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Autore: AlexaHumanoide    03/03/2010    12 recensioni
"Amore, posso dirti una cosa?" Mi chiese Bill, abbracciandomi da dietro.  
"Certo, amore, dimmi.." Dissi, mettendo le mie mani sulle sue, appogiate sul mio bacino.
"Ti amo più di qualsiasi cosa al mondo." Sussurrò vicino al mio orecchio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sake of Angels.'
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Ringraziamenti: MadameMoonLoveSunshine_483: Grazie mille caraaaa *________* Spero che ti piaccia anche questo ♥

frei_niahl: il più bello ? *_________* Grazie mille, voi siete fantastiche ♥

Dragona: sisi, è proprio quella! ^^ Vabbè, non volevo crearvi dubbi *_* Grazie mille ♥

_cucciolotta_: chissà chissà cosa vuole *_* Leggi per scoprirlo..Grazie mille ♥

veroKuss: eccoti il pezzo "Bello" xDxD coffcoffsecchionacoffcoff Nooo lo smalto verde nooo ç.ç Grazie mille, ti voglio bene ♥

I dream you: ahaha, oddio xDxD Non ti faccio scomodare, in queso capitolo si risvegliano dal coma xD Grazie mille ♥

SuperEle46: siii, è ora di risvegliarsi xD Grazie mille alla prossima ♥

Jiada95: eeeh, io interrompo sempre sul più bello ù.u Grazie mille, alla prossima ♥

Schwarz_Engel483: siii, qualcosa sta per succedere *_* Sei una veggente ò.o Grazie mille ♥


Vi lascio leggere subito che questo capitolo è bello, o almeno.. due della famiglia Adams (o come si scrive) si risvegliano xDxD Grazie mille a tutte, anche solo chi legge ! BUONA LETTURA ♥


