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Autore: DeaEris    03/03/2010    4 recensioni
Una raccolta sui Guerrieri d'oro! Sul mio modo personale di vedere i dodici eroi e la loro evoluzione nella storia, ovviamente è un mio modo personale di vedere i Dodici Eroi! A cominciare dallo splendido Aphrodite di Pisces, dal suo modo di vedere sè stesso ed il mondo. Al momento il raiting è verde, ma forse potrebbe aumentare..ancora non lo so!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Carissime scusate per il ritardo!
Ho avuto molto da fare tra esami e colloqui e quindi non ho avuto molto tempo, ora son tornata qui con il capitolo!
Milo è il mio Gold Saint in assoluto preferito e per questo motivo forse ho messo molti dialoghi, ma devo dire che in questi dialoghi il Gold Saint è in grado di far comprendere appieno quello che pensa.
Amo decisamente questo guerriero, sarcastico e furbo!
Per scrivere i dialoghi ho guardato le varie puntate dell'anime, in cui compare e pian piano ho scritto ciò che ha detto di veramente fondamentale!
Spero vi piaccia!

Milo di Scorpio portava il nome dell'isola nella quale era nato, anche se non aveva alcun ricordo della sua famiglia d'origine.
Famiglia era divenuto il Grande Tempio.
Milo portava i colori sul corpo e nel viso della sua terra natia: riccioli come dune di sabbia in un Deserto di morbida chioma, intensi occhi blu come il mare a cui tanto era legato e dentro il quale gli piaceva nuotare, la pelle ambrata e perfetta coi suoi muscoli scolpiti e decisamente sublimi.
Alto e robusto sembrava un bellissimo ed affascinante Achille con il suo sorriso malizioso.
Il suo sorriso era eclettico, illuminato da ironia e dolcezza insieme.
Era il sorriso di chi sa di sapere, nonostante non sappia.
Era il sorriso vivace ed intelligente, di chi è malizioso e sa di aver ragione.
Era il sorriso più puro ed innocente del Grande Tempio, nonostante Milo non avesse innocenza.
Sul corpo e nel viso portava tutto l'orgoglio verso ciò che era, un glorioso Saint d'Athena-Sama, un Gold Saint.
Ogni sua parola era conferma di quell'orgoglio.
Ogni suo gesto era dettato da quell'orgoglio, così anche ogni suo sguardo era luminoso come il cielo sopra il deserto.
Lui che amava la Dea più di sè stesso.
Camminava imperioso, disposto a dare ascolto solo alla voce della ragione, della sua ragione.
Dall'alto dei suoi vent'anni era il più il giovane dei Gold Saint al servizio d'Athena.
Era uno di quelli a cui tutti si confidavano, nonostante la sua impulsività e la sua caparbietà.
Era un dolce e sublime amico.
Era capace di grande fedeltà nei confronti di coloro che a lui eran legati, non avrebbe mai colpito una creatura che considerava amica.
Simpatico, divertente e scanzonatorio di natura, era in battaglia un nemico tremendo per sadismo, ironia e tremendi colpi che portavano dolore di dolce veleno.
Fin dall'infanzia possedeva in sè un carattere analitico e portato per comprendere più che combattere, non rare furono le battaglie in cui il suo nemico combattè con lui anche verbalmente.
Milo era così: curioso persino nella battaglia, le sue singolar tenzoni eran portate avanti sempre con l'intento di comprendere il suo avversario.
La conoscienza era per lui fondamentale: in battaglia il suo unico scopo era comprendere ideali del suo avversario, quali lealtà, coraggio ed attaccamento verso le proprie idee.
Per Milo ideale più nobile era la lealtà verso i propri ideali.
Combatteva solo per sostenerli.
Da sempre distinto rispetto ai compagni per la fredda razionalità che dimostrava nel combattere.
Milo era solare, caloroso e a tratti freddo come il peggiore dei deserti.
Tra le sue dune portava alla pazzia, come il veleno dei suoi colpi intorpidiva i sensi prima di portare a crudele morte tra atroci sofferenze.
Era un amico leale, coraggioso, sempre pronto a correre in aiuto dei suoi compagni, in particolar modo di Camus di Aquarius.
Era l'unico che avesse incrinato la superficie di ghiaccio e con cui il rosso francese si confidava.
Lo vide scendere alla Settima Casa un pomeriggio con fierezza nello sguardo nocciola e risalire poco dopo distrutto dalla sofferenza per aver messo fine alla vita del suo discepolo.
Non voleva che quel bambino affrontasse qualche nemico più potente, il pulcino biondo doveva vivere e si sarebbe svegliato dopo qualche secolo, al sicuro e senza più oscurità che lo circondava.
