3. Due sorprese a colazione

L'enorme villa Saya che già da sei giorni l'ospitava non aveva nulla a che fare con la casa di Chichi, anzi assomigliava in quanto a grandezza e modernità alla sua amata ma alla luce degli ultimi avvenimenti anche in un certo senso odiata villa Brief. Il signor Prince si era premurato a portarle tutti gli oggetti e i vestiti di cui aveva bisogno, e aveva presumibilmente assunto un'orda di arredatori per sistemare al meglio quella che era diventata la sua camera. Ottimo lavoro, Bulma non poteva lamentarsi per l'enorme camera con i muri dipinti con le onde turchesi del mare, il pavimento di parquet che sembrava quasi voler far da sabbia e i mobili nuovi di zecca bianchi e blu. Prince doveva sapere molto su di lei, evidentemente i genitori discutevano spesso della figlia visto che il mare che tanto amava faceva da fondale nel suo nuovo mondo. Bulma sorrise appena, andando a scostare il tendone bianco che nascondeva un'ampia finestra che dava sul giardino. Il senso di disperazione che l'aveva accompagnata fino a qualche giorno prima aveva lasciato spazio alla rassegnazione, capire che bisognava andare avanti era stato il primo passo per ricominciare a vivere anche se guardare la foto dei genitori nella cornice argentata posta sul comodino faceva sempre e comunque troppo male. Sospirò quasi a voler espellere dal proprio corpo quella sensazione di solitudine che la possedeva, poi si diresse verso l'enorme cabina armadio e scelse senza troppi pensieri qualcosa da mettersi visto che era ancora in tenuta notturna. Si avviò verso il suo bagno personale (certo il signor Prince non aveva badato a spese per lei!) e dopo aver posato i vestiti sul mobiletto aprì l'acqua della jacuzzi in marmo azzurro decisa a farsi un bagno. L'indomani sarebbe ricominciata la scuola, ma aveva davanti ancora tutto il giorno per organizzarsi a recuperare le forze. Il suo orgoglio le avrebbe di certo impedito di presentarsi al liceo come un fantasma, per essere osservata da tutti con quello sguardo colmo di commiserazione che lei odiava più di ogni altra cosa. Era sempre Bulma Brief, era sempre una delle più carine nonchè la più intelligente, e l'avrebbe dimostrato a tutti e soprattutto a se stessa. E se questo voleva dire tenersi dentro tutta l'angoscia per la sua perdita, allora si sarebbe forgiata una spessa armatura e avrebbe nascosto tutto quanto! Si guardò allo specchio, nei suoi occhi lampeggiava la determinazione che non aveva mai perso.
-Bene...- si disse, sorridendo appena e iniziando a spogliarsi.
Un'ora e mezza dopo sembrava già un'altra persona, il corpo abbronzato era coperto da una gonnellina blu e una maglia a righe bianche e rosse in tinta con le ballerine, i capelli mossi tirati indietro da una fascia bianca ad eccezione della frangetta e il viso lievemente truccato.
-Così ci siamo!- esclamò, facendo poi l'occhiolino a se stessa attraverso l'immagine dello specchio -Ora facciamo le brave e soprattutto le persone forti!- si disse, uscendo poi dalla propria camera.
Scese le scale, quando le arrivarono alle orecchie dei rumori e un chiacchiericcio provenienti dalla cucina, indi lì si diresse.
-Buongiorno!- Bulma sorrise verso il signor Prince che stava bevendo il caffè e sfogliava il giornale seduto al tavolo. Fece alcuni passi in cucina notando poi che non erano soli. Due ragazzi erano seduti dall'altro lato del tavolo, e si stavano guardando in cagnesco tra loro prima che la ragazza destasse le loro attenzioni.
-Buongiorno Bulma, prego accomodati...- il signor Prince la salutò cordiale, indicandole una sedia accanto a lui -Questi sono Table e Vegeta, i miei figli... Sicuramente troppo maleducati per una signorina educata come te!- indicò i due ragazzi con un'espressione intimidatoria sul volto, segno che ne aveva già abbastanza dei litigi dei due.
-Piacere Bulma! Io sono Table!- quello che sembrava il più grande dei due si alzò educatamente per stringere la mano alla ragazza. Era sorprendente come i due ragazzi assomigliavano al padre, occhi scuri e capelli neri, lineamenti molto simili anche se Table era alto come il signor Prine mentre a prima vista Vegeta sembrava il più basso.
