“non ti sembra un po’ strano che il
Governatore abbia fatto un regalo ad una
sconosciuta?“ le chiese Harlock
Kei lo guardò con aria interrogativa.
Perché doveva essere strano ricevere un regalo? Per lei era semplicemente un
modo per scusarsi del comportamento della sua scorta che aveva assalito il
ragazzino.
“…non lo so….ma del resto non sappiamo
nemmeno cosa contiene quell’astuccio. Forse non è niente di particolare…”.
Kei si avvicinò alla scrivania e
prendendo l’astuccio, tolse il nastro bianco che vi era avvolto intorno. Esitò
alcuni secondi e poi fece scattare il gancetto che lo teneva chiuso. Era arrivato il momento di aprirlo e
accertarsi del contenuto.
“Almeno
la finiranno di tormentarmi con le loro domande” penso’.
All’apertura del cilindretto, il viso
di Kei assunse un’espressione stupita….o forse delusa. Alzò gli occhi verso
Harlock ma vide che lui non stava guardando. Sicuramente voleva che fosse lei a
decidere se svelarne o meno il contenuto.
“E’...... una sfera rosa ….” disse a mezza voce.
Harlock aprì l’occhio e , trattenendo
un sorriso, si alzò dalla sedia. Oltrepassò la scrivania fino ad affiancare
Kei. “..Eh sì…è proprio una sfera
rosa...”. Gli sfuggi una risatina.
“…forse è di qualche materiale
prezioso!! Chiederò a Yattaran di esaminarla !”
rispose Kei con voce leggermente
alterata. Anche il capitano rideva della situazione e non le faceva per niente
piacere. Ma perché poi? Non poteva essere che il governatore le avesse fatto un
regalo perché magari lei gli era piaciuta o perché lo aveva colpito? In fondo
era una ragazza molto bella e intelligente…..
“non importa quale sia il contenuto,
l’importante è lo spirito con cui il regalo è stato fatto!”
Dalla sedia di fronte alla vetrata intervenne Mimeh che, fino a quel momento, non aveva commentato. Si avvicinò a Kei e le tolse delicatamente l’astuccio dalle mani . Prese tra le dita la sfera e cominciò a scrutarla.
“ per me è un oggetto molto bello. Potresti farne un ciondolo, cosa ne dici?” le chiese , restituendole l’oggetto.
Kei
alzò le spalle, non sapendo cosa rispondere. Si aspettava di
trovare nell'astuccio qualcosa di diverso anche se nemmeno lei sapeva
bene cosa.
Mimeh la prese sottobraccio e insieme
uscirono dalla cabina del capitano. Lungo il corridoio che portava
all’infermeria incontrarono Yattaran al quale chiesero prontamente di esaminare
la sfera rosa.
“ ragazze ora non ho tempo, devo finire
i miei modellini!! Però più tardi proverò ad analizzarla!!” rispose distrattamente l’uomo mentre si
dirigeva nella sua stanza.
“credo che siano tutti un po’ gelosi
del fatto che un bell’uomo come Arcan ti abbia fatto un regalo! Forse è rimasto
colpito da te….. non c’è altra spiegazione!” disse Mimeh sorridendo con gli
occhi a Kei.
“Dici? Non credo sia possibile….Qui
tutti si divertono a prendermi in giro….compreso il capitano! Si è messo
addirittura a ridere poco fa! Però non ho detto a nessuno che Arcan mi ha sussurrato
che, se mai capitassi su Nexus, il suo pianeta, avrebbe piacere di
rivedermi!” rispose Kei strizzando
l’occhio a Mimeh.
“beh, allora credo che lo rivedrai
presto! Non ci stiamo dirigendo verso il quinto settore, dove si trova il
triangolo della pace?”
“Si. Ci arriveremo tra qualche giorno.
Ma noi siamo diretti verso il Pianeta Scorpio che è uno dei tre pianeti ai vertici del
triangolo. Non credo che andremo anche su Nexus. Comunque grazie della tua
comprensione Mimeh! A volte è difficile vivere su un’astronave con equipaggio
completamente maschile!” rispose sospirando Kei.
