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Autore: Nlc    08/03/2010    1 recensioni
Buon anno a tutti, eccomi di ritorno con una nuova emozionante storia con nuovi personaggi e con tante intense emozioni: "Questa separazione ci fa tanto male, perché le nostre anime sono legate l’una all’altra. Forse lo sono sempre state e lo saranno sempre. Forse abbiamo vissuto mille vite prima di questa e. In ciascuno ci siamo incontrati. E forse ogni volta siamo stati costretti a separarci Per le stesse ragioni. Perciò questo è un addio che dura Da 10 mila anni e prelude quelli a venire. Quando ti guardo, vedo la tua bellezza e la tua grazia E so che sono andate via via crescendo ciascuna delle tue vite. So anche che ciascuna delle mie vite sono andato alla tua ricerca. E cercavo proprio te, non qualcuno che ti somigli , perché la tua anima e la mia Devono sempre riunirsi. E poi, per ragioni che nessuno di noi capisce, siamo costretti a dirci addio. Vorrei dirti che tutto andrà benissimo e giurò che farò il possibile Perché ciò accada. Ma se non ci incontrassimo e questo fosse un vero addio, so che ci rivedremo in un’altra vita. Ci incontreremo di nuovo, e forse il volere delle stelle sarà cambiato e potremo amarci tanto da convivere tutte" le sensazioni precedenti. ( Walt Whitman)
Genere: Commedia, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 18

Capitolo 18

 

La laurea finisce e la settimana dopo, Ester sta indossando il suo vestito da sposa dalla sarta.

“ Signorina stia ferma…non riesco a prendere l’orlo.”

“ Ester sei uno schianto” dice Meredith che l’ha accompagnata. Ester è felice, perché ha saputo che Meredith prova qualcosa per Lucas., dicendole sempre:- è insopportabile, fastidioso come una pulce, ma è così bello…” e capisce che presto cadrà ai suoi piedi.

“ No…no… non va bene niente.”

“ che cosa il vestito?” dice la sarta.

“ E’ il terzo vestito che provi….”dice Meredith.

“ Niente è giusto…niente né il vestito né tanto meno io….”

“ Ahi…” La sarta si punge.

“ Signorina, che pazienza! Non si può fare un vestito su misura se lei non si sta ferma…io me ne vado.”

“ ma signora…” cercarla di fermarla Meredith, ma la sarta se ne va spazientita.

 

“ Visto, ora ci troviamo senza sarta? Dove la trovi un’altra sarta adesso?”

Ester non risponde, immersa in uno stato confusionale, si senta come un labirinto senza uscita.

“ Ester…”

Ester sobbalza.

“ Ma Ester ci sei ? Stai male?”

“ No, Meredith….ho paura che sto facendo un grosso errore.”

“ Oh dio,non avrai cambiato di nuovo idea sul matrimonio?”

 

 

“ Meredith, qui c’è in ballo la mia vita e quella di Samuel, non vorrei avere agito sull’impulso….”

“ per evitare il fatto che ti sei innamorata come una matta del professore Spice?”

“ direi che mi hai tolto la parola di bocca… e che riesci a capirmi al volo, si vede così tanto?.”   

 

“ Ester…non sono stupida a capire che ci sei andata a letto, o sbaglio?”

“ mmm…”

“ Ad aprile…in montagna..tu e lui da soli…e quando sei tornata eri sconvolta e poco dopo ti sei rimessa con Samuel.”

“ Allora come è stato ?”

“ Meredith….”

“dai…”

“ molto bello…dolce, lento, passionale.” Gli occhi di Ester  si fanno lucidi, pensando a quelle mani che avevano invaso il suo corpo..non aveva raccontato nulla a Meredith, non sapendo come sarebbero andate le cose e considerando che anche era il suo professore della tesi. Ancora ricorda quel corpo adulto, ma carico di passione,la sua virilità entrare dentro di lei,quei baci dolci, passionali e arditi e quelle spinte lenti, dolci, ma selvagge che inondavano il suo corpo.

 

“ Se è così Ester, è ora che trovi una decisione, per il bene di tutti e per il bene anche mio, mi stai facendo diventare una matta con questa storia.”

