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Autore: AlexaHumanoide    10/03/2010    14 recensioni
"Amore, posso dirti una cosa?" Mi chiese Bill, abbracciandomi da dietro.  
"Certo, amore, dimmi.." Dissi, mettendo le mie mani sulle sue, appogiate sul mio bacino.
"Ti amo più di qualsiasi cosa al mondo." Sussurrò vicino al mio orecchio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sake of Angels.'
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Ringraziamenti: VeroKuss: noo, io ti aggiungo alla lista delle ragazze più fighe che conosco xD Vedi, anche se sto per crepare dalla tosse che ho, ho aggiornato *_* Kmq, anche doma non ci sono ç_ç Ci vediamo vene, se tutto va bene ♥

_Lalla_: siii, si rivedono *_* Spero che ti piaccia, grazie mille ♥

NICEGIRL: eee lo scoprirai qui ù.u Grazie mille alla prossima ♥

I dream you: xDxD masochisti schlerotici xD Dai.. poveri xD Spero che ti piaccia, grazie mille e alla prossima ♥

_cucciolotta_: mmm qui scoprirai la reazione di Bill, ma per quella di David devi aspettare ancora un po' xD Grazie mille ♥

Dragona: scusa, lo so che questo non è il "molto presto", vi ho fatto aspettare una settimana, ma sto male ç.ç Vabbè, adesso che loro si sono risvegliati dal coma, non dobbiamo essere tristi xD Grazie mille ♥

Schwarz_Engel: l'attesa è finita!!! Anche se è stata un pochino lunga..scusa ç_ç Vabbè, inutile dirti grazie mille : ) ♥

MadameMoonLoveSunshine_483: xDxD Si, tom è un pochino scemo, anche in questo capitolo ù.u Grazie mille ♥

SuperEle46: sii, bellissima sorpresa *O* Grazie mille, spero che sorriderai anche in questo ♥

frei_niahl: nono, bill è ancora in coma xDxD Grazie mille ♥

xXx__Bill Kaulitz: Oddio, grazie *_* ♥


Scusate, ma vado di fretta e scusate se vi ho fatto aspettare una settimana ç_ç Ma sto male da sabato ç_ç Vabbè, non rattristiamoci proprio ora che i due bambocci si svegliano *O* In questo capitolo, scritto da Bill, vedremo Tom alle prese con la sorpresa *ride come una matta* vabbè, vi lascio leggere, ma prima vi dico un' ultima cosa: una mia amica (_mOny483) ha scritto una ff, dateci un occhio! ; ) ora vado, anzi..scappo! BUONA LETTURA ♥

"No!" Ripetei per l'ennesima volta.
Mi ritrovai mio fratello davanti a me.
"Bill, tu devi venire con me!" Ripetè.
Mi porse una mano.
"No, non riesco ad alzarmi. Non riesco a fare niente, non l'hai ancora capito?"
Nascosi la faccia nel cuscino.
Lo sentii sbuffare.
"Si che l'ho capito, ma è una cosa importante. Credimi."
"Niente è più importante, senza di lei." Borbottai.
Sbuffò un'altra volta.
"Ti fidi di me?" Chiese, piegandosi in ginocchio vicino al mio letto.
"Si, certo che si." Mi girai su un fianco, per vederlo meglio in faccia.
"Allora, ti prego, vieni con me."
"Ma perchè?"
"Non posso dirtelo, è una sorpresa!" Disse, con un sorriso sulle labbra.
"Uffa, no.. Non voglio venire. Se centrasse lei.." Sussurrai l'ultima frase.
Tom non disse niente.
Lo guardai negli occhi, il cuore iniziò a battere più forte del normale.
"Non riguarda lei, vero?"
Si morse il labbro.
"Nono.." Scosse la testa.
Il mio cuore smise di colpo di battere, poi riprese come prima, lento.
Che stupido che sei stato, era normale che non centrava lei. Pensai.
Misi il broncio.
"Allora non vengo." Dissi ufficialmente, girandomi dall'altra parte, come un bambino.
"Oooh, Bill. Quando fai così mi stai proprio sù, lo sai?"
Prese le coperte e le alzò, lasciandomi scoperto.
Un brivido mi percorse tutto il corpo. Era decisamente più caldo sotto le coperte, anche se era estate.
"Ridammi le mie coperte!" Piagnucolai, ritirandole su di me.
Me le tolse di nuovo, ma questa volta tenne l'orlo ben stretto in pugno.
"Ora tu ti alzi e usciamo insieme. E' un ordine, fratellino."

