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Autore: DiKey    06/03/2010    3 recensioni
Attesissimo(spero)sequel di "Fratelli", ambientato cinque anni dopo. Come si combatte un nemico che non si può sconfiggere?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il leone,l'angelo, il drago'
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LeoVII
Storm aveva detto la verità, senza esagerazioni. La mattina dopo non vi era più traccia di lui, dei suoi uomini e di Fujin. Secondo le telecamere di sorveglianza avevano lasciato l'edificio molto prima dell'alba. Squall non si sentì di imporre a nessuno il compito probabilmente noioso e molto faticoso che gli si prospettava, quindi decide di appendere nella bacheca della Hall l'annuncio dov'era scritto che si cercavano 10 volontari per una spedizione archeologica nella Caverna di Fuoco, dove da qualche parte si nascondeva il sepolcro del campione di Balamb. Tuttavia l'idea di andare a passare la giornata in quella caverna così poco accogliente non era piacevole ed a mezzogiorno c'erano solamente due nomi: Zell Dincht, Dania Prox.
Rinoa allora prese in mano la situazione ed aggiunse all'annuncio che chiunque avesse preso parte alla missione avrebbe avuto un avanzamento di livello se SeeD ed un bonus per l'esame pratico se cadetto. Dopo un'ora c'erano già cinquanta nominativi ed i SeeD furono costretti a fare un'accurata selezione. Zell e la sua ragazza vennero scelti ed insieme ad altri due cadetti armati con armi da mischia (precisamente due nagamaki, ovvero delle lance con delle grosse lame,adatte a fermare la carica di grosse creature) e per disperazione di Zell, portavano i capelli lunghi fino a metà schiena. Gli altri membri erano più topi di biblioteca che veri e propri soldati, tuttavia in caso di scontro avrebbero saputo supportare i combattenti con le loro pistole. Quistis ed il Professore McGregor di Trabia aprivano questo strano corteo.
Il professore era tutto meno che un soldato: era una di quelle persone di cui non si riesce a capire l'età, che doveva essere comunque avanzata, di corporatura gracile e minuta, costretto ad usare un bastone per camminare. Ma gli occhi erano svegli, vivi e facevano capire che era una persona di grande intelligenza. McGregor era un Criptologo, esperto nell'arte di portare "in chiaro" cose cifrate, anche se gli altri studiosi gli affibbiavano titoli ben più degradanti quali "ciarlatano" e nel più gentile dei casi, buffone. Ma Quistis l'aveva conosciuto mentre lui insegnava al Garden di Galbadia, e sapeva che era una persona con la testa sulle spalle.
Arrivarono alla caverna di fuoco a bordo di un veicolo militare SeeD, ma prima di entrare Quistis consegnò a tutti delle speciali tute da mettere sopra la divisa.

"Indossatele tutti" ordina Quistis

"Perchè?" chiede qualcuno

"Il tempo massimo per cui un corpo umano al pieno delle sue capacità può resistere nella Caverna di Fuoco è di 30 minuti. Ma noi non sappiamo quanto tempo impiegheremo, quindi prenderemo precauzioni. Queste tute proteggono dal calore emesso dal magma, ma non dai mostri, quindi fate comunque attenzione."

Si disposero in modo da mettere il professore al centro dello schieramento, con Quistis che apriva la strada e Zell subito dopo. Avanzarono in silenzio, finchè un gruppo di quattro Red Bat li attaccarono dall'alto, calando in picchiata sul gruppo. I tiratori aprirono il fuoco squarciando le ali dei pipistrelli, ma sempre mancando il corpo ed i punti vitali. I mostri si dimostrarono tenaci: uno di loro riuscì a colpire una ragazza disarmandola e facendole finire la pistola nel magma della caverna. il pipistrello cercò allora di morderla alla gola, ma Zell si mise in mezzo e colpì il mostro con un calcio ad ascia, schiacciandolo contro il terreno. Ma il pipistrello aveva la pelle più dura di quanto ci si potesse aspettare, e nonostante traballasse, riuscì a riprendere il volo. Quistis era stupita: di norma anche ad un pivello bastano uno,due colpi per abbattere un Red Bat, eppure questi si dimostravano ostici. Fece allora una cosa che mai si sarebbe aspettata di fare contro un Red Bat: richiamare una magia Blu.

