Film > Pirati dei caraibi
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Autore: Summerbest    02/03/2010    6 recensioni
Seguito di Last Tears.
una mano coperta da un elegante guanto bianco mi coprì la bocca, interrompendo l’urlo. Dovevo avere un espressione terrorizzata sul viso, poiché l’uomo con la maschera mi diede una carezza alla guancia ferita come a rassicurarmi.
“avevo dato loro ordine di non farti del male”
mi disse. L’uomo intuì che la mia voglia di urlare e scappare era svanita per dar spazio alla curiosità, quindi lasciò libere le mie labbra da quel tessuto delicato. Attendeva forse che dicessi qualcosa?
“chi sei tu?”
optai per la più classica ed usata domanda che di solito si poneva ad uno sconosciuto. Scacciai l’altra mano che continuava a sfiorare la mia guancia, con una strana luce negli occhi che mi inquietava non poco.
“non rammenti?”
io scossi la testa. Era impossibile che quell’uomo potesse avere un nesso con la mia famiglia, o che avesse parlato con me tempo prima.
“io non ti conosco!”
esclamai. L’uomo infilò la mano in una tasca del mantello. Preoccupata misi la spada tra me e lo sconosciuto, convinta che stesse per sfoderare la sua arma. Invece quello che estrasse era una rosa, color rosso sangue. Allibita lasciai che posasse quel fiore nel palmo della mia mano priva di spada. Che cosa significava?
“lascia che questo fiore ti aiuti a ricordare”
disse, io lo avvicinai agli occhi, era davvero una rosa bellissima. Ma come poteva aiutarmi? Rialzai lo sguardo, scoprendo che dello sconosciuto non vi era più traccia.
dove sarà andato?
Genere: Commedia, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Last Tears'
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Ahoy!! Quanto mi è mancato scrivere!!!!! Ho avuto una terribile settimana in cui non ho avuto proprio tempo.. ma ora sono tornata! Con il *sigh* penultimo capitolo! Anche se scriverò Last Tears 3! *me commossa da tutti i consensi per invogliarmi a continuare* Ma bando alle ciance!
ora rispondo ai commenti:

Per Imperfect_angel: grazie a te per questo bellissimo commento!! Davvero, sono commossa! E felicissima di averti fatto ancor più appassionare a questa fantastica saga che per me è ormai una droga! Spero ti piacciano anche gli ultimi capitoli! Buona lettura =D


Per emmawh: allora sono riuscita nel mio intento :D ho voluto lasciare Alexis fuori da ogni uccisione fino ad‘ora, per descrivere bene quello che per la sua vita è un passo importante u.u il tuo parere per il continuo è uno fra quelli più importanti, quindi se sei d‘accordo allora sono felicissima di scrivere un terzo LT! =D
Per barbanera chissà.. Di certo Ian Mcshane è perfetto per la parte! Anche se bisogna vedere se sarà un pirata all‘altezza di Jack e Barbossa u.u Penelope Cruz come pirata lascia perplessa anche me.. Ma non si può far tornare Anamaria? :P comunque vedremo.. Di certo è una brava attrice, ma l‘idea di vedere un‘altra che ci prova con Jack non mi entusiasma più di tanto >.< buona letturaaaa =D


Per victoriavandort: Jack non sarà da meno anche per questa situazione^^ me felice che tu sei felice per un seguito del seguito xD buona lettura!! =)

Per LadyKiki90: accie! Che bello un‘altra lettrice che approva *corre ad aggiungere un altro nome alla lista* buona lettura anche a tee! =)


Per Rebecca Lupin: scuse accettate, figurati^^ comprendo! Scriverò sicuramente dopo un approvazione così Jackosa u.u buona letturaaa =D


Per Fannysparrow: ciauz (ormai ho contagiato anche te con il mio ciauz xD) quanto mi rende felice la tua approvazione! E sono ancora più felice che questa storia piaccia a voi almeno quanto piace a me scriverla^^ grazie nuovamente per i tuoi complimenti! Buona lettura!!! =D
Ps: certo che Barbino se lo merita, Jackie basta ignorarlo u.u (hey!! NdJack lo sai che ti adoro** ndme hmpf ndJack)


