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Autore: Astasia    26/07/2005    4 recensioni
Questa e' una Ff di tipo AU...Cosa fa il nostro Inuyasha in un futuro Cyberpunk ...completamente basato sull'intelligenza artificiale e militarizzato?
Chi e' appassionato di mitologia nordica riconoscerà qualche citazione...
E la nostra Kagome dove e'?La sta cercando ?Il destino esiste anche in tempi di soli numeri binari...
La storia a cui sono più legata in assoluto...
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Questo e' uno dei miei capitoli preferiti...
La lunga attesa verrà ripagata da un mega capitolo!!!!
Buona lettura...

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CyberTime – 9 cap – Natale tra passato e presente
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“Smettila di muoverti o rischio di fulminarti!”
Sango aveva aperto il braccio sinistro di Inuyasha e gli stava innestando una nuova arma...
“Dalla radiografia del tuo corpo e da quello che ci hai raccontato dell’altra notte risulta che il tuo e’ un corpo nel corpo...”
“Che vuol dire?”
“In caso di pericolo, il tuo cuore inizia ad aumentare i suoi battiti, superata una certa frequenza entrano in funzione degli ampliamenti dei ventricoli che permettono di pompare più linfa nel tuo organismo, mista ad una sostanza rilasciata dal cervello che reagendo con la materia di cui sei fatto ne modifica la struttura molecolare...
Il tuo corpo oltre ad aumentare di dimensione e colore aumenta la sua resistenza agli attacchi esterni e diventa estremamente veloce e sensibile ad ogni variazione intorno a te...
Una serie di sensori aggiuntivi applicati lungo la colonna vertebrale si innescano passando i loro dati ad un algoritmo che completa la tua fase di trasformazione ...in non so cosa...”
Inuyasha ascoltava in silenzio...e’ vero in quel momento aveva avuto paura...e forse questo aveva generato per la prima volta l’innesco della trasformazione...
“Ma attento Inuyasha...non so se il tuo corpo può reggere tanta potenza e soprattutto se il tuo cervello resti integro al lungo andare con questo sovraccarico di informazioni...”
“Non so chi ti può aver fatto questo...”
“Io non ho problemi ad immaginarlo...”
Si alzò di scatto...
Sango aveva richiuso il suo braccio...
Si avviò verso la porta...intenzionato ad uscire per distrarsi...
“Non ti allontanare molto, ci potrebbero essere problemi di rigetto e poi e’ necessario che ti alleni per usare la nuova arma...”
“Sì Sì...ci vediamo per cena...”
Pioveva...
Si mise un giubbotto quindi uscì...doveva contattare Myoga era troppo tempo che non ne aveva più notizie...

...
“Kikyo, dove sei ?Vieni qui bambina...”
“Sono qui madre! ”
“Bambina mia la mamma ti deve dire una cosa importante...”
Madre e figlia vestite con kimoni dalle stoffe pregiate erano sedute sul pavimento rialzato della loro casa....tutto intorno un enorme giardino chiuso da alte mura...
“Presto avrai una bimba con cui giocare e non sarai più sola ”
La bambina ,per troppo tempo sola, spalancò quegli enormi occhi scuri e irradio la madre con un solare sorriso...
“Che bello mamma !Come si chiama questa bimba?”
“Vedi Kikyo...la mamma aspetta una sorellina...la chiameremo Kagome...”
“Una sorellina? Cos’e’ una sorellina?”
“Tu sei ancora piccola Kikyo, hai appena 3 anni eppure sei già così intelligente e dotata di così tanto potere...”
“Tua sorella sarà una parte di te, un’altra te stessa, sarà un angioletto sceso dal cielo da amare con tutto il cuore...”
“Mamma ma se e’ un angioletto ,avrà anche le ali?”
“Ma no piccina, però tu dovrai proteggerla sempre perché ora sei la sorella maggiore e come tale da oggi avrai tu la responsabilità di accudirla insieme alla mamma...”
La bimba rimase un po’ pensierosa...non capiva proprio : se questo “angioletto” era sceso da lei e dalla sua mamma per farle compagnia e farla giocare, perche’ la mamma le diceva che l’avrebbe dovuta accudire lei?
No, non la convinceva affatto...che questo avesse voluto dire non avere più le attenzioni della sua adorata mamma?
La bimba aveva preso una decisione...avrebbe sacrificato i suoi giochi, ma questa nuova intrusa proprio non la voleva a contendersi l’amore della sua mamma...
Si alzò dalle ginocchia della mamma...e si mise in piedi piccolina come era...
“Ma mamma...ecco... non si può farne a meno?”
La donna le sorrise un po’ sorpresa...in fin dei conti si immaginava una reazione così...la sua Kikyo era molto gelosa del loro rapporto, nemmeno con il padre aveva dimostrato una tale affinità...
“Perché vedi...io posso anche giocare da sola...non ho bisogno...di come si chiama? Di una sorellina...”
La donna le rivolse il sorriso più dolce e tranquillizzante che conosceva quindi le carezzò la fronte...
In quel momento la bimba chiuse gli occhi...e vide l’immagine di un faccino sorridente di una bambina in una culla con su scritto Kagome...
“Mamma! L’ho vista! Ho visto Kagome!”
“Hai visto tesoro...stai tranquilla la mamma vorrà bene sia a te sia a Kagome...sarete sempre nel mio cuore piccoli angeli miei”
La bimba abbracciò la mamma tranquillizzata...

