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Autore: Iris of Goodbye    09/03/2010    1 recensioni
"Voglio essere Libera, Libera da questa germania, Libera da tutti i pensieri che ogni giorno, continuamente mi assillano. Voglio essere Libera. Libera da Te" AmyLee Northfeel
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio tutti tutti tutti tutti tutti. Vorrei mettere i singoli nomi di quelli che mi hanno aggiunto ai preferiti e alle seguite ma ragazzi perdonatemi, non me li ricordo xD
Comunque, pardonnez moi per il ritarto. Eccovi il capitolo ^.^


Capitolo Ventitreesimo

 

Quando la luna calò lasciando posto ad un luminoso e caldo sole la sveglia iniziò a suonare incessantemente facendomi sobbalzare.
Il mio corpo, piacevolmente intorpidito, era ancora intrecciato a quello della persona che, in quel momento sonnecchiava tranquilla al mio fianco sinistro.
Sorrisi osservandolo in tutta la sua perfezione mentre una mia mano mano scorreva tranquilla sul suo braccio
- Bill- sussurrai baciandogli il collo.
Mugugnò qualcosa senza però spostarsi di un solo centimetro.
-Dai Bill, dobbiamo partire- risi facendogli il solletico.
Aprì gli occhi di scatto sorridendo e prendendo dolcemente le mie mani nelle sue.
- Buongiorno- lo guardai intenerita. In vita mia non avevo mai visto cosa più bella di lui in quel momento.
- Morgen- rispose accoccolandosi al mio petto ancora nudo.
Lo abbracciai acccarezzandogli i capelli - Dai, alziamoci o faremo tardi.- ripetei ancora.
Dopo cinque minuti di varie tenerezze il moro decise che forse era davvero il momento di scendere dal letto.
Ci facemmo una doccia a testa velocemente, e dopo esserci vestiti scendemmo dai ragazzi.
-Salve- salutammo sedendoci poi a fare colazione.
Ovviamente tutti avevano capito o meglio Tom, alias Gossip Boy, aveva gia detto a tutti che tra me e Bill c'era qualcosa.
Per tutta la mattinata infatti non feci che subirmi le frecciatine di Georg che affiancato dal suo migliore amico era davvero insopportabile.
Gustav invece cercava di essere più carino consigliandomi di avere sempre un enorme pazienza con il Vocalist.
Ridacchiai non appena notai la faccia sconvolta della mia amica una volta sedute nella Berlina
- che è successo?- domandai
- ho solo sonno- sbadigliò appoggiando la testa al finestrino
- Oh, Tom non ti ha fatto dormire eh?- ridacchiai beccandomi un occhiataccia da parte sua.
-Che scema che sei!- scosse la testa sorridendo.
Una volta arrivati all'aeroporto, scendemmo dalla macchina scortati sempre da Saki ed altre guardie che si accingevano a seguirci con le Valigie.
Lily appoggiata a Tom davanti a noi, cercava di tranquillizzarlo dicendogli che, tutto sommato, erano solo poche ore di aereo.
- Tuo fratello ha proprio una gran fifa dei volare eh?- ridacchiai
Annuì prendendomi per mano, gesto che ovviamente mi fece più che piacere - Gia, è cosi da quando siamo piccoli-
-avanti Tom!, non fare il cagasotto- borbottò Lily tirandolo per un lembo della sua maglia oversize.
-Ragazzi- ci venne incontro Gustav che si era avviato al check-in con David e Georg - abbiamo un problema- si lamentò
-Che problema?-chiesi tranquillamente aggrottando leggermente le sopracciglia.
- quel Problema..- disse guardando oltre le nostre spalle.
Mi voltai, scorgendo in lontananza una serie di flash e un'onda di ragazzine, alias oche, urlanti.
-Cazzo!- sussurrò Bill stringendo di più la mia mano.
- Amy, tu e Lily dovete nascondervi, se ci sono i paparazzi è la fine- continuò guardandomi. Schioccò un bacio sulla mia guancia avvicinandosi poi agli altri della
Band.
-Come al solito..- sbuffò la bruna giocherellando con i biglietti che manteneva tra le mani
- cosa?- chiesi calandomi gli occhiali da sole sul naso. Mi accomodai su una delle poltroncine scomode messe li di fila osservando il suo indice puntare i
ragazzi.
- Non riescono mai a partire senza che qualcuno li noti-.
Ridacchiai dandole una spallata amichevole - ma Guardati! sei già gelosa di Tom!-. Voltò lo sguardo verso il mio cercando di balbettare qualcosa mentre il
suo viso andò completamente in fiamme.
-Tranquilla, il tuo segreto è al sicuro con me- sorrisi baciandole la guancia.
Dopo circa Venti minuti passati a firmare autografi e a fare foto, riuscimmo finalmente ad imbarcarci.
L'aereo decollò puntualmente salendo sempre più su e facendosi spazio nel cielo sereno.
Seduti in prima classe i ragazzi si rilassarono completamente approfittandone anche per recuperare qualche ora di sonno.
Tutti tranne uno però che era intento a stritolare la mano di una ragazza mora. Lily sorrise intrecciandola con quella del chitarrista, cercando,invana,
di tranquillizzarlo.
- Baciami, ti prego - disse il ragazzo osservandola mentre lei, dolcemente accolse il suo invito, baciandolo come non aveva mai fatto.
- Ehi ehi, poche smancerie visto che qua dietro ci siamo noi! - brontolò Bill guardando i due poco distanti da noi.
Lily si voltò verso il vocalist e gli fece la linguaccia lasciandosi andare, dopo pochi secondi, in un'allegra risata contagiosa.
- Ammettilo - dissi avvicinandomi al ragazzo seduto al mio fianco che si voltò verso di me con aria interrogativa.
- Che cosa dovrei ammettere? - domandò.
- Che ti manca - dissi indicando La mia amica, senza però farmi notare.
- Beh in un certo senso sì, ma sono felice che le cose tra noi non siano cambiate. Con me lei è la solita ragazza dolce e premurosa di cui mi
ero invaghito.Ma le cose non sono andate a buon fine, e poi ora ho te. - ridacchiò avvicinandosi e annullando la distanza tra le nostre labbra.
- Ha il dono di sciogliere il cuore alle persone, sà farsi adorare subito. E credo che lei e Tom siano perfetti - continuò sussurrando.
- E io penso che tu sia un adulatore- commentai mordicchiandogli le labbra.
-Ora chi è che si sbaciucchia?!- si voltò malizioso Tom, ripresosi improvvisamente dal suo crollo.
Li guardammo imbarazzati prima di scoppiare, per l'ennesima volta, a ridere.
Era strano ma vero. Per una volta, tutto sembrava davvero perfetto.