+_Capitolo 31_+
+_Dalla_Tempesta_Al_Sole_+
(quando basta poco per tornare a sorridere)




Non avevo lacrime da consumare per quello che era stato, fino a poco fa, la causa di tutti i nostri problemi. E, se non avessi reagito, probabilmente si sarebbe rivelato essere anche la causa della mia morte. Tra i due però lo sfortunato che doveva dire addio alla sua vita era lui, e non ero sicura fosse giusto così.
Adrien non aveva ruolo in questa tragedia, era stato solo il burattino comandato dalla maschera dannata. Aveva perso la ragione, ma con un po’ di aiuto forse sarebbe tornato ad essere l’uomo che tanto aveva incantato Lisey.
Ora si che avevo qualche lacrima in serbo per questa situazione: una goccia amara piena di sensi di colpa che mi rigava la guancia.
Una mano sfiorò appena la mia spalla, facendomi sobbalzare spaventata. Abbandonai il corpo esanime di Adrien per incontrare gli occhi commiserevoli di Jack. Notai lo sforzo immane di mio fratello, nel cercare le parole adatte per lenire il mio dolore. In quell’istante, però, volevo solo cadere nell’abbraccio confortevole e solitario del mio letto, cullata dalle onde del mare, in quella nave che per me e Jack valeva come una casa.
“ io… ”
Boccheggiò il capitano, venendo subito interrotto con un gesto veloce della mia mano.
“ non adesso ”
Interruppi il suo pensare, vedendo Lisey, John e Gibbs raggiungerci preoccupati.
“ santa madre terra ”
Commentò Gibbs, portando la mano alla fronte, poi al petto ed infine ad entrambe le spalle, in un impacciato segno della croce.
Lisey era accanto a lui, intenta ad esprimere parte del suo dolore in un silenzioso pianto. Piangeva per l’Adrien del passato o per l’Adrien che poteva divenire? Non lo potevo sapere, e di certo chiederlo sarebbe costato troppo per la povera Lisey. La domanda che però più mi premeva era come mi avrebbe vista da quell’istante in poi. Qualunque motivazione avessi, rimanevo sempre l’assassina del suo più grande amore. Mi sentivo uno schifo.
Dopo di loro venne John, che non esitò a porre il suo sguardo su di me, quasi evitando di scorgere il corpo di Adrien. Io declinai la ricerca di un contatto con lui, non ero in grado di sopportare i suoi occhi.
“ è il caso di tornare a bordo della Perla, la mia nave mi attende ”
Esclamò Jack, camuffando parte della gioia che gli provocava tornare dal suo veliero. Accennai un mesto sorriso, affiancandolo durante la camminata. Con mia enorme sorpresa trovai la sua spalla ad accogliermi, il suo braccio mi cingeva con affetto, trasmettendomi subito tutta la sicurezza che avevo perduto da tanto.