 

“ E allora perché non ti metti con Lucas? Non lo sopporti, ma si capisce a mille che ti piace.”

“ Ester…qualunque cosa provo sono affar mio, poi queste cose sono naturali e spontanee…perché devo sforzarmi a fare qualcosa per lui? Sì, è vero..è un stramaledetto insopportabile ragazzaccio molto sexi, ma se succederà qualcosa, succederà mano a mano quando lo vorrò io o quando lo vorrà lui…ma lui già mi vuole, come fa a non sta dietro a questo bel corpo nero bollente?”

 

Ester ride e vede Meredith naturale e spontanea e se ha detto giusto, se stesse manipolando lei gli eventi?

 

 

Sempre alla ricerca di una strada, quella perfetta;

 Sempre paura di sbagliare la via, quella della felicità, quella della perfezione.

La bussola del cuore guiderà i miei passi, guiderà il cuor mio, trafitto dal tuo amore, quell’amore che dà tanta felicità, quell’amore che spesse volte ti pugnala, ti uccide e ti distrugge ma, anche quello che dopo un semplice sorriso ti rianima.

Quell’amore che nasce così, all’improvviso di uno stupido qualunque ma che a te appare la persona migliore al mondo…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il giorno dopo Ester decide di schiarirsi le idee in un giorno al mare, è estate e a Chicago  è troppo caldo , ha detto a Samuel che tornerà in serata.

 

Sta passeggiando sulla spiaggia, indossa un costume lilla con un pareo e porta un cappello di paglia che aveva preso da un mercatino, solo che c’era un vento bestiale quel giorno.

 

Cammina su quella spiaggia senza fermarsi, come se volesse andare dietro al vento, ad un certo punto il vento gli solleva il cappello e lei inizia a rincorrerlo dietro per riprenderlo.

 

“ Maledetto, fermati…” Per riprenderlo casca a terra e vede due piedi nudi vicino a una barca.

“ signorina si è fatta male….

 

“ Ester…..”

E Ester guarda con occhi esterrefatti.

“ Mark…..”

La aiuta a rialzarsi e lei cerca di togliersi la sabbia di dosso.

“ Che ci fa lei qui? Ester lo guarda ,è in costume e per un attimo ricorda quel corpo che è stato dentro di lei e ha cercato di buttarlo fuori, quando in realtà la sua anima è imprigionata.

“ Oh, io ho una piccola casa qui…e questa è la mia barca…la stavo per portare in acqua.” Mark cerca di fare finta di niente, sa che il suo matrimonio a giorni.

“ Mi vuole dare una mano? Quattro mani sono meglio che due.”

“ Oh, certo…” e piano piano ma  con fatica portano la barca in acqua. Mark spiega la vela e butta l’ancora: “ Vuole fare un giro al largo? Sa sono un bravo marinaio, il vento è favorevole.”

Ester sente il dolce vento che muove i suoi capelli e l’acqua della riva che le bagna i piedi, la sabbia umida e bagnata.

“ non so se è il caso….devo ritornare dal mio ombrellone.”

“ Facciamo presto…” Ester lo guarda rapita così sale con lui sulla barca.

 

 

 

“ Sa non credevo di trovarla qui!” dice Mark.

“ Neanche io.”

“ Pensavo che fosse occupata con il matrimonio.”

“ in effetti,mi sono presa un giorno di pausa, dal giorno della laurea non ho fatto più niente, mi sono solo occupata del matrimonio….” Ester vede i suoi occhi leggermente rugati, ma profondi come l’oceano e sente come un brivido dalla schiena,cercando di coprirsi con il pareo.

“ vuole una coperta…”

“ No, non si preoccupi….”

“ siamo ritornati a darci del lei….” Afferma Mark.

“ Già…sa che sembra Kevin Costner su quel film “ Le parole che non ti ho mai detto”?

 “ Sì, ho capito quale dice…beh, in effetti, avere quaranta anni mi avvicina a Kevin Costner…peccato che in quel film lui muoia.”

