”incontro” con i miei, ai raggi del sole, alle lacrime che stavo versando aggrappata a Gabriel..
Possibile che non ci sia un attimo di pace per me?
E perché sono in pericolo? Cosa c’entriamo io e Stefan? Sospiro e mi rimetto sotto le coperte, cercando di godermi l’oscurità; ma i pensieri non mi abbandonano..
Sapevo che qualcosa non andava.. Ma speravo che non c’entrassimo io e Stefan.









Vivianne


Gabriel



Connor

   
 
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