...
L’autunno capriccioso era tornato...
Inuyasha camminava in uno dei pochi parchi rimasti in città...
Il terreno era completamente coperto da foglie color fuoco...l’acqua ne spezzava le tonalità con schizzi di fango qua e là...
Pensava a quel sogno...a quella casa...a quel compito ...
Lui bambino? Dov’era finito il se stesso bambino?
Troppo tempo il suo unico pensiero era stato quello di vendicarsi tralasciando altri pensieri che una volta gli colmavano la mente e il cuore...
Nel suo sogno aveva nominato Kagome...Quindi la conosceva già? O era frutto di una suggestione...
E Kikyo? Ormai era chiaro che conosceva anche lei...perché le due erano così simili e soprattutto perché Kikyo una volta gli era ostile e un’altra indifferente? Perché una volta lo riconosceva come il suo nemico e un’altra gli chiedeva protezione?
Perché nel suo cuore sentiva che qualcosa lo legava indissolubilmente ad entrambe?
“Maledizione a questo sigillo...”
Un sigillo posto alla sua memoria gli impediva di andare indietro nel tempo...anche questo, artefatto del suo nemico...

...

“Povero ragazzo...rischierà di impazzire se nessuno lo aiuta...”
“Quanto sei diverso dall’Inuyasha di allora, eh come ci cambia la vita...”
“Kaede di cosa stai parlando?”
Kagome a piedi nudi su un laghetto passeggiava svogliatamente...indossava un vestito bianco di tessuto leggero...la gonna era fatta di lembi di seta che partivano dalle spalle e legate in vita terminavano sulle sue gambe a mischiarsi e ondeggiare come le onde...
“Sto parlando di Inuyasha...”
Il nome generò subito un guizzo di interesse nei suoi confronti ed abbandonò la sua futile attività per recarsi vicino all’anziana donna.
“Cosa gli succede, Kaede e’ in pericolo? Non percepisco nessuna aurea negativa che lo circonda”
“Kagome tu ti sei mai chiesta il perché sei così legata ad Inuyasha?”
La domanda la lascio senza parole...
“E’ vero...perché? In fin dei conti lo conosco appena...”Pensava a qualcosa che non aveva mai considerato fino a prima...per lei era normale pensare a lui da quando l’aveva incontrato...
“Beh forse perché e’ la prima persona che ho contattato da quando mi sono risvegliata?”
“Inuyasha e’ molto di più di un semplice incontro Kagome...Inuyasha e’ il tuo passato...”