Salimmo a bordo della Perla Nera. Io mi avviai senza indugio verso la mia cabina ignorando gli sguardi curiosi della ciurma, tutti sembravano impazienti di sapere cos’era successo in quel lasso di tempo in cui io e gli altri eravamo spariti all’interno del rifugio. Udii il vociare che si creò attorno a me, per fortuna tutte le domande sembravano rivolte al Capitano, ed io riuscii a svincolare dal loro interesse con facilità.
Compietti ancora pochi passi, prima di raggiungere la mia cabina ed abbandonare il frastuono sopra coperta chiudendo la pesante porta in legno della stanza.
“ casa dolce casa ”
Esclamai con voce flebile, una punta di malinconia accompagnò quello che doveva essere un allegro saluto alla mia adorata camera. Nonostante l’umore triste, sentivo dentro di me il peso alleggerirsi grazie all’accogliente ambiente della Perla.
Mi accostai al letto, sfiorando le morbide coperte con un sospiro. Balzai sopra il materasso, lasciandomi cadere contro il soffice tessuto delle lenzuola. Avevo gli occhi puntati sul soffitto, fissi su di un punto qualsiasi. Detestavo concentrarmi sui “se”, ma non riuscivo a non chiedermi cosa sarebbe successo se supina a terra ci fossi stata io al suo posto.
devo smetterla di torturarmi con queste domande
Volevo solo coprire tutto il dolore con un velo, metterlo da parte e prendermi una pausa dalla realtà. Socchiusi gli occhi, pronta a chiuderli del tutto nel tentativo di immergermi nel buio della mia mente. Solo il terrore di un possibile incontro con Adrien nel mondo dei sogni mi teneva ancora sveglia. Gli incubi che mi avrebbe procurato quel fattaccio sarebbero durati per un bel po’, già lo sapevo.
dovrai prepararti ad un mese da insonne
“ posso entrare? ”
La voce di Jack giungeva ovattata dalla porta che ci separava. Abbandonai i miei confusi pensieri, mettendomi a sedere sul letto. Attesi pochi secondi, indecisa sul voler davvero parlare con lui. Notai compiaciuta che, nonostante la porta non fosse chiusa a chiave, Jack aveva comunque rispettato il mio volere chiedendo e bussando, prima di spalancare la porta ai quattro venti.
dagli una possibilità
“ entra ”
Vidi la maniglia girare ed in un secondo il Capitano più stralunato dei Sette Mari era dentro la mia cabina, pronto a vestire il ruolo del mancato padre apprensivo.
Esitò un attimo, chiuse del tutto la porta ed avanzò di pochi passi. Restammo a fissarci per qualche secondo, prima che mi decidessi a fargli cenno di sedersi accanto a me, sul letto. Jack mi raggiunse, accomodandosi al mio fianco.
“ come stai? ”
Mi domandò, con un espressione indecifrabile sul volto. Io non risposi, limitandomi a sospirare. Il Capitano si morse leggermente il labbro, indeciso sul da farsi.
Lo vidi infilarsi una mano in una tasca del giacca, alla ricerca di chissà cosa. Per un attimo temetti stesse recuperando una bottiglia di rhum, pronto a suggerirmi di affondare il mio dolore nell’alcool. Mi ricredetti vedendogli in mano un foglio ingiallito. Lo spiegò, porgendomelo sul palmo della mano.
Io alzai lo sguardo confusa, venendo incoraggiata alla lettura da un veloce gesto della mano di Jack.
Scorsi veloce la prima riga, in una calligrafia confusa e poco comprensibile riconobbi il nome di Jack impresso su carta. L’aveva scritto lui?
“ tu… ”
Non conclusi la frase, venendo nuovamente incitata a continuare a leggere.

Oggi ho fatto una cosa di cui non so se andare molto fiero. Mio padre dice che ogni pirata prima o poi deve compiere quel gesto.. che è una cosa che succede.. è naturale. Essere pirati significa essere a contatto con la morte in ogni istante.. bisogna scegliere tra la propria vita e quella del nemico.. queste erano le sue parole. Non sono sicuro se riuscirò mai a conviverci..

Erano solo poche righe, ma il pensiero che fossero state scritte da Jack in persona le rendeva decisamente preziose.
“ prima o poi sarebbe dovuto succedere… non sarà così per sempre ”
“ questo è quello che hai scritto dopo la tua prima uccisione? ”
Domandai, indicando il foglio. Jack annuì, sistemandosi meglio nel materasso.
“ l’unico consiglio che ti posso dare è… ”
Fece una pausa, aiutandosi con i gesti per spiegare cosa volesse dirmi.
“ non lasciare che i sensi di colpa ti sovrastino, e se ti può aiutare.. scrivi ”
Indicò il “futuro diario di bordo di Alexis Sparrow” che giaceva immacolato sopra il tavolo della cabina. Io annuì, continuando il mio voto del silenzio.
Jack si alzò dal letto, scompigliandomi i capelli in un veloce gesto d’affetto. Io arricciai il naso, sorridendo in modo sincero dopo tanto tempo.
“ rimettiti in sesto scricciolo, la Perla è troppo silenziosa senza il tuo vociare ”
“ come faresti senza di me ”
Esclamai, bloccandolo a metà strada con un ghigno sul viso. Tornò dopo per la sua strada, felice di avermi fatto tornare il sorriso sulle labbra.


   
 
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