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Autore: serpeinseno    10/03/2010    1 recensioni
"Comincia a piovere, i suoi capelli si riempiono di gocce brillanti alla luce del lampione e i nostri sguardi non si spostano di un centimetro, imprigionandosi e facendosi milioni di domande silenziose che forse mai avranno risposta."
Genere: Thriller, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Anche oggi ce l’ho fatta a postare, scusate il ritardo ma in questa settimana ho ripreso i corsi all’uni e… sono stanchissima! Ok, alcuni chiarimenti:
@RobyCullen già già, anche se più che malinteso direi presa di posizione, come lo stesso Edward dice a Bella negli scorsi capitoli della sua vita non sa che farsene = non ha messo in gioco se stesso e i suoi sogni, quindi preferisce stazionarsi su un futuro già pre-impostato senza troppe ambizioni. E la nostra “eroina” cerca di fargli capire l’importanza dei sogni per qualsiasi uomo… troppo intricato come argomento?
Jasper e Alice…. Eeeeeh *occhi a cuoricino* arrivano, arrivano!
@Austen95 grazie! Purtroppo la mia vita è un bel po’ pienotta ma questo non mi giustifica nella mia non-presenza in questi mesi passati, prometto di postare più velocemente possibile :*

Edward


“I signori vogliono ordinare?”
Non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi, sono come due nocciole che ti trafiggono ed esplorano, cercando di cogliere una risposta, che non so darle.
“Preferite che ripassi tra un paio di minuti?”
Maledetto pinguino. “No,” prendo il menu e gli indico un piatto a caso “per me questo”
“E per la signorina?”
“Va bene anche per me, grazie”
“Di niente, per il secondo?”
“Bella sta a te la scelta ora” le sorrido nonostante sia ancora confuso per lo scambio di pensieri appena avuto.
“Uhm… un’omelette di salmone?”
Annuisco con il capo.
“Perfetto. Da bere cosa posso portarvi?”
“Cosa ci consiglia?”
“Un bianco aromatico”
“E sia”
Prende i menu e torna verso la cucina per lasciare il nostro ordine.
Io mi volto verso Bella e la vedo abbassare istintivamente gli occhi.
“So benissimo di non aver mai dato il giusto peso alla cosa, ma per ora, per ora mi va bene così.”
“Questo per ora potrebbe prolungarsi senza che tu te ne accorga. Io sono fuggita da tutto questo, non capisco perché anche tu non possa farlo.”
Potrei dirle che il mio sostare in questo campo da gioco, lavorare in questo modo senza dare la minima considerazione ai miei… desideri, se si possono chiamare così, è dovuto solamente ad una donna? Cosa mi risponderebbe? Ovviamente che sbaglio. Ma poi prenderebbe le sue cose lasciandomi solo con il mio risotto all’astice e nessuna voglia di mangiare.
E dopotutto di Leah non mi interessa neanche così tanto. È solamente un’attrazione dovuta alla sua passione per la musica, al vedere come un vero artista si realizza dandosi importanza, creandosi il suo spazietto nella storia.
Le poche sillabe scambiate tra di noi stanno a significare l’importanza che entrambi diamo a questo rapporto, ovvero nessuna. Inutile continuare a sperarci.
“Credo di non poterlo fare. Chi prenderebbe in mano tutto questo lavoro? E poi… cosa dovrei fare? Non so se la voglia di rendermi nuovamente instabile di fronte al mio futuro sia forte come la voglia di continuare a vivere in questo modo.”
“Beh, allora non mi dire che la cosa ti va bene per ora, mi sembra più che ti vada bene per sempre

Alice All of me. Michael Bublé

La tappezzeria è coordinata perfettamente e il contrasto con la pavimentazione è perfetto, per non parlare della musica, rilassante e per niente fastidiosa. Anche le luci si adattano all’ambiente, né troppo forti, né troppo soffuse. Bene. Ora che faccio? Come al solito quando sono agitata arrivo in anticipo e… dopo aver fatto il punto della situazione del locale, mi mangio le mani. Jasper ti prego fa veloce! Anzi no… meglio che ci metta un po’, magari riesco a calmarmi, potrei saltargli addosso immediatamente e… oh accidenti a me.
Che diavolo vado a pensare? Respira profondamente. Uno. Ancora, due. Un altro respiro… tr-eccolo! Vorrei saltare dalla gioia ma sarebbe meglio ricomporsi un attimo. È venuta la sua amica, per fortuna, altrimenti avrei dovuto lasciare quell’asociale di Edward da solo. È carina più di quanto mi aspettassi. Ho dovuto convincere Jasper a dirle una bugia, altrimenti non si sarebbe presentata per cenare con uno sconosciuto.
La capisco, ma mi serviva proprio Edward, con lui mi sento davvero al sicuro, nonostante di Jasper mi fidi.
L’altra sera alla festa è stato davvero carino, mi ha fatto sentire tranquilla in mezzo al caos, dedicandomi attenzioni che molte persone dimenticano a casa, sotto il proprio cuscino, appena alzati.
Mi sposto dal tavolo per poter colmare la distanza tra noi “Jazz, ehi!”
Lui mi guarda e mi sconvolge col suo sorrido sicuro e non più incerto come l’altra sera “Alice, come stai?”
Lascia la giacca su una delle due sedie e si avvicina a me dandomi un inaspettato bacio sulla guancia lasciandomi un attimo senza fiato.
“Sto bene” gli sorrido, spero di non sembrare troppo ebete. “Ciao, tu sei Bella, vero?”
Le sorrido e lei ricambia con un sorriso timido “Si… ciao”
Ma dove cavolo è finito Edward? Doveva andare in bagno proprio adesso?! Accidenti a lui!
“Il tavolo è quello lì, mio fratello arriva subito, scusami…”
“Grazie, senti Mary Alice…”
“Chiamami Alice, lo preferisco con gli amici”
“Va bene Alice, sai dov’è il bagno?”
“Certo!” Le spiego brevemente il tragitto e spero vivamente che non faccia il primo incontro con quell’idiota in bagno, qui ci sarà anche la perfezione del pulito, ma sarebbe squallido.
Dopo aver lasciato gli occhi su Bella per un minuto sento Jasper fremere nel richiedere il mio sguardo.
Torno davanti alla mia sedia e il sorriso mi arriva fin sulle orecchie, era da molto che desideravo che accadesse. Ora lui è qui, io sono qui, dovrei solo impormi di vivere, a questo punto.