Verso l'una di pomeriggio atterrammo in liguria e una volta recuperati i bagagli ci intrufolammo velocemente nell'auto al di fuori del grande edificio evitando
così un altra ondata di oche scatenate.
Tom ovviamente non appena scesi dall'aereo fu quasi sul punto di baciare terra e, per la tanta felicità iniziò a battibeccare con Georg sul piccolo concerto
di stasera.
-Smettetela!- sbottò d'un tratto Bill, sull'orlo di una crisi di nervi.
-Scusa fratellino!- fece gli occhi dolci il chitarrista.
- Siete uno peggio di un altro- esclamò Lily scuotendo il capo.
Io intanto me ne stavo in silenzio osservando il paesaggio fuori. Era da un sacco che non visitavo l'italia e appena ci avevo messo piede l'odore del mare
misto a quello caotico della gente che trafficava qui e li mi aveva investito come un onda alta tre metri.
- Amy mi stai ascoltando?- chiese la mora sventolando una mano davanti al mio viso.
- No.. ero distratta- mi scusai scendendo con lei dalla macchina e seguendo il resto della compagnia all'interno dell'hotel.
- Dicevo, che possiamo prendere quattro stanza invece che sei. Ti dispiace dormire con Bill?-
- no nessun problema- dissi scuotendo la testa nonostante le sue parole non fossero arrivate al mio cervello entrando da un orecchio ed uscendo subito dopo
dall'altro.
- Noi andiamo a rilassarci in piscina, appena siete pronte raggiungeteci- esordì Tom baciando la sua ragazza e sparendo poi assieme ai ragazzi.
Prendemmo le chiavi delle stanze e una volta salite al secondo piano ci dividemmo dandoci appuntamento da li a poco.
Dopo circa un'ora dalla nostra separazione, per concederci una breve e calda doccia decidemmo di raggiungere i ragazzi in piscina.
- Che bel costume! attenta, o Tom potrebbe saltarti addosso davanti a tutti! - ridacchiai ammirando la mia amica con un bikini succinto, nero con
delle paiette in oro.
- Bill non sarà da meno con te - disse lei indicando il mio costume.Come ogni volta, scoppiammo entrambe in una sonora risata.
- Dai andiamo o ci daranno per disperse- continuò.Entrammo nell'ascensore che portava direttamente nel piano della piscina sotterranea, raggiungendo in breve
tempo i ragazzi intenti a parlare con il loro manager.
- Era ora! - esclamò Bill accompagnato dal fischio di Tom e degli altri ragazzi.
- Se vi presentate così però non potete pretendere che io mi trattenga - disse il chitarrista uscendo dalla piscina per venirci incontro.
- Nessuno ha detto che tu debba farlo - sussurrò Lily annullando la distanza che c'era tra loro e rabbrividendo al contatto con le goccioline di acqua fredda
che vi erano sul corpo di mister treccina.
- stai benissimo - sorrise Bill dandomi un bacio sulla guancia.
-Grazie- farfugliai imbarazzata posando la borsa con le asciugamani.
-Andiamo a fare il bagno anche noi?- mi chiese ma,senza avere il tempo di rispondere mi ritrovai in piscina.
Dopo aver giocato come bambini a far la lotta e a spruzzarci nell' acqua, decidemmo che era giunta l'ora di andare a pranzare per poi prepararci
alla conferenza stampa che avrebbero tenuto i ragazzi nel pomeriggio.
- Noi cosa faremo, amica mia? - volle sapere Lily mentre i ragazzi si vestivano.
- Non so, potremmo fare...-
- Shopping!- esclamò la bruna sbattendo le mani contenta.
- Sai, mi ricordi molto Bill quando fai così. Sicura che non siate imparentati? - domandai ridendo.
- Beh, per fortuna no! altrimenti non potrei stare con Tom - sorrise maliziosa.
- E' per questo che ti adoro! - urlò il trecciomane dall'altra stanza.
- Si sente tutto? - chiesi alla mia amica strabuzzando leggermente gli occhi.
- Ovvio!- rispose Bill - Brava Lily porta Amy a fare un po' di shopping così quando tornate mi dite se vale la pena andare a fare un giro - Continuò.