"Alexa?" La sua voce si accese.
"Si, sono io.." Sussurrai.
Mi sentivo parecchio imbarazzata. Non mi facevo sentire da tanto, troppo tempo.
"Alexa!"Urlò.
"Shhhhhh, zitto!" Protestai.
Se si faceva sentire, tutti i miei piani andavano in fumo.
"Dove sei?" Chiesi.
"Sono in camera mia, perchè? Oddio, Bill sta troppo male.. sono troppo felice di sentirti.." Disse, a raffica.
A sentire il nome di Bill, il mio cuore fece un sussulto.
Stavo davvero per riandare da lui? Non ci potevo credere.
"Ok, ma non ulrare. Lui non ti deve sentire." Non riuscivo ancora a pronunciare il suo nome a voce alta.
Diedi un occhiata al mio fianco, per controllare la reazione della mia migliore amica.
All'inizio mi spaventai, perchè non la vidi, ma poi mi accorsi che era sdraiata per terra.
Mi guardò e mi sorrise.
Con le labbrà mimò un "Grazie".
"Va bene, aspetta che chiudo la porta. Fatto. Adesso mi spiegi tutto."
"Sisi, ma prima volevo chiederti una cosa.."
La mia voce si spezzò, e sapevo perchè: avevo paura.
"Chiedi pure.." Aveva capito che era una domanda con difficile risposta.
Restai alcuni secondi zitta.
"Non siete arrabbiati con me?" Dissi, tutto d'un fiato.
"Non dire scemenze!"
"Davvero? Nanche lui?" Mi tremava la mano.
"Alexa, tu non sai quanto mi stai facendo felice ora. Mi sto trattendendo a correre e andare a dirlo a Bill, ma non lo faccio perchè me l'hai detto te. Se non ti muovi a dirmi perchè non resisto.."
Sembrava che saltellava sul posto mentre parlava.
"Ma vi ho lasciati! Dovreste essere incavolati con me, vi ho messo solo nei casini!"
Lo so, ero cocciuta.
"Alexa, allora.. Tu non hai ancora capito un bel niente.. Io non avevo mai visto mio fratello così felice, e questo lo devo solo a te.."
"Ma l'ho lasciato.." Sussurrai, interrompendolo.
"Sai, proprio cinque minuti fa, Bill mi ha detto la ragione per il quale sei scappata. Secondo me hai fatto una grande cazzata, scusa l'espressione, ma tu te ne dovevi fregare.."
"Lo so, scusami.." Una lacrima mi rigò il viso.
Una mano da dietro, me l'asciugò.
"Basta lacrime, ti prego." Mi sussurrò la Fre all'orecchio.
Annuii. "Chi è che ha parlato?" Mi chiese Tom, dall'altra parte della cornetta.
"Oooh, Tom, sapessi.." Una risata nacque dietro di me.
"Daiiii, dimmelo!" Ordinò.
"E' la mia migliore amica..e.." Non mi lasciò finire.
"Bella?"
"Toooom, non sei cambiato in un mese? Comunque, te la farò conoscere un giorno.."
"Ahhh, benee! Adesso raccontami tutto, che non riesco a resistere.."
"Okok. Voglio ritornare."
Non sentii alcuna risposta.
"Emh, Tom?"
"Ok, scusa. Ero impegnato a soffocare l'urlo di gioia. Parla, non badare a me.."
"Non ti uccidere però mentre parlo.."
"Vai tranquilla.." Rise.
"Se lo dici tu.. Comunque..Volevo fare una sorpresa a Bill. Ecco perchè ho chiamato te invece che lui.."
"Che tipo di sorpresa?" Mi chiese.
"Avevo pensato, che se ce la fai, lo porti all'aereoporto bendato.."
"Aaaah, che bell'idea! Complimenti!"
"Grazie!" Arrossii.
"Io lo porto lì bendato, e tu arrivi..Poi lo sbendo e .. ahhh che bell'idea! L'ho già detto?"
"Si!" Risi, per la prima volta dopo un mese.
"Quando arrivi?" Era frenetico.
"Non lo so Tom..Non ho ancora il biglietto, devo andare all'aereoporto.." Iniziai ad elencare tutti i problemi.
"Il biglietto lo vado a fare io, subito.."
"Ti porto io all'aereoporto, mia madre è libera.." Disse la Fre.
"Anche se non l'ho mai vista, amo quella ragazza che è vicino a te."
"Questo non lo dovevi dire.." Protestai.
Sentii un tonfo, quando la mia migliore amica toccò il pavimento con il sedere.
Tom lo sentì. "Ops.." Sussurrò.
"Appunto.. Vabbè, allora arrivo?" Chiesi.
"Fai più in fretta che puoi! Io sarò lì con Bill, al primo arrivo dall'Italia, ok?"
"Ok! Ti aspetto lì.."
"Alexa, grazie."
"E di cosa?" Chiesi, disorientata da quella parola.
"Per tutto quello che hai fatto e fai per mio fratello."
"Io non faccio proprio niente, sono me stessa come non mai, quando sono con lui."
Lo sentii sorridere.
"A dopo.."
"A dopo, ciao.." Riattaccai.
"Sùsù, andiamo!" Disse la Fre, alzandosi e strattonadomi da un braccio.
"Aspetta! Micca ci andrò in pigiama!" Protestai.
"Uffa..Ti do 5 minuti..Chiamo mia mamma, ti aspetto giù."
"Okok, faccio in fretta. Approposito, dillo a mia madre.." Dissi, chiudendola fuori dalla camera.
"Siiii!" Rispose, urlando.
Respirai a fondo. L'avrei rivisto.
Le valige le avevo lasciate a casa loro, quando ero scappata.
Quindi, una preoccupazione in meno.
Mi vestii velocemente e mi sistemai come meglio potei.
Guardai la mia immagine riflessa nello specchio.
Almeno ero presentabile.
Scesi le scale di corsa, salutai mia madre che aveva il sorriso sulle labbra e uscii.
Assaporai quell'aria che in quel momento mi sembrava nuova.
Amore, sto arrivando.

Come promesso, Tom mi aveva prenotato il biglietto.
Sempre in prima classe, uguale a suo fratello.
Il viaggio fu lento o almeno per me.
Non smettevo più di cambiare posizione sul sedile.
La vecchietta che era seduta vicino a me mi guardò male.
Sbuffai e cercai di rilassarmi, con poco successo.
Chiusi gli occhi.
Quando li riaprii era perchè dovevo stare attenta a non cascare dagli scalini.
Ero l'unica persona senza valige.
Meglio, ero la più leggera e potevo correre facilmente.
Feci un grande respiro e spinsi la porta, ritrovandomi a camminare nel tunnel degli arrivi.






   
 
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