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Autore: VėTH    03/03/2010    5 recensioni
Pensate se esistesse un concorso dove bisogna inviare una lettera ai TH dove scrivere le propie emozioni... E se a vincerlo fosse una malinconica dark, che ormai non crede pių a nulla? Č la mia prima FF, spero vi piaccia..
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fisso le chiavi sulla scrivania. No, non posso. O si.. Qualcuno arriva da dietro, mi mette le mani sulle spalle. Era Tom. –Bill, se non muovi quel culo dalla sedia ti ci mando io a calci..- Sorrido, afferro le chiavi e mi precipito in macchina. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Suona la sveglia. Mi alzo e guardo il calendario. Un anno. Esattamente un anno da quando sono andata l’ultima volta in Germania. Esattamente un anno che in quella casa ho lasciato il mio cuore. Sospiro. Quante cose erano cambiate. Una nuova vita era iniziata… 1 ANNO PRIMA Passiamo davanti casa di Laura. –Ciao Cla. Ti voglio bene.- mi guarda negli occhi –Non fare cazzate- scende e va in casa, prendendo i bagagli. Corro in casa, senza una parola e mi chiudo in camera, quella camera che per una settimana non avevo pių visto, a guardare i freddi sguardi dei poster. Piango disperata, perché, perché a me? Cos’avevo fatto io? Le parole di laura mi risuonarono nella mente “Non fare cazzate”. Subito dopo nella mente risuonō un’altra voce, pių calda, pių dolce “The light will not guide you truth. Their deceving you. Don’t jump” mi abbraccio le ginocchia. Non avrei saltato, non ci avrei neppure provato, per mamma, per Laura. Per Bill. ORA Mi alzo, devo andare a scuola. Alla nuova scuola. I miei compagni di classe erano fantastici e quasi tutte le ragazze erano fan. Ho fatto la piacevole scoperta di essere tra le ragazze pių belle della scuola, incredibile ma vero. Ma non guardavo nessuno, una ferita ancora aperta sanguinava troppo. Arrivo nel cortile. –Eilā! La mia morettina preferita!- Dennis, il ragazzo pių bello della classe. Ok, della scuola. Alto, il fisico disegnato (fa palestra 3 volte a settimana…), i capelli biondo cenere cadevano morbidi sugli occhi verde scuro. Abbronzato, ma non troppo. Il genere di ragazzo che ti fa perdere la testa al primo sguardo. Siamo molto amici e non č un segreto che abbia una cotta per me, ma non ci ho mai badato. Tutti sanno che non voglio storie, ma nessuno sa perché. Parlo con le mie amiche, quando il discorso tocca un tasto dolente. –Vi ricordate l’anno passato quel contest che hanno indetto?- Parliamo dei Tokio Hotel –Si!! Io ho inviato la lettera.. Ma purtroppo non ho vinto. Mi piacerebbe un sacco incontrare la fortunata!- Mi irrigidisco –Tu che ne pensi Claire?- -Forse ora quella ragazza sta male perché non puō pių stare con loro- rispondo freddamente. –Bč, ci credo! Io sarei scoppiata a piangere l’ultimo giorno- le altre dimostrarono il loro assenso. Quanto volevo che tutto quello finisse! Quanto volevo che l’immagine che si era presentata nella mia mente se andasse! Bill, in aereo, piangeva, singhiozzando. Finalmente entriamo in classe. Mi arriva un bigliettino, č di Dennis. “Ei, forse le altre non l’hanno notato, ma io si. Ogni volta che parli dei Tokio Hotel diventi improvvisamente fredda. E oggi che avete parlato di quel contest… Non eri tu. Che ti succede?” Rispondergli si, ma come? Dirgli la veritā? Inventare qualche scusa? Gli scrissi semplicemente la veritā. Torno a casa. Dennis l’aveva presa abbastanza bene. Aveva tantato di consolarmi a modo suo. Č incredibile, non si arrende mai. –Ciao tesoro, c’č un pacco per te- mi dice mia madre. Un pacco per me?? Prendo l’enorme pacco rettangolare sul tavolo della cucina. Guardo l’indirizzo, viene dalla Germania. Cari si sono ricordati del mio cmpleanno! Bč io mi ero ricordata del loro. Chiamo Laura –Pacco da Germania!- silenzio –Se lo apri prima che io sia li ti ammazzo- 5 minuti dopo suona alla porta, saliamo in camera. Scarto il pacco. Sgraniamo entrambe gli occhi e ci guardiamo. Tiro fuori dalla scatola una Gibson nera, giā accordata alla perfezione, firmata da tutti e 4. –O. Mio. Dio- diciamo insieme. Apro il bigliettino, mi avevano fatto tutti gli auguri. Ma la firma di Bill mancava. Mi rattristo un po’. Vuol dire che non ha preso parte al regalo, ha solo firmato la chitarra e basta. –Ehi su col morale..- non rispondo e accendo il computer. Entro in msn. Tom č in linea –Tom!!!!- -Tom??- Laura si fa subito attenta, lo videochiamo. –Eilāāā come stai piccola??- -Tomi!! Quanto tempo!! Sono mesi che non ti connetti!!- -Abbiamo tanto da fare.. Georg, Gustav venite c’č la Cla!- e Bill? Comparvero sullo schermo anche Ge e Gų. –Ciao ragazziiii- -Ciao Cla! Piaciuto il regalo??- -Cavolo se mi č piaciuto!! Vi salterei addosso se potessi!!- ridono –Scusate… Bill?- chiedo timidamente. Tom sorride –Ti fa anche lui un regalo… Tra poco lo ricevi- non capisco. Sento un colpo di clacson. Mi volto verso Laura e gli faccio cenno di mettersi davanti allo schermo. –Oh.. Ciao Laura…- -Geeeeoorg noi abbiamo un impegno vero???- -Sisi Gustav, andiamo va’!- Io intanto ero uscita in terrazza a vedere chi aveva suonato. C’č solo un Q7 bianco parcheggiato dall’altra parte della strada. Torno dentro. Un momento.. Un Q7 bianco?? Corro di nuovo fuori, stavolta appoggiato alla macchina, sorridente, c’era LUI. –BILL!!!!!!!!!!!- urlo. Attraverso la camera correndo, volo gių dalle scale, giro intorno alla casa, lui č li con le braccia aperte ad aspettarmi. Mi butto tra le sue braccia, ignorando la fatica della corsa, piangendo come una bambina. Lo sento che mi accarezza i capelli. –Claire…- mormora lo guardo –Ommioddio cosa.. Cosa ci fai qui?- sorride –Ora hai 18 anni. Sei maggiorenne.- -Si.. Si, che centra?- fa penzolare delle chiavi davanti al mio naso. Non capisco. –Vieni con me Claire… Vieni con me e non lasciarmi mai pių…- Il mio cuore prende il volo, mi sento annodare lo stomaco. –Ti amo..- dico guardandolo negli occhi. Sorride. –Ti amo anch’io.- E le nostre labbra si unirono in un bacio, per non separarsi mai pių.


Č con tristezza che oggi ho cliccato sul quadratino "completa" quando ho postato questo capitolo. Mi scuso per le lunghe attese. Ma ora sono qui, e devo ringraziare alcune persone.
Inanzitutto a voi lettori, che con somma pazienza avete seguito questa storia.
Poi Vulneraria che mi ha fatto conoscere questo splendido sito e mi ha spinto a scrivere una Fan Fiction.
E poi il ringraziamento pių grande va a Jessika e a Chiara, 2 grandi amiche senza le quali non sarei riuscita ad andare avanti. Grazie amiche mie!!
   
 
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