...
“Ora basta!”
Una voce intrusa tuonò nel suo mondo...Kagome scattò in piedi ponendosi di fronte a Kaede...
“Vai via prima che sia troppo tardi...”
Il suo vestito in breve tempo scomparve per lasciar posto al suo tradizionale Kimono bianco e rosso...
“Va bene Kagome, ci rivedremo presto!”
La donna iniziò a scomparire quando un luce la catturò...
“Non credo che vi rivedrete molto presto, Kagome”
“Naraku! Cosa vuoi ! Lascia Kaede lo sai cosa posso farti qui nel mio mondo...Lasciami in pace!”
“Non c’e’ bisogno che me lo ricordi e infatti non ti farò nulla...ma sappi che la tua amica non potrà più venire...questo per ringraziarti della tua partecipazione al fallimento della cattura di Inuyasha...”
“Ma come potrei mai esserti di intralcio se mi hai rinchiusa qui...”
Giocò d’azzardo , non aveva la certezza che non la potesse tracciare ogni volta che usciva ma provò lo stesso...
“Kagome, non e’ merito mio se ti ho scoperta, ma degli incontri che fai ogni volta che ti allontani...sono stati gli spiriti a comunicarmelo...”
“Se fossi in te mi preoccuperei più di come togliere il collare a Fenrir...”
“E tu cosa ne sai, piccola Kagome, sei forse stata tu?”
“Sai benissimo che posso accedere a tutta la rete, anche alla Mib(n.d.a. base dati) dello Yggdrasil.”
“Staremo a vedere, non essere così tranquilla. I miei piani si stanno per realizzare... e presto tu non sarai altro che una mia discepola...nonche’ parente di sangue...”
“Mai! Scordatelo! Piuttosto la morte eterna” Gli ringhiò contro, con tutta la rabbia che aveva in corpo...

...

Due bambine giocano nel giardino...
“Uffa Kagome ma non e’ possibile! L’hai rotto di nuovo!”
Una bambina seduta su una piccola sediola la osservava con grandi occhi color nocciola, i suoi capelli erano raccolti in due graziosi codini, il suo kimono era color rosa con tante orme di cagnolino stampate sopra...
Kikyo era disperata , ma perché sua sorella rompeva tutto quello con cui giocava?
Il fatto era che , così piccola, non era facile insegnarle a dominare i suoi poteri e ogni volta che giocavano al gioco della levitazione finiva per rompere le asticelle colorare...specialmente quando stava per perdere...
“Me dispiace ...” le sue parole erano ancora stentate...
La sorella maggiore portandosi una mano in viso con gli occhi al cielo aveva già rinunciato alla sua romanzina...
“Va bene, va bene giochiamo a palla allora...e vedi di non rompere pure quella sennò chi glielo dice a papà..”

“E‘ permesso...”

Una voce di bambino si diffuse in giardino...
Kikyo sobbalzò...”Inuyasha...e’ lui...”

“Cosa ci fai qui, non vedi che stiamo giocando?”
Era contenta di vederlo, ma allo stesso tempo la bambina non amava il modo in cui lui si comportava quando c’era Kagome...tutte le attenzioni erano per sua sorella...
“Ciao Kikyo, sì...io volevo giocare con voi...”Si avvicinò nel dirlo a Kagome...
“Ciao Kagome come stai?”
La bimba che prima non l’aveva degnato di una sguardo, troppo presa dal suo gioco, ora alzò lo sguardo e gli sorrise...
Il piccolo Inuyasha accennò una carezza a quella testolina intenta a fissarlo...
“Beh non sei venuto per giocare con NOI. Allora giochiamo...”
La piccola Kikyo anche questa volta aveva perso le attenzioni di Inuyasha per la presenza di Kagome...
...
...
Molti anni dopo...
...
...

“Oh ma insomma Kagome ti vuoi sbrigare , nostro padre ci sta aspettando!”
“Sì arrivo sorella, un attimo solo!”
Kagome era ancora in camera sua che cercava di indossare un elegantissimo Kimono di raso e seta, tempestato da fiori di pesco ovunque...
Il problema era che ,allergica com’era alle tradizioni, non sapeva nemmeno da dove cominciare per infilarsi quel sontuoso vestito...in più la sua tata quel giorno non c’era...
“Idea!”
...
Era arrivato il Natale...e tutta la famiglia era in agitazione per la grande festa che ogni anno veniva organizzata...
Inuyasha ormai era cresciuto e la sua altezza aveva superato quella di entrambe le ragazze...anche lui quella sera aveva indossato il suo kimono rosso...
Dato che aveva visto solo Kikyo dirigersi verso la sala, passò per il giardino per andare verso la stanza di Kagome...
“Hey Kagome ci sei?”
Nessuno rispose...quindi aprì la porta di scatto...