Le braccia avvolsero in un abbraccio rozzo, da guerriero il corpo più sottile del giovane francese e lo strinsero per consolarlo.
Comprendeva quel dolore sordo ed ascoltò le parole del guerriero del ghiaccio.
Lo lasciò uscire dalla sua Dimora senza fermarlo con la sicurezza di ciò che aveva udito in poche ore.
Quando due ragazzini entrarono nella sua Dimora, la Casa dello Scorpione del Cielo, un sorriso ironico e parole pungenti gli accolsero.
"Volete farmi questo sgarbo?
Uscire dalla Ottava Casa senza salutarne il custode?"
Con un ghigno poco rassicurante, dopo aver volto parole di scherno a Shiryu di Dragon, un bambino che osò voler colpirlo.
Provocò e lo prese in giro fino a quando il ragazzino troppo poco prudente, nonostante fosse il più saggio di quei bambini, lo attaccò.
Era caduto nella trappola e Scorpio si premurò di dirglielo di persona, ribaltando il suo stesso colpo.
Milo che era in grado di complimentarsi con un ragazzino, dando consigli paterni ad un altro fanciullino che voleva combatterlo, anche se era un suo nemico.
Ogni parola era una frustata, detta in tono ironicamente affettuoso e con un sorriso divertito nello sguardo e sulle labbra perfette.
Senza fermarsi mai lo affrontò e vinse entrambi i ragazzini in battaglia.
"Siete già vittime l'ago di Scorpio completerà l'opera.
Dite adddio ai perduti sogni, siete perduti."
Disse con sguardo di scherno, mentre pronunciava quelle poche parole, nuove parole ricche di sarcasmo ed ironia..
Come potevano sopravvivere alle dune calde e soleggiate di un deserto due ragazzini sì tanto ingenui?
Infine pronunciò il verdetto finale: il giudice del Deserto aveva parlato ed aveva decretato morte.
"Non siete innocenti e non avrò pietà.
Per voi traditori l'ora è scoccata anche troppo lontani siete giunti.
Due in un sol colpo, ritenetevi fortunati non v'ho dato morte non basta una puntura soltanto perchè il veleno dello scorpione faccia il suo fatale effetto.
La calma vi si accompagni per ora vi spegnerete molto più lentamente.
Non è questa la degna fine di traditori?
La cuspide scarlatta è forse l'arma che più si adatta a voi cavalieri.
L'arma più lenta del Grande Tempio, l'arma che più provoca dolore.
Benvenuti alla fine del viaggio, non altra conclusione altrettanta adatta alla vostra follia."
Quasi rideva mentre parlava davanti a quei due corpi inermi.
Lo scorpione non nutre pietà.
Pacifico in verità di indole, non era affatto sanguinario.
Lui poneva scelte che il suo avversario poteva cogliere, arrendendosi alla sua forza, ma se quest'ultimo aveva in mente di continuare a combattere allora il suo supplizio non terminava se non con morte certa e dolorosa.
Quei due ragazzini, tuttavia, vennero salvati.
Il bambino che Camus aveva racchiuso era davanti ai suoi occhi.
A lui ora punirlo, a lui spiegare, lui che della sottile arte della parola aveva fatto la sua arma più letale e prediletta.
Una volta solo spiegò le intenzioni di colui che era il suo migliore amico a quello stupido ragazzino immaturo.
Come poteva non comprendere?
Come potevano affrontare quei bambini coloro che per forza eran simili al caldo deserto infuocato dal Cosmo?
Sarebbero morti nell'attraversata, a prescindere dall'acqua che avevano a disposizione.
Non può bambino sconfiggere la distesa infinita di sabbia.
"L'unica speranza che avevi per reggere il confronto con noi era acquisire il Settimo Senso e diventare così un Cavaliere d'Oro.
Dal Settimo Senso dipende l'esito della vostra missione, non cè alcun dubbio.
Camus voleva aiutarti ma tu hai fallito.
Pianse quel giorno Camus, nonostante i suoi convincimenti pianse per te!
Così ho deciso, avrò pietà di te cavaliere per rispetto a Camus!
Ti renderò l'uso dei cinque sensi a patto che tu lasci immediatamente le dodici case, che tu lasci Athene per non farvi più ritorno.''
Parlò così al biondino quasi in lacrime davanti ai suoi piedi, ma il biondino rifiutò il suo aiuto.
Non voleva pietà.
Voleva la lotta e così il re del Deserto lo accontentò.
Hades:
Milo aveva salvato il biondino contro cui stava combattendo, contro cui aveva già vinto.
