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Autore: ladysabra    04/03/2010    1 recensioni
Fanfic divisa in 3 capitoli! ^^ Nello specchio si riflettevano due occhi rosso sangue. Gli occhi di Shaoran. -...adesso sono pronto per vendicarmi... preparati, Card Captor...-
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kero-chan -Cerberus, Li Shaoran, Nuovo personaggio, Sakura Kinomoto | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! ^^
Questo che state per leggere è il primo di tre capitoli di una mia vecchia ff che scrissi per una cara amica, grande fan di Card Captor Sakura... spero che vi piaccia!
A presto! :*









Era una notte come molte altre, la luna splendeva nel cielo scuro e a farle compagnia c'erano una miriade di stelle. Nella città di Tomoeda regnava la pace assoluta. Da quando finalmente tutte le carte di Clow erano state catturate non si era verificato niente di anomalo, ed erano già passati diversi anni di tranquillità.
tutti gli abitanti si accingevano ad andare a dormire poichè si era fatto molto tardi e il giorno seguente li avrebbero aspettati il lavoro per gli adulti e la scuola per i ragazzi.
Shaoran aveva appena indossato il pigiama e si stava infilando sotto alle coperte quando, dalla porta socchiusa, vide un forte lampo di luce azzurrastra.
Scacciò ogni timore e si avvicinò alla porta. L'aprì lentamente e, a pochi centimetri di distanza da essa, vide un medaglione di bronzo su cui erano state incise dei simboli sicuramente di origine antica. Come mai era lì in casa sua?
Sapeva che non doveva fidarsi di ciò che per lui era sconosciuto, ma sentiva come una forza magnetica attirarlo verso l'oggetto. Lentamente lo raccolse e notò che al contatto con le dita un brivido gli percorse la schiena, nonostante quel medaglione fosse stranamente tiepido.
Lo studiò meglio, incuriosito. Al centro di esso c'era incastonata una grossa pietra nera che rifletteva dei sinistri bagliori viola.
La sfiorò con un dito e quella lampeggiò della luce azzurra che aveva visto poco prima.
Fu come se quei lampi lo fecero tornare in sè. Gettò immediatamente il medaglione a terra, ma quello rimase sospeso a pochi centimetri dal pavimento.
Cercando di non farsi prendere dal panico pensò che avere con sè la sua spada sarebbe stato un ottimo difensivo nel caso succedesse qualcosa di strano. Ma quella era nel salotto, appoggiata con grazia sul divano. Cercò di fare appello a tutte le sue forze per muoversi ma era come se avesse avuto gli arti pietrificati.
Il medaglione salì d'altezza, lampeggiando paurosamente.
Il ragazzo si sentiva bloccato dalla stessa forza che lo aveva indotto a raccogliere l'oggetto.
Lo sentì appoggiarsi delicatamente sul suo petto. Non era più tiepido, adesso bruciava come se fosse stato a lungo sul fuoco.
Poi, come un fantasma, il medaglione trapassò la maglia del ragazzo senza lasciare traccia.
Al contatto con la pelle, Shaoran gridò di dolore, lo sentiva premere insistentemente su di lui finchè non entrò nella carne. In quel momento la luce era cresciuta a dismisura, accecandolo. 
Cadde sulle ginocchia, urlando sia per il dolore che per la paura.
La luce lentamente si affievolì fino a scomparire del tutto.
Shaoran rimase a terra per qualche minuto mentre cercava di riprendere fiato. 
Appoggiandosi al muro tentò di rialzarsi ma le gambe gli tremavano incontrollabilmente facendolo scivolare nuovamente a terra.
Si portò le mani al petto. Sotto la stoffa della maglietta toccò un rilievo mai esistito.
Si tolse immediatamente l'indumento di dosso in preda al terrore.
Tra le clavicole c'era incastonato il medaglione.
Lo sfiorò con mano tremante notando che era tornato tiepido.
Finalmente riuscì ad alzarsi e corse in bagno, dove si guardò allo specchio.
La pietra che prima era nera come la pece, adesso aveva assunto una tonalità rossa sangue.

"Ho scelto proprio un bel corpo giovane..."

Shaoran si guardò intorno, il cuore che batteva all'impazzata.
C'era qualcuno lì con lui? Di chi era quella voce profonda?

-Chi sei?! Fatti vedere!-
"Abbassa il tono, ragazzo"

Shaoran capì subito che lì nella stanza con lui, fisicamente non c'era nessuno.

-Cosa... sei nella mia testa?!-
"Bravo, indovinato"

Si sentì nuovamente in preda alla paura.

-Cosa vuoi?! Come...-
"Ti spiegherò tutto quanto"

Shaoran attese, sentiva il panico crescere sempre di più dentro sè.

"Una volta ero un mago potentissimo con l'unico scopo di far regnare le tenebre su questo stupido pianeta. Ma fui intrappolato da Clow Reed in questo medaglione per porre fine alle stragi che generavo"

-Cosa vuoi da me?!- La voce di Shaoran tradì la paura che stava provando.
"Ho bisogno del tuo aiuto per compiere la mia vendetta. Nelle tue vene scorre il sangue di Reed, sei la persona perfetta" 
-Mi rifiuto di aiutarti! Lasciami in pace!- Urlò il ragazzo alla sua immagine riflessa nello specchio.
"Spiacente ragazzo, ma nessuno può impedirmi di vendicarmi!"

Un'improvvisa e forte emicrania colpì Shaoran.
Il ragazzo si portò le mani alla testa, crollando sulle ginocchia e urlando con tutto sè stesso.
Il dolore stava aumentando fino a diventare insopportabile.

-B-basta... smet-tila...- gemette mentre la vista gli si appannava sempre di più, finchè nei suoi occhi non c'erano altro che le tenebre.
Poi il dolore cessò così com'era cominciato.
La smorfia di dolore dipinta sul volto di Shaoran scomparve facendo posto ad un sorriso stiracchiato.

-Eheheh... povero stupido...-

Si alzò e appoggiò le mani sul lavandino.

-...opporre resistenza non ti è servito a nulla...-

Nello specchio si riflettevano due occhi rosso sangue.
Gli occhi di Shaoran.

-...adesso sono pronto per vendicarmi... preparati, Card Captor...-

  
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