-Piacere, sono Bulma!- cinguettò allegra la ragazza, guardando poi Vegeta di sottecchi.
-Ciao...- fece quest'ultimo, molto sinteticamente, donando solo un rapido sguardo alla ragazza.
-Cercate di non comportarvi come animali e fatela sentire a suo agio!- tuonò ancora il signor Prince, dopodichè salutò i giovani e prese la sua valigetta di pelle nera per raggiungere l'ufficio. Evidentemente era un uomo di affari visto che non aveva un minuto libero neanche di domenica.
-Bulma, ci spiace molto per la tua perdita... Sentiti libera di rivolgerti a me qualsiasi cosa tu abbia bisogno!- gentilmente Table affermò verso la ragazza, la quale sorrise debolmente ringraziando e cambiò subito discorso.
Un'ora dopo Bulma tornò nella sua camera. Aveva scoperto che i due erano rientrati quella mattina dalle vacanze presso la tenuta di montagna della madre vicino a North Town. Table aveva 23 anni e frequentava l'università di economia, amava la lettura e il computer, insomma era una specie di cervellone come lei. Vegeta invece aveva 17 anni come lei, amava lo sport e frequentava il suo stesso liceo, ecco dove l'aveva già visto... Ovviamente la chiacchierata si era svolta tra il maggiore dei fratellini e Bulma, visto che Vegeta aveva deciso di levare subito le tende e volatilizzarsi chissà dove in quella grande villa. Simpatico davvero, un grande chiacchierone! Bulma scrollò le spalle, rincuorata di aver nella stessa casa una persona decente come Table per parlare, visto che Vegeta e suo padre non sembravano proprio animali da compagnia e le uniche conversazioni che aveva avuto erano state con la domestica Lucy, donna davvero amabile che aveva preso la ragazza subito di buon cuore.
Andò verso il bagno e, prima di chiudere la finestra che aveva lasciato aperta dopo il bagno, si sporse fuori ad osservare lo stesso giardino che vedeva dalla propria camera. Un'odore di fumo le passò sotto il naso, e non le ci volle molto per capire da dove provenisse. Si voltò verso destra e vide Vegeta seduto comodamente sul davanzale della finestra, che con gli occhi socchiusi assaporava il gusto della sigaretta che teneva fra le dita. Restò a guardarlo qualche istante, il tempo che a lui bastò per sentirsi osservato e rivolgere uno sguardo interrogativo a Bulma.
-Beh?- le domandò poi, alzando entrambe le mani come ad enfatizzare quella sintetica domanda.
-Un tipo sportivo non dovrebbe fumare!- esclamò lei, distogliendo lo sguardo da Vegeta per portarlo a curiosare verso l'interno della finestra sul quale lui era seduto e che distava neanche un metro dalla propria. Bene, a quanto pare quell'antipatico aveva il bagno accanto al suo...
-Fatti gli affaracci tuoi! E ti sarei grato se te e mio fratello non parlaste di me, ecco perchè mi fischiavano le orecchie!- rispose il ragazzo non proprio educatamente.
-Ma che modi! Non volevo invadere la tua privacy, e comunque non ho chiesto io a Table di parlarmi di te!- fece la linguaccia lei, stizzita, poi aggiunse -Di cosa sa?- indicando la sigaretta che Vegeta ancora fumava. Questo la osservò con sufficienza, già seccato dalle troppe domande di quella ragazza, poi ci pensò su e porse la sigaretta verso di lei.
-Non so...- disse lei, vedendo il gesto e osservando poi indecisa la sigaretta. "Pensi troppo Bulma!" si disse tra se e se, allungando poi il braccio per prendere la sigaretta e facendo un tiro. Tossicchiò appena, non riuscendo a capire se quel sapore strano le piacesse oppure no.
-Fumi come una mocciosa!- sghigniazzò Vegeta, osservandola meglio. Si, doveva aver già visto quella ragazzina a scuola. Bulma Brief... Certo! Si ricordava di lei, di quella secchiona della sezione F. Secchiona, ma che pezzo di ragazza! Il ragazzo non potè fa a meno di allungare lo sguardo verso la scollatura generosa di lei, ma fu richiamato alla realtà in un baleno dalla sua voce.
-Va meglio così?- domandò Bulma, inspirando di nuovo dalla sigaretta come aveva visto fare in giro tante volte, e cercando di rendere quel gesto con la maggior naturalezza possibile. Vegeta la osservò con un mezzo sorrisetto, lanciando poi il pacchetto di sigarette alla ragazza che lo prese al volo per un soffio.