Grazie al suo vivace intelletto la Dea bambina era tornata a regnare sulla Terra.
Quali difficoltà ancora attendevano i suoi passi?
Così come quel giorno ad Athene aveva predetto grande difficoltà al bambino che usciva dalla sua Casa con passo insicuro e traballante, sentì il pericolo avvicinarsi una notte.
Si recò così dalla Dea per proteggere la sua delicata figura di bambina.
Fino a quando il deserto impetuoso avrebbe protetto quella fanciulla, nessuno si sarebbe potuto avvicinare alla candida ragazzina.
Affrontare amici e nemici nuovamente per lui si rivelò essere una battaglia di cervello.
Così risparmiò la vita di colui che era un amico, trovando tuttavia sul suo cammino tre nemici inattesi.
Non poteva lasciare che tre cavalieri usassero un colpo proibito.
Era troppo il dolore di sentire in quel colpo proibito il Cosmo gelido del suo più caro amico.
Come poteva d'altronde rimanere a guardare quando Camus era cambiato?
La lealtà verso la sua Dea era dunque dimenticata con la morte?
Che ne era stato di tutti quei discorsi di pace, giustizia, che in gioventù lo avevano mosso, costringendolo a reprimere tanti sentimenti nobili dietro una maschera di ghiaccio perfetto?
Come aveva potuto agire in quel modo indegno?
Come poteva Milo permettere e perdonare l'amico ora nemico?
Per la prima volta si sentì tradito.
Per la prima volta combattè per vendicare una figura nobile e non usò il cervello.
Per la prima volta volle vedere i suoi amici soffrire tra le spire velenose della Cuspide, anzichè cercare di capire.
Abbandonò quasi con una spinta il corpo di Camus ai piedi di Athena, che lassù lo aveva convocato.
Lo guardò quasi con disgusto mentre il suo migliore amico si muoveva privo di quattro sensi.
Serrò le mani sul collo sottile e candido, piangendo lacrime di sofferenza e delusione per quel gesto insensato.
Aveva visto cadere al suolo colei che aveva giurato di proteggere da ogni male.
Fu effimera la gioia di sapere che il suo amico era rimasto leale nei confronti suoi e della Dea, quando lo scortò nel buio degli Inferi.
Non vi era stato tradimento alcuno, ma solo sofferenza per lui.
Milo era facile al perdono.
Lui era sempre stato sentimentale, emotivo certo, ma intelligente e comprendeva la sofferenza di ogni persona.
Hades crudele fece in modo di rinchiuderlo.
Odiava il ghiaccio e venne rinchiuso in una prigione, nel Cogito, luogo così freddo, così inospitale, che solo il Cosmo dolce e caldo della Dea lo fece risplendere nuovamente.
Il deserto nel buio cambia, non è un luogo facile da sopportare.
Si presentò davanti al Muro del Lamento e nuove parole rivolse a Hyoga, quel piccolo bambino, di cui era in minima parte divenuto maestro.
"I Campi Elisi ti attendono Hyoga."
Disse solamente, per poi far rieccheggiare la voce insieme a tutti gli altri Gold Saint, fratelli di battaglia.
Non poteva in alcun modo allontanarsi e rinunciare.
Come può del resto il Deserto, che sempre ha Sole che risplende sulle Dune di Sabbia dorata, temere il Sole anche negli Inferi?
Ovviamente non può in alcun modo.
Non indietreggiò e si beò fino alla fine di quel raggio di Sole ultimo.
"Perchè regni la pace!"
Disse solamente con una voce sicura, poco prima dell'esplosione, chiedendo di rischiarare l'oscurità insieme a tutti.
Neppure un urlo da parte sua, mentre nuovamente le Dune di Sabbia del più bello e del più caldo tra i Deserti risplendevano per il Sole intenso che eran riusciti a generare lui e i fratelli.
Un dolce sorriso affiorò sul suo viso, mentre diveniva tutt'uno con quei nobili guerrieri.
Il corpo non rimase, ma il suo spirito aleggiò nell'armatura, comparendo a colui che era divenuto quasi un discepolo e gli predisse nuovamente sventure, ma infine gli affidò la salvezza della Terra.

Note dell'Autrice:
Devo confessare che Milo può essere paragonato a molti fenomeni atmosferici è tuono perchè decisamente rumoroso, fulmine perchè è frizzante nel suo essere fiero, mare perchè è apparentemente uno dei più semplici da comprendere, ma ha una profondità indegna.
Ho scelto il deserto a causa della sua vastità: il deserto è un luogo caldo, come Milo, vasto e pericoloso, esattamente ciò che penso sia Milo.