"Uffa, Tooom. Perchè mi hai portato qui?" Chiesi, stufato.
"Zitto e entra." Mi diede una piccola spinta sulla schiena e la porta automatica dell'aereoporto si aprì davanti a me.
Intorno a me c'era troppo brusio e troppi flash. La testa mi pulsava.
Però lo sapevo, era inevitabile. Dopo un mese che non si faceva più vivo, Bill Kaulitz era uscito di casa.
Era uno scoop da non perdere.
Era normale che quel posto era pieno di paparazzi.
"Siediti." Mi ordinò Tom, indicandomi una panchina.
Io mi immobilizzai.
Era la stessa panchina in cui avevo trovato lei, in cerca di me.
Una fitta al cuore arrivò, ma ormai ero fin troppo abituato.
Avevo gli occhi lucidi. Le lacrime pulsavano.
Tom lo vide e mi indicò un'altra panchina.
Sospirai e mi sedetti.
"Non chiedermi niente, ok?" Disse, prima di tirar fuori dalla tasca una benda nera.
"Che cavolo fai?"
"Ti avevo detto niente domande.." Mi disse, Tom. "E' per il tuo bene.."
Mi arresi, tanto..che differenza faceva?
Mi bendò gli occhi con quel pezzo di stoffa.
"Quante sono queste?" Ridacchiò il mio carissimo fratellino.
Lo avrei strozzato.
"Ma sei cretino? Secondo te ci vedo?"
"Dai, per essere sicuro. Quante sono?" Rideva.
"Tre.." Sparai un numero a caso.
"Ahah! Tu vedi! Non fare il furbo.."
La sfiga era dalla mia parte, quella mattina.
Con le mani facevo dei gesti, in cerca del corpo di mio fratello per darli qualche sberla.
Ma, purtroppo, stringevo solo aria.
"Adesso, quante dita sono?" Rifece la stessa domanda.
Alzai gli occhi al cielo, come se lui potesse vedermi.
"La smetti di fare il cretino?" Chiesi.
Non rispose alla mia domanda.
Tutto d'un colpo iniziò a cantare a squarciagola.
Anzi no, non cantava: emanava suoni indecifrabili e ancora peggio, stonati.
Mi tappai le orecchie con le mani.
"Tom! Ma almeno un neurone non è sopravvissuto nel tuo cervello da ebete?" Urlai, per farmi sentire.
Non mi badò e, come se non bastasse, qualcuno di fianco a me inizò a battere delle pentole, credo.
Casino più assoluto.
"Ma che cavolo state cercando di fare? Era questa la sorpresa? Se la risposta è sì, be.. sappiate che non mi è piaciuta neanche un po'" Urlai.
Appena finii di urlare tutto si fermò.
Mio fratello non parlava o cantava più e quell'essere vicino a me si fermò.
"Oooh, alleluia, eh?" Iniziai "Che cavolo vi è santanto in mente? Volevate uccidermi? O cosa? Non sento più il timpano! Tom, quando saremo a casa.."
Non disse una parola, e io continuavo a parlare.
Qualcuno, credo Tom, mi prese dal braccio e mi tolse la benda.
Finii la frase balbettando.
"Ll lla ppappaggherrai. " Non badavo più a quello che dicevo.
Avevo occhi sono per chi c'era davanti a me, dall'altra parte dell'aereoporto.
Era lì, che fissava me, appena uscita dal tunnel degli arrivi.
Sbattei più volte gli occhi, pensando di essere in un sogno.
Mi diedi un pizzicotto, ma niente: era la realtà.
Il mio cuore ormai sembrava scoppiare da un momento all'altro, da quanto andava veloce.
Alexa, era li, ancora più bella di come la ricordavo nella mia testa.
Era solo un po' più..magra, come me.
Iniziò a correre, verso di me e io non ci pensai due volte.
Iniziai a correre anche io.
Una forza, nascosta, iniziò a fluire nelle mie vene.
Avete presente nei film, quando iniziano a correre? Che tutto diventa a rallentatore, magari con una musichina sotto?
Ecco, proprio in quel momento, tutto sembrava andare troppo lento.
Sentivo solo il mio respiro irregolare e nient'altro.
Ma poi, arrivai al punto d'incontro con lei.
Mi cinse le braccia al collo, e si aggrappò con le gambe su di me.
Non pensavo che avessi tanta forza da non cascare e invece era così.
Inziai a girare su me stesso, come nei film.
Le nostre labbra si unirono.
Quel contatto mi fece sentire..vivo, come non mai.
Lei era qui, tra le mie braccia.
La strinsi più forte a me, mentre il bacio si intensificava, ma rimaneva sempre il bacio più dolce.
Quando ci staccammo, ci guardammo negli occhi.
Mi era macata troppo, ora il mio cuore era rinato.
Un applauso si diffuse in tutto l'aereoporto.
Ci girammo per guardare, ma lei rimase stretta su di me.
C'erano paparazzi, fan e persino persone normali che applaudivano.
Per la prima volta dopo un mese, un sorriso spuntò dalle mie labbra.
Cercai il volto di Tom e vidi che sorrideva anche lui.
Ecco qual'era la sorpresa.
"Scusami." Sussurrò quella voce bellissima e dolce al mio orecchio.
La guardai.
"Non ti devi scusare. L'importante che ora sei qui.." Le accarezzai la guancia.
"Si, per sempre."
"Per sempre."




   
 
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