Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: danish    02/03/2010    2 recensioni
la storia si svolge in un angolo dell'universo chiamato "triangolo della pace" in cui gli abitanti vivono in perfetta armonia, o così almeno sembra. Il capo del triangolo è uno strano Governatore....
l'Arcadia con a bordo i nostri eroi si sta dirigendo proprio lì.
Leggete e lasciatemi i vostri commenti (anche negativi!!).
Piccola precisazione : ho deciso di modificare leggermente il nome del governatore da Arkan ad ARCAN in quanto oggi mi sono accorta che,dopo aver pubblicato i primi due capitoli, scritto nel primo modo richiama decisamente troppo il militare serbo noto con il soprannome di Arkan, riconosciuto colpevole di crimini di guerra. IL mio intento è quello invece di evocare un'aria di mistero intorno al governatore proprio attraverso il suono del suo nome (Arcan = arcano, misterioso).
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cap.2

 

“non ti sembra un po’ strano che il Governatore  abbia fatto un regalo ad una sconosciuta?“ le chiese Harlock  

Kei lo guardò con aria interrogativa. Perché doveva essere strano ricevere un regalo? Per lei era semplicemente un modo per scusarsi del comportamento della sua scorta che aveva assalito il ragazzino. 

“…non lo so….ma del resto non sappiamo nemmeno cosa contiene quell’astuccio. Forse non è niente di particolare…”. 

Kei si avvicinò alla scrivania e prendendo l’astuccio, tolse il nastro bianco che vi era avvolto intorno. Esitò alcuni secondi e poi fece scattare il gancetto che lo teneva chiuso. Era arrivato il momento di aprirlo e accertarsi del contenuto. 

 Almeno la finiranno di tormentarmi con le loro domande”  penso’. 

All’apertura del cilindretto, il viso di Kei assunse un’espressione stupita….o forse delusa. Alzò gli occhi verso Harlock ma vide che lui non stava guardando. Sicuramente voleva che fosse lei a decidere se svelarne o meno il contenuto. 

“E’...... una sfera rosa ….”  disse a mezza voce.
 

Harlock aprì l’occhio e , trattenendo un sorriso, si alzò dalla sedia. Oltrepassò la scrivania fino ad affiancare Kei.  “..Eh sì…è proprio una sfera rosa...”. Gli sfuggi una risatina. 

“…forse è di qualche materiale prezioso!! Chiederò a Yattaran di esaminarla !” 

rispose Kei con voce leggermente alterata. Anche il capitano rideva della situazione e non le faceva per niente piacere. Ma perché poi? Non poteva essere che il governatore le avesse fatto un regalo perché magari lei gli era piaciuta o perché lo aveva colpito? In fondo era una ragazza molto bella e intelligente….. 

“non importa quale sia il contenuto, l’importante è lo spirito con cui il regalo è stato fatto!”

Dalla sedia di fronte alla vetrata intervenne Mimeh che, fino a quel momento, non aveva commentato. Si avvicinò a Kei e le tolse delicatamente l’astuccio dalle mani . Prese tra le dita la sfera e cominciò a scrutarla.

 “ per me è un oggetto molto bello. Potresti farne un ciondolo, cosa ne dici?” le chiese , restituendole l’oggetto.

Kei alzò le spalle, non sapendo cosa rispondere. Si aspettava di trovare nell'astuccio qualcosa di diverso anche se nemmeno lei sapeva bene cosa.
Mimeh la prese sottobraccio e insieme uscirono dalla cabina del capitano. Lungo il corridoio che portava all’infermeria incontrarono Yattaran al quale chiesero prontamente di esaminare la sfera rosa. 

“ ragazze ora non ho tempo, devo finire i miei modellini!! Però più tardi proverò ad analizzarla!!”  rispose distrattamente l’uomo mentre si dirigeva nella sua stanza.
 

“credo che siano tutti un po’ gelosi del fatto che un bell’uomo come Arcan ti abbia fatto un regalo! Forse è rimasto colpito da te….. non c’è altra spiegazione!” disse Mimeh sorridendo con gli occhi a Kei. 

“Dici? Non credo sia possibile….Qui tutti si divertono a prendermi in giro….compreso il capitano! Si è messo addirittura a ridere poco fa! Però non ho detto a nessuno che Arcan mi ha sussurrato che, se mai capitassi su Nexus, il suo pianeta, avrebbe piacere di rivedermi!”  rispose Kei strizzando l’occhio a Mimeh. 