Non vi è nessuno di pericoloso quanto il Gold Saint dello Scorpione ogni battaglia è poi innanzitutto uno scontro di intelletto, forse è per questo che non viene mostrato particolarmente durante le sue battaglie.
Rispose alle Recensioni:
LeFleurDuMal:
Ciao! Devo dire che sono sempre sincera, per questo motivo ho scritto esattamente ciò che penso di Aiolos, non mi è simpatico e non mi sembrava giusto dire il contrario. Secondo me, in quel momento Aiolos non poteva essere poi così sicuro che quella bambina fosse realmente Athena, era un bimba come un'altra. Devo dire che non è colpa sua se mi è antipatico...è che lo vedo troppo perfetto, troppo eroe, di base preferisco i personaggi un pochino più tormentati, che hanno un'evoluzione ben precisa e diciamo "cattivi". Ti ringrazio per aver commentato tuttavia, visto che come ti dissi anche nella tua storia nutro una particolare ammirazione nei tuoi confronti, quindi ti ringrazio per la tua recensione, che ho apprezzato decisamente sia per il modo in cui hai parlato abbastanza positivamente sul mio scritto, sul mio piccolo tentativo, anche se devo dire che forse il suo capitolo poteva venire un pochino meglio, a causa della mia antipatia è probabile che io mi sia lasciata prendere! Un bacio grande!
Himechan: Ciao cara! Grazie mille per la tua recensione...devo dire che più o meno nutro le medesime perplessità sulla sua figura, che nutri anche tu...mi sembra anche a me decisamente perfetto, forse un pò troppo perfetto per farmelo apprezzare in pieno, io non sopporto quelli che sono un pò troppo "eroi". Preferisco personaggi un pochino più tormentati. Grazie, in verità quella frase l'ho un pò trasmutata: la dice Shun nella sua Casa o meglio dice qualcosa di molto simile. Il problema di Aiolos è che non lo fanno conoscere fino in fondo, compare solo nei ricordi e solo sporadicamente, insomma non può far capire molto di sè a partire dai banali ricordi. Crepi il lupo e gli esami sono andati bene! Bacioni!
Sakura2480: Ciao cara! Non ti scusare per il ritardo, che come hai visto io ho aggiornato ancora più tardi della volta precedente! Io non so a dire il vero cosa penso in verità di Aiolos, è sicuro che siccome compare solo in alcuni ricordi sporadici è difficilissimo, per non dire impossibile comprendere come sia in verità. XDXD! Il salvataggio della babbui...Athena mi ha divertito decisamente! Son felice che ti piaccia come descrivo gli stati d'animo, ma non lo ritengo poi così problematico.
Ogni recensione non è stupida, perchè impone un minimo di perdita di tempo!
Tsukuyomi: Ciao cara! La tua recensione sarà a pezzetti XDXD:
-Aiolos: E' quello il motivo per cui non mi piace particolarmente: è troppo perfetto...non ha nemmeno una briciola di incorrutibilità, non sembra nemmeno un essere umano per quanto non ha vizi...è assolutamente non verosimile, almeno è questo il mio pensiero su di lui! Sicuramente è simile a Sole!
-XD devo dire che concordo su ogni parola! Ricordo quelle parole di Oscar Wilde e devo dire che rispecchiano quasi il ragazzo dai capelli scuri! E' assolutamente così! Sisi sicuramente Shura roccia e Shiryu è acqua, l'acqua logora la roccia e così Shiryu ha convinto infine Shura. E' ovvio che sia testardo come granito, visto che è anche tremendamente orgoglioso quindi non ammetterà mai un errore volentieri, intestardendosi su ogni parola. Effettivamente è l'unico che si auto-flagella in quel modo, insomma Milo viene spedito a distruggere vite umane nell'isola di Andromeda e non mi risulta che si faccia prendere da chissà quali sensi di colpa! XD!
Camus: Esatto..lui e il suo cuoricino di burro fuso*_*! Cucciolo! Così tenero! Si taglia con un grissino...e si vede che non sto bene! XDXD! A parte i miei deliri mentali alla rio mare! Ti ringrazio infinitamente per i tuoi complimenti e mi fa piacere che ti siano piaciute le immagini che ho usate..spero che ti piacciano anche queste di Milo, come sempre mentre scrivo il mio cervello si scollega del tutto e vanno le mie mani in autonomia.
Ringrazio coloro che mi hanno messo tra i Preferiti e le Seguite:
Camus, Alcyon85, aoede, Himechan!
Alla prossima mie care!
  
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