"Copritevi le orecchie!"

Tutti eseguirono, e Quistis gridò. Le onde soniche emesse dal suo grido furono talmente potenti da frantumare le rocce più piccole. I pipistrelli lanciarono un grido di dolore e caddero privi di vita. La professoressa si chinò ad analizzarli: avevano la pelle molto più dura del normale e le ossa delle ali erano più resistenti. Era meglio muoversi in fretta. Rimpianse di non aver chiesto a Selphie il GF Diablos, che permetteva al suo evocatore di poter emanare potenti tossine che tenevano lontane le creature. Sarebbe stata un'abilità utile. Non divise il gruppo, ed iniziarono ad analizzare ogni singola roccia della caverna, nella speranza che potesse contenere un messaggio segreto. Vi furono una mezza dozzina di falsi allarmi per delle crepe scambiate per lettere. Ma il professore scosse la testa di fronte a questi tentativi.

"Per quanto possa essere stato nascosto, si tratta comunque del sepolcro di una persona importante. Dubito che gli antichi abbiano nascosto indizi in una roccia così..banale."

"E quindi?"

"io cercherei in un'area più grande, preferibilmente triangolare o circolare."

"Un posto così c'è...mi segua"

Quistis fece disporre nuovamente in gruppo tutti i suoi studenti ed avanzarono fino alla fine della caverna, nello stesso punto dove, ormai sei anni prima, Squall aveva sottomesso il potente Ifrid. Il professore sorrise, dicendo che questo era il posto perfetto. Studiarono ogni singola roccia,muovendosi con cautela per non finire nel pozzo magmatico in cui Ifrid viveva prima di venire sottomesso. Mentre tutti si impegnavano a cercare segni, il professore iniziò ad esaminare il foro al centro della Caverna. C'erano profondi segni di artigli, il che spinse il professore a chiedere chi o cosa abitasse in quel posto.

"Ifrid, il Guardian Force del Fuoco."

McGregor scosse la testa

"Del Magma semmai mia cara. Qui sotto scorre magma."

"No, ne sono più che certa. Fuoco e Fiamme."

McGregor corrugò la fronte, poi si colpì la fronte con la mano

"ma certo, è ovvio!" fece ridendo.Tutti si girarono verso il professore che continuava a ridere dichiarando come tutto ciò fosse logico. Non capirono di cose stesse parlando, ma almeno ebbero la certezza che fosse logico.

"Signorina Trepe, mia cara, sarebbe così gentile da guardare bene in questo pozzo e dirmi cosa vedono i suoi giovani occhi?"

La professoressa, iniziando a dubitare delle capacità del professore si affacciò sul pozzo di magma fuso, senza notare niente che nel contesto potesse apparire insolito. McGregor fece una smorfia di disappunto, guardo Quistis...e poi la spinse giù nel pozzo.
Quistis lanciò un grido e scomparve alla vista degli studenti che si ammutolirono. Zell scattò ed afferrò il professore per il collo sollevandolo. Stranamente il professore  non si scompose

"ah, l'ardore della gioventù..ti dispiacerebbe rimettermi a terra giovane?"

"Io ti stacco la testa e la getto ai cani!"

"Non ne dubito! non ne dubito! E se io avessi veramente ucciso la signorina Trepe non meriterei niente di diverso! "

"se tu..avessi? Cosa blateri vecchio?"

In quel preciso istante, il mezzobusto di Quistis riemerse dalla lava. La ragazza stava bene, ma era visibilmente sconvolta dall'accaduto.

"Ci sono delle scale qui sotto..." riuscì a dire

"Quistis? ma tu non eri...insomma...lui aveva....non ci capisco niente!"