Jasper

Controllo di aver lasciato tutta la timidezza e la codardia nelle tasche della giacca e poi cerco lo sguardo di
Alice. Di Alice. La mia dea.
Cavolo, sono già arrivato al possessivo. Diamoci dei limiti, Jasper.
Guardarla fa quasi male, ma lei mi sorride e le rispondo nascondendo il dolore e la gioia nel poter sentire il suo respiro e vedendo i movimenti del suo volto.
“È simpatica Bella”
“Si, più di come lo sembra stasera, credo sia agitata per la cena”
“Oh, può stare tranquilla, mio fratello è un tipo come si dice all’antica. A volte lo prendo in giro per questo, forse non riesce a trovarsi un’adeguata compagna di vita proprio perché pretende che sia almeno un tantino come lui.”
“Bel quadro che mi hai fatto Alice”
Volto la testa a destra e un ragazzo alto qualche centimetro più di me, con una leggerissima, quasi assente, somiglianza alla mia dea mi pone la sua mano.
“Ciao, sono Edward, tu dovresti essere Jasper” mi sorride.
Mi alzo dalla sedia per poter rispondere al saluto “Ciao…”
“Non ti invidio proprio, passare una serata sorbendosi Alice…”
“Oh, stai zitto Ed, piuttosto muoviti ad andare al tuo tavolo, non vorrai far aspettare la tua compagnia?!”
“Mi sembra più che giusto, allora vi lascio alla vostra cena”
Detto ciò va via e io torno a sorridere ad un’Alice un po’ imbronciata.
”Siete molto legati, dev’essere bello”
“Lo era, quando abitavamo nello stesso posto, anche se passavamo più tempo a bisticciare per idiozie più che volerci bene. Tu hai fratelli?”
“Umh… a dir la verità no, ho sempre desiderato averne uno da bambino, ma poi ho capito che chiunque può essere anche meglio di un fratello, sembrerà scontato dirlo e allo stesso tempo strano, ma io con Bella mi sento me stesso, non ho paura di mostrarle come sono e quel che mi aiuta di più è vedere che anche per lei è così. Mi infastidisce sentire che la gente pensa che non possa esserci un’amicizia vera tra un uomo e una donna. Tutto sta nel prendersi le proprie responsabilità.”
Mi interrompo un attimo, anche se avrei ancora tantissime cose da aggiungere all’argomento, ma non voglio annegarla con i miei discorsi.
Mi annuisce seria “Si, credo sia giustissimo quel che dici, mi piacerebbe poter avere un amico come te, o come Bella. Poter condividere anche solo una risata, una passeggiata, un film, una corsa in bicicletta, tutto nella reale onestà e semplicità di un’amicizia senza scopi personali. A meno che non si tratti di affetto.”
Così però è troppo semplice cedere alla tentazione.
“Beh, allora benvenuta nel club, Alice.
Per stasera, mia cara signorina, sono previsti deliri in riva alla Senna – e oso dire di essere un professionista al riguardo – abbuffate di cibo take away e ovviamente… bevute fino al mal di testa, ovviamente dopo aver parcheggiato l’auto nel garage”
Soffio divertito puntando lo sguardo verso l’alto in attesa dei suoi risolini e difatti vengo accontentato subito. Alice è una meraviglia.
Sorridiamo assieme e vorrei non sbagliare nel decifrare quello sguardo. È davvero incredibile, posso già dire di essere al settimo cielo.

Ammaccabanane!
Ok, in qualche modo dovevo spezzare la delusione e il silenzio formato dopo questa pagina. Gnam, gnam… cosa sto facendo? Mi sto mangiando le unghie e sapete bene perché. Purtroppo la serata di Bella ed Edward non ha preso una bella piega… finora. Ma non vi dico niente! Mentre Jasper… ok. Meglio tenersi per sé i propri commenti, aspetto con ansia di leggere i vostri! Ditemi, ditemi, ditemi… sono tutt’orecchi anche (soprattutto) per le critiche negative!
Beh, ora… vi lascio solo con un dubbio: svolta decisiva o addio?!
Al prossimo capitolo! ^^
  
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