“ Sì, è molto triste…Non riesce a staccarsi a sua moglie , ma  quando si rende conto che è innamorato della giornata, muore in una tempesta in mare per salvare una famiglia….molto struggente,ho pianto tante volte  guardare quel vicino a Sam….”

“ Guardi che lo può nominare….certo questo film non è meglio citarlo, dato che siamo in barca.”

“ Ha ragione…mi scusi…” Mark rema ed Ester mette una mano nell’acqua fresca del mare, si sente bene con se stessa, è come una musica leggera che avvolge il suo cuore.

“ che cosa farà quest’estate?” chiede Ester.

“ Stavo pensando di partire con la mia barca, fare la costa americana per tutta l’estate e forse anche più.” Ester ha un sobbalzo al cuore

“ Quando?”

“ La settimana prossima, il 22 luglio pensavo di partire.”

“ Il giorno del mio matrimonio….allora lei non verrà.”

“ Credo che non sia gradita la mia presenza.”

Mark ed Ester sono ritornati a riva e Mark butta l’ancora in mare.

 

Ester è rimasta silenziosa e turbata.

 

“ Se lei si deve sposare, io che cosa devo fare lì? Guardare una parte di me andare via…”

 

“ mark….”

 

“ Sì Ester…non può pretendere che posso venire al suo matrimonio come suo professore, perché non lo sono più….”

 

“ Mark, non mi renda le cose difficili.”

 

“ Perché non parte con me?Perché non abbandoni le sue paure una buona volta per tutti…e mi dica una cosa…”

 

Mark si avvicina a un millimetro da lei con  il petto e gli addominali bagnati.

 

“ che cosa le devo dire?”

 

“ Quello che io sto sentendo e lo sente anche lei in fondo al suo cuore che fatica ad accettare o vuole affondare nel mare come Kevin Costner per paura di lasciare il passato e per andare verso il futuro…”

 

“ La vita non è un film…”

 

“ No, è vero…ma lei ha paura di lasciare il suo passato ed ora le parlo non come suo professore, ma come uomo che vede una ragazzina spaventata. Lei mi ha detto che sembravo uno stupido vecchio rigido, beh era vero! Io ho cominciato a prendere questa barca da solo un mese, non avrei mai pensato di buttarmi in oceano aperto fino allora e non avrei mai scritto un romanzo grazie a lei.

 

Ed ora io le dico una cosa a cuore aperto che la farà soffrire:

 

Lei è solo una stupida manipolatrice che si butta da un uomo a un altro solo perché non accetta di restare solo con se stessa,perché se resta da sola con se stessa lei rimane ferita. Io sarei stato molto più contento, se avendomi mollato fosse stata sola, ma il fatto che lei è ritornata con il suo futuro marito, vuol dire che è solo debole e vigliacca. O sbaglio? Io salperò, se lei vorrà venire io sarò qui, ma se non verrà non ci vedremo più, perché non posso sopportare, ho 40 anni e ho già sopportato anni di tradimento con la mia precedente moglie, ora devo stare dietro alle sue vigliaccherie?”

 

Ester è sorpresa, sorpresa da quel flusso di parole che è verità.

Ester lo bacia ed è un bacio lungo passionale e si stringono abbracciati. Ma Mark si ferma:

“ Basta Ester, te l’ho già detto una volta, non voglio il tuo corpo se non ho la  tua anima…e non perché non vorrei, mi sto frenando dal desiderio di poter sentire la sua pelle.”

 

 Ester è scossa, timorosa ed eccitata, non riesce a parlare, forse perché sa quello che dovrà fare quella stessa serata.

 

 

 

 

“la follia è osare là dove gli altri temono, è questa la comunione tra un cavaliere e un marinaio

Il marinaio, posta sull’albero più alto della nave, osserva il dominio del mare. Lì si sente al sicuro, perché l’assenza di punti di riferimento e la grandiosa maestà dell’acqua gli restituisce  l’infinità di strade percorribili, sfidando gli dei. Più ancora, possiede  in comune il dono sovrannaturale di tornare dal regno della morte, conservando briciole di quel segreto che li rende diversi agli occhi degli altri uomini.”

  
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