Kagome aveva deciso che la tradizione quella sera non faceva per lei e aveva indossato un lungo vestito blue oltremare ,scollatissimo sulla schiena...l’aveva comprato nelle sue ultime incursioni al cybertrend punto di incontro dei maggiori stilisti del momento...
Se la schiena era a dir poco scoperta non si poteva dire di meglio delle gambe...
Uno spacco vertiginoso tenuto a bada da sofferenti fiocchi di raso le scopriva quasi completamente la gamba fino all’anca...
Stava cercando di chiudere la zip dietro la schiena senza riuscirci...
“Chissà che faccia che faranno i miei...credo che mia sorella se ne dispiacerà un po’...ma non e’ colpa mia se il kimono non sono riuscita ad indossarlo...non ho nient’altro di elegante...”
Si guardò allo specchio...e’ si’, era un pochino eccessivo per la notte di natale...quindi decise che si sarebbe avvolta in un elegante foulard che le aveva regalato sua madre...
Inuyasha non trovò nessuno in camera...stava per andarsene quando vide riflesse in uno specchio l’immagine di Kagome...
Era in bagno a truccarsi...la zip dietro la schiena ancora aperta...lo spacco ancora ben visibile...il foulard ancora sul letto...
“Ehm...Kagome ci sei?” Urlò più forte per farsi sentire...

“Inuyasha!”Il cuore le balzò in gola...
“Sì sono qui...”Così dicendo lasciò il rossetto sulla mensola e si diresse in camera...così com’era...
“Sì eccomi, che ne dici?”
Si mise in posa in attesa del suo commento...
“Beh ecco...ma non hai nulla per coprirti un po’?”
“Eh ma come questo e’ tutto quello che hai da dirmi?”
Ci rimase un po’ male...quindi il suo sguardo si posò sullo specchio...
Le spalline del vestito non essendo sorrette dalla chiusura lampo dietro erano calate e le scoprivano buona parte del decoltè...lo spacco sulla gamba era già quello che era...
“Scu..scusami un attimo...”
Come un fulmine scappò in bagno...
“Ma che figura, possibile che sono sempre la solita imbranata...chissà cosa avrà pensato di me Inuyasha...sicuramente che sono una poco di buono a mettermi in mostra così...”
Inuyasha dal canto suo, non si era ancora ripreso dallo shock...aveva sempre visto Kagome in abiti tradizionali e questo non gli aveva permesso di accorgersi di quanto ormai non era più bambina...il suo ora era il corpo di una donna...
Il rossore aumentò solo al pensiero..
Dal bagno una voce...
“Inuyasha scusami, non mi ero accorta che...”
“No.. nulla, ecco io ... ero venuto a chiamarti...ti aspetto fuori...e sbrigati”
“No aspetta! Se non mi dai una mano rischi di aspettare fuori tutta la sera...”
“Eh!Ma sei impazzita! Kikyo ci starà già aspettando!”

Kikyo , Kikyo sempre sua sorella in bocca...non c’era nulla da fare non avrebbe mai potuto competere con la bellezza e l’eleganza di sua sorella sempre impassibile e moderata...
“Senti Inuyasha, non ti tratterrò molto e’ solo che mi devi aiutare ...poi potrai raggiungere mia sorella se vorrai...”Sperava ardentemente di trascorrere la festa accanto a lui...ma era chiaro che lui voleva scappare da lei...
“Va bene, va bene basta che ci sbrighiamo , dimmi cosa devo fare...”Era in notevole imbarazzo...non gli importava nulla della festa...ma avere Kagome così vicina ,vestita in quel modo , non gli permetteva di ragionare lucidamente...
La porta del bagno si aprì... e la schiena di Kagome si mostrò in tutto il suo colorito lunare agli occhi di Inuyasha...
“Ecco ...mi dovresti chiudere la zip del vestito...”
Beh avrebbe preferito dover affrontare il padre delle ragazze in un momento d’ira piuttosto che accettare quel compito...
“Kagome , lo sai che ho gli artigli ,rischierei di farti male...”
Scuse scuse...già stava pensando alla successiva da fornirle...