"Sortilegio perenne di illusione!" Disse Dania Prox ridendo "il mio istrutture di para-magia Phalanx me ne aveva parlato, ma non credevo che ne avrei mai visto uno!"

"Esatto. Ed ora giovane, gradirei poggiare nuovamente i piedi per terra."

Zell, imbarazzato e confuso eseguì. Quistis risalì tornando fuori dal pozzo e guardò il professore, i cui occhi brillavano di felicità, chiedendogli

"Come lo sapeva?"

"mia cara, se ben ricordo i suoi voti in scienze erano elevati, come ha potuto commettere un errore così banale? Mi aspettavo che almeno lei ci fosse già arrivata..."

silenzio imbarazzante. Zell spalancò gli occhi e la mascella per lo stupore: dunque c'era qualcosa al mondo che Quistis non sapeva? Il professore si mise in posizione accademica ed iniziò a spiegare

"Fuoco e Magma sono elementi estremamenti differenti. Se proprio vogliamo semplificare al massimo, definiamo pure il magma come roccia fusa. E' stato provato più volte che creature di fuoco, pur trovandosi a proprio agio in prossimità dei vulcani, riportino danni al contatto col magma. Ha mai visto un Rubrumdragon o un piros fare un bagno nella lava?
Che una creatura, fosse anche un Guardian Force, potesse abitare per decenni, forse secoli immersa nel magma fuso senza riportare danni è impossibile. Ergo, non c'è magma sotto, ma non dubito che la temperatura sia talmente elevata da diventare l'habitat perfetto per uno spirito del Fuoco."

"Se lei lo sapeva, perchè non me l'ha detto?"

"Mia cara ragazza, avresti acconsentito a sperimentare sulla pelle di qualcuno dei presenti questa mia teoria?"

A malincuore Quistis dovette dargli ragione. Tuttavia il ricordo di cadere nel magma, fosse anche solo un'illusione, le resterà sicuramente impresso.
Le scale erano di pietra, scendevano molto in profondità, e più di una volta qualcuno rischiò di inciampare. Non c'erano fonti di luce quindi furono costretti ad utilizzare i visori notturni. Le pareti erano piene di disegni, di graffiti e di scritte. Più di una volta il professore si fermò a ricopiare su un minuscolo block notes quello che vedeva, ed il gruppo era costretto a fermarsi. Zell nuotava praticamente nel sudore e fu certo del fatto che non avesse avuto la tuta termica si sarebbe sciolto. Alla fine arrivarono di fronte ad una imponente porta di metallo, la cui serratura era stata tagliata via di netto.

"Gilgamesh" disse Zell indicando i segni di spada.

"Qualcuno è già stato qui? Oh no!" gemette il vecchio

Squall li aveva avvisati, il sepolcro era stato violato. Speravano solo che Gilgamesh avesse preso la spada senza danneggiare nient'altro. Altrimenti quello che avevano fatto fino ad ora era inutile. Entrarono aprendo la porta e rimasero stupiti dal quel che videro. La stanza era illuminata da una serie di torce e quindi poterono guardare coi propri occhi senza l'ausilio del visore: era una struttura pentagonale ed ogni parete era costruita usando mattoni colorati, ed ognuna aveva un colore diverso: Rosso, Giallo, bianco, blu e verde. Al centro della stanza si trovava la tomba del campione.
I sigilli erano stati spezzato, la parte superiore del sarcofago era stata gettata di lato. Poche osse rimanevano ormai dello sconosciuto campione, ma l'armatura era splendida e lucente come se fosse stata appena completata. Sullo scudo argentato erano ritratti un drago rosso ed un leone nero.
I SeeD si divisero, alcuni analizzarono il corpo ed il sarcofago, altri invece controllarono la stanza. Al centro della parete verde c'era un piccolo altare con sopra un blocco di legno rettangolare. Nella parete rossa c'era invece un piccolo piatto concavo di ceramica, dal cui interno per qualche strana magia scaturiva una debole fiamma.La parete gialla aveva al centro una strana struttura, simile ad uno scolapasta. Ed infine dalla parete blu zampillava acqua.
stavano ancora indagando, ma uno studente indicò il sarcofago: c'era una scritta che stonava con tutto il resto.