“E’ vero…chissà..... puo’ darsi che
visiteremo anche Nexus…ora vado a tenere un po’ di compagnia al dottore: oggi
ha fatto rifornimento di Alcool!! Buona notte e cerca di non dare peso ai commenti maligni!!.” Concluse Mimeh allontanandosi in direzione
dell’infermeria. Non aveva detto niente ma anche a lei sembrava strano che una
persona importante come il Governatore facesse un regalo ad una persona mai
vista prima….
* * *
Il viaggio verso il triangolo della
pace proseguiva senza fretta; lo
avrebbero raggiunto tra circa 30 ore. Nessun ufficiale
conosceva bene il motivo per cui si stessero dirigendo proprio in quel posto,
Harlock non aveva detto molto in merito, solo che un amico di vecchia data
aveva espresso il desiderio di rivederlo. E poiché per il capitano l’amicizia
era un valore importantissimo, nessuno aveva avuto nulla da ridire o aveva
chiesto ulteriori spiegazioni.
L’ufficiale Yattaran arrivò di corsa
con uno dei suoi soliti modellini tra le mani.
“ehi Kei! Se vuoi ora posso analizzare
il tuo regal….. ??” non finì la frase perché guardandosi in giro vide che la
ragazza non era al suo solito posto e non era nemmeno sul ponte di comando.
“ma dove si è cacciata? Sembrava così impaziente di farmi esaminare
quell’oggetto…” continuò, guardandosi in giro.
“hai provato a cercarla nella sua
cabina? Oggi non si è ancora fatta vedere sul ponte, magari non si sente
bene.” gli suggerì Tadashi.
“non credo” intervenne il dottor Zero.
“Forse se l’è presa perché abbiamo riso un po’ tutti di quello che le è
successo l’altro giorno su Domino…..”
“Yattaran, andiamo. Credo di sapere
dove trovarla” . Harlock si alzò dalla sua poltrona e l’ufficiale lo seguì prontamente.
Scesero al piano inferiore e si
diressero verso il fondo dell’astronave. A metà circa del percorso si trovavano
le stanze con i simulatori per allenarsi
alle battaglie nello spazio aperto con i mezzi più leggeri. Più avanti invece ce
n’era una che avevano creato da poco,
adibita principalmente alla coltivazione degli ortaggi. Al suo interno un
piccolo angolo era stato riservato alla realizzazione di un giardino con piante e fiori.
Entrarono senza fare troppo rumore.
Proprio in fondo, dove c’era il giardino, Kei se se stava piegata sulle
ginocchia ad innaffiare un vaso di rose. Aveva l’aria serena ed un accenno di
sorriso sulle labbra mentre si occupava dei fiori. Dei “suoi” fiori, perché era
stata proprio lei a volere fortemente che sull’Arcadia ci fosse un angolo di
verde in cui rilassarsi. Al capitano era sembrata un’ottima idea perciò l’aveva
accontentata volentieri.
Yattaran fece per chiamarla ma Harlock
lo fermò con una mano e gli fece segno di fare silenzio. Rimasero immobili ad
osservarla per alcuni secondi poi il capitano indicò la porta a Yattaran che
uscì. Harlock rimase, braccia incrociate sul
petto, a guardarla ancora per qualche istante. Non voleva assolutamente
disturbarla mentre lei spostava vasi di fiori, toglieva le foglie secche e
concimava le piante . Lui sapeva che Kei adorava rintanarsi in quell’angolo di
verde quando si sentiva un po’ giù o quando era arrabbiata con qualcuno
dell’equipaggio. Le uniche persone a cui aveva concesso di entrare nel “suo
giardino” erano la cuoca che poteva
prelevare gli ortaggi per la cucina , Mimeh che si intratteneva a suonare l'arpa ed ovviamente il capitano. Tadashi
invece non amava soffermarsi in quella stanza, preferiva passare il tempo nei
simulatori di battaglia.