Kagome si girò...e lo fissò negli occhi...
“Sono sicura che non potresti mai farmi del male, Inuyasha...”
Il ragazzo , abbandonata qualsiasi ricerca di parole opportune, si avvicinò e con mano tremolante prese la zip e iniziò a farla scorrere verso l’alto...
Il profumo della ragazza lo inebriava...quelle spalle nude ... quella pelle...
Quei capelli...
“Fa..tto...ti aspetto fuori!” Corse fuori a sbollire il suo imbarazzo pur di non farlo vedere a lei...
“Non c’e’ nulla da fare, non vuole proprio stare con me...quando siamo soli non fa altro che scappare...”
Mise il suo foulard... lo annodò sul davanti lasciando le spalle scoperte e nella sua figura velata si avviò verso la sala della festa...
“Andiamo Inuyasha...”
Quando uscì non lo guardò nemmeno in viso...non voleva fargli vedere la sua cocente delusione...

...
...

Era passato molto tempo dall’ultimo scontro con Naraku...
L’innesto che Sango gli aveva messo aveva reagito bene...adesso aveva a disposizione nel braccio sinistro un piccolo cannone laser che a secondo delle esigenze poteva sparare anche degli stiletti di una speciale lega...
L’allenamento non era stato semplice...tramite l’aiuto di Miroku e Myoga era riuscito anche ad aumentare la sua velocità di scanner dei sistemi...e’ sì , bisognava dirlo quei due erano dei maghi del sofwtare...

Natale era arrivato, l’inverno con i doni e la neve...
Sango aveva addobbato l’intera casa con ologrammi di immagini natalizie e aveva costruito tramite le fibre ottiche un cielo proiettato sul soffitto...
La luce cambiava a seconda degli umori delle varie persone che passavano nelle sale...i colori si intonavano con lo stato d’animo di chi le guardava...
L’unica cosa naturale che c’era in quella casa era l’albero...un abete che aveva da quando c’era la sua famiglia...
Sotto i suoi rami...i doni che quell’anno si sarebbero scambiati con la sua nuova famiglia...

“Perché il Natale mi dà questa nostalgia ogni anno...in più il mio Life counter compie un anno sempre il giorno di Natale...perché?”

...
...

Nella sala c’erano tantissime persone...come ogni anno per la sua famiglia celebrare il Natale significava passarlo con tutte le persone care della sua casata...

Kagome era felice...ed era triste allo stesso tempo....
Felice perché in fin dei conti a parte le proteste della sorella per il ritardo e per il vestito non adatto all’occasione se l’era cavata bene...
Triste perché Inuyasha non osava guardarla, trascorrendo tutto il suo tempo con Kikyo che gli stava raccontando chissà cosa...