"Le scritte che abbiamo visto in precendenza appartengo al periodo Pre-Classico di Balamb. Questa è successiva,professoressa."

"Ne sei sicuro Robert?"

"Certo, sto studiando per il dottorato, e mi sono imbattuto più volte in queste grafie."

"traduci."

"beh, non ho un dizionario, tradurrò alla buona...comunque...egli non ha nome,perchè egli è il male. Nacque con l'uomo, e con l'uomo morirà."

"non è molto rassicurante" disse Zell

Ricopiarono la scritta e tutto quello che sembrava dare loro delle indicazioni. Quistis sembrava soddisfatta

"E' il secondo rigo della profezia. Abbiamo quello che avevamo, andiamo via da qui!"

Quistis non fece in tempo a completare la frase che la porta da cui erano entrati si chiuse alle loro spalle. Vi furuno urla, panico e furia. Zell richiamò tutta l'energia che aveva in corpo, ma non riuscì nemmeno a scalfire il muro di mattoni che aveva preso il posto della porta. Inutile cercare di usare cellulari e cercapersone: là sotto non funzionavano neanche le bussole, e nemmeno potevano evocare un Guardian Force: lo spazio era troppo piccolo, metà di loro sarebbe morta.
Solo il professore manteneva la calma.

"Qui qualcosa non quadra."

"Certo che non quadra! Siamo chiusi qui sotto! " Strillò Zell

"No,dico che non quadra nel senso vero e proprio della parola. Alcuni di questi simboli rappresentano elementi: ma sono quattro e non cinque. E che io sappia, la cultura di Balamb contempla solo i canonici quattro elementi."

"se fossimo stati a Centra sarebbe stato molto più facile..." disse Robert, prima di iniziare a lagnarsi "non voglio morire"

"cosa hai detto giovane?"

"Non voglio morire!"

"Non questo, prima!"

"Eh? Ah! Che nella parte orientale di Centra gli elementi sono cinque e non quattro."

Il professore si colpì la fronte col palmo della mano

"Ma certo! La vecchiaia mi ha reso idiota. Quest'uomo non è di Balamb. E' stato sepolto a Balamb. C'è la caverna di fuoco,c'è il mare ci sono le foreste, e se ben ricordo le montagne a nord sono note per le loro miniere di metallo, giusto?"

Quistis fece di si con la testa. Ed il professore scoppiò a ridere

"E' tutto logico. Ovvio. Il magma rappresenta il fuoco e la terra; il mare, l'acqua. Foreste e miniere sono rispettivamente Legno e Metallo. I cinque elementi. E sono tutti qui in questa stanza. La chiave di lettura dev'essere qui intorno: cercate!"

La speranza diede nuova linfa vitale, ed ognuno dei presenti iniziò a cercare in ogni buco, in ogni granello di polvere qualcosa che potesse essere la chiave per uscire da lì. Dopo circa dieci minuti Zell alzò la mano

"Non se può esserci utile, ma questo affare di legno si può togliere se occorre." disse. E per dimostrare la sua affermazione lo sollevò, rivelando un minuscolo foro sotto di esso. Dei caratteri erano stati incisi sull'oggetto e il professore si affrettò a tradurre: il legno nutre il fuoco. Strappò l'oggetto dalle mani di Zell ed oscillando arrivò fino alla ciotola fiammeggiante della parete rossa e vi gettò dentro il pezzo di legno. La fiamma divampò bruciando il legno e lasciando al suo posto solo un gran mucchio di cenere

"il fuoco crea la terra..." disse Quistis che iniziava a ricordare i vecchi insegnamenti di filosofia

"che?" domandò qualcuno

"la cenere era considerata terra dagli antichi" disse la professoressa

"esatto mia cara. Vedo che inizia a ricordare. Ma questo calore non mi permette di continuare, ti prego continua tu."