- Siete peggio di due zitelle in menopausa che non sanno cosa fare! - urlò loro Lily scuotendo il capo e sorridendo.
- Io odio Fare compere!- sbuffai lasciandomi cadere sul letto, esausta al solo pensiero di una lunga se non infinita camminata tra le strade Italiane.
Quando i ragazzi ebbero finito di prepararsi, scendemmo tutti nella Hall dove ad aspettarci vi erano David e l'onnipresente Saki.
- Siete pronti?- domandò il manager camminando verso la macchina
- come sempre!- rispose entusiasta il vocalist stampandosi in faccia il suo solito sorriso enorme.
- Ci vediamo dopo allora- Li salutò la bruna prendendomi poi sotto braccio senza lasciarmi il tempo di spiccicare parola.
Arrivammo al centro dopo pochi minuti
- Finalmente! mi mancava usare la mia carta di credito- ridacchiò trascinandomi di peso verso i primi negozi.
Chiamatemi strana, ma la cosa che più odiavo fare in vita mia era andare a comprare roba. Avevo sempre desiderato svegliarmi e trovare nel mio armadio tutto
ciò che volevo. Ma ovviamente era impossibile.
Camminammo a lungo, senza mai fermarci, per tutti i vialetti pieni di negozietti deliziosi acquistando roba più o meno importante.
Lily sembrava essere instancabile, correva di qua e di la pimpante provandosi capi su capi
- questo come mi sta?- domandò uscendo dal camerino con l'ennesimo vestito succinto
- Perfetto- risposi guardandola di sfuggita
- Lo hai gia detto per gli ultimi tre capi- borbottò posando una mano sul fianco.
- Hai ragione. Sono solo molto stanca- ammisi abbozzando un lieve sorriso.
Come colpita dalle mie parole, posò l'ultimo vestito e uscì dal negozio insieme a me.
- Dove andiamo?- la guardai
- A rilassarci- sorrise sorniona.
E mai parole furono più azzeccate!.
Per una delle stradine li vicino vi era un centro di bellezza, non molto grande, ma decisamente con un bell'aspetto.
- mmh, ricordami di abbracciarti forte dopo- mugolai chiudendo gli occhi mentre una delle massaggiatrici esercitava il suo lavoro sopra la mia schiena.
- lo so, se non esistessi bisognerebbe inventarmi..- sorrise abbassando le palpebre a sua volta.
Dopo una seduta di massaggi, una di manicure e pedicure, e una bella vasca idromassaggio decidemmo che forse era arrivato il momento di tornare a casa.
- Secondo me sono gia in Hotel- constatò la Bruna dopo essere scesa dal taxi insieme alle sue tremila buste
- gia, può darsi..- farfugliai deglutendo un po' di frappè.
Entrammo nell'albergo qualche minuto più tardi salendo in camera per posare la roba.
- Eccovi finalmente!- ci guardò Tom - dove siete state tutto questo tempo?!-
- Shopping- sorrise la sua ragazza baciandolo sulle labbra prima di entrare in stanza.
- allora? che avete comprato?!- chiese entusiasta Bill avvicinandosi
-intimo e qualche vestito- rispose la mia amica posando l'infinità di buste sul letto - niente di che i negozi comunque, sono mezzi vuoti.-
aggiunse. La guardai con la mascella spalancata prima di scuotere la testa lasciando stare tutto ciò che in quel momento avrei potuto dirle.
- Se sapevo compravo qualcosa anche a voi- sorrisi alludendo alla mise seminuda dei due gemelli.
- Perchè? in boxer non siamo estremamente Sexy?- parlò Tom intento a sgranocchiare delle patatine comodamente spaparanzato sul letto
- Oh certo! sopratutto se lo dici mentre mangi, è davvero affascinante vederti triturare il cibo con i denti- lo osservai disgustata per poi buttarmi sul
materasso della camera accanto al chitarrista.
Posai la testa sul cuscino lasciando che, il basso gorgogliare italiano della televisione, mi cullasse in sonni profondi.

  
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