La musica iniziò...era così dolce...quanto avrebbe voluto fare il suo primo ballo con Inuyasha...
Ma dato che la serata non girava per il verso giusto ,iniziò ad allontanarsi dalla sala da ballo per dirigersi verso la terrazza...
Una coppia di ballerini la urtò, facendole cadere la borsetta...
“O scusami sorella...chi non balla non dovrebbe essere in pista...stai più attenta...”
Kagome stava per rispondere alla sorella a modo suo, quando vide che il cavaliere che la stava accompagnando era Inuyasha...
Sì lo era...anche se era chiaro che non era a suo agio...
“Kikyo te l’avevo detto di non insistere lo sai che non sono capace a ballare...Kagome mi ...”
“No...scusate e’ colpa mia...”
Così dicendo se li lasciò dietro le spalle...dirigendosi verso la terrazza...
Inuyasha notò che la risposta non era da Kagome...in altre occasioni gli avrebbe fatto saltare i timpani...
Terminò il suo ballo...quindi lasciò Kikyo ai suoi ospiti e si diresse verso la terrazza dove era Kagome...
Non c’era...
Usò il suo fiuto per cercare di rintracciarla...
Avrebbe sentito il suo profumo ovunque ...
La scoprì ,era in giardino...a giocare con una foglia sul bordo di un laghetto...
La sua stola ormai era del tutto calata sui fianchi... i suoi capelli spostati di lato lasciando una spalla scoperta...
La luce lunare risplendeva tutta intorno...
“Kagome...”
La ragazza sobbalzò...
“Inuyasha...cosa vuoi...”
Era triste...era chiaro...
“Kagome ecco...prima non ho avuto il tempo di dirtelo...”
“Bello questo vestito...”
“Vuoi dire che mi sta bene? E’ un complimento Inuyasha?”
“Ecco io...torniamo in sala o prenderai freddo...”
Sempre il solito, pensò Kagome, sempre a glissare sui momenti clou...ma sarebbe bastato anche quel mezzo complimento per tirarla su...in fin dei conti significava che l’aveva almeno osservata...
“Va bene...”
Sì alzò , si ricoprì con la stola...quindi gli si avvicinò...
Lui le porse la mano...
“Benché io sia completamente incapace...vorresti ballare con me?”
Kagome gli sorrise in segno di assenso quindi si diressero verso la sala...
La musica li avvolgeva...li cullava...e nessuno dei due sembrava accorgersi di quanto fuori tempo fosse il loro modo di ballare...

Gli occhi si fissavano...i nocciola di lei ...negli ambra di lui...il respiro così vicino...

Rumori di vetri rotti...
Buio improvviso...
Le urla spaventate di tutti...
Kikyo che genera una sfera di luce per illuminare l’ambiente..
Dalle ombre l’immagine di Naraku che emerge per uccidere gli ostacoli al suo piano...
Inuyasha...Tessaiga...la lotta...il sangue...la trappola...

“Non l’avrai mai Naraku, Kagome scappa!”
Kikyo che materializza un arco per scagliare le sue frecce verso Naraku...
Inuyasha a terrà immobilizzato da una lancia in pieno petto...
Kagome che vede sua madre e suo padre trucidati dai discepoli del male...
Sua madre che le urla...”Proteggi la sfera , figlia mia...”

Kikyo inerme nelle mani di Naraku...
Inuyasha che grida...si alza... riparte all’attacco...
Ancora sangue...schizzi ovunque sino al corpo di Kagome...protetto da una barriera generata dalla sorella...
Kikyo che scompare in una buco nero aperto sul pavimento...

“Noooooooooooooooooooooooo!” Kagome che sembra impazzita...
La sfera dei 4 demoni che si materializza tra le mani di Kagome...
“Se e’ questa che vuoi...dovrai uccidermi per averla...”
La sfera che diventa pura luce...e si immerge nel corpo di Kagome...
“Maledetta ragazzina...l’avrò comunque...”
Un onda nera di veleno si espande nella stanza...
Kagome perde i sensi...
Naraku la fa scomparire...
Inuyasha viene portato ancora semicosciente in un laboratorio...
Le urla del dolore...le cinghie che lo frenano ...il suo sangue che scorre via...il ferro che incide la sua carne...di lì a poco...i suoi ricordi e il suo corpo non sarebbero stati più suoi...

...
...
...
“Buon Natale mia dolce Sango”
“Miroku metti le mani a posto”
“Buon natale signorino”
“Buon natale Inuyasha!”
I calici al cielo per brindare in un giorno che senza saperlo e’ stato l’inizio della tragedia...
“Buon natale a voi...”Una voce pensierosa e lontana ricambia senza slancio...
“Naraku presto verrò da te...”


# # # #
# # # # Scusate il ritardo!!!Ma non ho avuto un granche' tempo tra la scelta del vestito e dei confetti ^_- ne e' rimasto poco da dedicare al mio amico Inuyasha... Ok nel pretendete capitolo si e’ intravisto il futuro...in questo ci si affaccia sul passato ..a voi trarre le conclusioni... Mi raccomando fatevi sentire!!!! Astasia
  
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