Il professore si appoggiò al muro e si lasciò cadere a terra privo di sensi. Era vero, la temperatura della stanza era aumentata di parecchio da quando erano entrati. Le tute non potevano proteggerli per sempre. Quistis afferrò la ciotola dove la fiamma ancora ardeva e si portò di fronte alla parete gialla

"La terra porta il metallo.."

dicendo così iniziò a versare la cenere nello strano "scolapasta", facendo ben attenzione a non estinguere la fiamma. L'operazione venne fatta in breve tempo, ma la fiamma bruciò il lattice del braccio meccanico di Quistis, mettendo a nudo il titanio ed i cavi elettrici che componevano la mano. Quistis la coprì con un guanto e poi prese il piccolo oggetto che non era stato filtrato insieme alla cenere: un piccolo recipiente di metallo. Si avvicinò allora alla fonte che proveniva dalla parete blu

"Il metallo trasporta l'acqua.."

ma da dove veniva l'acqua che zampillava fuori dalla parete blu? Poteva davvero essere una sorgente? A quella profondità, in mezzo al magma? Quistis si fermò interdetta. Qualcosa non quadrava

"Quistis, veloce. Qui siamo prossimi alla cottura"

Gli studenti avevano lasciato cadere le armi ed erano prossimi a perdere i sensi. Quistis cercava una fonte alternativa, ma le borracce erano vuote e non aveva magie idro a disposizione.

"Zell, tu hai qualche magia Idro?"

"Scherzi? Non ne ho mai neanche assimilata una. non sono proprio bravo nell'usare magie e gli unici mostri deboli all'acqua che ho affrontato sono i Kyactus."

"io ne ho un paio assimilate dai focaral prof...."

Lo studente seguendo le indicazioni di Quistis lanciò una debole magia idro sul contenitore,e Quistis con un movimento fulmineo del braccio la gettò nel buco nell'altare del Legno. Il processo era completo.
Ci fu un rumore forte, come di un terremoto ed improvvisamente la parete blu e quella bianca iniziarono ad aprirsi, rivelando un tunnel. Era evidente che la fonte zampillante era solo la seconda magia di illusione.

"Rianimate gli svenuti, dobbiamo andarcene!"

"il calore li ha messi KO, una normale magia di cura non rimedia a questi danni!"

Aiutandosi a vicenda, alcuni si misero in piedi ed iniziarono a percorrere il tunnel; Zell se ne caricò due sulle possenti spalle e Quistis portò con sè il vecchio professore. Il tunnel era tortuoso e ripido, non si vedeva bene e l'odore di muffa era così violento da far girare la testa. ma non era caldo e questa era già una gran bella cosa. camminarono per dieci minuti senza pause, ed alla fine uscirono dal fianco della montagna, su un prato verde.
I ragazzi lasciarono che l'aria fresca li accogliesse e si sdraiarono sui prati. Quistis sorrise

"missione compiuta"

"si, missione compiuta" disse Zell poggiando i due che aveva in spalla e lasciandosi cadere sull'erba "ma non vi aspettate che mi offra volontario, la prossima volta!"

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note dell'autore: i cinque elementi a cui si fa riferimento sono ispirati ai cinque elementi della tradizione dello Wu Xing cinese e le formule recitate da Quistis sono quelle del processo di generazione di questi elementi secondo questa filosofia. Non sono un esperto di Wu Xing, le somiglianze con questa filosofia finoscono qui e se qualcuno ne noterà altre, sappia che non l'ho fatto di proposito.
Anzi, se qualcuno volesse spiegarmelo meglio questo Wu Xing mi farebbe un piacere...
In quanto a FFIX, sinceramente non ho pensato alle somiglianze tra questa faccenda e quella dei Templi,che comunque come si può ben vedere si sviluppa in una direzione del tutto diversa. D'altronde la "ricerca" in un dungeon o in un posto simile è sempre stato un clichè del mondo Fantasy.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e vi invito a commentare numerosi!
   
 
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