“beh, allora credo che lo rivedrai presto! Non ci stiamo dirigendo verso il quinto settore, dove si trova il triangolo della pace?”  

“Si. Ci arriveremo tra qualche giorno. Ma noi siamo diretti verso il Pianeta Scorpio che è uno dei tre pianeti ai vertici del triangolo. Non credo che andremo anche su Nexus. Comunque grazie della tua comprensione Mimeh! A volte è difficile vivere su un’astronave con equipaggio completamente maschile!” rispose sospirando  Kei. 

“E’ vero…chissà..... puo’ darsi che visiteremo anche Nexus…ora vado a tenere un po’ di compagnia al dottore: oggi ha fatto rifornimento di Alcool!! Buona notte e cerca di non dare peso ai commenti maligni!!.”  Concluse Mimeh allontanandosi in direzione dell’infermeria. Non aveva detto niente ma anche a lei sembrava strano che una persona importante come il Governatore facesse un regalo ad una persona mai vista prima….

 

* * *

 

Il viaggio verso il triangolo della pace proseguiva senza fretta;  lo avrebbero raggiunto tra circa 30 ore. Nessun ufficiale conosceva bene il motivo per cui si stessero dirigendo proprio in quel posto, Harlock non aveva detto molto in merito, solo che un amico di vecchia data aveva espresso il desiderio di rivederlo. E poiché per il capitano l’amicizia era un valore importantissimo, nessuno aveva avuto nulla da ridire o aveva chiesto ulteriori spiegazioni.  

L’ufficiale Yattaran arrivò di corsa con uno dei suoi soliti modellini tra le mani.

“ehi Kei! Se vuoi ora posso analizzare il tuo regal….. ??” non finì la frase perché guardandosi in giro vide che la ragazza non era al suo solito posto e non era nemmeno sul ponte di comando.

“ma dove si è cacciata? Sembrava  così impaziente di farmi esaminare quell’oggetto…” continuò, guardandosi in giro.  

“hai provato a cercarla nella sua cabina? Oggi non si è ancora fatta vedere sul ponte, magari non si sente bene.”  gli suggerì Tadashi. 

“non credo” intervenne il dottor Zero. “Forse se l’è presa perché abbiamo riso un po’ tutti di quello che le è successo l’altro giorno su Domino…..” 

“Yattaran, andiamo. Credo di sapere dove trovarla” . Harlock si alzò dalla sua poltrona e l’ufficiale  lo seguì prontamente. 

Scesero al piano inferiore e si diressero verso il fondo dell’astronave. A metà circa del percorso si trovavano le stanze con  i simulatori per allenarsi alle battaglie nello spazio aperto con i mezzi più leggeri. Più avanti invece ce n’era una  che avevano creato da poco, adibita principalmente alla coltivazione degli ortaggi. Al suo interno un piccolo angolo era stato riservato alla realizzazione di un  giardino con piante e fiori. 

Entrarono senza fare troppo rumore. Proprio in fondo, dove c’era il giardino, Kei se se stava piegata sulle ginocchia ad innaffiare un vaso di rose. Aveva l’aria serena ed un accenno di sorriso sulle labbra mentre si occupava dei fiori. Dei “suoi” fiori, perché era stata proprio lei a volere fortemente che sull’Arcadia ci fosse un angolo di verde in cui rilassarsi. Al capitano era sembrata un’ottima idea perciò l’aveva accontentata volentieri. 

Yattaran fece per chiamarla ma Harlock lo fermò con una mano e gli fece segno di fare silenzio. Rimasero immobili ad osservarla per alcuni secondi poi il capitano indicò la porta a Yattaran che uscì. Harlock rimase, braccia incrociate sul petto, a guardarla ancora per qualche istante. Non voleva assolutamente disturbarla mentre lei spostava vasi di fiori, toglieva le foglie secche e concimava le piante . Lui sapeva che Kei adorava rintanarsi in quell’angolo di verde quando si sentiva un po’ giù o quando era arrabbiata con qualcuno dell’equipaggio. Le uniche persone a cui aveva concesso di entrare nel “suo giardino”  erano la cuoca che poteva prelevare gli ortaggi per la cucina , Mimeh che si intratteneva a suonare l'arpa ed ovviamente il capitano. Tadashi invece non amava soffermarsi in quella stanza, preferiva passare il tempo nei simulatori di battaglia.
 