Harlock si mosse silenziosamente all’interno della cabina fino ad arrivare a pochi passi da Kei che, nel frattempo, aveva incominciato a parlare tra sé e sé : “…a volte è proprio difficile tollerare le risatine dell’equipaggio….ma se a ridere di te è il capitano…è proprio impossibile….” . Sospirò tristemente e si mise a sedere sull’erba estraendo dal fodero della cosmo-gun l’astuccio rosso. Lo aprì e guardandone il contenuto mormorò “…certo che sono rimasta senza parole anch’io…..però,a pensarci bene, mi vien proprio da ridere!....anzi no….mi vien da piangere……chissà che cosa pensavo di trovarci dentro???”
Si allungò verso un cespuglietto di
rose color avorio per odorarne l’essenza.
Quello era il suo rosaio preferito, così delicato e profumato. Vi dedicava
molto tempo e molta attenzione in quanto era stata la prima piantina ad essere coltivata nella serra. Gliela
aveva regalata personalmente il capitano per iniziare la realizzazione del giardino
e già questo bastava a farne la sua preferita.
Si asciugò una lacrima e poi si rimise
in piedi dicendosi :
“Bene, torniamo al lavoro, per oggi
basta con i sentimentalismi!”
Girandosi sobbalzo’ tovandosi di fronte il Capitano che
la guardava con aria preoccupata.
“tutto bene?” le chiese.
Harlock l’aveva vista asciugarsi gli
occhi pochi attimi prima.
“Tra non molto scenderemo Nexus… Il
capo macchinista deve procurarsi alcune cose che si trovano proprio lì…poi
proseguiremo per Scorpio.” Le disse.
Harlock si girò e si diresse verso l’uscita
dicendo : “Lo accompagnerò personalmente. Ma se ti può interessare…..potresti
venire con noi……”
“Agli ordini, Capitano.”rispose
prontamente Kei.
Non riusciva ancora a crederci! Avrebbe
potuto rivedere Arcan, anche se non aveva la certezza che lui si sarebbe
ricordato di lei. Ma l’idea di incrociare nuovamente quei meravigliosi occhi azzurri l’aveva
messa di buon umore e l’aveva ricaricata.
Poco dopo sul ponte Harlock comunicava
ai suoi uomini il leggero cambiamento di programma che aveva apportato:
sarebbero scesi prima su Nexus e poi avrebbero proseguito per Scorpio.
“Capitano! Ma questo non era nei piani!
Ci causerà un forte consumo di
carburante che non avevamo previsto!” obbiettò Tadashi. “scommetto che lo fai
per fare un favore a Kei! Tutto quello che vuole tu glielo concedi!! Non è
giusto!!” si lamentò.
Harlock si limitò a sorridere senza
rispondergli. Poi lasciò il ponte di comando
e si diresse verso la sua cabina. Dall’interno proveniva la dolce musica
dell’arpa di Mimeh ; aprì la porta e subito sentì un profumo leggero e soave,
diffuso in tutta
“E’ molto bella , non credi?” gli disse
Mimeh continuando a suonare.
“Si. lo è.” Rispose Harlock
avvicinandosi alla scrivania, sfiorando delicatamente i petali della rosa.
“L’ha portata Kei poco fa. E’ in
assoluto la prima che recide dal suo rosaio…un bel gesto vero?”
non ottenendo risposta proseguì: “Ho
saputo che andremo anche su Nexus. Credi che sia opportuno?”
“Certo.” Rispose brevemente il
capitano.
“Perché? Consumeremo molto carburante……ho
come la sensazione che scendere su quel pianeta ci causerà delle difficoltà!”
disse Mimeh con aria preoccupata.
Harlock si sedette alla scrivania,
osservando la rosa avorio. Pensò che Kei aveva avuto davvero un pensiero gentile regalandogliene
una anzi, regalandogli la prima.
Voleva scendere su Nexus e vedere
personalmente questo fantomatico Governatore per rendersi conto di che tipo di
persona fosse realmente. E forse , rivedendolo, anche Kei avrebbe potuto
cambiare idea su di lui…..