-Meglio se ci lavori, sembri una bamboccia!- esclamò, rientrando poi nel proprio bagno e chiudendo la finestra.
-Che modi!- esclamò Bulma contrariata, finendo la sigaretta e gettandola poi nel gabinetto. Si rigirò il pacchetto in mano, andando poi a posizionarlo sulla scrivania.
Il resto della giornata lo passò nella propria camera, tra il computer e il telefono. Certo, perchè doveva per forza raccontare a Chichi delle sue nuove conoscienze, anche perchè l'amica non era ancora convinta della sua nuova sistemazione.
-Beh almeno hai qualcuno con cui parlare, quel signor Prince non c'è mai a quello che dici!- esclamò Chichi dall'altra parte della cornetta.
-Già... Ma quante volte te lo devo ripetere che sto bene qui? Non sono in galera, mi trattano benissimo... E Almeno non sono sola!- esclamò Bulma, annoiata dal comportamento da mammina dell'amica. Meglio evitare l'argomento sigarette, quindi!
-Si... Hai ragione... Ma potevi stare da me!!-
-Chichi... Sto bene così, davvero... Non ti devi preoccupare... Ora ti saluto, devo scendere per la cena... Domattina di vediamo all'angolo della gelateria Iceberg, così facciamo un pezzo di strada assieme!- Bulma liquidò l'amica prima che lei cambiasse discorso e si mettesse a raccontare di cos'aveva fatto Goku o com'era bello baciare Goku o com'era stato dolce Goku... Non aveva proprio voglia di sentir parlare di dolcezza, amore, tramonti, orscacchiotti con i cuoricini e cavolate simili. Anche perchè tutte quelle smancerie le facevano suo malgrado ricordare che aveva ancora un ragazzo, sebbene continuasse a rifiutare le chiamate di lui e ignorasse spudoratamente i suoi messaggini... Doveva scaricarlo, non era proprio in vena di sopportare anche lui... Era così difficile recitare la parte della ragazza spensierata com'era fino a prima della morte dei suoi genitori, avere Yamcha tra i piedi da sopportare, con le sue cavolate e la sua stupidità, era solo un ostacolo che le avrebbe di sicuro fatto saltare i nervi.

Ecco a voi il terzo capitolo, spero che vi piaccia! A me non convince proprio molto... Per quanto riguarda il fatto che Bulmas abbia iniziato a fumare, beh è in un momento molto complicato della sua vita, e si sa che in queste occasioni si tende a lasciarsi andare un po' troppo...
Se avete lamentele o consigli non esitate a farmeli avere, senza il lettore lo "scrittore" non è niente e io sono sempre aperta a sentire nuove idee!
Passiamo ora alle vostre recensioni:
Maia75: Ciao spero che tu possa trovare interessante anche questo capitolino! Fammi sapere!
Enris: Neanche io vorrei mai trovarmi nei panni di Bulma, e mi dispiace un casino aver fatto morire i genitori di lei perchè sono proprio simpatici! Tuttavia non c'è storia senza colpi di scena, per esigenze di "copione" ho scelto di fare così, molto a malincuore! Fammi sapere cosa ne pensi del terzo capitolo! A presto!
rikima 1: Eccoti qua l'aggiornamento cara! Spero di non deluderti non sono molto convinta di questo capitolo! Mi raccomando fammi sapere, ci tengo anche alla tua opinione, anche se forse mi fai troppi complimenti! ^____^ Baci!!
Luna_07: Ciao, mi fa piacere che tu segua la mia piccola schifezza! Io sono una tua grande fan e sapere che tu leggi eche ti piace come e quello che scrivo mi onora! *__* Quasi quasi mi metto a gongolare in stile Chopper! Ad ogni modo grazie mille per i complimenti! Non ti preoccupare per le recensioni, anche io spesso non riesco a recensire per mancanza di tempo ma sono felice anche solo sapendo che ci sia qualcuno che mi segue! Spero che ti piaccia anche questo capitolo! Un bacio!

Ringrazio anche coloro che hanno aggiunto la storia tra le seguite, ovvero Air_Chaos, Antalya, babydgv, BulmaMiky, elie84 e nami86, e naturalmente grazie anche a chi semplicemente legge soltanto!
A presto, bacioni a tutti! ^___^