Harlock si mosse silenziosamente all’interno della cabina fino ad arrivare a pochi passi da Kei che, nel frattempo,  aveva incominciato a parlare tra sé e sé : “…a volte è proprio difficile tollerare le risatine dell’equipaggio….ma se a ridere di te è il capitano…è proprio impossibile….” . Sospirò tristemente e si mise a sedere sull’erba estraendo dal fodero della cosmo-gun l’astuccio rosso. Lo aprì e guardandone il contenuto mormorò “…certo che sono rimasta senza parole anch’io…..però,a pensarci bene, mi vien proprio da ridere!....anzi no….mi vien da piangere……chissà che cosa pensavo di trovarci dentro???” 

Si allungò verso un cespuglietto di rose color avorio  per odorarne l’essenza. Quello era il suo rosaio preferito, così delicato e profumato. Vi dedicava molto tempo e molta attenzione in quanto era stata la prima piantina  ad essere  coltivata nella serra. Gliela aveva regalata personalmente il capitano per iniziare la realizzazione del giardino e già questo bastava a farne la sua preferita.  

Si asciugò una lacrima e poi si rimise in piedi dicendosi :

“Bene, torniamo al lavoro, per oggi basta con i sentimentalismi!”

Girandosi  sobbalzo’ tovandosi di fronte il Capitano che la guardava con aria preoccupata. 

“tutto bene?” le chiese.

 “..s-si….certo. Oggi non avevo un granché da fare sul ponte…..” rispose un po’ imbarazzata.

Harlock l’aveva vista asciugarsi gli occhi pochi attimi prima.

“Tra non molto scenderemo Nexus… Il capo macchinista deve procurarsi alcune cose che si trovano proprio lì…poi proseguiremo per Scorpio.” Le disse.

 A Kei brillarono gli occhi “ se scenderemo su Nexus magari riuscirò a rivedere il Governatore!! ”  pensò tra sé e sé.

Harlock si girò e si diresse verso l’uscita dicendo : “Lo accompagnerò personalmente. Ma se ti può interessare…..potresti venire con noi……”
 

“Agli ordini, Capitano.”rispose prontamente Kei. 

Non riusciva ancora a crederci! Avrebbe potuto rivedere Arcan, anche se non aveva la certezza che lui si sarebbe ricordato di lei. Ma l’idea di incrociare nuovamente quei meravigliosi occhi azzurri l’aveva messa di buon umore e l’aveva ricaricata.  

Poco dopo sul ponte Harlock comunicava ai suoi uomini il leggero cambiamento di programma che aveva apportato: sarebbero scesi prima su Nexus e poi avrebbero proseguito per Scorpio.  

“Capitano! Ma questo non era nei piani! Ci causerà un forte  consumo di carburante che non avevamo previsto!” obbiettò Tadashi. “scommetto che lo fai per fare un favore a Kei! Tutto quello che vuole tu glielo concedi!! Non è giusto!!”  si lamentò. 

Harlock si limitò a sorridere senza rispondergli. Poi lasciò il ponte di comando  e si diresse verso la sua cabina. Dall’interno proveniva la dolce musica dell’arpa di Mimeh ; aprì la porta e subito sentì un profumo leggero e soave, diffuso in  tutta la stanza.  Guardò verso la scrivania nel cui centro si trovava un vasetto di cristallo con all’interno una stupenda rosa color avorio  che riconobbe subito.
 

“E’ molto bella , non credi?” gli disse Mimeh continuando a suonare. 

“Si. lo è.” Rispose Harlock avvicinandosi alla scrivania, sfiorando delicatamente i petali della rosa. 

“L’ha portata Kei poco fa. E’ in assoluto la prima che recide dal suo rosaio…un bel gesto vero?”

non ottenendo risposta proseguì: “Ho saputo che andremo anche su Nexus. Credi che sia opportuno?”  

“Certo.” Rispose brevemente il capitano.  

“Perché? Consumeremo molto carburante……ho come la sensazione che scendere su quel pianeta ci causerà delle difficoltà!” disse Mimeh con aria preoccupata.  

Harlock si sedette alla scrivania, osservando la rosa avorio. Pensò che Kei aveva avuto  davvero un pensiero gentile regalandogliene una  anzi, regalandogli la prima.
Voleva scendere su Nexus e vedere personalmente questo fantomatico Governatore per rendersi conto di che tipo di persona fosse realmente. E forse , rivedendolo, anche Kei avrebbe potuto cambiare idea su di lui…..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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